Significato delle notizie
I cori nelle chiese d’oggi
● Alle funzioni domenicali di molte grandi chiese d’oggi, il canto del coro è un elemento principale. Mentre marciano lungo la navata in vesti bianche, i coristi sono generalmente l’immagine della pietà e della riverenza, cantando con fervore religioso. Ma è possibilissimo che non appartengano alla chiesa dove cantano o che, per quanto riguarda ciò, non credano neppure in Dio. Perché, allora, sono lì a cantare?
Un articolo del “Sunday News” di New York mostra che nella maggioranza delle grandi chiese della città i coristi cantano per denaro. Questa non è una cosa nuova. Sin dagli anni venti le chiese di Manhattan pagano i coristi. Ma in genere essi erano seguaci della chiesa. Oggi, come dichiara l’articolo, “l’affiliazione religiosa non ha assolutamente nessuna importanza. . . . In qualsiasi coro troverete probabilmente atei, agnostici, cattolici, Ebrei, protestanti e perfino buddisti Zen. Potreste facilmente vedere lo stesso corista in una sinagoga di sabato, alle funzioni episcopaliane la domenica mattina e a un matrimonio cattolico la domenica pomeriggio”.
Necessaria la fermezza dei genitori
● Oggi la permissività dei genitori è estesa. Ma le recenti ricerche compiute dal dott. John Coleman, conferenziere anziano di psicologia pedagogica al College di Medicina dell’Ospedale di Londra, in Inghilterra, hanno fornito alcune insolite informazioni. Gli esperimenti e le interviste condotte su 800 giovani dagli 11 ai 17 anni hanno rivelato il fondamentale desiderio di fermezza e stabilità da parte dei genitori. Le prove hanno mostrato che ‘dietro l’apparenza della ribellione delle liti e delle discussioni che finiscono con le lagrime, la maggioranza degli adolescenti ha la segreta speranza che i genitori non cedano’. — “Daily Mail” di Londra.
Quando i figli o le figlie si oppongono ai genitori, il dott. Coleman esorta i genitori a tenere duro. Egli dice: ‘Devono farlo saggiamente; io non sono a favore della verga di ferro, ma è fatale alzare le braccia e dire: Non so come trattare questo ragazzo, faccia come vuole’.
Millenovecento anni fa, l’apostolo Paolo diede ai genitori cristiani consigli ispirati che richiedono amorevole pazienza unita a fermezza. Questa formula, basata sulla conoscenza della Bibbia e sul sincero interesse per il futuro del figlio, reca ancora i migliori risultati che oggi si possano ottenere. — Efes. 6:1-4; Col. 3:20, 21.
Sepolto un bambino in Grecia
● Un bambino nato recentemente al reparto maternità di una clinica di Nikea, in Grecia, morì poco dopo la nascita. Quando i genitori andarono per farlo seppellire, il locale ufficiale di stato civile rifiutò il permesso di sepoltura. La ragione? I genitori erano testimoni di Geova, sposatisi come tali nel 1954. Ma durante il passato regime del dittatore Papadopulos il Ministero dell’Interno decretò che tutti i matrimoni celebrati dai testimoni di Geova erano nulli, provvedimento sostenuto dalla Chiesa Greco-Ortodossa. Pertanto l’ufficiale di stato civile disse ai genitori che per ottenere il permesso di sepoltura dovevano prima registrare la nascita “illegittima” del bambino morto. Il padre rifiutò, dicendo che il suo matrimonio era stato debitamente registrato, che aveva altri due figli la cui nascita era debitamente registrata e che non poteva in coscienza macchiare il nome della famiglia. Per quattro giorni la clinica tenne il corpo del bambino morto in frigorifero mentre in tutta la Grecia si levava una protesta pubblica contro il rifiuto di concedere il permesso.
Tra i giornali ateniesi, “To Vima” definì la situazione “il medio evo in tutta la sua abiezione”. “Athinaiki” disse che era “una mostruosità, che neppure la mente più criminosa poteva immaginare”. E “Kathimerini” disse che “l’oscuro e disumano [decreto] del regime dittatoriale doveva essere immediatamente annullato e non si dovevano più permettere simili barbarie”.
Infine, dopo quattro giorni, il pubblico ministero ordinò la concessione del permesso di sepoltura, con sollievo dei genitori e di molti amanti della libertà in Grecia.