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  • g81 8/10 pp. 12-15
  • Le microonde sono pericolose?

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  • Le microonde sono pericolose?
  • Svegliatevi! 1981
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  • Misurazione delle microonde
  • Ricerche nell’Unione Sovietica
  • I paesi occidentali rivedono i limiti stabiliti
  • Cosa significa tutto ciò?
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Svegliatevi! 1981
g81 8/10 pp. 12-15

Le microonde sono pericolose?

SI SA da parecchio tempo che le microonde, come possono cuocere il manzo in un forno, possono anche cuocere i tessuti umani. Questo avviene se l’esposizione ha luogo a intensità abbastanza elevate, per un periodo abbastanza lungo e a certe frequenze particolarmente alte.

Per esempio, il cristallino dell’occhio è particolarmente sensibile al calore perché non è dotato di un efficiente sistema circolatorio per raffreddarlo. Il calore eccessivo prodotto dalle microonde può dunque cuocere le proteine del cristallino allo stesso modo in cui fa indurire il bianco dell’uovo.

Pure specialmente soggetti ai danni termici prodotti da alti livelli di microonde sono stomaco, intestino e vescica. Questo vale anche per i testicoli, dato che lo sperma si forma solo a temperature inferiori a quelle dell’organismo stesso. Dosi elevate di microonde possono provocare morte, ustioni dolorose, cecità, sterilità e disturbi gastrointestinali.

Misurazione delle microonde

Gli scienziati misurano le microonde in base alle loro densità di potenza, vale a dire la quantità di energia che passa ogni secondo attraverso un dato spazio. Gli scienziati occidentali credevano che il calore potesse causare gravi lesioni solo a densità di potenza di 100 milliwatt (100.000 microwatt) per centimetro quadrato o più. Si supponeva che un decimo di ciò, cioè 10 milliwatt (10.000 microwatt) per centimetro quadrato, fosse un limite sicuro. Così a metà degli anni cinquanta fu suggerito e adottato negli Stati Uniti il limite di sicurezza professionale di 10.000 microwatt per centimetro quadrato. Salvo leggere modifiche questo limite fu adottato anche in Canada, Regno Unito, Repubblica Federale di Germania, Paesi Bassi, Francia e Svezia.

Nel 1971, negli Stati Uniti, fu stabilito per legge che il limite di dispersione per i forni a microonde era di 1.000 microwatt per centimetro quadrato alla distanza di cinque centimetri al momento della vendita del forno, e di 5.000 microwatt per centimetro quadrato nel periodo di durata del prodotto. Questi limiti furono stabiliti in base all’idea che l’esposizione alle microonde era pericolosa solo ad alti livelli che potevano causare surriscaldamento.

Ricerche nell’Unione Sovietica

Mentre gli scienziati occidentali studiavano gli effetti termici degli alti livelli di microonde, la Russia e altri paesi dell’Europa orientale cominciarono a riferire gli effetti cumulativi dell’esposizione cronica a bassi livelli di microonde, livelli considerati in Occidente non pericolosi. L’Unione Sovietica in particolare era all’avanguardia in questo campo, avendo cominciato a studiare il problema negli anni trenta.

I ricercatori sovietici scoprirono che le microonde potevano non solo provocare danni a causa del surriscaldamento ma potevano anche produrre effetti non spiegabili solo col calore. E questi effetti si potevano vedere a livelli di esposizione di 10.000 microwatt o meno per centimetro quadrato, il limite di sicurezza professionale raccomandato negli U.S.A. I sovietici conclusero che il limite di sicurezza occidentale, che era stato fissato tenendo conto unicamente degli effetti termici, era troppo alto per essere sicuro.

Pertanto l’Unione Sovietica, come altri paesi europei, stabilì rigide norme per la difesa di coloro che sul lavoro avevano contatti con le microonde. Per esempio, nell’Unione Sovietica il limite massimo di esposizione sul lavoro è di 10 microwatt per otto ore al giorno, o di 100 microwatt per due ore, mentre negli U.S.A. è consentita l’esposizione fino a 10.000 microwatt! I lavoratori russi devono mettere occhiali di protezione ogniqualvolta sono temporaneamente esposti a un livello di radiazioni a microonde di 1.000 microwatt per centimetro quadrato, il livello di dispersione dei forni a microonde consentito negli U.S.A. E in Polonia è vietato alle donne incinte esporsi professionalmente alle microonde a scanso di difetti nel nascituro.

Per anni le ricerche effettuate in questi paesi hanno mostrato che avvengono cambiamenti funzionali nel sistema nervoso, cardiovascolare e sanguigno di coloro che si espongono anche a bassissimi livelli di radiazione a microonde. La chiamano “malattia da microonde”, ed è considerata una distinta entità clinica. I sintomi di questa malattia includono mal di testa, dolore agli occhi, irritabilità, vertigini, ansia, instabilità emotiva, sonno inquieto, stanchezza, depressione, smemoratezza, calo dell’efficienza, inappetenza, incapacità di concentrarsi, alterazioni cardiovascolari come battito cardiaco rallentato o irregolare, perdita dei capelli, alterazioni della pressione sanguigna, ingrossamento della ghiandola tiroidea, riduzione della funzione endocrina, accresciuta predisposizione alle malattie infettive, palpitazioni, mancanza di respiro e tremori alle gambe e alle braccia.

Gli esperimenti condotti su animali con bassi livelli di microonde confermano l’esistenza di rischi potenziali. Questi studi hanno permesso di scoprire che l’esposizione a bassi livelli di microonde diminuisce la resistenza fisica e ritarda la crescita, altera la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco, provoca alterazioni nelle reazioni immunitarie, riduce la secrezione dei succhi gastrici e causa decessi fetali e gravi difetti congeniti.

I paesi occidentali rivedono i limiti stabiliti

In Occidente questi rapporti non ricevettero molto credito fin verso la metà degli anni settanta. A quell’epoca gli Stati Uniti iniziarono sforzi sistematici per ripetere gli esperimenti sovietici e di altri paesi dell’Europa orientale al fine di stabilire se il limite di sicurezza di 10.000 microwatt era ragionevole o no, e vedere se potevano riscontrare gli stessi effetti di bassi livelli di microonde che i paesi dell’Europa orientale dicevano di avere riscontrato.

Le ricerche non sono ancora terminate, ma i risultati finora ottenuti mettono seriamente in dubbio che i limiti stabiliti dall’Occidente siano sicuri. Vari paesi, come ad esempio la Svezia, hanno recentemente stabilito limiti più bassi, e altri stanno pensando di fare la stessa cosa. Si prevede che gli U.S.A. stabiliranno presto norme più severe.

Il New York Times del 26 febbraio 1980 pubblicò un articolo intitolato “La minaccia delle microonde mette in pericolo la torre TV del Trade Center”. L’articolo illustrava la controversia sorta in merito ai limiti di sicurezza e diceva:

“Si esprime preoccupazione per il milione e mezzo di persone che vanno a visitare la piattaforma d’osservazione della seconda torre . . . e per gli impiegati che ne occuperebbero i nove piani superiori. . .

“Il compito della capitaneria del porto è reso più complicato dal disaccordo esistente negli ambienti scientifici in merito a ciò che costituisce un livello ammissibile di trasmissioni per mezzo di microonde. Come risultato, non sono state ancora stabilite norme federali o municipali per tali casi.

“Gli esperimenti delle ultime settimane mostrano che i piani superiori sarebbero sottoposti a una pressione di microonde di oltre 360 microwatt — o 360 milionesimi di watt — per centimetro quadrato. . . . Due anni fa scoppiò il pandemonio quando il personale dell’Ambasciata americana a Mosca protestò per i microfoni-spia installati dai sovietici che li avevano esposti a una radiazione di 18 microwatt.

“L’Occupational Safety and Health Administration raccomanda che i lavoratori dell’industria non vengano esposti a più di 10.000 microwatt, ma vari organismi federali stanno studiando il problema e sia scienziati alle dipendenze del governo che altri si aspettano che siano stabiliti limiti molto più bassi, specie per quanto riguarda l’esposizione dei cittadini”.

L’articolo proseguiva citando uno scienziato il quale raccomanda di portare al di sotto dei 100 microwatt il limite massimo di esposizione del pubblico, e un altro che suggerisce di portarlo al di sotto dei 50 microwatt.

Vari laboratori americani riferiscono gli effetti subiti da persone esposte a bassi livelli di microonde. Alcune delle loro conclusioni, insieme ad altre informazioni sugli effetti dell’esposizione alle microonde, sono riportate nella pagina accanto sotto il titolo “Le conclusioni degli scienziati”. Sono notizie che vale la pena di esaminare attentamente.

Cosa significa tutto ciò?

Il modo in cui si dovrebbero interpretare i risultati di questi esperimenti è oggetto di molte discussioni. Tuttavia una cosa è certa: livelli di microonde un tempo considerati irrilevanti nei paesi occidentali producono un effetto non termico sia sull’uomo che sugli animali. È preoccupante il fatto che una notevole parte della popolazione mondiale potrebbe essere già esposta quotidianamente a tali livelli.

Il punto controverso è il grado di pericolosità rappresentato da questo effetto non termico. Alcuni scienziati fanno notare che c’è una grande differenza tra effetto biologico e rischio biologico. Si nota che bassi livelli di microonde hanno un effetto sia sull’uomo che sugli animali; ad esempio, è ridotta la capacità di svolgere compiti. Ma quanto è grave questo effetto?

“Nessuno”, precisa un portavoce del governo americano, “dovrebbe esporsi senza necessità a radiazioni. Il guaio è che gran parte delle fonti di radiazioni a cui si è esposti — forni a microonde, trasmittenti televisive, ecc. — sono tutte cose che rendono servizi utilissimi e desiderati”.

