“Dov’è il tuo tesoro quivi sarà anche il tuo cuore”
“Siate desti e guardatevi da ogni specie di concupiscenza, perché anche quando una persona ha un’abbondanza di beni la sua vita non dipende dalle cose che possiede”. — Luca 12:15, NM.
1. Perché sono ora necessarie la purezza di cuore e una condotta retta?
DOV’È il vostro cuore? È rivolto al vostro Creatore, Geova, o vi spingerà forse ad agire come agisce questo mondo empio e degenerato? Dovete sempre tener in mente che “Geova . . . vede quello che è il cuore”. (1 Sam. 16:7, NM) Senza dubbio l’Iddio Altissimo dell’universo può discernere i vostri pensieri; egli sa quale tesoro cercate. Il re Davide disse a Salomone: “Riconosci l’Iddio di tuo padre, e servilo con cuore integro e con animo volenteroso; poiché l’Eterno [Geova] scruta tutti i cuori, e penetra tutti i disegni e tutti i pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascerà trovare da te; ma, se lo abbandoni, egli ti rigetterà in perpetuo”. (1 Cron. 28:9) Chiunque rivolgerà il cuore a Geova può trovarlo. Ma quelli che voltano le spalle a Geova non riceveranno il suo aiuto. Nessuno può nascondere le sue azioni in modo che non siano viste, perché “le vie dell’uomo stan davanti agli occhi dell’Eterno [Geova]”. — Prov. 5:21.
2-4. (a) Come dimostrò Paolo dove era il suo cuore? (b) Quali depravazioni da lui descritte dobbiamo evitare, e perché?
2 Paolo l’aveva compreso. In principio aveva cercato di servire Geova Dio secondo il sistema della legge mosaica allora rigettata, come Fariseo, ritenendo suo dovere, quale Giudeo, perseguitare i seguaci di Cristo, “uomini e donne” della “via”, cioè di questa religione da poco formata. (Atti 9:1, 2) Ma quando gli fu vigorosamente dimostrata la verità egli si convertì, abbandonò le sue vecchie pratiche religiose, ora superate, e divenne “schiavo di Gesù Cristo e chiamato ad essere apostolo”. (Rom. 1:1, 2) Dal vecchio sistema di cose esistente ai suoi giorni Paolo fu “appartato per la buona notizia di Dio”. Il suo cuore non era più rivolto al vecchio sistema di cose giudaico e ipocrita. Egli era venuto a conoscenza del risuscitato Cristo Gesù; quindi era ora divenuto uno zelante ministro della speranza della vita eterna. Paolo era conosciuto in tutta la Palestina, Asia Minore e Grecia, come anche a Roma, perché annunciava “di giorno in giorno la buona notizia della sua salvezza”. (Sal. 96:2, NM) Nei suoi numerosi viaggi egli aveva una buona opportunità di notare come vivesse il genere umano. Andando di luogo in luogo in un mondo molto corrotto egli ‘non si vergognava della buona notizia; essa è, infatti, la potenza di Dio per la salvezza di tutti quelli che hanno fede’. Egli predicò ai Giudei e ai Greci, ossia ai credenti e ai non credenti in Geova Dio. Mediante questo messaggio della buona notizia la giustizia di Dio era rivelata. Paolo aveva imparato la Parola di Dio con studio diligente. Egli sapeva che “il giusto vivrà per la sua fede”. — Rom. 1:16, 17, NM; Hab. 2:4.
3 Come vero Cristiano Paolo non esitava ad annunciare l’ira di Dio contro ogni empietà e ingiustizia. Nella sua lettera ai Romani egli si spiegò molto chiaramente. Potete facilmente comprendere ciò che egli voleva dire leggendo Romani 1:18-32. Secondo l’argomento di Paolo, Dio si era manifestato a tutti gli uomini e le invisibili qualità dell’Altissimo si vedevano chiaramente sin dalla creazione del mondo. Sebbene gli uomini e le donne del mondo conoscessero Dio non lo glorificavano di certo come Dio, né lo ringraziavano per tutte le buone cose che avevano. Invece, si erano dati a vani ragionamenti e i loro cuori insensati si erano ottenebrati. Quasi tutte le creature umane erano divenute estremamente stolte. Uomini e donne si erano degradati vivendo in modo molto basso e depravato. La descrizione di Paolo dimostra che il suo tempo non era diverso dal nostro. Proprio ora noi, come Paolo, possiamo dire: “Per questo Dio li ha abbandonati a disonoranti appetiti sessuali”. Erano allora e sono ancora oggi ‘infiammati nella loro libidine gli uni verso gli altri’, sia maschi che femmine “operando ciò che è osceno”. Pur avendo l’opportunità di udire la verità e comportarsi decentemente, essi non accettarono di ottenere accurata conoscenza di Dio, dicendo: ‘Perché sciupare il tempo acquistando conoscenza di Dio quando possiamo abbandonarci col mondo?’ Ingiustizia, empietà, concupiscenza riempirono il mondo ai giorni di Paolo. Gli uomini rendevano male gli uni agli altri. Erano pieni d’invidia, contesa, inganno e omicidio. Queste cose prevalevano e tutti erano insolenti e superbi, odiatori di Dio. I figli erano disubbidienti ai genitori. L’affetto naturale era sconosciuto fra loro; tutti erano spietati. Dopo avere descritto vigorosamente i suoi giorni, Paolo aggiunse: “Sebbene questi conoscano molto bene il giusto decreto di Dio, che quelli che praticano tali cose sono degni di morte, essi non soltanto continuano a farle ma anche approvano quelli che le praticano”. — Rom. 1:32, NM.
