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  • Siete voi il vostro peggior nemico?
    Svegliatevi! 1984 | 8 novembre
    • Siete voi il vostro peggior nemico?

      I VICINI definivano Peter un “brav’uomo . . . appassionato della corsa e del tennis”. Appena 33enne, poteva già vantare un impiego prestigioso e un nome come atleta dilettante. Ma una mattina strangolò suo padre. Cosa l’aveva provocato? Secondo il Daily News, Peter gridò: “È stato il Diavolo a farmelo fare!”

      I delinquenti che invocano l’alibi dell’istigazione demonica, comunque, si vedono spesso sottoposti ad esami psichiatrici anziché essere assolti. E in alcuni ambienti basta dire di credere nel Diavolo perché la propria sanità di mente sia messa in dubbio. ‘Una figura vaga che va in giro istigando a storpiare e uccidere? Ridicolo!’, dicono molti. Un pochino più gradita, forse, è l’idea che il Diavolo sia solo un simbolo del male che è nell’uomo stesso.

      Non c’è dubbio che l’uomo imperfetto ha del male in sé. “L’inclinazione del cuore dell’uomo è malvagia sin dalla sua giovinezza”, dice la Bibbia. (Genesi 8:21) Ma dopo anni di ricerche da parte degli psicologi volte a trovare ‘il Diavolo che abbiamo dentro’, non ci sono altro che teorie contraddittorie, spesso piene di incoerenze e problemi. (Vedi riquadro).

      Si prenda ad esempio il caso di coloro che attribuiscono la violenza dell’uomo a ciò che si suppone abbiamo ereditato dagli animali in seguito all’evoluzione. Nel suo libro Anatomia della distruttività umana (ediz. Mondadori, 1975), Erich Fromm sostiene che, contrariamente all’opinione popolare, la violenza non è l’unica reazione dell’animale dinanzi al pericolo: “L’impulso di fuggire ha, nel comportamento animale, lo stesso ruolo, se non un ruolo più importante, dell’impulso di lottare”. Quindi anche se si accettasse la teoria problematica dell’evoluzione, il concetto secondo cui l’uomo sarebbe un animale violento per natura dà adito a sospetti. Ma se non è l’uomo il peggior nemico di se stesso, chi lo è allora?

      [Riquadro]

      La ricerca del ‘Diavolo che abbiamo dentro’

      Sono stati fatti molti tentativi per dimostrare che l’uomo soltanto è la causa del male. Lo psicanalista Sigmund Freud riteneva che l’uomo fosse mosso da potenti istinti di vita e di morte. Carl Jung, però, che in precedenza aveva collaborato con Freud, vide il “Diavolo” che è nell’uomo come un’“ombra” o personalità animalesca che emerge quando l’uomo cerca di reprimere il male che ha in sé. Konrad Lorenz disse che l’aggressività è innata, che è un residuo del passato evoluzionistico dell’uomo. Molti biologi ritengono che potrebbero essere anomalie genetiche od organiche a scatenare la violenza nell’uomo. A complicare ulteriormente la situazione ci sono quelli per i quali ‘il Diavolo’ che è nell’uomo è da attribuire all’educazione, non alla natura. Con questo i behavioristi vogliono dire che a produrre il male siano fattori ambientali come la famiglia e gli amici.

  • Chi è il vostro peggior nemico?
    Svegliatevi! 1984 | 8 novembre
    • Chi è il vostro peggior nemico?

      NESSUNO nega, naturalmente, che l’uomo è spesso la causa del male. Il vero problema, però, è questo: è possibile che l’uomo sia l’unico responsabile dell’enorme crudeltà e violenza di cui la nostra generazione è stata testimone? Molti respingono anche l’idea di guardare al di fuori dell’uomo per cercare un’altra causa del male. Ma è giusto scartare questa possibilità senza almeno esaminarla? Ammettiamo che la popolare immagine del Diavolo con la coda, le corna e in calzamaglia rossa è ridicola. Però non lo è l’aumento mondiale della malvagità.

      Non vi sembra incredibile che l’uomo, una creatura capace di grande amore e tenerezza, sia anche l’autore delle torture inflitte nei campi di concentramento e delle bombe nucleari? Se il male è solo un fatto di psicologia o di ambiente, perché è aumentato raggiungendo livelli spaventosi in un’epoca in cui l’uomo dovrebbe conoscere se stesso e il suo ambiente meglio che in qualsiasi altro tempo? Perché in quasi tutte le nazioni si registrano aumenti della criminalità? Perché questo secolo ha visto tante forme di malvagità di cui in passato difficilmente si sentiva parlare? Se il male è causato unicamente dall’uomo, perché i più grandi sforzi compiuti dall’uomo per eliminarlo si sono dimostrati tristi fallimenti?

      Non è possibile che avesse ragione il famoso drammaturgo romeno Eugène Ionesco quando disse: “La storia sarebbe incomprensibile se escludessimo l’elemento demonico”?

      Lo strano silenzio del clero

      Sebbene possa sembrare che i teologi siano i più adatti per rispondere alla domanda se esista o no un “elemento demonico”, è abbastanza strano che il clero sia di parere discorde come lo sono i ricercatori scientifici. Una volta il Providence Journal-Bulletin fece ad alcuni ecclesiastici locali la domanda: Satana esiste? Alcuni affermarono di avere effettivamente esorcizzato demoni, altri credevano nel Diavolo ma avevano difficoltà a ‘personificarlo’ (‘Lo vedo più come una forza contraria alla volontà di Dio’), e altri ancora dissero che il Diavolo non è una persona (‘Non credo che dobbiamo personificarlo’).

      Perfino la Chiesa Cattolica ha mantenuto uno strano silenzio riguardo al Diavolo, sebbene la dottrina cattolica ufficiale insegni a credere nel Diavolo. Come osserva E. V. Walter in Disguises of the Demonic (I trucchi del demoniaco), la chiesa ha reagito allo scetticismo moderno. Facendo un confronto fra l’edizione della Catholic Encyclopedia del 1907 e quella del 1967, Walter nota “più che una sottile differenza” negli articoli su soggetti come “demoni”, “indemoniati”, “possesso demonico” ed “esorcismo”. Mentre la vecchia enciclopedia riconosceva chiaramente l’esistenza del possesso demonico, l’edizione più recente presenta l’argomento in modo più sofisticato: “La psichiatria . . . ha mostrato che il lavorio del subconscio spiega molte, se non la maggioranza, delle condizioni anormali che generazioni precedenti attribuivano all’attività diabolica”.

      Papa Paolo VI tuttavia causò scompiglio tra i teologi nel 1972 quando dichiarò: “Sappiamo che questo essere misterioso e inquietante [il Diavolo] esiste veramente e che opera ancora con perfida astuzia”. A queste parole i teologi liberali fremettero. La chiesa autorizzò uno studio teologico del problema. Il risultato? Un documento intitolato “Fede cristiana e demonologia” che riaffermava chiaramente il credo della Chiesa Cattolica nel Diavolo. Ma come osserva Herbert Haag nel Journal of Ecumenical Studies, la chiesa scelse un metodo stranamente poco appariscente per pubblicare questo studio.a E con un sorprendente distacco dalla tradizione, l’autore dello studio è anonimo. Haag conclude: “Roma ha scelto la via dell’anonimato, che non si può interpretare in altro modo se non come una ammissione di incertezza”.

      Possiamo considerare Satana “in modo realistico e serio”?

      Anche se il documento del Vaticano fu quasi ignorato dagli strumenti di informazione e dal mondo, la questione dell’esistenza del Diavolo non si può accantonare. Le conseguenze sono semplicemente enormi. Se, per esempio, il Diavolo non esiste, come si può conciliare l’esistenza di un Dio di amore con la continua esistenza del male? Howard R. Burkle scrive in God, Suffering, & Belief (Dio, la sofferenza e la fede): “Di tutte le cose che però rendono difficile ai nostri contemporanei credere [in Dio], quella più importante è la sofferenza umana”. Dal negare l’esistenza del Diavolo al negare l’esistenza di Dio il passo è breve!

      C’è inoltre il fatto che la credenza nel Diavolo è praticamente universale. Come osserva lo storico Jeffrey Burton Russell, esistono “forme parallele del Diavolo in culture diverse ed estesamente separate”. È stato chiamato Ahriman dagli antichi persiani, Iblīs dai musulmani e Māra dai buddisti. Ma nel mondo occidentale è forse meglio conosciuto col nome di Satana. La credenza nel Diavolo persiste nonostante lo scetticismo della scienza e le smentite dei teologi.

