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1 Tessalonicesi — Approfondimenti al capitolo 1Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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vi siete convertiti a Dio Il verbo originale presente in questa espressione ha il significato letterale di “tornare”, “tornare indietro”, “voltarsi”, ma qui e in altri contesti indica il volgersi a Dio abbandonando una condotta sbagliata. (Vedi approfondimento ad At 3:19.) Dopo aver ripudiato e abbandonato le loro pratiche idolatriche, quei cristiani si erano saggiamente volti all’adorazione di “un Dio vivente e vero”.
i vostri idoli L’idolatria era parte integrante della vita di Tessalonica. La città era piena di santuari dedicati a divinità come Dioniso, Zeus, Artemide e Apollo, oltre che ad alcune divinità egizie e al culto di Cabiro, protettore di Tessalonica. Vi si praticava anche il culto dell’imperatore; rifiutare di parteciparvi poteva essere visto come un atto di ribellione contro Roma. In alcuni templi della città si promuovevano la promiscuità e l’immoralità sessuale, pratiche da cui Paolo mise in guardia i tessalonicesi (1Ts 4:3-8).
per essere schiavi di O “per servire”. Il verbo greco reso “essere schiavo” si riferisce al servire altri, di solito un unico padrone. Qui è usato in senso figurato a proposito del servizio reso a Dio con devozione completa (At 4:29; Ro 6:22; 12:11). Paolo sapeva che “essere schiavi di un Dio vivente e vero” significa avere una vita felice, di gran lunga migliore rispetto a una vita trascorsa essendo schiavi di idoli inanimati, di altri uomini oppure del peccato (Ro 6:6; 1Co 7:23; vedi approfondimenti a Mt 6:24; Ro 1:1).
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