4 Le vigorose parole di Paolo sono oggi ugualmente applicabili. A tutto il genere umano, nella Cristianità e nelle parti del mondo dove prevale l’adorazione degli dèi pagani, insieme a Paolo noi possiamo ora dire: “Per conseguenza tu sei inescusabile, o uomo, chiunque tu sia che giudichi; poiché in quello che giudichi gli altri, condanni te stesso, giacché tu che giudichi fai le stesse cose. Or noi sappiamo che il giudizio di Dio contro chi fa tali cose è secondo verità. E fai conto tu, o uomo, che giudichi chi fa tali cose, e le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio?” (Rom. 2:1-3, Ricciotti) In altre parole, “le vie dell’uomo stan davanti agli occhi dell’Eterno [Geova]”. Pertanto dov’è il vostro cuore: con questa dissolutezza o contro di essa?
5, 6. Quando e perché dev’essere rivelato il giusto giudizio di Dio, e verso quali persone sulla terra?
5 Gli eminenti uomini di stato di questo presente mondo empio dicono al popolo in ogni luogo come si dovrebbe agire, come il governo dovrebbe svolgere i propri affari, e come vivere in pace. Ma che cosa troviamo? Ansietà fra i governanti, depravazione fra gli uomini, afflizione fra le nazioni. Oggi tutte le nazioni (indipendentemente dalla pretesa ancora sostenuta di alcune d’essere cristiane) hanno indurato il loro cuore contro Dio e il suo regno. Esse non vogliono quel regno. (Matt. 6:10; 24:9) Si oppongono all’essere governate da Dio, Geova, e dal Suo intronizzato Re, Cristo Gesù. (Sal. 2:1-3; Dan. 2:44; 12:1; Atti 4:24-30; Matt. 24:9, 15; Apoc. 11:15) Applicate dunque le parole di Paolo alle nazioni odierne: “Per la durezza tua e il cuore impenitente tu fai s’accumuli per te un mucchio d’ira nel giorno dell’ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio; il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere; agli uni, che per costanza nell’opera buona cercano riputazione e onore e immortalità, eterna vita; agli altri, figli della discordia e che disobbedienti alla verità obbediscono invece all’ingiustizia, ira e sdegno. Tribolazione e angoscia sopra ogni anima d’uomo che fa il male, Giudeo prima poi Greco; riputazione e onore e pace a chiunque fa il bene, Giudeo prima e poi Greco; poiché non vi è riguardo a persone presso Dio”. — Rom. 2:5-11, Ricciotti.
6 Il fatto che siete cittadini di una certa nazione o membri di qualche religione particolare non vi proteggerà dall’ira di Dio. Dov’è il vostro cuore? Dov’è il vostro tesoro? Amate la giustizia? Volete vivere? Allora, conoscete l’unico vero Dio di Abrahamo, di Mosè, di Davide, di Geremia, di Gesù Cristo, di Paolo ed altri primitivi Cristiani e dei veri Cristiani moderni, e insieme a tutti questi uomini e donne timorati di Dio servite Geova “con cuore integro e con animo volenteroso”. Ricordate che sta scritto: “[Egli] renderà a ciascuno secondo le sue opere”.
MENTALITÀ ERRATA
7. Come sono misurate le attuali condizioni nella principale nazione della Cristianità da (a) religionisti, (b) funzionari governativi?
7 Oggi la maggior parte della gente è confusa nelle sue idee. Non è accetto avere troppi pensieri religiosi, o parlare della Bibbia con gli amici. La religione della Cristianità è qualche cosa che la gente adopera soltanto di domenica, e in quel giorno ci si medita soltanto per un’ora mentre la gente ascolta musica di organo, si riunisce per cantare qualche cantico e anche gradisce la musica del coro. Per venti minuti circa si ascolta il discorso di un ecclesiastico pagato che parla dal pulpito. Il suo discorso potrebbe essere basato sulla Bibbia o su qualche altro libro o anche sulla politica. Per la gran maggioranza della gente che pratica qualche religione questo rappresenta tutti i suoi pensieri religiosi per una settimana. Vi sono pochi, ma molto pochi, che leggono e studiano regolarmente la Parola di Dio, la Bibbia, e ne parlano senza vergogna agli altri. Quanto all’uso della Parola di Dio come guida, poca importanza viene data alla Bibbia. Recentemente è stato riportato che negli Stati Uniti 100.162.529 persone appartengono a qualche religione. (Times di New York del 10 settembre 1956, pagine 1 e 25) Ciò significa che circa 68.000.000 di persone della popolazione di questa nazione non sono membri di nessuna organizzazione religiosa. Citiamo il rapporto:
“Le statistiche sono state raccolte dal consiglio [Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo in America] mediante 258 gruppi religiosi. Essi riportarono un numero totale di 100.162.529 membri, ossia il 60,9 per cento della popolazione. Questi gruppi religiosi definiscono un membro in termini diversi. La Chiesa Cattolica Romana conta tutti i battezzati, bambini compresi. Le chiese protestanti di solito contano soltanto quelli che hanno raggiunto la piena qualifica di membri. La maggior parte è di tredici anni d’età o più. . . . I membri delle chiese sono aumentati del 2,8 per cento”.
