Uno sguardo al mondo
Un’aquila sequestra una radio
◆ La rivista Soviet Life narra uno strano episodio avvenuto nella Repubblica del Kirgizistan. Un giorno, mentre sorvegliava le sue pecore in una gola, un pastore sentì della musica provenire dal nido di un’aquila, su un alto dirupo. Capì dov’era finita la sua radio a transistor. Si pensa che l’aquila fosse piombata giù e l’avesse afferrata, portandola nel nido. La rivista diceva pure: “Per diversi giorni e diverse notti la famiglia dell’aquila ascoltò la musica. Quando le batterie si furono esaurite, la radio tacque, e gli uccelli la spinsero giù dal dirupo”.
Gli interruttori del sabato
◆ In un laboratorio dell’Istituto di Scienze e Halakah (legge ebraica) di Gerusalemme, alcuni scienziati ortodossi stanno lavorando “per trovare un modo di vivere nel ventesimo secolo che si conformi all’halakah”, dice il direttore dell’Istituto. La legge talmudica vieta di accendere il fuoco di sabato, e secondo l’interpretazione dei rabbini moderni questo include l’accendere la luce o un elettrodomestico. Gli scienziati dell’Istituto hanno messo a punto un interruttore elettrico che, invece di accendere la luce o mettere in funzione l’elettrodomestico, toglie uno schermo di plastica da un dispositivo fotoelettrico, il quale a sua volta lascia passare la corrente. Questa azione indiretta è permessa dalle leggi talmudiche. Ma la Corte Suprema d’Israele ha azionato un “interruttore” d’altro genere. Ha annullato una precedente ordinanza emessa dal governo dietro richiesta di attivisti ortodossi in base alla quale le linee aeree israeliane El Al dovevano annullare tutti i voli di sabato e negli altri giorni di feste religiose. Resta da vedere se il governo farà altri passi.
Persiste la fame nel mondo
◆ Il Consiglio d’Europa, al suo recente convegno di Strasburgo, ha annunciato che una persona su otto, o 530 milioni di persone sulla terra, soffre la fame, e milioni di persone sono condannate a morire ogni anno. Nelle nazioni in via di sviluppo, la proporzione è di circa una su quattro (23 per cento), secondo statistiche rilasciate dall’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura dell’O.N.U. Coloro che hanno parlato alla conferenza hanno dato la colpa di questa situazione al calo della produzione cerealicola e alla corsa agli armamenti. Johann Windsteig, un socialista austriaco, ha fatto notare che tutto il grano importato dall’Africa nel 1979, per un valore di un miliardo e 800 milioni di dollari, costava 200 milioni di dollari meno di un sottomarino nucleare. Il Consiglio ha invocato la stabilizzazione del prezzo internazionale dei generi alimentari, più aiuti, una migliore distribuzione, riforme fondiarie e una maggiore produzione di generi di prima necessità anziché colture redditizie, come tabacco e caffè, nei paesi in fase di sviluppo.
Un congresso a Roma sul “sangue artificiale”
◆ Nel corso di un convegno internazionale svoltosi a Roma nell’autunno del 1981, il noto chirurgo giapponese Takao Mitsuno, scopritore del “sangue artificiale”, ha fatto una relazione sui risultati di 186 interventi chirurgici effettuati fino ad allora con la somministrazione del suo prodotto. Esso è a base di fluoro e carbonio, e ha la proprietà di trasportare e cedere ossigeno ricalcando le funzioni dell’emoglobina. Dei 186 pazienti operati con l’uso del Fluosol-DA (questo è il nome del prodotto), in età dai 7 agli 84 anni, 22 erano testimoni di Geova.
La vita è cara
◆ Secondo un sondaggio condotto dalla Business International di New York, di ottantaquattro città del mondo quella dove la vita è più cara è Lagos in Nigeria. Nel 1982 ha preso il posto di Tokyo, che in precedenza era la città più cara. Il sondaggio tiene conto del costo di certi generi alimentari, alcool, tabacco, vestiario, generi d’uso domestico, divertimenti e trasporti. Luoghi alla moda come Parigi, Londra e New York non compaiono neppure fra i primi dieci posti. Le dodici città dove la vita è più costosa sono: 1. Lagos, 2. Tokyo, 3. Oslo, 4. Djakarta, 5. Baghdad, 6-7. Abidjan e Helsinki, 8. Taipei, 9. Zurigo, 10-12. Ginevra, Singapore e Teheran.
Bibbie dalla Cina
◆ La prossima Bibbia che vi capita fra le mani potrebbe contenere la dicitura “Stampato in Cina” o “Stampato a Hong Kong”. Nel 1981 almeno undici milioni di Bibbie furono stampate in quella parte del mondo per conto delle Società Bibliche Unite d’America, una delle massime organizzazioni nel campo. Questo significa oltre il 50 per cento del totale di Bibbie distribuite nel mondo da questa organizzazione. Tra le tipografie impiegate da tale casa editrice vi è una ditta di Hong Kong di proprietà dei cinesi, la C&C Joint Printing Co., Ltd., che un tempo stampava soltanto detti e poster di Mao. Ora stampa da due a tre milioni di Bibbie all’anno per la summenzionata società con nuove macchine da stampa fatte venire da Pechino. Non sembra che il conflitto ideologico turbi nessuna delle parti. “Queste decisioni sono state prese su basi puramente commerciali”, ha detto Euan Campbell, consulente regionale alla produzione della casa editrice. Evidentemente mammona ha un’attrazione maggiore di Mao o di Marx.