Ad ogni modo, i rischi dell’esposizione prolungata a bassi livelli di microonde sono veramente gravi? Scienziati russi e dell’Europa orientale che hanno studiato il problema molto più a lungo degli scienziati occidentali sono già dell’opinione che gli effetti dell’esposizione a bassi livelli di microonde sono cumulativi. Inoltre essi credono che questi effetti non siano reversibili se l’esposizione continua per più di due-sei anni.

Ora anche alcuni scienziati americani sono molto preoccupati per i rischi potenziali delle microonde. “Non si sa quale rischio corra veramente la popolazione”, ammette un rapporto del governo americano sulle microonde. “Forse si tratta di gruppi speciali; forse si tratta dell’intera popolazione”. Lo scienziato americano che negli anni cinquanta propose per primo il limite di sicurezza professionale di 10.000 microwatt ha poi ammesso la necessità di modificarlo, essendo stato stabilito “in modo approssimativo”.

Il dott. Milton M. Zaret, professore di oftalmologia presso il Bellevue Medical Center dell’università di New York, che da molto tempo studia gli effetti biologici delle microonde, avverte: “Non è possibile esagerare questi pericoli perché la maggioranza dei danni causati da radiazioni non ionizzanti avvengono silenziosamente, non si manifestano di solito che dopo anni di latenza e, quando si manifestano, di rado gli effetti vengono riconosciuti”.

Quali sono dunque i limiti sicuri di esposizione alle microonde? “Non ne ho idea”, ammette lo stesso Zaret. “Non credo che nessuno al mondo sappia qual è il limite sicuro”.

È dunque prudente stare attenti quando si è vicino a fonti di emissioni di microonde. Questo soggetto sarà considerato ulteriormente in un prossimo numero di Svegliatevi!

[Riquadro a pagina 15]

LE CONCLUSIONI DEGLI SCIENZIATI

● La Marina americana dichiara che “l’esposizione del personale della Marina alla radiazione a microonde è un problema grave” e che “anche piccole dosi ridurranno probabilmente l’efficienza del personale di servizio in posizioni chiave”.

● In uno studio effettuato dalla Marina americana, i volontari rivelavano una sensibile riduzione della capacità di fare semplici addizioni, se esposti a bassi livelli di microonde.

● È stato fatto un esperimento con ratti addestrati a spingere delle leve per procurarsi il cibo. Dopo sei mesi di addestramento, erano in grado di spingere correttamente le leve nell’80 per cento dei casi. Furono poi esposti per trenta minuti a microonde di 5.000, 10.000 e 15.000 microwatt per centimetro quadrato. La loro capacità di spingere correttamente le leve era scesa al di sotto del 50 per cento. Cessata l’esposizione alle microonde, poterono terminare l’esperimento con le leve con la stessa efficienza di prima.

● Alla Johns Hopkins University negli U.S.A. sono stati fatti studi per stabilire se c’è un nesso fra la radiazione a microonde e il cancro nell’uomo. Alcuni sono del parere che la possibilità esista. Il dott. James M. Sontag dell’Istituto Nazionale per il Cancro di Bethesda (Maryland) dice: “Non la considererei una cosa da ridere. È vero che le microonde sono non ionizzanti e che perciò non dovrebbero essere cancerogene. Ma anche la luce ultravioletta è non ionizzante eppure può causare il cancro”, fa notare. “È così che si prende il cancro della pelle”.

● Il prof. Carpenter della Tufts University scrive: “Abbiamo chiaramente dimostrato che la radiazione a microonde ha un nocivo effetto cumulativo sull’occhio, per cui singole esposizioni alla radiazione, di per se stesse non nocive, possono diventare veramente pericolose se ripetute abbastanza spesso”.

● Alcuni reduci delle forze armate americane hanno chiesto la pensione di invalidità, asserendo di avere sofferto di cataratte e altri disturbi del cristallino come conseguenza di esposizione cronica a bassi livelli di microonde (da 1.000 a 10.000 microwatt per centimetro quadrato) mentre erano in servizio. Alcune domande sono state respinte, ma parecchie altre sono state accettate.

● “Alla redazione del ‘New York Times’, due giornalisti che lavoravano a un terminale video sono stati colpiti da cataratte in giovane età (29 e 35 anni)”, scrive “New Times” del 6 marzo 1978.

● È stato dimostrato che l’esposizione a radiazione non ionizzante altera l’attività elettrica del cervello.

● In un esperimento condotto su volontari della Marina americana, i livelli dei trigliceridi del siero del sangue sono saliti in modo anormale a livelli molto alti in 9 casi su 10 dopo un giorno di esposizione a un campo magnetico di frequenza estremamente bassa.

● Un bollettino emesso dall’Aeronautica americana afferma che “possono verificarsi occasionalmente dolori epigastrici e anche nausea in seguito a esposizione a livelli così bassi come cinque-dieci milliwatt per centimetro quadrato”.

[Immagine a pagina 13]

La torre TV di 107 metri in cima al World Trade Center: un pericolo per via delle microonde?

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