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  • Vedere Londra dall’alto di un autobus a due piani
  • Svegliatevi! 1978
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Svegliatevi! 1978
g78 22/12 pp. 20-24

Vedere Londra dall’alto di un autobus a due piani

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nelle Isole Britanniche

“SE VOLETE vedere Londra, signori, prendete l’omnibus, sì, l’omnibus”. Questo è il consiglio che William Ewart Gladstone, primo ministro d’Inghilterra, diede nel XIX secolo ad alcuni visitatori americani. Oggi non si vedono in giro per Londra omnibus trainati da cavalli. Ci attendono invece i loro “nipoti”, col motore diesel, e di color rosso sgargiante. Vogliamo salire al piano di sopra per unirci ai milioni di persone che hanno seguito il consiglio di Gladstone? Venite, andiamo in giro per Londra su un autobus a due piani!

L’ente dei trasporti di Londra offre questo servizio giornaliero che permette ai turisti di fare un bel giro di due ore nelle parti interessanti della città. A intervalli regolari, a partire dalle 10, potete fare il biglietto e salire sull’autobus a Marble Arch, Victoria Station o Piccadilly.

Dal Marble Arch al Lambeth Bridge

Partendo dal Marble Arch, la prima cosa interessante che vediamo è questo triplice arco con i cancelli in ferro battuto. Esso ricalca il modello dell’Arco di Costantino a Roma e sorge nei pressi di Tyburn, teatro di pubbliche esecuzioni sino alla fine del XVIII secolo.

Ecco, si parte! Girando per Bayswater Road, seguiamo la prima linea pubblica tranviaria di Londra, progettata da un intraprendente Americano, George Train. Il verde Hyde Park, che copre un’estensione di 146 ettari, provvede ai Londinesi aria e acqua fresca dall’XI secolo, quando il re Edoardo il Confessore concesse il terreno e le sue fonti all’abbazia di Westminster. Frequentato oggi dagli oratori pubblici nel famoso Speaker’s Corner, ha visto in passato parate militari, mostre e anche una replica della battaglia di Trafalgar nel lago Serpentine.

Passando per Kensington, giungiamo alla Royal Albert Hall. Di pianta ellittica, ricalca la forma di un circo romano, ed è uno dei più famosi auditori di Londra. Si parla ancora di un discorso pubblico pronunciato qui nel 1920 dal secondo presidente della Watch Tower Society, J. F. Rutherford. Il titolo? “Milioni ora viventi non morranno mai”. Parlando in questa sala sei anni dopo, lo stesso oratore portò all’attenzione del mondo il fatto che la Lega delle Nazioni non aveva l’approvazione divina. La storia ha confermato le sue parole basate sulla Bibbia!

A destra della Royal Albert Hall c’è l’Exhibition Road, all’estremità della quale troverete quattro famosi musei di scienze, geologia, storia naturale e arte industriale. Una giornata a Londra si può profittevolmente trascorrere qui. L’autobus ci porta a Knightsbridge, attraverso varie piazze londinesi e giardini appartenenti alle ville dei dintorni, una gradita macchia di colore.

Davanti a noi ci sono i giardini di Buckingham Palace, residenza dei sovrani inglesi. Proseguiamo passando per Pimlico, per immetterci nella Royal Hospital Road, a Chelsea. Si dice che l’ospedale dei militari in pensione fu proposto a re Carlo II dall’attrice Nell Gwynne. Comunque stiano le cose, gli occupanti dalle giubbe scarlatte e dalle scintillanti medaglie di vecchie campagne ravvivano la scena londinese.

Ma cosa c’è lì davanti, che brilla sotto il sole? Questa è la prima volta che vediamo il vecchio Tamigi! Il Chelsea Embankment, il Lungotamigi, segue questo fiume tanto famoso, ed è piacevole percorrere questo viale a tre corsie fino a Millbank. Lì, alla nostra sinistra, c’è la Tate Gallery, uno dei più bei musei d’arte londinesi.

Dal Lambeth Bridge a San Paolo

Attraversiamo ora il Tamigi sul Lambeth Bridge. Davanti a noi c’è il Lambeth Palace, residenza ufficiale londinese dell’arcivescovo di Canterbury. Osservate la Torre dei Lollardi. Da dove viene questo nome? Da quello dei Lollardi, seguaci di John Wycliffe, traduttore biblico del XIV secolo. Muniti di traduzioni inglesi di parti della Bibbia scritte a mano, si sparsero nelle campagne predicando a tutti quelli che ascoltavano. Violentemente contrastati dalla chiesa di stato, furono spesso arrestati e imprigionati, secondo alcuni proprio in questa torre.