Ma che cosa dire della delinquenza minorile e dei delitti negli Stati Uniti? Anche queste cose sono aumentate. Secondo le notizie comunicate giorno per giorno il livello morale è molto basso. Il Times di New York (27 settembre 1956, pagina 37) comunica:
“L’Ufficio Federale d’Investigazione ha predetto oggi [26 sett.] che se le attuali tendenze continuano, quest’anno si commetteranno 2.500.000 dei maggiori delitti, nella nazione. Questo sarebbe il più alto numero nella storia.
“In base alle attuali statistiche, il 1956 sarà il quinto anno consecutivo in cui i delitti maggiori avranno superato la cifra di 2.000.000, secondo J. Edgar Hoover, Direttore del F.B.I.
“Egli ha fatto un pubblico rapporto che dimostrava un aumento del 14,4 per cento nei delitti maggiori durante i primi sei mesi dell’anno, il più grande registrato sin dal corrispondente periodo del 1946.
“I delitti maggiori, nel lessico del F.B.I., sono omicidio, uccisione colposa, ratto, rapina, minaccia aggravata, ladrocinio, truffa e furto di automobili. Nella prima metà dell’anno vi furono 1.191.120 violazioni in queste categorie. Ciò costituì un aumento di 162.770. . . ”.
Dobbiamo chiederci: Quale aiuto riceve l’America dalla religione della Cristianità? Quale aiuto ne riceve il mondo?
8, 9. (a) Quali sono alcuni frutti di pensieri errati nella Cristianità? (b) Da un punto di vista scritturale, quali sono i frutti dei pensieri giusti?
8 Poiché gli adulti e i giovani ricevono poca o nessuna guida spirituale, come si può pretendere che i loro pensieri siano giusti? Tutta la Cristianità deve assumere la responsabilità della condizione del mondo, come anche dell’America, una delle sue nazioni preminenti. I loro frutti smentiscono tali nazioni come cristiane. Essendo così assorte nelle cose di questo mondo, pregando per le sue guerre, instillando odio fra le nazioni e permettendo che i propri greggi siano dispersi, le false organizzazioni religiose hanno stabilito il modello di vivere per i loro pastori e greggi. La loro condizione morale è oggi esattamente come quella dei giorni di Paolo. Le cose materiali della vita hanno grande influenza sui pensieri e sulle azioni giornaliere di quelli che fanno parte della Cristianità. La mentalità spirituale è stata messa da parte. Pochissimi veramente cercano il regno di Dio. (Matt. 6:33) Dalla fanciullezza milioni di persone hanno imparato la preghiera che Cristo Gesù insegnò ai suoi seguaci: “Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”. (Matt. 6:9-13) Ora chiedetevi: Quante delle persone che hanno fatto questa preghiera una o più volte nella loro vita cercano veramente il regno di Dio? I primi Cristiani pregarono per esso, credettero in esso, vissero in armonia con esso, e predicarono tale regno. ‘Di giorno in giorno annunciavano la buona notizia della salvezza per mezzo di Geova’. Ma quanti nella Cristianità lo fanno oggi? I pensieri del popolo oggi sono errati! Gli uomini non sono inclini alle cose spirituali, “dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sconficcano né rubano”. (Matt. 6:20, NM) Per questa ragione Paolo scrisse ai fedeli seguaci di Cristo: “Infine, fratelli, vi chiediamo ed esortiamo nel Signore Gesù che, come riceveste da noi istruzione sul modo in cui dovete camminare e piacere a Dio, come infatti voi camminate, così continuiate a camminare più pienamente. Poiché sapete quali ordini vi abbiamo dati per mezzo del Signore Gesù. Poiché questo è ciò che Dio vuole, la vostra santificazione, che vi asteniate dalla fornicazione; che ciascuno di voi sappia possedere il proprio vaso in santificazione e onore, non in bramoso appetito sessuale come anche fanno le nazioni che non conoscono Dio; che nessuno arrivi al punto di danneggiare e usurpare i diritti del proprio fratello in questa faccenda, perché Geova esige la punizione di tutte queste cose, come già vi dicemmo e vi demmo completa testimonianza. Infatti Dio ci chiamò, non per permettere impurità, ma rispetto alla santificazione. Quindi, chi disprezza non disprezza un uomo, ma Dio, che pone in voi il suo spirito santo”. — 1 Tess. 4:1-8, NM.
9 Paolo sapeva che l’influenza del mondo si sarebbe fatta sentire su quelli che intraprendevano la condotta cristiana. Perciò egli dava loro continuamente sani consigli. Sapeva che i primi Cristiani che cercavano il regno di Dio si comportavano dovutamente e quindi disse: ‘Voi camminate nella retta via’. Ma li esortava a farlo più pienamente. Vi fu un piccolo deviamento da parte loro ed egli sapeva che probabilmente ciò avrebbe indotto altri a fare la stessa cosa, finché le ricchezze materiali di questo mondo sarebbero divenute più attraenti delle ricchezze spirituali. Paolo sapeva, proprio come aveva insegnato Gesù, che dov’era il cuore del Cristiano, quivi sarebbe stato il suo tesoro. Inoltre se il Cristiano non avesse più cercato di accumulare tesori in cielo avrebbe cominciato ad accumulare tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine avrebbero cominciato a corrompere. Quando si osserva la Cristianità si vede che è un’organizzazione mondana, sterile, priva di ogni spiritualità. Chiunque voglia piacere a Geova deve uscire da essa e cercare nutrimento buono, parole vivificanti provenienti da Geova, rivolgendosi a Dio. Si deve ‘servire Geova con cuore integro’. La Cristianità e i suoi pastori hanno deluso il popolo. Tutte le nazioni della Cristianità con tutte le altre nazioni e popoli hanno abbandonato Dio e il suo regno. L’unico modo per voi di ottenere il favore e le benedizioni di Geova è: “Se tu lo cerchi, egli si lascerà trovare da te; ma, se lo abbandoni, egli ti rigetterà in perpetuo”. (1 Cron. 28:9, NM) Cercate e troverete!
10. Che cosa deriva dalla decisione di servire Dio, e perché?
10 L’uomo che vuole servire Dio e veramente dedicare la sua vita a Geova e santificarsi, impegnandosi nel giusto servizio per predicare la buona notizia di Dio, troverà degli ostacoli. Sarà costretto a resistere alla vasta corrente della civiltà moderna. Subirà molta tribolazione. Ma varrà la pena, perché egli sarà dalla parte giusta, quella di Geova. Riguardo al nostro tempo Gesù chiaramente affermò: “Allora vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome. E allora molti intopperanno e si tradiranno e si odieranno l’un l’altro. E molti falsi profeti sorgeranno e inganneranno molti; e a causa dell’aumento dell’iniquità l’amore della maggioranza si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine è quello che sarà salvato. E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. — Matt. 24:9-14, NM.
LE VERE RICCHEZZE
11, 12. Come si acquistano le vere ricchezze?
11 Oggi dalle estremità della terra, come anche dalla Cristianità, sono venute centinaia di migliaia di persone che si sono dedicate al servizio di Geova. Hanno dichiarato di voler fare la sua volontà. Hanno studiato la Parola di Dio e continuano a studiarla, poiché vogliono accumulare un tesoro in cielo. Il vero Cristiano si assicura una ricca benedizione quando segue i comandamenti di Geova Dio. La persona che desidera vere ricchezze, ricchezze durevoli, deve apprezzare l’importanza di avere una stretta relazione col Creatore. In Proverbi 10:22 (Ricciotti) è scritto: “La benedizione del Signore [Geova] fa gli uomini ricchi, e affanno non li accompagnerà”. Nessuno che sia informato delle condizioni del mondo dirà che in questo mondo non c’è affanno. Anzi è pieno di affanno. Il mondo non è ricco di conoscenza spirituale. Eppure sparsi in tutto questo mondo, ma non facendo parte di esso, si trovano veri Cristiani, ricchi di doti spirituali. Questi hanno beneficiato dell’immeritata benignità di Geova; hanno riconosciuto suo Figlio, Cristo Gesù, e sono determinati a camminare nelle sue orme e compiere la sua opera, che dev’essere svolta in questi ultimi giorni dell’organizzazione del Diavolo.
12 Tali fedeli seguaci di Cristo Gesù possono dire: “Infatti noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza, immeritata benignità sopra immeritata benignità. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, l’immeritata benignità e la verità son venute per mezzo di Gesù Cristo”. — Giov. 1:16, 17, NM.
13. Perché è essenziale la scritta Parola di Dio per acquistare le ricchezze durevoli?
13 Secondo le Scritture la legge fu data da Geova a Mosè e servì quale pedagogo per condurre certe persone a Cristo Gesù. (Gal. 3:23-25; Matt. 5:17) Ora apprezziamo che Cristo Gesù, il Figlio di Dio, è venuto. Egli sacrificò la sua vita per riscattare gli ubbidienti del genere umano, e ha permesso alle creature di divenire Cristiani, simili a Cristo, suoi seguaci. (Ebr. 5:9; 1 Piet. 2:21; 1 Giov. 2:2) Tutto ciò è stato possibile mediante l’immeritata benignità di Dio e la verità che Geova ha rivelato ai Cristiani per mezzo di Cristo Gesù. Questa verità, scritta nella Bibbia, è ora disponibile in quasi tutte le lingue della terra. Chiunque desideri oggi esaminare la Bibbia può ottenerne una e leggerla o farsela leggere. La Bibbia ha avuto più grande diffusione di qualsiasi libro mai pubblicato. I testimoni di Geova fanno tutto il possibile per distribuire la Bibbia in ogni parte del mondo, come anche per aiutare le persone a comprendere la Parola scritta di Dio.
14, 15. (a) Qual è la definizione scritturale delle false ricchezze? (b) Quali esperienze hanno avuto i cercatori delle false ricchezze nei giorni della presente generazione?
