Domande dai lettori
◼ In un rapporto coniugale di fatto la “Dichiarazione di fedeltà matrimoniale” è vincolante quanto un matrimonio legale?
Questo si riferisce al provvedimento speciale preso solo nei paesi in cui il divorzio da un coniuge precedente non è consentito dalla legge. I cristiani s’interessano a ragione della cosa dato che la Parola di Dio mostra come egli consideri seriamente il matrimonio. Infatti l’apostolo Paolo scrisse: “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. (Ebrei 13:4) Quindi notiamo che situazione ha dato origine alla domanda:
Una coppia che si trova in un rapporto coniugale che non può essere legalizzato viene in contatto con la verità, e uno o entrambi desiderano sottoporsi al battesimo cristiano. La dichiarazione è un impegno di fedeltà a questo rapporto coniugale finché non sia possibile legalizzare l’unione secondo la legge del paese. La Torre di Guardia del 1º settembre 1977, a pagina 535, faceva un esempio di come si potrebbe formulare la dichiarazione e diceva: “Tale dichiarazione è considerata non meno vincolante di quella fatta dinanzi all’ufficiale di stato civile che rappresenta un ‘Cesare’ o governo del mondo”. — Vedi le parole di Gesù in Matteo 22:21.
Ma qual è la situazione se “Cesare” cambia la legge sul divorzio, come è accaduto in Italia? Dal momento che ora è possibile ottenere il divorzio dal coniuge precedente, il cristiano battezzato che vive in un rapporto coniugale contemplato dalla “Dichiarazione di fedeltà matrimoniale” deve immediatamente fare i passi, secondo la dichiarazione stessa, “per ottenere il riconoscimento legale di questa relazione”. Il primo passo sarebbe quello di ottenere il divorzio dal coniuge precedente. Il passo successivo sarebbe quello di far legalizzare il matrimonio col coniuge attuale. Anche se il coniuge attuale non è credente, dovrebbe consentire a legalizzare il matrimonio. Se il non credente rifiutasse di far questo, il coniuge cristiano dovrebbe separarsi per conservare una posizione approvata nella congregazione. La ragione di ciò è che la “Dichiarazione di fedeltà matrimoniale” non può più essere ritenuta valida dalla congregazione, dato che ora c’è la possibilità di contrarre un matrimonio legale.
Comunque, quando esiste questa possibilità e i due effettivamente si sposano, questo matrimonio legale è permanente, a differenza della “Dichiarazione di fedeltà matrimoniale” che, benché solenne, era una disposizione temporanea.