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  • g98 22/11 pp. 11-14
  • Diritti umani per tutti: Una realtà mondiale!

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  • Diritti umani per tutti: Una realtà mondiale!
  • Svegliatevi! 1998
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  • Un duplice motivo per cambiare
  • Un’istruzione che fa la differenza
  • Un governo mondiale: solo “un’utopia”?
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Svegliatevi! 1998
g98 22/11 pp. 11-14

Diritti umani per tutti: Una realtà mondiale!

A UN avvocato esperto nel campo dei diritti umani è stato chiesto: “Qual è la causa fondamentale delle violazioni dei diritti umani?” La sua risposta è stata: “L’avidità. La sete di potere politico ed economico”. E dato che l’avidità nasce nella mente, in ultima analisi le violazioni dei diritti umani riflettono una condizione mentale. Un’altra causa è il nazionalismo. La filosofia del porre il proprio paese al di sopra di qualsiasi altra cosa spinge a violare i diritti umani. Questi ultimi, perciò, saranno garantiti solo ‘se subentrerà un governo mondiale capace di far rispettare le misure che adotta’, afferma Jan Berkouwer, professore olandese di diritto ed economia.

In altre parole, perché il rispetto dei diritti umani diventi una realtà mondiale devono prima succedere almeno due cose: un cambiamento di mentalità e un cambiamento di governo. È realistico aspettarsi che queste cose succedano?

Un duplice motivo per cambiare

Mentre sta per iniziare il quinto anno del “Decennio per l’educazione ai diritti umani” proclamato dall’ONU, esiste un programma educativo internazionale e non governativo che da decenni riesce a cambiare la mentalità di milioni di persone. Di conseguenza, questi individui ora trattano il prossimo con dignità. Questo programma, svolto dai testimoni di Geova, è operativo in più di 230 paesi. Perché funziona?

Innanzi tutto, questo programma mondiale di istruzione biblica aiuta a comprendere meglio l’origine dei diritti umani. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo afferma che l’uomo gode di diritti in quanto è dotato di facoltà razionali e morali.

Ora, l’uomo deve avere ricevuto le facoltà della ragione e della coscienza da una fonte superiore. (Vedi il riquadro “La fonte dei diritti umani”, a pagina 13). Riconoscere questa fonte superiore, divina, costituisce un potente incentivo per rispettare il prossimo. A quel punto si trattano gli altri con dignità non solo perché si è spinti dalla propria coscienza ma, cosa più importante, perché il rispetto e l’amore per il Creatore spingono ad accordare dignità alla sua creazione. Questa duplice motivazione si basa sulle parole di Gesù Cristo: “Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”, e: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. (Matteo 22:37-39) Chi rispetta veramente il Creatore non violerebbe mai i diritti del prossimo, perché sono un’eredità ricevuta da Dio. Violare i diritti umani equivale a rubare l’eredità altrui.

Un’istruzione che fa la differenza

Fino a che punto questo programma di istruzione biblica portato avanti dai testimoni di Geova è efficace nel ridurre le violazioni dei diritti umani? Il modo migliore per rispondere è quello di osservare i risultati che sta conseguendo, poiché Gesù disse: “Che la sapienza sia giusta è provato dalle sue opere”. — Matteo 11:19.

Una nota iscrizione su un muro della United Nations Plaza, a New York, dice: “Dovranno fare delle loro spade vomeri. E delle loro lance cesoie per potare: nazione non alzerà la spada contro nazione. Né impareranno più la guerra”. Con questa citazione presa dal libro biblico di Isaia, capitolo 2, versetto 4, l’ONU addita un modo importante per ridurre le diffuse violazioni dei diritti umani: far cessare le guerre. Dopo tutto, per usare le parole di una pubblicazione dell’ONU, la guerra è ‘l’antitesi dei diritti umani’.

L’idea di scrivere le parole di Isaia su un muro di pietra è buona, ma il programma educativo dei testimoni di Geova si spinge oltre. Le “scrive” nel cuore degli uomini. (Confronta Ebrei 8:10). In che modo? Tale programma elimina le barriere razziali ed etniche e fa crollare le mura del nazionalismo insegnando il punto di vista biblico sulla razza: esiste un’unica razza, la razza umana. (Atti 17:26) Chi partecipa al programma sviluppa il desiderio di ‘divenire imitatore di Dio’, e la Bibbia dice che “Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto”. — Efesini 5:1; Atti 10:34, 35.