14 I testimoni di Geova apprezzano l’immeritata benignità di Dio, poiché essa ha avuto una forte influenza sulla loro vita. Mentre essi, quali fedeli seguaci di Cristo Gesù, hanno gustato l’immeritata benignità di Dio, lo scopo del Diavolo è quello di allontanarli da Dio e ricondurli nel proprio ovile. Mentre Geova opera sul principio dell’amore, il Diavolo opera sulla teoria dell’egoismo ed ha fatto sì che la sua intera organizzazione mondana operi conformemente. L’egoismo genera la concupiscenza; quindi la Bibbia contiene molti ammonimenti contro una condotta concupiscente. Gesù disse: “Siate desti e guardatevi da ogni specie di concupiscenza, perché anche quando una persona ha un’abbondanza di beni la sua vita non dipende dalle cose che possiede”. (Luca 12:15; Eso. 20:17, NM) La vita è un dono da Dio mediante suo Figlio, Cristo Gesù. Non è qualche cosa che Geova Dio sia obbligato a darci. Dio vorrebbe che tutti gli uomini vivessero insieme in pace e prosperità e amassero i loro vicini come amano se stessi; ma l’uomo non ha oggi questa inclinazione. Egli tende all’egoismo, perché non conosce Dio né le vie di Dio, e perché preferisce gli interessi di questo vecchio mondo e del Diavolo, l’avversario di Geova. Per mezzo degli odierni, egoistici sistemi di cose la mente sia dei giovani che dei vecchi è costantemente rivolta alle ricchezze. Moltissime persone credono seriamente che la vita dipenda dall’abbondanza dei beni, e quindi compiono ogni sforzo per ottenere quell’abbondanza, perfino con la perdita del buon nome, reputazione, salute e amici. Per il beneficio di tutti i Cristiani Paolo scrisse: “Però, quelli che hanno determinato di arricchirsi cadono in tentazione e in un laccio e in molti insensati e dannosi desideri che immergono gli uomini nella distruzione e nella rovina. Poiché l’amore del denaro è radice d’ogni sorta di cose nocive, e cercando questo amore alcuni si sono sviati dalla fede e si son tutti trafitti con molti dolori”. — 1 Tim. 6:9, 10, NM.
15 Sì, perfino alcuni che sono vissuti come cristiani ricadono nelle vie del vecchio mondo e compiono ogni sorta di cose nocive. Ma fanno male principalmente a se stessi. Essi si sviano dalle dottrine fondamentali di Cristo Gesù e senza accorgersene si trafiggono tutti infliggendosi molti dolori. I loro giorni sono pieni di tristezza invece della gioia e felicità che Geova Dio dona a quelli che lo amano e confidano in lui. Oggi, come al tempo di Gesù, troviamo alcuni che lavorano giorno e notte per accumulare ricchezze da conservare nel loro deposito. Essi pensano che la loro sicurezza e vita dipendano dall’abbondanza che essi stessi hanno accumulata. Leggiamo le parole del ricco: “Perciò disse: . . . ‘Anima, tu hai molte buone cose accumulate per molti anni; prenditi riposo, mangia, bevi, divertiti’. Ma Dio gli disse: ‘Insensato, questa notte ti chiederanno la tua anima. Chi dunque avrà le cose che hai conservate?’” “Così sarà dell’uomo che accumula tesori per se stesso ma non è ricco verso Dio”. (Luca 12:18-21, NM) Le ricchezze terrene si possono subito perdere. Ricordate come milioni di Europei perdettero tutti i loro risparmi, le loro case, i loro poderi, i loro negozi, solo perché un egoista dittatore impiegò le sue forze per annientarli. Due guerre mondiali nel nostro tempo e tutte le precedenti guerre hanno aiutato il Diavolo ad allontanare le menti degli uomini da Dio. Per la perdita delle loro accumulate ricchezze materiali molti amaramente incolpano Dio. Ma se tali persone si fossero arricchite con la Parola di Dio, avrebbero riconosciuto in anticipo la futilità di accumulare ricchezze terrene che i ladri rubano e la tignola e la ruggine corrompono. In tempi difficili le ricchezze spirituali hanno un potere sostenitore e ci fanno mantenere l’equilibrio mentale. Dittatori sono venuti e sono andati, e ve ne sono ancora oggi alcuni che pensano che il mondo sia stato creato perché lo governino e perché tutti gli uomini siano sotto il loro tallone. Vi sono dittatori grandi e dittatori piccoli. Le due specie sono egoiste, sia che dirigano una nazione o un piccolo commercio. La mente del dittatore è rivolta soltanto a se stesso e all’abbondanza di beni che egli potrà accumulare. Egli non si rende conto che la vita non dipende dalle cose che possiede. Tutti i beni del vecchio mondo che un uomo possa avere non gli daranno la vita eterna.
UN DONO DA DIO
16. Perché Dio dà la vita alle creature umane?
16 La Parola di Dio afferma chiaramente che la vita è un dono da Dio. (Rom. 6:23; Apoc. 2:10) Mediante l’immeritata benignità di Geova la vita viene alle creature; e per la sua benignità egli mandò il suo unigenito Figlio sulla terra. L’uomo era stato condannato alla morte, e da 4.000 anni moriva prima che il Figlio di Geova fosse apparso sulla scena. Tutti quelli che morivano rimasero nelle loro tombe e nessuno andò mai in cielo o ad un ‘inferno’ di ‘tormento eterno’, perché “i morti non sanno nulla”. (Eccl. 9:5, 10) Il peccato entrò nel mondo per mezzo di un solo uomo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte è passata su tutti gli uomini. (Rom. 5:12) Tutti, sotto questa condanna, sono morti. Ma ora mediante l’immeritata benignità di Geova l’uomo ha l’opportunità di ricevere la vita. La vita gli viene data da Dio, non dalle cose che l’uomo possiede. Leggiamo: “Chi esercita fede nel Figlio ha vita eterna; chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta su di lui”. (Giov. 3:36, NM) Quindi la fede e l’ubbidienza alla Parola del vero Dio sono le sue esigenze. Dev’essere una fede che cresca e riempia tutta la vostra vita, una fede che vi conduca ad un maggior intendimento della Parola di Geova mediante lo studio di tale Parola, una fede che vi sproni a continuare a servire Dio in ispirito e verità. (Giov. 4:23; Gal. 6:8, 9) Citando una precedente dichiarazione di Geova stesso, Paolo scrisse: “Il mio giusto vivrà per fede; e se si trae indietro, l’anima mia non lo gradisce”. (Ebr. 10:38; Hab. 2:4) I Cristiani non sono di quelli che si traggono indietro, ma se alcuni di essi si trarranno indietro, andranno alla distruzione insieme a questo sistema di cose.