Guardando dall’altra parte del Tamigi, vediamo la facciata gotica del palazzo di Westminster, il Parlamento. Questo edificio ha poco più di 120 anni, ma l’abbazia che sorge dietro di esso risale all’XI secolo.

Oltrepassati il Westminster Bridge e il palazzo della Contea, uffici centrali del consiglio della Grande Londra, attraversiamo il Waterloo Bridge, costeggiando la Royal Festival Hall e altre sale da concerto situate dalla parte del South Bank. Riattraversato il Tamigi, raggiungiamo Aldwych, termine anglosassone per “vecchio villaggio”. Ci rammenta le umili origini di questa grande metropoli.

Verso la metà di questa bella strada a forma di mezzaluna vedete la Kingsway? Lì c’era il vecchio teatro dell’opera di Londra, eretto da Oscar Hammerstein all’inizio del secolo. Fra parentesi, fu lì che nell’ottobre del 1914 venne proiettato il Fotodramma della Creazione. Quella produzione cinematografica e con diapositive della durata di quattro sere consisteva di pellicole cinematografiche sincronizzate con registrazioni fonografiche. Prodotto dai testimoni di Geova, il Fotodramma trattava la storia della Bibbia dalla creazione a quando il regno di Dio avrà messo a posto le cose sulla terra. Pensate! Il primo “sonoro” riuscito, nel 1914, con almeno 10 anni di anticipo rispetto alle produzioni commerciali!

Passato Aldwych, ci troviamo davanti la chiesa della poesiola ben nota a molti bambini inglesi e intitolata “Arance e limoni”. Si dice che in questa zona era imposto un pedaggio agli importatori di frutta quando scaricavano nelle vicinanze le loro chiatte cariche di frutta. Il ricavato era quindi suddiviso fra gli abitanti del distretto.

Giungendo in vista del Palazzo di Giustizia si osserva il passaggio dalla tradizione alle crude realtà della legge. I 25 tribunali e le aule adiacenti sono collegati da oltre cinque chilometri di corridoi. Si afferma che i procedimenti legali di questi tribunali producano in una sola giornata circa 35.000 parole. Rivolgiamo ora l’attenzione a Fleet Street. Questo è il quartiere dove si scrivono più parole! Dove 200 anni fa scorreva il fiume Fleet scorre oggi l’inchiostro dei tipografi in un fiume di parole. In questa zona hanno la loro sede le redazioni e gli stabilimenti tipografici dei giornali londinesi. In Gough Square troverete ben conservata la casa del dott. Samuel Johnson, il famoso lessicografo della lingua inglese.

Saliamo ora su uno dei pochi colli della città, il Ludgate Hill. Secoli fa avremmo dovuto fermarci a un ingresso ad arco chiamato “Ludgate”. Ludgate era uno dei sette principali ingressi della città vecchia. Proseguendo su per il colle, ci troviamo di fronte il capolavoro architettonico di Sir Christopher Wren, la cattedrale di S. Paolo. La storia degli edifici che sorgevano precedentemente in questo sito è vaga, ma il grande incendio di Londra del 1666 distrusse la precedente cattedrale, in cattivo stato e caduta in discredito. Alcuni giorni prima che scoppiasse l’incendio, Wren aveva ispezionato l’edificio al fine di restaurarlo. Per colmo dell’ironia, fu soprattutto con i proventi della tassa sul carbone trasportato lungo il Tamigi che venne finanziato l’alto edificio di Wren (111 metri) nella nuova Londra.

Da S. Paolo al Tower Bridge

Procedendo per New Change, vediamo al di là della cupola di S. Paolo la cupola più piccola dell’Old Bailey, il tribunale penale di Londra. È sovrastata da una rappresentazione aurea della Giustizia. Questo era il sito di Newgate, un’altra delle famose porte nelle mura di Londra. Entrando da Aldgate, la terza porta della vecchia Londra, ci è detto che a piedi è possibile seguire le mura romane che circondavano l’antica Londinium, buona parte delle quali è stata portata alla luce.