Disoccupazione: “Un male universale”
◆ “La disoccupazione sta diventando un male universale”, scrive il Post-Intelligencer di Seattle (Washington). Statistiche del Dipartimento del Lavoro indicano che, oltre agli U.S.A., paesi come Gran Bretagna, Canada, Francia, Giappone e Repubblica Federale di Germania stanno registrando livelli di disoccupazione record o quasi. In Gran Bretagna, che tra le nazioni industrializzate occidentali è quella dove la disoccupazione è più alta, il 13 per cento della forza lavorativa è costituito da disoccupati. In America ci sono 10.300.000 disoccupati, cioè il 9,4 per cento della forza lavorativa, la punta più alta dalla seconda guerra mondiale. Sebbene le cifre del Giappone e della Repubblica Federale di Germania siano relativamente basse, rispettivamente il 2,2 e il 5,5 per cento, stanno aumentando. In Giappone l’anno scorso ci furono 90.000 disoccupati più dell’anno prima. Nella Repubblica Federale di Germania al principio degli anni settanta la disoccupazione era inferiore all’1 per cento.
La supergalleria del Giappone
◆ Da oltre diciassette anni due squadre di 1.800 uomini hanno lavorato nel sottosuolo, sotto 150 metri d’acqua, nello Stretto di Tsugaru in Giappone, per portare a termine quella che sarà la più lunga galleria del mondo. Le due squadre, pur avanzando di soli pochi centimetri all’ora attraverso la dura roccia vulcanica, dovrebbero incontrarsi in qualche tempo del 1983. Quando sarà ultimata, la galleria di Seikan — che sarà lunga 53 chilometri — conterrà i binari del famoso Treno Proiettile, che raggiunge la velocità di circa 260 chilometri orari, e che collega Honshu, la principale isola del Giappone, e Hokkaido a nord. La galleria ultramoderna sarà dotata di un sismografo ultrasensibile, di un sistema di ventilazione che può cambiare l’aria nella galleria in mezz’ora, e di pompe gigantesche che possono pompare 2.600.000 litri d’acqua al minuto. Il costo? Cinque anni fa fu fissato in 666 milioni di dollari, ma a causa dell’inflazione si aggirerà probabilmente sui 2 miliardi di dollari.
Immensa cascata oceanica
◆ Il giornale sovietico Selskaya Zhizn riferisce che scienziati dell’Istituto di Ricerche Artiche e Antartiche di Leningrado stanno esplorando una gigantesca “cascata nell’oceano”. Si trova nell’arco Groenlandia-Scozia ed è formata dalle barriere sottomarine che dividono l’Oceano Atlantico dal Mar Glaciale Artico. Le fredde acque del bacino artico cadono nelle profondità dell’Oceano Atlantico formando una possente cascata sottomarina. Si dice che il dislivello sia di ben 3.000 metri. Il volume complessivo della cascata sarebbe di oltre 150.000 chilometri cubi e supera di gran lunga il volume di acqua di tutti i fiumi del mondo. Si pensa che questa gigantesca cascata abbia un ruolo determinante nella circolazione dell’intero Oceano Atlantico giù fino al suo confine meridionale.
Alti tassi di fertilità
◆ L’Africa è il continente con il più elevato tasso di fertilità, 6,4 figli in media per ogni donna. In Kenya il tasso è di 8,1; seguono Algeria, 7,3; Niger, 7,1; Marocco, 6,9; Ghana e Liberia, 6,7; Sudan, 6,6. Anche vari paesi mediorientali hanno un tasso piuttosto alto: Giordania, 7,8; Siria, 7,2; Iraq e Kuwait, 7,0. Tra i paesi con il tasso più basso: Repubblica Federale di Germania, 1,4; Austria, 1,6; Italia e Svezia, 1,7; Stati Uniti, 1,8; Cuba, Repubblica Democratica Tedesca, Francia e Regno Unito, 1,9.
Non esiste sigaretta innocua
◆ Qual è una dose “praticamente innocua” di fumo di sigaretta? Secondo un recente studio di cui la rivista SciQuest ha riferito i dati, una dose “praticamente innocua” di fumo di sigaretta “equivarrebbe a non più di un duecentesimo di sigaretta. Questa dose è inferiore a quella cui sono sottoposti i non fumatori in molti luoghi pubblici, e comporta lo stesso rischio di molte altre sostanze cancerogene per le quali esistono regolamenti più severi che non per il fumo passivo”.
Bambini depressi
◆ Sebbene l’infanzia sia spesso considerata un periodo di gioia e spensieratezza, l’Istituto di Salute Mentale americano riferisce che ben un bambino su cinque “può soffrire di qualche episodio di depressione acuta”. Dato che i bambini depressi sono di solito chiusi in se stessi, i genitori, preoccupandosi maggiormente quando il comportamento errato del bambino è evidente, sono inclini a non dare peso al problema. La depressione prolungata può compromettere il sonno e le abitudini alimentari, la quantità di energia, l’interesse per lo studio e altre attività normali. Questo può causare seri problemi fisici e mentali. Susan Erbaugh, assistente di psichiatria, dà la colpa all’attuale società, frenetica e competitiva, e alla famiglia dove entrambi i genitori fanno carriera “dedicandosi ad altre attività e ignorando i costanti bisogni dei figli”. Altre cause citate sono divorzio, maltrattamento dei figli, perdita di una persona cara, malattie e menomazioni.