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GalatiIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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6:1 w85 15/8 25-26; om 140-141; w81 1/3 25; w81 15/12 18; w79 1/12 15; w79 15/12 28; cj 130, 206, 212-213; w78 15/5 18; w77 153; km 10/77 5; w76 114, 223, 756; w75 584, 723-724; w74 92, 495; w73 189, 260, 497; or 160, 166-167; w72 753, 755; sg 72; w69 363; w67 446; w65 715; w64 18; w63 84, 316, 484, 494, 696, 740; w62 474, 565; w61 659, 723; w52 251; w50 235; w49 264
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Galati — Approfondimenti al capitolo 6Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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un passo falso Questa espressione traduce il sostantivo greco paràptoma, che deriva da un verbo che letteralmente significa “cadere a lato”. In questo contesto si riferisce a una trasgressione che può andare da un errore di valutazione a una grave violazione della legge di Dio (Mt 6:14; Ro 5:15, 17; Ef 1:7; 2:1, 5). Chi fa un passo falso non cammina in armonia con i Suoi giusti precetti; anche se non ha ancora commesso un peccato grave, si è incamminato nella direzione sbagliata.
voi che siete spiritualmente qualificati O “voi che siete spirituali (spiritualmente maturi)”. Il termine greco usato qui (pneumatikòs) è affine alla parola resa “spirito” (pnèuma), che compare nell’espressione “spirito santo di Dio”, con cui si intende la sua potenza in azione, la sua forza attiva (Ef 4:30). Quindi, per poter correggere altri, chi è maturo nella congregazione non ha bisogno solo di conoscenza, sapienza ed esperienza: deve anche dar prova del fatto che si fa guidare sempre dallo spirito santo di Dio (Gal 5:16, 18, 25).
cercate di correggerlo Il verbo greco katartìzo descrive l’azione di riportare qualcosa nella giusta condizione, rimetterlo al proprio posto. In questo contesto si riferisce alla necessità di correggere spiritualmente un compagno di fede che “fa un passo falso”. L’originale giustifica la resa “cercate di correggerlo”; questo implica che coloro che sono “spiritualmente qualificati” continuano di tutto cuore a impegnarsi per riportare sulla retta via chi si è smarrito. Si possono però ottenere buoni risultati solo se la persona che riceve il consiglio reagisce in modo positivo. In Mt 4:21 lo stesso verbo viene impiegato in relazione al “riparare” le reti. In Ef 4:12 compare il sostantivo affine katartismòs, reso “preparare” (o “aiutare a fare i cambiamenti necessari”), sostantivo che a volte era usato in testi medici in riferimento a rimettere a posto un osso, un arto oppure un’articolazione. (Vedi approfondimenti a 2Co 13:9; Ef 4:12.)
bada a te stesso O “presta attenzione a te stesso”. Qui Paolo passa dal plurale al singolare, rivolgendo quindi le sue parole al singolo cristiano che dà consigli. Lo avverte di stare attento a non cedere alle tentazioni di natura morale contro cui lui stesso mette in guardia gli altri. Questa espressione contiene anche un implicito richiamo al non ritenersi più giusti degli altri e al non guardarli dall’alto in basso (1Co 10:12).
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