Passando per Moorgate, dove sorgeva un’altra porta ancora, arriviamo al centro finanziario pieno di banche e di compagnie di assicurazioni e di investimenti. A sinistra c’è la Banca d’Inghilterra, fondata nel 1694 da William Patterson. Ricostruita due volte, essa opera qui dal 1734. Appena dopo la Banca, si vedono le otto colonne corinzie del Royal Exchange dove nel 1567 Thomas Gresham eresse un edificio utilizzato dai mercanti londinesi per le operazioni commerciali. La Borsa di Londra è qui dietro, ad appena un isolato di distanza.

Il portico a destra costituisce la facciata della Mansion House, residenza ufficiale sin dal 1753 del lord mayor, il sindaco di Londra, e ora più famosa per i solenni banchetti. Successivamente vediamo il monumento commemorativo del grande incendio di Londra. Alto 62 metri e sovrastato da una scintillante urna dorata di fiamme scolpite, il monumento ricorda l’incendio che devastò Londra 300 anni fa. Andarono distrutte 13.200 case, 89 chiese e 400 strade. Tuttavia si afferma che nella conflagrazione perirono solo tre persone.

Eccoci davanti al London Bridge. Si dice che in questo punto ci fosse un ponte già nel 43 E.V. Ma è il quinto ponte costruito qui che viene ricordato con le parole della poesiola “Il ponte di Londra è crollato!” Infatti, durante il rigido inverno del 1281 grossi pezzi di ghiaccio scesero lungo il Tamigi, facendo crollare cinque arcate. Fino al 1738 questo era l’unico ponte di Londra, ma allora il Parlamento approvò la costruzione di un secondo ponte, a Westminster.

Girando in Tooley Street, e attraversata una zona piena di magazzini, sbuchiamo davanti al Tower Bridge, una vista davvero spettacolare. Aperta nel 1894, questa struttura lunga 800 metri ha due sezioni imperniate, ciascuna del peso di 1.000 tonnellate. Per consentire il passaggio delle navi, le sezioni mobili del ponte vengono sollevate in appena un minuto e mezzo. Attraversato il ponte, vediamo a sinistra una delle più antiche e celebrate fortezze inglesi, la Torre di Londra. Durante i suoi 900 anni di storia movimentata, la White Tower, contraddistinta da quattro torrette, è stata in tempi diversi un palazzo, una prigione, la Zecca reale e persino uno zoo. Quante cose potrebbe raccontare! Oggi la Torre di Londra conserva semplicemente i gioielli della Corona, esposti al pubblico.

Entrando in Eastcheap, a un Inglese potrebbe venire in mente il termine anglosassone ceap (che significa barattare o comprare), poiché un tempo questo era il sito dei mercati della carne e dei viveri. Proseguendo, arriviamo a Cannon Street. No, non ha niente a che fare con gli armamenti medievali. Invece, un documento del 1311 menziona la ‘Kandelwickstrate’, perché vi si fabbricavano le candele e gli stoppini. Abituati ad abbreviare i nomi, i Londinesi l’accorciarono ben presto in “Cannon Street”.

Percorrendo la Queen Victoria Street sbuchiamo di nuovo sul Tamigi. A destra ci sono i Temple Gardens, terra appartenuta un tempo ai Templari. Questi erano un ordine religioso–militare del XII secolo il cui interesse in origine era quello di proteggere le strade e i pellegrini in viaggio verso i “luoghi santi” a Gerusalemme. L’ordine fu sciolto nel 1312 e il patrimonio andò a un gruppo di avvocati. Su questo terreno furono costruite le scuole di giurisprudenza; l’Inner Temple, il Lincoln’s Inn e altre. Avvocati e giuristi hanno ancora qui i loro studi.

La nostra attenzione è richiamata dalle navi ancorate lungo il Tamigi. La più pittoresca è l’ultima della fila, la baleniera a tre alberi trasformata in museo galleggiante. Si tratta della famosa “Discovery” comandata dal capitano Robert Falcon Scott nella spedizione del 1901 al Polo Sud.

Passando sotto il Waterloo Bridge, osservate il sottile obelisco di granito chiamato Ago di Cleopatra. Esso fu trasportato sull’acqua dall’Egitto, come una noce in un guscio metallico, poco più di 100 anni fa. Nel 1450 a.E.V. questa colonna si ergeva fuori del Tempio del Sole a Eliopoli e ha solo un remotissimo legame con Cleopatra.

E questo cos’è? È stato il forte rintocco dell’orologio a farvi girare! Guardate lassù a quasi 100 metri di altezza. Sì, quello è il Big Ben. Questo gigantesco orologio prese nome da Benjamin Hall, sovrintendente ai lavori all’epoca della sua costruzione.

Dal Big Ben a Hyde Park

Facendo il giro di Parliament Square, entriamo in Parliament Street e vediamo di fronte il Cenotafio, il solenne monumento che commemora la tragedia delle due guerre mondiali. Come indica il suo nome in greco, non c’è sepolto nessuno, poiché kenos significa “vuoto” e taphos significa “tomba”. Un rapido sguardo a sinistra e vediamo il numero 10 di Downing Street, residenza londinese del primo ministro dal tempo di Robert Walpole nel 1735.

Ora vediamo le Guardie a cavallo. Qui si possono vedere in servizio alcuni reggimenti a cavallo, guardie del corpo della regina, in sella a magnifici cavalli neri. Ogni mattina alle 11, con movimenti precisi, ha luogo una pittoresca cerimonia, il cambio della Guardia.

Proseguendo per Whitehall, ci spostiamo dall’Esercito alla Marina; davanti a noi si staglia un monumento alto 56 metri, il monumento al vincitore della battaglia navale di Trafalgar, lord Nelson. Dietro di esso si vede un’altra splendida galleria d’arte di Londra, l’imponente National Gallery.

Da Trafalgar Square, facciamo una deviazione fino a Piccadilly Circus, il centro del West End di Londra. Qui si vede la statua di Eros, così spesso fotografata. Questa figura di alluminio alta tre metri non rappresenta il dio dell’amore erotico, ma, piuttosto, ‘la carità che corre in aiuto, veloce come una freccia’, un simbolo che ricorda l’opera umanitaria di lord Shaftesbury a favore dei poveri. Tornati in Haymarket, raggiungiamo Pall Mall. Che nome strano! Circa 300 anni fa avreste visto giocare qui un gioco francese della palla — pallemaille — donde l’origine del nome. La torre dell’orologio in mattoni rossi che richiama quindi la nostra attenzione è tutto ciò che rimane dell’originaria costruzione del St. James’ Palace, costruito per ordine del re Enrico VIII.

Costeggiando il Green Park, siamo ora a Piccadilly. Il Dizionario di Webster del 1858 ci dice che un piccadilly era “un colletto alto o una specie di gorgiera”. Cosa c’entra con la Londra moderna? Ebbene, un’opera di consultazione del XVII secolo spiega che un sarto in pensione venditore di questi colletti abitava qui in una casa chiamata Piccadilla Hall.

Ma guardate laggiù davanti a noi! Sì, siamo di nuovo a Hyde Park. Il nostro giro di Londra in autobus è finito. Quassù abbiamo avuto un posto di prima fila per passare in rassegna 19 secoli di storia. Perché non fare un giro simile la prossima volta che venite a Londra? Gladstone aveva ragione. Il modo migliore per vedere Londra è dall’alto di un autobus a due piani!

[Cartina a pagina 21]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

MARBLE ARCH

HYDE PARK

ROYAL ALBERT HALL

CHELSEA ROYAL HOSPITAL

PICCADILLY

PICCADILLY CIRCUS

PALAZZO DI GIUSTIZIA

CATTEDRALE DI S. PAOLO

TRAFALGAR SQUARE

“DISCOVERY”

WATERLOO BRIDGE

ROYAL FESTIVAL HALL

GUARDIE A CAVALLO

BUCKINGHAM PALACE

WESTMINSTER BRIDGE

LONDON BRIDGE

BANCA d’INGHILTERRA

MONUMENTO

TORRE DI LONDRA

ABBAZIA DI WESTMINSTER

PARLAMENTO

TOWER BRIDGE

LAMBETH PALACE

TATE GALLERY

LAMBETH BRIDGE

TAMIGI

[Immagine a pagina 21]

Royal Albert Hall

[Immagine a pagina 22]

Cattedrale di S. Paolo

[Immagini a pagina 23]

Torre di Londra

Tower Bridge

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