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  • g80 8/6 pp. 13-15
  • La fine degli odierni sistemi economici

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  • La fine degli odierni sistemi economici
  • Svegliatevi! 1980
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  • Vedi anche
  • “Per risolvere gli attuali problemi economici si deve ricominciare tutto da zero”
  • “Le nazioni non possono continuare a prendere a prestito per migliorare il tenore di vita”
  • “Getteranno il loro medesimo argento nelle vie, e il loro oro diverrà una cosa orrenda”
  • “Alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina”
  • Qual è la soluzione dei problemi economici?
    Svegliatevi! 1983
  • Voi, cosa potete fare?
    Svegliatevi! 1977
  • Qual è la “vostra” sicurezza? la casa? il conto in banca? il lavoro?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
  • Potete trovare sicurezza fra le difficoltà economiche?
    Svegliatevi! 1975
Altro
Svegliatevi! 1980
g80 8/6 pp. 13-15

La fine degli odierni sistemi economici

SE PROGETTATE una macchina che non funziona bene, cosa fate? Probabilmente continuate a modificarla per vedere se funziona meglio. Ma cosa fate se vi accorgete che dopo ogni riparazione peggiora? Non sarebbe il caso di pensare che la macchina stessa è difettosa e che ce ne vuole una di un altro tipo?

Gli odierni sistemi economici non operano per il bene di tutta l’umanità. Vi sono enormi ingiustizie in essi. La gente laboriosa vede il proprio denaro divorato dall’inflazione. Centinaia di milioni di persone vivono in povertà. Altre centinaia di milioni non hanno neppure il necessario per vivere. Il Times di New York riferiva in merito ad alcuni paesi: “Per molti poveri il prezzo di un pasto supera ora il guadagno di una giornata”; questo adempie in modo sorprendente la profezia biblica: “Per un chilo di grano, la paga di una giornata”. — Apoc. 6:6, Parola del Signore, il Nuovo Testamento.

Gli odierni sistemi economici e monetari non possono portare la pace, la sicurezza e la prosperità tanto desiderate. Profondamente radicati in essi sono egoismo, avidità, orgoglio e una spietata mancanza di considerazione per gli altri.

Cosa vuol dire tutto questo? Perché in tutto il mondo ci sono inflazione, nonché carestie, guerre e altre difficoltà senza precedenti dal 1914?

Tutte queste cose sono un segno dei tempi. Sono le condizioni predette come parte degli “ultimi giorni” dell’attuale sistema di cose. Esse includono il fatto che gli uomini sarebbero stati “amanti di se stessi, amanti del denaro, . . . senza padronanza di sé, . . . amanti dei piaceri anziché amanti di Dio”. Tutte queste cose sono presenti nei sistemi politici, economici, sociali e religiosi d’oggi. — II Tim. 3:1-5.

Pertanto, l’odierna instabilità monetaria e le difficoltà economiche in cui molti si trovano fanno parte del segno che questo sistema di cose si affretta verso la sua fine, come predisse Gesù stesso. (Matt. 24:3-14) Anche se gli uomini cercano di puntellare gli odierni sistemi economici per tenerli in piedi, qualsiasi miglioramento sarà di breve durata. Nessun rimedio può eliminare l’egoismo, l’avidità e l’ingiustizia insiti in essi.

Tutte queste cose significano che l’attuale sistema difettoso va verso il suo più grande fallimento, ma non a causa degli insuccessi dell’uomo, bensì per intervento divino. Infatti Gesù disse: “Allora vi sarà grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”. — Matt. 24:21.

Tuttavia possiamo trarre conforto dalla profetica Parola di Dio che promette che questo tempo di futura afflizione sarà seguito da una “nuova terra” nella quale “dimorerà la giustizia”. (II Piet. 3:13) Questa “nuova terra” significa una nuova società umana, con un nuovo sistema economico, che opererà per il bene di tutti. Abbiamo la promessa: “Il Signore degli eserciti imbandirà a tutti i popoli un convito di grasse vivande, un convito di generosi vini, di vivande succulente, di vini raffinati, e strapperà in questo monte il velo che velava tutti i popoli”. — Isa. 25:6, 7, La Sacra Bibbia a cura del Pontificio Istituto Biblico.

“Per risolvere gli attuali problemi economici si deve ricominciare tutto da zero”

Presto accadrà qualcosa di simile a ciò che ha detto un uomo d’affari giapponese. Rispondendo a chi gli aveva chiesto qual era la soluzione degli odierni disordini economici, ha dichiarato: “Per risolvere gli attuali problemi economici si deve ricominciare tutto da zero”. Egli ha visto giusto: è impossibile porre rimedio al sistema. E la Parola di Dio è d’accordo: è irrecuperabile. Quindi non sarà rimesso in piedi, ma distrutto.

Negli ultimi tempi la possibilità di un crollo degli odierni sistemi economici è stata un soggetto ricorrente nelle conversazioni fra economisti. Per esempio, la giornalista americana Sylvia Porter, esperta di problemi finanziari, ha parlato della reale possibilità di un’“ondata inflazionistica in questa nazione e nel mondo, che distruggerebbe la fiducia in qualsiasi investimento nella ‘carta’ [moneta], e che pregiudicherebbe a tal punto il funzionamento del sistema monetario internazionale da arrestare in pratica gli scambi commerciali fra le nazioni”. La giornalista aggiungeva:

“Il problema si allargherebbe a macchia d’olio causando un gran numero di fallimenti fra le imprese, un afflosciamento della bolla creditizia pericolosamente gonfia, un improvviso aumento della disoccupazione, preclusione del diritto di cancellazione di un gran numero di ipoteche, e restituzione di beni acquistati a rate che i debitori non potrebbero pagare.

“La situazione si fa più allarmante anche mentre scrivo”.

“Le nazioni non possono continuare a prendere a prestito per migliorare il tenore di vita”

Il cronista politico Jack Anderson ha fatto simili commenti sull’incerta situazione monetaria, dicendo:

“Le nazioni non possono continuare a prendere a prestito per migliorare il tenore di vita. Il denaro non potrà mai essere restituito a meno che non sia investito nella produzione anziché nel consumo. In molti paesi, il debito è già più grande di quello che possono assorbire senza che ci sia un dissesto finanziario. . . .

“I prezzi in vertiginoso aumento continueranno ad accrescere i debiti già gravi finché l’intero sistema bancario rischierà di crollare”.

L’Istituto Americano per la Ricerca Economica fa le seguenti osservazioni:

“Nei prossimi anni sembrano molto probabili i seguenti fenomeni economici:

“Una grave e prolungata depressione mondiale. . . .

“Durante una depressione prolungata, potrebbero verificarsi gravissimi disordini sociali. . . .

“Qualsiasi persona o famiglia che appaia sostanzialmente più benestante di quelle che sono maggiormente colpite potrebbe diventare il bersaglio di violenze da parte delle turbe”.

Se ora, in un tempo di relativa pace e prosperità, si commettono sempre più rapine, stupri, aggressioni e omicidi, la situazione peggiorerebbe in caso di crisi. Ne è un’indicazione quanto accadde a New York nel 1977 durante un blackout. In certi quartieri regnava l’anarchia. Ci furono estesi atti di saccheggio, vandalismo e rapina. La polizia ammise la sua impotenza.

Anche in un paese africano, quando il prezzo del riso aumentò del 30 per cento circa, ci furono tumulti e saccheggi nella capitale. Le strade apparivano come se fosse stata appena combattuta una guerra. Fu dichiarata la legge marziale e venne imposto un rigido coprifuoco.

“Getteranno il loro medesimo argento nelle vie, e il loro oro diverrà una cosa orrenda”

Parlando di ciò che è in serbo per il mondo intero, la Bibbia dice che “vi sarà grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”. In quel tempo la moneta cartacea non avrà nessun valore. Anzi, la profezia biblica dice anche: “Getteranno il loro medesimo argento nelle vie, e il loro oro diverrà una cosa orrenda. Né il loro argento né il loro oro li potranno liberare nel giorno della furia di Geova”. — Ezec. 7:19.

Nessun capo umano, nessuna forma di governo umano potrà impedire la futura “grande tribolazione”, perché è il giudizio di Dio contro l’attuale sistema malvagio. Per tale ragione la sua Parola avverte: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene nessuna salvezza”. (Sal. 146:3) Qual è dunque la giusta condotta da seguire? La Bibbia risponde: “Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non t’appoggiare al tuo proprio intendimento”. — Prov. 3:5.

Quelli che ora confidano in Geova hanno la sua promessa che li aiuterà anche economicamente. No, Dio non provvederà ai suoi servitori le cose superflue, ma ha promesso loro il necessario. (Matt. 6:24-34; Sal. 37:25) Né questo significa che coloro che confidano in Dio avranno la vita facile, poiché le cattive condizioni del mondo influiscono anche su di loro. Ma riusciranno meglio di altri a far fronte ai difficili tempi in cui viviamo.

Per giunta, essi hanno l’assicurazione che Dio li proteggerà durante il prossimo crollo, per sopravvivere ed entrare in un giusto nuovo sistema. (I Giov. 2:15-17; Sal. 37:27, 34, 37) Per questo una famiglia brasiliana che ha imparato a confidare in Geova dice: “Benché pieni di problemi economici, siamo una famiglia felice perché conosciamo Geova, l’Iddio felice, e conosciamo i suoi propositi”.

“Alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina”

Indipendentemente da quanto si intensifichi la stretta monetaria, abbiamo la sicura speranza di tempi migliori nel nuovo ordine che Dio stabilirà presto. Quindi chi ha la giusta speranza basata sull’accurata conoscenza e confida in Dio e non nella ricchezza materiale, può ‘alzarsi e levare la testa, perché la sua liberazione s’avvicina’. — Luca 21:28.

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