      Di primaria importanza per i cristiani è però la domanda: la Bibbia insegna l’esistenza del Diavolo? È vero che i teologi liberali tentano di giustificare la menzione del Diavolo nella Bibbia e alcuni asseriscono addirittura che Gesù Cristo non credeva in lui. Secondo quanto ha scritto il prof. Richard H. Hiers nello Scottish Journal of Theology, essi ragionano così: “Noi non crediamo in Satana e nei demoni; tanto meno Gesù avrebbe potuto crederci!” Ma dopo un attento studio dei racconti evangelici, Hiers concluse: “Non abbiamo nessun motivo per supporre che Gesù non considerasse i demoni allo stesso modo in cui li consideravano i suoi contemporanei e gli scrittori dei Vangeli sinottici: in modo realistico e serio”.

      Ci sono dunque valide ragioni perché anche voi consideriate l’esistenza del Diavolo “in modo realistico e serio”? Cosa dice esattamente la Bibbia di lui?

      [Nota in calce]

      a Il documento, dice Haag, uscì solo in alcune edizioni dell’Osservatore Romano, l’organo ufficiale del Vaticano.

      [Testo in evidenza a pagina 5]

      “La storia sarebbe incomprensibile se escludessimo l’elemento demonico”

      [Testo in evidenza a pagina 5]

      I tentativi di circoscrivere il Diavolo al male che è nell’uomo si sono dimostrati insoddisfacenti

      [Immagine a pagina 6]

      È stato l’uomo l’unico responsabile di tutto questo?

  • Ascesa e caduta del vostro peggior nemico
    Svegliatevi! 1984 | 8 novembre
    • Ascesa e caduta del vostro peggior nemico

      LA BIBBIA mostra che il nemico si manifestò poco dopo che Dio aveva messo l’uomo e la donna nella loro dimora paradisiaca. Dio, esigendo lealtà e ubbidienza da questa coppia, diede loro un semplice comando: ‘Non mangiate dell’albero della conoscenza del bene e del male’. — Genesi 2:16, 17.

      Il nemico, tuttavia, vide in questo una splendida opportunità: “Ora il serpente mostrò d’essere il più cauto di tutte le bestie selvagge del campo che Geova Dio aveva fatte. Diceva dunque alla donna: ‘È realmente così che Dio ha detto che non dovete mangiare di ogni albero del giardino?’” Eva, che conosceva senz’altro il serpente e il suo fare guardingo, non aveva motivo di fuggire terrorizzata. Non comprendendo che dietro il serpente si nascondeva una potenza sovrumana, fu incantata dalle sue parole suadenti. — Genesi 3:1; I Timoteo 2:14.

      Perciò quando Eva rispose che violando la legge di Dio si sarebbe incorsi nella morte, il serpente replicò contraddicendo apertamente Dio: “Positivamente voi non morrete. Poiché Dio sa che nel medesimo giorno in cui ne mangerete i vostri occhi davvero si apriranno e voi sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male”. — Genesi 3:2-5.

      Il resto è storia. Eva, indotta con l’inganno a pensare che poteva vivere felice indipendentemente da Dio, mangiò dell’albero, e Adamo fece altrettanto. Dio intervenne prontamente per punire la coppia ribelle, condannandola a morte, morte che sarebbe sopraggiunta a suo tempo. — Genesi 3:16-19.

      Chi c’era dietro il serpente?

      Parlando di Satana, la Bibbia lo chiama specificamente “l’originale serpente”. (Rivelazione 12:9) Togliete il Diavolo da Genesi (come vorrebbero fare alcuni scettici) e il racconto diventa privo di significato. Bisognerebbe poi credere che un serpente riuscì in qualche modo a parlare!

      La Bibbia però mostra che solo l’uomo fu creato “a immagine di Dio”, essendo così in grado di comunicare in maniera intelligente. (Genesi 1:27) Si noti anche la condanna che Dio pronunciò sul serpente: “E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti ferirà la testa e tu gli ferirai il calcagno”. — Genesi 3:15.

