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Giovanni — Approfondimenti al capitolo 5Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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giudizio Il termine greco krìsis, qui reso “giudizio”, può trasmettere varie sfumature di significato. È il contesto a chiarirne il senso. Ad esempio, krìsis può denotare l’atto di valutare o giudicare oppure il processo di valutazione o giudizio (Gv 5:22, 27, 29 e approfondimento), come pure la qualità della giustizia (Mt 23:23; Lu 11:42) o un tribunale (Mt 5:21). Può anche riferirsi a un giudizio favorevole o sfavorevole, ma nella maggioranza delle occorrenze delle Scritture Greche Cristiane trasmette l’idea di condanna. In questo versetto “giudizio” è messo in parallelo con morte ed è in contrasto con vita e vita eterna; si riferisce quindi a un giudizio che determina la perdita della vita (2Pt 2:9; 3:7).
è passato dalla morte alla vita Gesù a quanto pare parla di coloro che un tempo erano spiritualmente morti ma che, ascoltando le sue parole, ripongono fede in lui e smettono di camminare nel peccato abbandonando la loro condotta (Ef 2:1, 2, 4-6). Passano “dalla morte alla vita” nel senso che la loro condanna a morte viene revocata e, dal momento che ripongono fede in Dio, viene offerta loro la speranza della vita eterna. Sembra che Gesù si riferisca a coloro che sono spiritualmente morti anche quando, in risposta all’uomo ebreo che vuole andare a casa a seppellire il padre, dice: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti” (Lu 9:60; vedi approfondimenti a Lu 9:60; Gv 5:25).
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