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Svegliatevi! 1982
g82 22/11 pp. 3-4

La nuova moralità

La nuova moralità e i suoi frutti

e il suo effetto sui bambini

L’ODIERNA rivoluzione sessuale sta mandando in sfacelo la struttura della società. I vecchi valori crollano mentre l’“io” è posto sul trono e regna sovrano. “Fa come ti pare” è il motto dei nostri giorni. Volete avere rapporti sessuali prima di sposarvi? Fatelo! Volete avere rapporti extraconiugali? Fatelo! Volete avere rapporti omosessuali? Fatelo! Divorziare per qualsiasi capriccio? Fate anche quello, non importa chi danneggia.

Certo non tutti acclamano la nuova moralità, ma il numero di coloro che si uniscono al coro cresce velocemente. Libri, riviste, cinema e televisione si occupano sempre più di sesso, e in molti casi hanno per soggetto fornicazione e adulterio. Sceneggiati a puntate ne sono pieni e, mentre un tempo venivano trasmessi di pomeriggio, sono ora trasmessi la sera quando il numero dei telespettatori è più alto. Mentre si suppone che rappresentino normali rapporti umani, tali spettacoli sono in effetti una sinfonia di letti.

Il movimento di liberazione “gay” preme per rendere moralmente accettabile l’omosessualità, e quando negli spettacoli televisivi si parla di omosessualità e della moralità della Bibbia, è il punto di vista della Bibbia che viene presentato come limitativo e sciocco (in America ne sono esempi tipici le popolari serie di telefilm “All in the Family” e “M*A*S*H”). Una guida ai programmi televisivi americani (TV Guide) diceva che gli omosessuali sono diventati i più abili mestatori della televisione. I maggiori produttori e le maggiori reti consultano i gruppi gay prima di preparare programmi su temi omosessuali. Molto più scandaloso, comunque, è l’attuale impressionante aumento delle reti televisive via cavo che trasmettono programmi pornografici.

I giovani sono imitatori, e prendono nota degli esempi o dei modelli forniti dagli adulti. Il comportamento degli adulti ha molto più effetto delle loro parole. E tale effetto è spaventoso! Negli Stati Uniti un ragazzo su cinque ha avuto rapporti sessuali prima dei quattordici anni. Metà li ha avuti prima di terminare la scuola superiore. Su dieci ragazze sessualmente attive tre rimangono incinte. Negli Stati Uniti, adolescenti non sposate hanno 600.000 bambini all’anno, e 9.000 di esse sono ragazzine dagli undici anni in giù. A tutto ciò si aggiungano le gravidanze non denunciate e quelle interrotte con l’aborto. Un milione e mezzo di ragazzi e ragazze fuggono annualmente di casa e vivono per strada; migliaia di essi finiscono nelle mani di sfruttatori che li fanno prostituire.

“Un dogma fondamentale della moderna psicologia dello sviluppo”, dice il dott. Sam Janus nel suo libro The Death of Innocence (La morte dell’innocenza), “è sempre stata l’idea che tra l’infanzia e l’adolescenza la sessualità rimane ‘latente’, nell’interesse della crescita psichica e fisica”. Egli osserva quindi che questo periodo di latenza “è una cosa del passato, e che i nostri ragazzi passano direttamente dalla prima infanzia alla pubertà come soggetti sessuali pienamente sviluppati, senza intervallo. L’erotizzazione dei fanciulli sta diventando un fatto della vita nella società moderna”.

Più avanti Janus dice ulteriormente sulla scomparsa della fanciullezza: “Sono finiti i giorni felici quando i ragazzini avevano il tempo di iscriversi ai circoli per ragazzi, di costruire casette per il circolo e giocare a palla. Alcuni naturalmente lo fanno ancora, ma il loro numero è in diminuzione. Lo stesso dicasi delle ragazzine, che un tempo giocavano con la bambola e aspettavano il giorno in cui sarebbe arrivato il principe azzurro che le avrebbe sposate e con cui sarebbero vissute felici per sempre”.

Un crescente numero di fanciulli sono derubati di questi anni necessari per lo sviluppo fisico, intellettuale ed emotivo. La pubblicità televisiva impone cosmetici per le ragazzine: lucidanti per labbra, smalto per unghie, cipria, profumi e altri simili prodotti per ragazzine dai tre ai quattordici anni. Nelle pubblicità dei jeans di marca si vedono bambini e bambine di dieci anni che si dimenano nelle discoteche. Nelle pubblicità dei Calvin jeans si vede Brooke Shields in posa provocante che domanda: “Cosa c’è fra me e i miei Calvin? Niente!” e: “Se i miei Calvin potessero parlare, sarei rovinata”. Gli esperti — psichiatri, pediatri, insegnanti — sono tutti d’accordo nel dire che ragazzi non ancora adolescenti si sforzano di sembrare e agire come se fossero più grandi, e questo per reazione a un ambiente saturo di sesso, materialismo e droga. Gli anni della fanciullezza vengono accorciati e passano troppo in fretta e troppo presto, per cui il bambino è derubato di uno dei periodi più belli della vita.

Uno psicologo ha detto: “Vestiamo i nostri ragazzi con minicostumi da adulti di marche famose, li esponiamo a sesso e violenza gratuiti e ci aspettiamo che affrontino un ambiente sociale sempre più sconcertante: divorzio, un solo genitore, omosessualità. Molti adolescenti si sentono traditi da una società che dice loro di crescere in fretta ma anche di rimanere bambini”.

La più allarmante prova del decadimento dei valori è che, nonostante ci sia una normativa circa l’oscenità, i tribunali non riescono a stabilire cos’è osceno. Molti giudici sono così preoccupati per la libertà di parola e di stampa che non riescono a discernere tra idee e opinioni legittime da una parte e oscenità dall’altra. Non riescono a capire che la pornografia “hardcore”, quella che arriva addirittura al punto di mostrare in un film o in una pubblicazione stampata bambini che compiono atti sessuali, è assolutamente priva di un “merito sociale che la riscatti”. È come dire che bisogna permettere la stricnina nella carne, dato che la carne ha un “valore nutritivo che la riscatta”.

Prima che venisse di moda la nuova moralità c’erano principi del bene e del male. Ora siamo nell’era della permissività. Ora è proibito dire no. Il capriccio del momento è: ‘Fa come ti pare. Dimentica l’amore del prossimo, anche se il prossimo è un bambino di sei anni. Ama te stesso, sino in fondo!’

La nuova moralità che molti decantano come liberazione è in effetti sfruttamento. Nel libro menzionato sopra, il dott. Sam Janus chiede: “La liberazione è forse diventata libertina? La decantata liberazione dei fanciulli li ha forse trasformati in agnelli da sacrificare sull’altare della rivoluzione sessuale?”

Ci sono valide ragioni per rispondere affermativamente a entrambe le domande.

[Riquadro a pagina 3]

Si accusano le norme morali della Bibbia di non essere pratiche. Così la società le ha sostituite con una nuova moralità. Questa si è dimostrata pratica? Gesù disse: “Ogni albero buono produce frutti eccellenti, ma ogni albero marcio produce frutti spregevoli”. I suoi frutti sono eccellenti o spregevoli? Gesù disse pure: “Che la sapienza sia giusta è provato da tutti i suoi figli”. I “figli” della nuova moralità hanno dimostrato che la sua sapienza sia giusta? (Matteo 7:17; Luca 7:35) Questa serie di articoli: “La nuova moralità e i suoi frutti” prende in considerazione i risultati che ha prodotto. Potreste rimanere scossi, ma gli editori ritengono necessario mettervi in guardia contro una tendenza che si sta sempre più diffondendo in molte parti del mondo

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