      Non ha senso usare queste parole in riferimento a un serpente letterale. Le creature umane provano forse più “inimicizia” per i serpenti che per, diciamo, topi e ragni? È quindi del tutto ovvio che il “serpente”, la “donna” e i ‘semi’ menzionati in questo versetto sono simboli che si possono capire solo alla luce di altre scritture. (Galati 4:26; 3:29; Rivelazione 12:1-6; Matteo 23:33) Ciò nondimeno era ora evidente che un Satana, un oppositore di Dio, era in circolazione.

      Come ebbe origine il nemico

      “Egli fu omicida quando cominciò, e non si attenne alla verità, perché in lui non vi è verità”. (Giovanni 8:44) Gesù Cristo indicò così che un tempo Satana ‘si atteneva alla verità’, senz’altro fra i gloriosi “figli di Dio” angelici. (Giobbe 38:7) C’è una bella differenza fra questo e l’orribile descrizione che ne viene fatta di una creatura con le corna e i piedi caprini.a La Bibbia, tuttavia, non gli fa l’onore di rendere noto il suo nome originale.

      ‘Ma come poté un angelo peccare?’, obiettano alcuni. La Bibbia non spiega per filo e per segno quali pensieri esattamente lo indussero a ribellarsi. Forse ragionò come il superbo re di Babilonia: “Salirò ai cieli. Innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio”. (Isaia 14:13; confronta I Timoteo 3:6). Probabilmente fu l’ossessivo desiderio d’essere adorato a scatenare quella mortale reazione a catena: “Ma ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato; a sua volta, il peccato, quando è stato compiuto, produce la morte”. — Giacomo 1:14, 15.

      Divisione nell’universo

      Perché allora Dio non si limitò a distruggere Satana? Perché la defezione di Adamo ed Eva suscitò serie domande: il dominio di Dio era oppressivo, o era giusto? chi aveva il diritto di governare? Dio negava forse la libertà ai suoi sudditi? se ne avessero avuto l’opportunità, i servitori di Dio lo avrebbero abbandonato tutti?

      Nessuna di queste questioni sarebbe stata risolta distruggendo Satana. Perciò Dio ha saggiamente permesso a Satana di esistere, per un periodo di tempo limitato. Ciò ha permesso sia agli uomini che agli angeli di notare il contrasto fra il modo di governare di Dio e quello di Satana. Ciascuno può quindi mettersi o dalla parte di Dio o da quella di Satana. Questa questione che vede contrapposti il dominio di Dio e l’“indipendenza” divide l’universo ancor oggi!

      Un altro aspetto di tale questione fu rivelato secoli dopo. In Giobbe 1:6-11 la Bibbia, in una breve ma straordinaria visione di cose celesti, parla di un’assemblea di angeli a cui Satana sfacciatamente partecipò:

      “Geova disse quindi a Satana: ‘Da dove vieni?’ Allora Satana rispose a Geova e disse: ‘Dal percorrere la terra e dal camminare per essa’. E Geova continuò a dire a Satana: ‘Hai rivolto il cuore al mio servitore Giobbe, che non c’è nessuno come lui sulla terra, uomo irriprovevole e retto, che teme Dio e si ritrae dal male?’ Allora Satana rispose a Geova e disse: ‘È per nulla che Giobbe ha temuto Dio? . . . Stendi la tua mano, ti prego, e tocca tutto ciò che ha e vedi se non ti maledirà nella tua medesima faccia’”.

      Dal tono di questo dialogo è ovvio che Satana si opponeva a Dio.b Egli insinuò che nessun servitore di Dio sarebbe rimasto fedele se fosse stato messo sotto pressione. Sorsero quindi altre domande: Fino a che punto l’uomo sarebbe stato disposto a soffrire per amore di Dio? I servitori di Dio sono mossi dall’egoismo? Anche a queste domande si poteva rispondere solo permettendo che la malvagità esistesse per un po’.

      Esistono governi e autorità spirituali?

      Da circa 6.000 anni Satana recluta seguaci. Si è anche procurato l’appoggio di angeli ribelli che sotto la sua influenza “abbandonarono il proprio luogo di dimora” in cielo. (Giuda 6; Genesi 6:2) Ma quanto successo ha avuto nel tirare gli uomini dalla sua parte? Quanto è estesa la sua influenza oggigiorno?

      Molto, secondo la testimonianza che un angelo rese al profeta Daniele. Spiegando perché era stato trattenuto, l’angelo disse: “Ma il principe del regale reame di Persia mi stava in opposizione per ventuno giorni, ed ecco, Michele, uno dei primi principi [angelici], venne ad aiutarmi”. (Daniele 10:13) Ma chi poteva resistere a un angelo? Certo non un uomo. Infatti bastò un angelo per distruggere in una sola notte 185.000 insignificanti uomini! (Isaia 37:36) Il principe in opposizione doveva dunque essere un rappresentante demonico del grande Avversario, Satana!

      Le conseguenze di ciò sono enormi. L’apostolo Paolo indicò che le “malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti” sono organizzate in “governi” e “autorità”. (Efesini 6:12) Non c’è dubbio quindi che ciascuna potenza mondiale è invisibilmente governata da un invisibile “principe” demonico! (Daniele 10:20) Infatti Satana si vantò in seguito con Gesù di essere il padrone di “tutti i regni della terra abitata”.c Gesù naturalmente rifiutò qualsiasi parte in questo dominio satanico. (Luca 4:5-8) Ma che dire degli uomini che sono attualmente capi delle nazioni? Non sono in effetti fantocci nelle mani di Satana? — Vedi anche Rivelazione 13:2.

      “Mangia molta carne”

      Il dominio di Satana ha veramente un effetto tangibile sull’umanità? A questa domanda viene data un’agghiacciante risposta in Daniele capitolo 7. L’impero medo-persiano vi è raffigurato da una “bestia” simile a un orso. Alla fine del versetto 5, la Bibbia dice: “E le dicevano questo: ‘Levati, mangia molta carne’”. I principi demonici di Satana evidentemente incitavano i governanti persiani a ‘levarsi’ dalla loro posizione di potenza secondaria e a divorare avidamente territorio.

      La storia conferma che col tempo la Media-Persia accettò questo invito demonico a ‘mangiare molta carne’. Un libro di storia (The Historians’ History of the World) dice: “È interessante notare che questo impero fu per semplice estensione geografica il più grande che il mondo avesse mai visto, molto più grande dell’Egitto, più grande dell’impero assiro al tempo della sua massima estensione, e più grande di qualsiasi impero che gli sarebbe successo fino ai nostri giorni, eccetto il breve decennio [sotto] Alessandro Magno”.

      Ancora oggi i capi delle nazioni mostrano la stessa propensione a estendere le loro sfere di influenza. Ma ora la posta in gioco è più alta. Le nazioni eseguono ciò che qualcuno ha definito la “danza macabra” per mantenere un “equilibrio del terrore”: una sufficiente quantità di armi nucleari per distruggere parecchie volte il mondo. L’allettante prospettiva di una guerra nucleare “limitata” ha perfino indotto “gli strateghi militari di tutte le maggiori potenze” ad abbandonare “il sacrosanto concetto della mutua deterrenza a cui si sono attenuti per tanto tempo. . . . Sono invece occupati a studiare il modo migliore di combattere e vincere uno scontro atomico. L’indicibile viene discusso; l’impensabile viene preso in considerazione”. (Maclean’s, 15 febbraio 1982) Sono impazziti? No, stanno semplicemente agendo dietro istigazione del loro invisibile governante, Satana il Diavolo.

      Chi sono i sostenitori del Diavolo?

      “Credo nel [Diavolo], suppongo”, ha detto una donna. “Ma non penso a lui da parecchio tempo”. Non si deve però scartare l’idea dell’esistenza del Diavolo. Bisogna affrontarla onestamente.

      Credere nel Diavolo, tuttavia, non significa averne un morboso timore o essere affascinati dall’occulto. I cristiani fuggono le pratiche demoniche occulte. (Deuteronomio 18:10-12; I Corinti 10:21) Fatto degno di nota, il libro The Devil’s Dominion (Il dominio del Diavolo) osserva: “La ragione principale per cui c’è stato un simile aumento di interesse per l’occultismo e il satanismo e la crescente partecipazione ad essi, . . . è stata la sterilità spirituale della Chiesa istituzionale . . . il vero ma inconsapevole gruppo dei sostenitori del Diavolo è il clero delle stesse Chiese istituzionali”.