17, 18. In che modo la conoscenza e la vita sono in relazione nella Bibbia?
17 Lo studio della Parola di Dio, l’investigazione delle Scritture e l’osservazione del continuo adempimento delle profezie divine rendono salda la propria fede. “La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute. Poiché per mezzo d’essa fu resa testimonianza agli uomini dell’antichità”. (Ebr. 11:1, 2, NM) Chi ha fede in Dio e amore per Lui e per il prossimo prolungherà i suoi giorni, perché l’amore caccerà via ogni avarizia. “Chi odia il lucro disonesto prolunga i suoi giorni”. (Prov. 28:16) I suoi giusti pensieri, il suo uso appropriato dell’accurata conoscenza, portano la vita. “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. — Giov. 17:3, NM.
18 Il premio della vita eterna dipende dalla nostra conoscenza, dall’acquistare continuamente conoscenza del Sovrano Governatore dell’universo, Geova Dio, e del Figlio suo, Cristo Gesù. Però, Satana, il dio di questo mondo, cercherà sempre di farci pensare che la vita derivi dal possedere proprietà, cose materiali, piuttosto che dalla giusta conoscenza e comprensione dei propositi di Geova. (2 Cor. 4:3, 4) La vita, innanzi tutto, esiste perché Dio è amore e l’ha dimostrato mediante immeritata benignità. Egli non è obbligato a darci tale vita. È suo dono a tutti quelli che ‘lo servono con cuore integro’.
19, 20. Quali fattori essenziali per la vita furono descritti da Gesù?
19 Alcuni pensano che tutta la prosperità materiale che ricevono sia dovuta alla benedizione di Dio su di loro. Ma, come Paolo dichiarò, “l’amore del denaro è radice d’ogni sorta di cose nocive”. Se mettete al primo posto il denaro per amore di ciò che vi potrà procurare, davanti alla Parola di Dio e a ciò che sicuramente vi potrà portare rispetto alla vita eterna, voi sarete sviati; non sarete più impegnati nel cercare prima gli interessi del regno di Dio. Spiegando la propria parabola del seminatore, Gesù disse: “Ora l’illustrazione significa questo: Il seme è la parola di Dio. In quanto a quello che cadde fra le spine, questi sono coloro che hanno udito, ma, essendo portati via dalle ansietà e dalle ricchezze e dai piaceri di questa vita, sono completamente soffocati e non portano niente a perfezione”. (Luca 8:11-15, NM) Milioni e milioni di persone hanno udito la Parola di Dio. Si sono interessate moltissimo ad essa, ma soltanto per un breve periodo di tempo; poiché mentre studiavano questa Parola di Dio erano anche portate via dalle ansietà, dalle ricchezze e dai piaceri di questa vita. Così dunque, costoro sono stati completamente soffocati. Nessun dolce profumo di verità ha potuto raggiungerli, a causa delle loro ansietà. Il seme della verità è stato completamente schiacciato nella loro vita. Questi avevano avuto la piena opportunità di udire la verità, ma sono stati semplicemente portati via dalle cose di questo mondo. Desideravano questa via; era la loro propria scelta.
20 Questo può succedere anche a quelli che ora hanno la verità. Possono tuttora essere soffocati se viene interrotto il canale vitale. Se smettiamo di nutrirci della Parola di Dio possiamo morir di fame. Quindi domandatevi: Possiamo fare di noi stessi il buon terreno sul quale cade questo seme, la Parola di Dio? È possibile, perché Gesù disse: “In quanto a quello che è sul buon terreno, questi son coloro che, dopo aver udito la parola con un cuore giusto e buono, la ritengono e portano frutto con perseveranza”. (Luca 8:15, NM) Sì, vi dev’essere un cuore retto e buono. Il nostro motivo nella vita deve essere quello di promuovere gli interessi del Regno, non i guadagni egoistici. Dobbiamo avere interesse per la giustizia, seguendo il comando di Cristo Gesù di predicare questa buona notizia del Regno in tutto il mondo per una testimonianza. Ciò significa non soltanto per un breve tempo, come una specie di diversivo o passatempo, per un anno o due; ma portar frutto significa che dobbiamo impegnarci a questo costantemente e permettere al frutto di raggiungere la maturità. Significa perseveranza.
