BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g80 22/1 pp. 11-13
  • Inondazioni catastrofiche

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Inondazioni catastrofiche
  • Svegliatevi! 1980
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Nella zona disastrata
  • Le tristi conseguenze
  • Spirito umanitario
  • C’è una spiegazione?
  • Perché le inondazioni del Brasile sono state così disastrose?
    Svegliatevi! 1974
  • Geova ha benedetto la mia determinazione
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
  • I testimoni di Geova nel mondo: Brasile
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
  • La storia sofferta di un “paese di contrasti”
    Svegliatevi! 2000
Altro
Svegliatevi! 1980
g80 22/1 pp. 11-13

Inondazioni catastrofiche

Servizio dal Brasile

È RISAPUTO che l’acqua ha una forza tremenda. Quando tale forza è imbrigliata può rendere un utile servizio all’uomo. Ma a volte essa si scatena con improvvisi effetti distruttivi.

Al principio dell’anno scorso il Brasile sentì direttamente gli effetti del distruttivo potere dell’acqua. Inondazioni senza precedenti seminarono il panico in una regione grande quanto Francia, Belgio, Olanda e Portogallo messi insieme. “Uno dei peggiori disastri naturali che si siano verificati in Brasile”, diceva una rivista. Tutto lo stato di Minas Gerais, gran parte di Espírito Santo, il nord dello stato di Rio de Janeiro e infine il sud di Bahia furono gravemente colpiti. L’allagamento delle due principali arterie che collegano con il Brasile nordorientale tagliò in due il paese.

Un testimone oculare descrive quanto accadde mentre tentava di andare dal Brasile nordorientale a San Paolo proprio nel momento culminante del disastro.

Nella zona disastrata

“L’autobus arrivò a Linhares, nello stato di Espírito Santo. Ai nostri occhi si presentava un quadro pietoso. Quaranta giorni di pioggia avevano provocato la devastazione. Il Rio Doce aveva allagato la zona, spazzando via tutto quello che aveva trovato sul suo cammino.

“Lungo gli argini le acque si alzarono così rapidamente che nessuno ebbe il tempo di mettersi in salvo. Gli allevamenti di bestiame semplicemente scomparvero.

“Saremmo riusciti a proseguire il viaggio per San Paolo? La polizia militare fermava tutti i veicoli in transito. La principale arteria aveva riportato gravi danni. Decine di ponti erano stati portati via dalle acque come fossero fiammiferi. Volevamo attraversare il fiume con una canoa, sperando di prendere l’autobus dall’altra parte del fiume, ma il tentativo fu inutile.

“I giorni passavano. Noi uomini dormimmo nell’autobus, mentre le donne e i bambini furono gentilmente sistemati per la notte dalla gente del posto. Molti erano senza soldi. Una donna che era sul nostro autobus stette due giorni senza mangiare per poter comprare cibo per la figlia di sette anni. Un’altra masticava avocado acerbi, perché aveva finito i soldi. Naturalmente, quando comprendemmo la loro situazione, decidemmo di fare una colletta fra noi e di comprare cibo per tutti, e latte per i bambini.

“Sette autobus erano rimasti bloccati a Linhares. I viveri scarseggiavano in città, quindi ci dissero di proseguire il viaggio. Ma i passeggeri avevano paura. Infine, un negoziante venne in nostro aiuto e ci permise di usare il suo magazzino, a circa due chilometri fuori città. Lì ricevemmo razioni di viveri provveduti dal governo.

“L’attesa e l’incertezza, l’odore delle fognature scoppiate e dei corpi morti creavano tensione. Sul nostro autobus scoppiarono risse, ma non ci furono spari. Altri non furono così fortunati. Dopo cinque giorni il livello delle acque smise di salire e ci permisero di riprendere il viaggio. Quando arrivammo a San Paolo ringraziai Dio. Sembrava la fine di un incubo”.