Come risultato di questa istruzione basata sulla Bibbia, oggi milioni di persone ‘non imparano più la guerra’. C’è stato un cambiamento di mente e di cuore. E questo cambiamento dura nel tempo. (Vedi il riquadro “Insegnare la pace”, a pagina 14). Attualmente, in media, più di 1.000 persone al giorno completano questo corso di studio fondamentale condotto dai testimoni di Geova e si uniscono alle file di questo esercito mondiale per la pace.

Quanto è profondo questo cambiamento di mentalità e la conseguente decisione di rispettare i diritti umani rifiutando di partecipare alla guerra? È molto profondo. Per fare un esempio, il rispetto dei Testimoni per i diritti umani fu messo brutalmente alla prova durante la seconda guerra mondiale, soprattutto nella Germania nazista. Lo storico Brian Dunn ha detto: ‘La fede dei testimoni di Geova era incompatibile con il nazismo. La cosa più invisa ai nazisti era la loro neutralità politica. Questo significava che nessun credente poteva impugnare le armi’. (The Churches’ Response to the Holocaust) E un altro storico, Paul Johnson, ha osservato: “Molti furono condannati a morte per il rifiuto del servizio militare . . . o finirono a Dachau o in manicomio”. (A History of Christianity) Nonostante questo, rimasero saldi. La sociologa Anna Pawełczyńska ha definito quei Testimoni “una minuscola isola di instancabile resistenza in seno a una nazione terrorizzata”.

Provate solo a immaginare come diminuirebbero drasticamente le violazioni dei diritti umani nel mondo intero se tutti oggi assumessero questa posizione e ‘non imparassero più la guerra’!

Un governo mondiale: solo “un’utopia”?

‘Cambiare la mentalità della gente è una sfida, ma formare un governo mondiale è un’utopia’, ha detto un funzionario delle Nazioni Unite. E il fatto che le nazioni non siano state disposte a cedere la propria sovranità all’ONU né a nessun’altra organizzazione sottolinea questa convinzione. Nondimeno, osserva il prof. Berkouwer, coloro che scartano l’idea di un governo mondiale “hanno l’obbligo morale di indicare un altro mezzo per risolvere i problemi mondiali. Ma non esistono soluzioni alternative”. O perlomeno, non esistono soluzioni umane. Esiste invece una soluzione sovrumana. Di che si tratta?

La Bibbia, oltre a indicare che il Creatore è la fonte delle facoltà che stanno alla base dei diritti umani, spiega pure che egli è la fonte di un governo mondiale che garantirà questi diritti. Questo governo celeste è invisibile ma reale. Anzi, milioni di persone, forse senza nemmeno rendersene conto, pregano per questo governo mondiale quando recitano il cosiddetto “Padrenostro” e dicono: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matteo 6:10) La persona che Dio ha messo a capo di questo Regno o governo è il Principe della Pace, Gesù Cristo. — Isaia 9:6.

Questo governo mondiale riuscirà a creare una cultura dei diritti umani davvero mondiale e permanente, e uno dei passi che farà per raggiungere questo obiettivo sarà quello di eliminare la guerra per sempre. La Bibbia predice riguardo al Creatore: “Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra. Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia; brucia i carri nel fuoco”. — Salmo 46:9.

Quand’è che questo avverrà su scala mondiale? Il programma di studio biblico provveduto dai testimoni di Geova fornisce una risposta soddisfacente a questa domanda. Vi incoraggiamo a conoscere questo programma.a Se vi stanno a cuore i diritti umani, non rimarrete delusi.

[Nota in calce]

a Se desiderate saperne di più circa questo programma di istruzione biblica, mettetevi in contatto con gli editori di questa rivista o con i testimoni di Geova della vostra zona. Il programma è completamente gratuito.

[Riquadro a pagina 13]

La fonte dei diritti umani

L’articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo dice che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”. I diritti umani vengono perciò assimilati a un diritto di nascita che i genitori trasmettono ai figli, un po’ come un fiume porta l’acqua a coloro che vivono sulle sue sponde. Ma da dove sgorga questo fiume dei diritti umani?

Secondo la Dichiarazione Universale, gli esseri umani godono di diritti perché “sono dotati di ragione e di coscienza”. Una pubblicazione dell’ONU spiega: “L’uomo, in quanto essere razionale e morale, è diverso dalle altre creature e pertanto gli spettano certi diritti e certe libertà di cui le altre creature non godono”. (Il corsivo è nostro). Le facoltà della ragione e della coscienza vengono dunque additate come fondamento dei diritti umani. In tal caso, la fonte della ragione e della coscienza umane dev’essere anche la fonte dei diritti dell’uomo.

Per i difensori dei diritti umani che credono nell’evoluzione biologica, dire che i diritti umani sono legati alla ragione e alla coscienza pone un problema. Un libro che sostiene l’evoluzione ammette: “Quando ci chiediamo com’è possibile che un processo [l’evoluzione] . . . abbia generato qualità come amore per la bellezza e per la verità, compassione, libertà e, soprattutto, la ricchezza dello spirito umano, rimaniamo perplessi”. (Life Ascending) E non può essere altrimenti. In fondo, dire che le facoltà umane della ragione e della coscienza derivano da antenati subumani che ne erano privi è come dire che un fiume nasce da un pozzo privo d’acqua.

Se le facoltà umane della ragione e della coscienza non possono derivare da una fonte subumana, devono avere origine da una fonte sovrumana. La Bibbia spiega che solo gli esseri umani possiedono le qualità che sono legate ai diritti umani, cioè ragione e coscienza, perché a differenza degli animali sono stati creati “a immagine” di Dio. (Genesi 1:27) Pertanto, come osserva un libro sull’argomento, una risposta valida a chi chiede perché gli uomini godano di diritti morali è che “sono dotati di valore o dignità intrinseci ovvero sono . . . figli di Dio”. — Human Rights—Essays on Justification and Applications.

[Riquadro/Immagine a pagina 14]

Insegnare la pace

Qualche anno fa, mentre la guerra lacerava i Balcani, Branko faceva la guardia armata in una clinica nella parte croata della Bosnia.b Lì lavorava un medico che studiava la Bibbia con i testimoni di Geova, e una notte questo medico raccontò a Branko quello che aveva imparato dal suo studio. Ciò che Branko udì lo spinse a rinunciare alle armi. In seguito, dopo essersi trasferito in un altro paese europeo, Branko assistette a un’adunanza dei testimoni di Geova, dove incontrò Slobodan.

Anche Slobodan veniva dalla Bosnia. Aveva partecipato alla stessa guerra cui aveva partecipato Branko, ma sul fronte opposto. Slobodan aveva combattuto con i serbi contro i croati. Quando i due si incontrarono Slobodan era già diventato testimone di Geova e propose a Branko, suo ex nemico, di studiare insieme la Bibbia. Più lo studio andava avanti e più l’amore di Branko per il Creatore, Geova, cresceva. Dopo non molto anche lui decise di diventare testimone di Geova.c

Slobodan stesso, d’altra parte, era diventato Testimone grazie all’aiuto di un ex nemico. Come? Ebbene, dopo aver lasciato il teatro di guerra in Bosnia aveva ricevuto la visita di Mujo, che veniva anche lui dalla Bosnia ma che era cresciuto in una religione molto diversa da quella di Slobodan. Ora Mujo era testimone di Geova. Anche se un tempo erano nemici, Slobodan accettò l’offerta di Mujo di studiare la Bibbia con lui, e in seguito diventò testimone di Geova.

Cosa ha indotto questi uomini a superare profonde ostilità etniche e a non essere più nemici ma amici? Attraverso lo studio della Bibbia hanno imparato ad amare Geova. In seguito sono stati disposti ad essere ‘ammaestrati da Dio ad amarsi gli uni gli altri’. (1 Tessalonicesi 4:9) Come osserva il prof. Wojciech Modzelewski a proposito dei testimoni di Geova in generale, “la chiave del loro atteggiamento pacifico è l’idea di seguire fin d’ora i princìpi rivelati nella Bibbia”.

[Note in calce]

b Tutti i nomi menzionati in questo riquadro sono stati cambiati.

c Con sua grande gioia, in seguito Branko venne a sapere che anche il medico che gli aveva parlato per primo era diventato testimone di Geova.

[Immagini a pagina 11]

È realistico aspettarsi un cambiamento di mentalità e un cambiamento di governo?

[Fonte]

U.S. National Archives photo

[Immagini alle pagine 12 e 13]

L’istruzione biblica sta aiutando molti a cambiare modo di pensare

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