      I testimoni di Geova, però, non soffrono di questa “sterilità spirituale” né divengono ignari sostenitori del Diavolo unendosi al coro di scettici che ne negano l’esistenza. (II Corinti 11:14) Sapendo chi è il nemico dell’uomo sono aiutati a capire perché l’Iddio d’amore permette il male. Sanno da che parte sono nella contesa universale, e preferiscono sottomettersi alle buone leggi e ai benefici del dominio di Dio anziché scegliere l’“indipendenza” che sarà di breve durata. E hanno fiducia di poter essere con l’aiuto di Dio ‘liberati dal malvagio’. (Matteo 6:13) Il fatto di riconoscere che il Diavolo esiste può esporli al ridicolo, ma serve loro anche di protezione.

      Durante la seconda guerra mondiale c’era un manifesto negli Stati Uniti che diceva: “Conosci il tuo nemico!” Sono state perdute delle battaglie quando qualche generale ha sottovalutato il nemico. I testimoni di Geova, invece, sanno chi è il nemico e ‘non ignorano i suoi disegni’. (II Corinti 2:11) Sanno che “tutto il mondo giace nella potenza del malvagio”, per cui non si fanno ingannare dalle sue macchinazioni. — I Giovanni 5:19.

      I testimoni di Geova sanno inoltre che il malvagio mondo di Satana finirà presto. La Bibbia predice che presto l’Onnipotente Creatore dell’universo eliminerà tutti gli oppositori dal suo reame. Il dominio di Satana sarà sostituito, come scrisse l’apostolo Pietro, da “nuovi cieli e nuova terra”, che, secondo la promessa di Dio, “noi aspettiamo . . . e in questi dimorerà la giustizia”. — II Pietro 3:7, 11-13; Rivelazione 20:1-3, 10.

      Nel “breve periodo di tempo” che rimane, vi esortiamo a studiare la Bibbia e ad apprendere come anche voi potete ‘opporvi al Diavolo’. (Rivelazione 12:12; Giacomo 4:7) I testimoni di Geova sono lieti di aiutarvi a far questo affinché possiate rallegrarvi della promessa contenuta nella Bibbia: “L’Iddio che dà pace stritolerà fra breve Satana”. — Romani 16:20.

      [Note in calce]

      a La tradizione medievale fuse la figura del dio greco Pan (corna, piedi caprini, ecc.) con quella del Diavolo.

      b La Jewish Encyclopedia afferma che in questo racconto Satana “non si può considerare . . . un avversario della Divinità”, e lo chiama addirittura “membro del consiglio divino che sorveglia l’attività umana”. La New Catholic Encyclopedia dice analogamente che Satana svolse il suo ruolo di accusatore “per conto di Dio”! Ma se Satana stava veramente compiendo una missione affidatagli da Dio, perché Questi gli avrebbe chiesto: “Da dove vieni?” — Giobbe 1:7.

      c Questo scontro avuto con Gesù mostra ulteriormente che Satana non poteva essere un simbolo del male che è nell’uomo. Gesù Cristo, come perfetto Figlio di Dio, non aveva il male in sé, ma era “semplice, incontaminato, separato dai peccatori”. — Ebrei 7:26.

      [Cartina/Immagine a pagina 10]

      (Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

      Sotto l’influenza demonica l’impero medo-persiano si estese divenendo uno dei più vasti della storia

      Mar Grande

      Mar Nero

      Mar Caspio

      Golfo Persico

      Mar Rosso

      GRECIA

      MEDIA

      PERSIA

      ARABIA

      EGITTO

      ARMENIA

      INDIA

      LIBIA

      Gerusalemme

      Babilonia

      Ninive

      Damasco

      M. SINAI

      TRACIA

      ETIOPIA

      Nilo

      Tigri

      Eufrate

      PARTIA

      ASSIRIA

      LIDIA

      SIRIA

      [Immagine a pagina 8]

      Il popolare concetto del Diavolo è stato preso a prestito dalle raffigurazioni di Pan, dio della mitologia greca

      [Immagine a pagina 9]

      I capi militari del mondo, che ora studiano la strategia nucleare, stanno forse agendo dietro istigazione di Satana?

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