Le tristi conseguenze

A metà febbraio fu calcolato che c’erano stati più di 300 morti, ma per molti questa cifra ufficiale era di parecchio al di sotto di quella reale. Infatti, si afferma che nella valle del Rio Doce almeno 330 persone siano rimaste sepolte in una tomba acquea quando il fiume in piena scatenò la sua furia. Altri rimasero sepolti sotto le case investite dalle frane. Dei 14.000.000 di abitanti della zona, più di 8.000.000 furono direttamente colpiti.

Si calcola che siano stati distrutti beni per un valore di parecchi miliardi, mentre la perdita di vite umane non si può valutare in denaro. Le stime ufficiali del numero delle vittime e della quantità di beni distrutti, sono ancora incomplete, ma secondo l’Ufficio per il Coordinamento della Difesa Civile, solo nello stato di Minas Gerais sono state confermate le seguenti cifre: 250 morti e 172.400 senzatetto; inoltre, 16.000 case e 712 ponti sono stati distrutti, 90 strade sono state interrotte e 294 centri sono stati colpiti. Solo nello stato di Minas Gerais il totale dei danni ammontava a 2.800.000.000 di cruzeiros (96.064.580.750 lire).

Spirito umanitario

Sebbene venissero denunciati alcuni atti di saccheggio e certuni sfruttassero i propri simili, in molti casi fu manifestato uno spirito umanitario. I reparti governativi lavorarono instancabilmente nelle operazioni di soccorso e per provvedere viveri e medicinali.

Gli anziani cristiani dei testimoni di Geova di Vitória si misero in contatto con i loro fratelli nelle zone colpite dall’inondazione. Raccolsero viveri, vestiario e coperte e portarono immediatamente questi soccorsi, imitando i cristiani del primo secolo. — Atti 11:29, 30; 12:25.

Non appena le congregazioni di San Paolo e di Rio de Janeiro furono informate del disastro, inviarono doni sotto forma di denaro, vestiario, coperte e lenzuola per i loro fratelli cristiani che si trovavano in difficoltà. Dov’era possibile, si telefonò a tutte le congregazioni colpite in qualche modo. E un rappresentante della sede della Watch Tower Society di San Paolo si recò in aereo nelle zone colpite portando soccorsi in denaro.

Viveri e vestiario vennero divisi con amici e vicini. I Testimoni di Governador Valadares furono oggetto di speciali lodi da parte delle locali autorità militari e civili per lo spirito dimostrato in occasione di un disastro senza precedenti. In una Sala del Regno vennero ospitati i vicini che avevano la casa allagata. Un’altra congregazione usò la sua Sala del Regno per coadiuvare le autorità nel preparare e distribuire i viveri. Il 13 febbraio, avevano provveduto circa 30.000 pasti, usando le proprie attrezzature insieme ai generi alimentari forniti dal governo. L’esperienza dei Testimoni nel dar da mangiare a un gran numero di persone fu vivamente apprezzata.

Nel frattempo, il governo brasiliano ha fatto altri passi e provveduto un miliardo e mezzo di cruzeiros (57.303.370.500 lire) per necessità impreviste. Ma nonostante tutti gli aiuti, potranno volerci anni per cancellare i segni della furia dell’inondazione.

C’è una spiegazione?

Le condizioni del tempo erano veramente eccezionali: inondazioni nel Brasile centrale e orientale e siccità nel sud. Nessuno riusciva a ricordare qualcosa del genere. Ma perché era accaduto?

Stando a quanto afferma una relazione pubblicata da “O Estado de S. Paulo”, gli scienziati riconoscono “che l’uomo, bruciando carbone e petrolio e distruggendo foreste, libera troppa anidride carbonica. Per questo, il calore generato dalla luce del sole che penetra nell’atmosfera non può sfuggire, facendo riscaldare la parte inferiore dell’atmosfera e producendo più pioggia in alcune regioni, gravi siccità in altre e facendo sciogliere i ghiacci polari”.

Quali che siano le cause, è evidente che, per evitare tali disastri, l’uomo ha bisogno di aiuto da una fonte che sia in grado di controllare forze più grandi di lui.

[Cartina a pagina 12]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

ZONE COLPITE DALLE INONDAZIONI

BRASILE

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi