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  • 2 Corinti 5:20
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
    • 20 Noi siamo dunque ambasciatori+ in nome di Cristo,*+ come se Dio tramite noi facesse un appello. In nome di Cristo imploriamo: “Riconciliatevi con Dio”.

  • 2 Corinti 5:20
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
    • 20 Noi+ siamo perciò ambasciatori+ in sostituzione di* Cristo,+ come se Dio supplicasse per mezzo di noi.+ Quali sostituti di Cristo imploriamo:+ “Siate riconciliati con Dio”.

  • 2 Corinti
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1986-2025
    • 5:20 it-1 108; it-2 765; lvs 61-62; w10 15/12 12-14; lv 51-52; w02 1/11 16; w98 15/12 18; ws 58, 60, 64, 67

  • 2 Corinti
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
    • 5:20 ad 53; w83 1/4 24-25; w81 1/12 27; w77 173; go 90, 162; w75 192; ka 77, 280; w74 458, 500; w73 753; kj 359; w72 239, 729; nc 25; li 308; w65 205, 327; im 398; w64 435; g62 8/8 30; g62 8/9 26; w61 264, 594; w60 455; w55 406; nh 295; w54 377; w53 120; w52 84; w51 106; ki 313; w49 215, 310

  • 2 Corinti
    Guida alle ricerche per i Testimoni di Geova — Edizione 2019
    • 5:20

      Perspicacia, vol. 1, p. 108

      Perspicacia, vol. 2, p. 765

      Rimanere nell’amore di Dio, pp. 61-62

      “Amore di Dio”, pp. 51-52

      La Torre di Guardia,

      15/12/2010, pp. 12-14

      1/11/2002, p. 16

      15/12/1998, p. 18

      Sicurezza mondiale, pp. 58-60, 64, 67

  • 2 Corinti — Approfondimenti al capitolo 5
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
    • 5:20

      siamo [...] ambasciatori Qui Paolo parla di sé e dei suoi collaboratori come di “ambasciatori in nome di Cristo”. Nei tempi biblici potevano essere diversi i motivi per cui si inviavano ambasciatori e altri messaggeri. Per esempio, in periodi di ostilità venivano mandati ambasciatori per vedere se si poteva evitare la guerra o, se la guerra era già in atto, per trattare condizioni di pace (Isa 30:1-4; 33:7). Ai giorni di Paolo popoli, città o province dell’impero romano inviavano i propri ambasciatori a Roma per rinsaldare alleanze, ricevere assistenza o perorare la propria causa. Il verbo greco reso “essere ambasciatore” (presbèuo) compare due volte nelle Scritture Greche Cristiane, qui e in Ef 6:19, 20, dove Paolo parla di sé come di un ambasciatore della buona notizia. Il sostantivo affine presbèia è reso “corpo di ambasciatori” in Lu 14:32 e “delegazione” in Lu 19:14. Entrambi i termini, presbèuo e presbèia, sono affini al sostantivo presbỳteros, che significa “uomo più vecchio”, “anziano” (Mt 16:21; At 11:30).

      in nome di Cristo O “in luogo di Cristo”. Dopo che Cristo era stato risuscitato ed era asceso al cielo, i suoi fedeli discepoli furono incaricati di agire in sua vece, come “ambasciatori in nome di Cristo”. Furono inviati prima agli ebrei e poi alle nazioni, tutte persone lontane da Geova, il Sovrano Supremo. I cristiani unti servono come ambasciatori in un mondo che non è in pace con Dio (Gv 14:30; 15:18, 19; Gc 4:4). Nella lettera agli Efesini, scritta durante la sua prima detenzione a Roma (59-61 ca.), Paolo si definì “ambasciatore in catene” (Ef 6:20).

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
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