21. Perché è ora necessaria la perseveranza?
21 È questa perseveranza cristiana che ha suscitato per molte persone tante difficoltà. Non difficoltà che non potessero sopportare, ma difficoltà dal vecchio mondo. Molti di quelli che hanno appreso i propositi di Geova pensano che ora che hanno acquistato un intendimento della Parola di Dio e del Nuovo Mondo, per cui hanno pregato, tale Nuovo Mondo dovrebbe essere subito stabilito. Appena odono la verità, o forse circa un anno dopo, essi desiderano tutte le benedizioni di quel nuovo mondo di giustizia. Questa è una specie di avarizia. Non vogliono aspettare che Geova Dio sia pronto a stabilirlo. Dal modo in cui vivono dimostrano di non essere sicuri che valga la pena di aspettare il tempo di Dio. Non sono contenti di intraprendere la corsa e perseverare fino alla fine per ricevere le benedizioni della vita eterna. D’altra parte, vediamo quelli che sono pronti a sopportare tutte le difficoltà, come i testimoni di Geova in Russia mandati in esilio nei campi di concentramento, campi di lavori forzati, in Siberia. Essi non si traggono indietro; non cercano il comunismo o le cose di questo mondo in sostituzione delle benedizioni spirituali provenienti da Geova Dio. Essi sanno che la vita non deriva dalle cose che possiedono in quanto cose materiali di questo mondo. Mantengono salda la loro integrità. Restando fedeli e leali a Geova Dio essi superano le sofferenze che subiscono per voler mantenere l’integrità. Tali sono i testimoni di Geova in Polonia, Cecoslovacchia, Romania, Ungheria, e in molte altre parti della terra. Hanno resistito coraggiosamente alla più grande afflizione e pressione mai imposta ai Cristiani per spezzare la loro fede. Sono stati completamente spogliati di tutti i loro beni. I mariti sono stati separati dalle mogli; le famiglie sono state divise. Satana vorrebbe abbattere la loro fede, la loro integrità. Vorrebbe far loro pensare che la vita dipenda dalle cose materiali che possiedono. Ma i testimoni di Geova, in nazioni dietro la “cortina di ferro” e in tutte le altre parti del mondo, apprezzano pienamente che la vita viene dall’immeritata benignità di Dio e dalle provvisioni che egli adesso apporta loro onde continuino ad acquistare conoscenza di lui, e dalla loro costanza nel predicare la buona notizia del suo regno stabilito.
22, 23. (a) Che cosa significa ‘perdere l’anima’? (b) Come i timorati di Dio evitano di danneggiarsi e mantengono la contentezza?
22 Questi fedeli Cristiani, che hanno subìto prove più severe dell’inquisizione cattolica di secoli fa, non si curano di salvare la propria vita per godere i piaceri e le comodità di questo vecchio mondo. Essi hanno letto le parole di Gesù: “Poiché chi vuole salvare l’anima sua la perderà; ma chi perde l’anima sua per amor mio la troverà. Poiché che gioverà ad un uomo se guadagna tutto il mondo ma perde l’anima sua?” (Matt. 16:25, 26, NM) In questo mondo vi sono alcuni che valutano più un pasto e l’acquisto personale di esso che non la propria vita. Uno di questi era Esaù, “il quale in cambio di un solo pasto cedette i suoi diritti di primogenitura” (Ebr. 12:16, NM; Gen. 25:34) Gesù dichiarò: “Che giova mai all’uomo guadagnare tutto il mondo, se poi perde e danneggia se stesso?” — Luca 9:25, Ricciotti.
23 Quando diciamo il Padre Nostro chiediamo soltanto il pane per la giornata. La maggior parte degli uomini sulla terra si può contentare di ciò; ma immaginate la contentezza di colui che ha insieme ad esso la devozione di Dio! “Certo, è un mezzo di grande guadagno, questa devozione di Dio con contentezza. Poiché non abbiamo portato nulla nel mondo, e non possiamo portarne fuori nulla. Perciò, avendo nutrimento e di che coprirci, con queste cose saremo contenti”. (1 Tim. 6:6-8, NM) Oggi i membri della Cristianità non amano la Parola di Dio, né vogliono vivere in armonia con i suoi comandamenti. Preferiscono seguire la propria egoistica strada, danneggiando se stessi. Anche un testimone di Geova, lasciandosi coinvolgere dagli affari di questo mondo, dal proprio lavoro secolare, dai propri beni o dall’accumularli, potrebbe essere infine trascinato fuori dalla società del nuovo mondo e sprofondato nell’empia organizzazione condannata alla distruzione ad Armaghedon. Perché? Per aver cercato di salvarsi la vita a modo proprio.
24. Quali giuste attività implica la consapevolezza della propria necessità spirituale?
24 Quando un uomo perde di vista l’immeritata benignità di Geova non passa molto tempo prima che egli smetta di radunarsi col popolo di Dio. Forse assentandosi da un’adunanza potrà guadagnare molto più denaro per pagare parte di un’ipoteca o comprare alcuni mobili nuovi oppure fare un pagamento per un’automobile. Ma che cosa vale di più, acquistare conoscenza alle adunanze e associarsi con i testimoni di Geova, o guadagnare quel poco denaro in più a costo di divenire più stanchi, in modo che dopo questo lavoro straordinario non possiate fare alcun’altra specie di lavoro nel servizio di Geova? Perché un uomo dovrebbe lavorare giorno e notte, a doppio turno, o perché dovrebbe lavorare a doppio turno la sua intera famiglia? Tali persone mancano alle adunanze e all’associazione col popolo di Dio, e nello stesso tempo si permette ai loro figli di battere la strada. Forse riescono ad ottenere le cose materiali che desiderano; ma se siete una di tali persone soffermatevi e domandatevi: Vi trovo felicità? (Matt. 5:3) Mi dilettano forse le cose che guadagno, o mi mancano le cose più grandi della vita? Sto perdendo mio marito (o mia moglie), la mia famiglia? Ancor di più, sto perdendo la verità? Sto perdendo la vita stessa? Sto perdendo Dio e il suo diletto Figlio? Sto perdendo il nuovo mondo? State venendo meno così solo per avere un televisore più grande, un’automobile più grande, una casa più grande, un podere più grande? Vi sono forse alcune cose nella vostra vita che vi stanno allontanando dal vero Cristianesimo, dalla pura adorazione del Sovrano Governatore dell’universo e dal rendergli la vostra esclusiva devozione?
25. Come possono essere dovutamente adoperate le “comodità moderne”?
25 Geova Dio sa che abbiamo bisogno di tetto, cibo, vestiario, il necessario per vivere; ma sa anche che non abbiamo vero bisogno di altro. Considerate ciò che Adamo aveva nel giardino dell’Eden: Soltanto un giardino; nessuna grandiosa villa; nessuna delle attuali “comodità moderne”. Ma Adamo aveva l’opportunità di vivere eternamente rimanendo fedele a Geova Dio. Sebbene le “comodità moderne” possano soltanto momentaneamente alleggerire il carico dell’uomo, tuttavia anche queste cose, adoperate dovutamente, dovrebbero permetterci di dedicare più tempo nel servizio di Geova di magnificare il suo nome, e di concederci maggiore libertà per predicare la buona notizia del suo regno. Esse dovrebbero farci risparmiare tempo piuttosto che sciuparlo.
26, 27. Per quali scopi i seguaci di Cristo continuano ad acquistare accurata conoscenza?
26 Fermatevi a riflettere; voi Cristiani, state dando a Geova Dio esclusiva devozione? Parlate ai vostri vicini e amici, a persone che non avete mai prima conosciute, delle buone cose che avete apprese intorno all’immeritata benignità di Dio? Portate la decima nel suo deposito? Ossia, siete presenti a tutte le adunanze, partecipandovi attivamente? Contribuite alle spese della vostra Sala del Regno? Dimostrate con le vostre opere che vivete veramente secondo la vostra dedicazione a Geova? Dimostrate d’essere un testimone di Geova associandovi con questa gran folla di persone sparse in tutta la terra, annunciando il regno di Geova? Professate d’essere ministri di Geova Dio; e in tal caso, cosa potete dire del vostro servizio di ministri? State crescendo in maturità? State acquistando accurata conoscenza della verità? Potete spiegare meglio la Parola di Dio alle persone, ogni giorno che passa? State allevando i vostri figli nella disciplina e autorevole ammonizione di Geova? Date loro la cura di cui hanno bisogno? Studiate con loro? Giocate con loro? Li portate alle adunanze? Provvedete per loro spiritualmente? Vi amano come i figli dovrebbero amare i genitori? V’interessate a che i vostri figli crescano per divenire missionari? E voi, come molti genitori felici, vi rallegrate perché i vostri figli si sono dedicati al servizio di missionari nel campo estero; e continuate ad incoraggiarli a restare in questo campo per compiere la grande opera che Gesù disse sarebbe stata fatta in questi ultimi giorni nel recare la buona notizia del Regno fino alle estremità della terra e nel fare discepoli persone di ogni specie?
27 Queste sono le domande che i Cristiani dovrebbero rivolgersi. Dovrebbero essere in grado di rispondere correttamente, non con parole ma con fatti, nel cospetto di Dio, mediante la loro vita giornaliera quale evidenza di dove si trovi il loro cuore, perché quivi sarà il loro tesoro.
28. Perché i veri adoratori del Dio vivente ‘annunciano ogni giorno la buona notizia della sua salvezza’?
28 E voi, come testimone di Geova, state facendo ciò che il salmista disse si sarebbe dovuto fare in questi ultimi giorni: “Annunciate di giorno in giorno la buona notizia della sua salvezza”? (Sal. 96:2, NM) Solo Geova Dio può provvedere la salvezza alle creature umane. Come persona dedicata al servizio di Geova, diffondete voi la sua buona notizia di salvezza come Geova ha predisposto? Lo fate di giorno in giorno? Annunciate a tutte le persone possibili questa buona notizia? Se state facendo ciò, accumulerete certamente tesori in cielo e saprete sicuramente dov’è il vostro cuore. È nel servizio di Geova.
29, 30. Come possiamo evitare l’avarizia ed ottenere le ricchezze durevoli?
29 Paolo voleva che tutti vedessero come egli si atteneva ad una retta condotta, e perciò scrisse: “Ti ordino di osservare il comandamento in modo immacolato e irreprensibile fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo”. (1 Tim. 6:13, 14, NM) Ricordate pure come egli disse che alcuni si sarebbero trafitti con molti dolori, danneggiando se stessi, essendo sviati dalla fede. Ma per impedirlo, onde non si danneggiassero, Paolo disse: “D’altra parte, o uomo di Dio, fuggi da queste cose. Ma cerca giustizia, devota dedizione, fede, amore, perseveranza, mansuetudine. Contendi per la vittoria nella giusta contesa della fede, afferra saldamente la vita eterna per la quale sei stato chiamato ed hai fatto pubblicamente la giusta confessione davanti a molti testimoni”. — 1 Tim. 6:11, 12, NM.
30 Desiderando afferrare saldamente la vera vita, vorremo effettivamente ‘cessare d’accumularci tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri sconficcano e rubano’. “Piuttosto, accumulatevi tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sconficcano né rubano. Poiché dov’è il tuo tesoro, quivi sarà anche il tuo cuore”. — Matt. 6:19-21, NM.
Quindi non cessiamo di fare ciò ch’è giusto, perché a suo tempo mieteremo se non ci stanchiamo. — Gal. 6:9, NM.