BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w68 1/3 pp. 131-132
  • Rendete il rispetto a chi è dovuto

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Rendete il rispetto a chi è dovuto
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
  • Vedi anche
  • Mostriamo agli altri rispetto
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2025
  • Guadagnatevi il rispetto che vi è dovuto
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
  • Rispetto: esiste ancora?
    Svegliatevi! 2024
  • Come posso farmi rispettare?
    Svegliatevi! 1992
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
w68 1/3 pp. 131-132

Rendete il rispetto a chi è dovuto

LA REGOLA “come volete che gli uomini facciano a voi, fate lo stesso a loro” include il rendere rispetto a chi è dovuto. Far questo non è solo giusto ma anche saggio, poiché favorisce buoni rapporti con il nostro Fattore, Geova Dio, e col nostro simile. — Luca 6:31.

Il rendere il rispetto a chi è dovuto richiede pensiero e buon giudizio e quindi si può dire che sia un’arte. E poiché è un’esigenza giusta e retta si può anche chiamare virtù. Come comandò l’ispirato apostolo Paolo: “Rendete a tutti ciò che è loro dovuto . . . a chi il rispetto, il rispetto”. (Rom. 13:7, Ga) La moderna tendenza è tutt’altro che quella di rendere rispetto, specialmente da parte dei giovani. Come disse un tutore della legge: “Oggi i ragazzi dicono di rado: ‘Signore’”.

Il rispetto è stato definito “il sentimento di stima, riguardo, o considerazione, suscitato dalla contemplazione del merito personale, della dignità o del potere; ciò che è dovuto, per merito personale e potere”. Implica una ragionata stima o valutazione della persona e un certo grado di riconoscimento dovutogli.

Colui che sopra tutti gli altri merita il nostro rispetto è il nostro Fattore, poiché certo egli ha ‘merito personale, dignità e potere’ sopra tutti gli altri. Tuttavia forse mai prima nella storia dell’uomo c’è stata tale estesa mancanza di rispetto verso di Lui come oggi, e questo anche da parte di ecclesiastici della cristianità la cui vocazione stessa, sembrerebbe, li obbliga a inculcare in altri il rispetto verso Dio. Certo tutti quelli che dicono “Dio è morto” e vorrebbero predicare una religione senza un Dio vivente insultano Dio negando che egli esista.

Comunque, tutte le creature intelligenti che hanno vero intendimento accorderanno al Creatore il rispetto che gli è dovuto. Naturalmente, un modo in cui possiamo far questo è considerando sempre con rispetto il nome di Dio, evitando ogni bestemmia e profanità. Ma c’è anche un altro modo. Come mostra l’apostolo Pietro, con la nostra stessa condotta possiamo mostrare “rispetto verso Geova”. Sì, come dice il proverbio, “le azioni sono più eloquenti delle parole”, e quindi stando attenti a non recare dispiacere a Dio con la nostra condotta, gli accordiamo il dovuto rispetto. — 2 Piet. 2:11; Eso. 20:7.

Come il Creatore ha diritto al nostro massimo rispetto a motivo della sua posizione, delle sue qualità e dei suoi poteri, così nella misura che altri hanno ‘merito, dignità e poteri personali’ hanno diritto a un certo rispetto. Tra questi ci sono i padri, i quali, avendo dato la vita ai figli e provvedendo per loro, hanno diritto al rispetto, come mostra la Bibbia: “Avevamo i padri che erano della nostra carne per disciplinarci, e rendevamo loro rispetto”. I figli possono mostrare rispetto ai loro padri (e alle loro madri) rivolgendosi sempre ad essi con tono di voce e modi rispettosi. I figli possono specialmente mostrare rispetto ai genitori ubbidendo loro. Comunque, oggi molti figli non mostrano rispetto ai genitori, e molti genitori tollerano stoltamente la condotta irrispettosa dei loro figli. — Ebr. 12:9; Prov. 15:5; Efes. 6:1-3.

I mariti, a motivo dell’autorità che le Scritture accordano loro e della sicurezza che danno alle loro mogli, meritano il rispetto delle loro mogli, come comanda pure la Bibbia: “La moglie abbia profondo rispetto per il marito”. Certo questo esclude che la moglie signoreggi sul marito. Ella non dice, come alcune, “Ho mandato mio marito al negozio a prendere il latte”. No, ella può mandare i figli, ma al marito chiede rispettosamente se vorrebbe fare questa, quella o quell’altra cosa. Le mogli cristiane sono consigliate di guadagnare al cristianesimo i loro mariti increduli con la loro “condotta casta insieme a profondo rispetto”. Nello stesso tempo il marito saggio e amorevole tratterà sua moglie col dovuto rispetto, come il modesto, virtuoso “vaso più debole, il femminile”. — Efes. 5:33; 1 Piet. 3:2, 7.

Si dovrebbe anche rendere un certo rispetto ad altri che hanno incarichi di autorità, come un insegnante di scuola, un caporeparto in un luogo di lavoro o in un laboratorio, o un funzionario governativo. Anche in questo caso si può mostrare il rispetto col proprio tono di voce e conformandosi ai giusti comandi, desideri e richieste. In un’occasione l’apostolo Paolo si riferì a uno che aveva ordinato che lo colpissero come a un “muro imbiancato”. Ma quando Paolo fu informato che l’uomo era il sommo sacerdote, Paolo si scusò e citò la Legge: “Non devi parlare ingiuriosamente del governante del tuo popolo”. Sì, questo è un altro modo in cui si può mostrare rispetto a coloro che hanno autorità, non parlando ingiuriosamente di loro. E, in particolare, ogni volta che quelli che hanno autorità chiedono ai Cristiani la ragione della loro speranza essi devono rispondere “con mitezza e profondo rispetto”. — Atti 23:3-5; 1 Piet. 3:15; Efes. 6:5.

Ancora, si deve mostrare alle donne in genere un certo rispetto. Qualsiasi cosa che rischi di divenire indebitamente familiare deve evitarsi. Saggiamente l’apostolo Paolo consigliò al ministro Timoteo di trattare le donne anziane come avrebbe trattato la sua propria madre e le donne giovani come avrebbe trattato le sue proprie sorelle carnali, il che significa con rispetto. — 1 Tim. 5:2.

Questo principio di rendere il rispetto a chi è dovuto si applica ovviamente anche nella congregazione cristiana. Certo, a quelli cui è stata affidata la sorveglianza e che devono prendere la direttiva si dovrebbe rendere rispetto, poiché rappresentano Geova Dio e suo Figlio Gesù Cristo. Da non trascurare è il fatto che i componenti giovani della congregazione dovrebbero rendere il rispetto a quelli che sono avanti negli anni. — Lev. 19:32; Prov. 16:31; Ebr. 13:17.

La diffusa mancanza di rispetto per il Creatore, Geova Dio, per i genitori e per altri che hanno incarichi di autorità è una indicazione che viviamo negli “ultimi giorni”. Comunque, quelli che sono saggi e vogliono fare ciò che è giusto non seguiranno questa tendenza ma renderanno il rispetto a chi è dovuto. — 2 Tim. 3:1-5.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi