Come evitare oggi l’apostasia
1. Come si eviteranno le accuse di falsità e pervertimento, e quali domande sono ora sollevate?
PER evitare l’apostasia dobbiamo evitare gli apostati. E per evitare questi dobbiamo essere in grado di riconoscerli. Infatti, lasciate che essi stessi si facciano riconoscere. Così non vi possono essere accuse di pregiudizio o pervertimento o falsità da potersi contrapporre alle nostre affermazioni riguardo alla condizione spirituale delle tradizionali religioni della Cristianità. Lasciamo che i capi religiosi di questi sistemi parlino sul soggetto e determinino il valore spirituale di queste istituzioni. Lasciamo che il giudizio avvenga sulla base indicata da Gesù: “Dalla tua propria bocca, io ti giudicherò, malvagio schiavo”. Lasciamo che la regola stabilita da Gesù decida: “Mediante le tue parole sarai rivendicato, e mediante le tue parole sarai condannato”. Dalle parole della loro stessa bocca saranno essi rivendicati come simili alla fedele minoranza d’Israele o saranno condannati forse come uguali alla maggioranza apostata di quella nazione tipica? Quale parte sostengono le tradizionali religioni della Cristianità nel moderno adempimento dei drammi profetici rappresentati dall’antico Israele? — Luca 19:22, Co, nota in calce; Matt. 12:37, NM.
2, 3. Quale insufficienza trovano due ecclesiastici nel cibo spirituale della Cristianità, e sono tali condizioni esistite nel passato?
2 Provvedono forse nutriente cibo spirituale? Il dott. Pettingill disse: “L’insegnamento religioso che viene ora dispensato è una maledizione e non una benedizione. La maggior parte di esso è falsa religione che trascura gli insegnamenti di Cristo”.a Il vescovo Pardue deplorò: “La crudele malattia delle nostre tradizionali sette americane deriva dai corrosivi acidi della miscredenza che hanno indebolito le nostre convinzioni al punto che gran parte della nostra religione è divenuta questione di semplice usanza e tradizione. Da una parte, la distruttiva alta critica della Bibbia è divenuta così universale che molti di noi ministri moderni appena sappiamo ciò che crediamo. D’altra parte, siamo divenuti così adoratori di culti e correnti intellettuali che non osiamo più credere nelle potenze soprannaturali”.b
3 Al tempo d’Isaia la classe dei religionisti fu riprovata per aver annacquato la verità di Geova, simboleggiata dal vino, e sebbene si avvicinasse a Dio con la bocca e l’onorasse con le labbra, “col cuore è lontano da me, e mi prestano culto per comando e dottrina di uomini”. Ai giorni di Paolo vi furono quelli che ‘adulteravano la parola di Dio’ ed esaltavano i culti intellettuali, quindi egli rammentò loro l’avvertimento di Geova: “Farò perire la sapienza dei saggi, e allontanerò l’intelligenza degli intelligenti”. E Paolo chiese: “Non ha Iddio resa stolta la sapienza del mondo?” Ma gli ecclesiastici oggi annacquano la Parola di Dio con questa sapienza mondana e sono così intimoriti dagli intellettuali di questo mondo e ne hanno tanta paura che non osano difendere la posizione della Bibbia sulle potenze soprannaturali. Veramente, “la paura degli uomini costituisce un laccio, ma chi confida nell’Eterno [Geova] è al sicuro”. — Isa. 29:13, Ricciotti; 2 Cor. 4:2; 1 Cor. 1:19, 20, NM; Prov. 29:25; Isa. 1:22.
4. Quale ammissione fa un ministro, e come può aver luogo tale condizione?
4 Dopo aver compiuto trentacinque anni di attività ecclesiastica in una chiesa un eminente ministro disse: “La mia chiesa s’infiacchisce, e i miei uomini non vogliono far nulla per evitarlo. Sapete che cosa c’è di male nella mia chiesa? Il mio popolo vuol bene a me, ma non ama Dio”.c Si rileva che se il ministro riflette la vera luce di Geova l’amore per Dio sarà diffuso e la chiesa non s’indebolirà, ma se riflette la sapienza umana ne risulterà l’ammirazione ed esaltazione delle creature. Gesù ammonì i Farisei che si mettevano in vista: “Quel ch’è eccelso fra gli uomini è disgustante dinanzi a Dio”. E Paolo avvertì di guardarsi da coloro che “han cambiato la verità di Dio in menzogna ed hanno venerato e reso sacro servizio alla creazione invece che a Colui che creò”. — Luca 16:15; Rom. 1:25, NM.
5. In che modo è oggi un fallimento il formale e tradizionale ammaestramento ministeriale, e quale parallelo esisteva nei giorni di Gesù?
5 Perché tanti ministri moderni non provvedono il nutriente cibo spirituale che suscita amore per Geova? Uno scrittore del periodico The Christian Century imputò tale mancanza al loro ammaestramento: “Perché succede così spesso che un uomo che entra in un seminario teologico entusiasta o anche caldo nelle sue convinzioni esca tiepido o anche freddo? In alcuni dei seminari più grandi e più intellettuali, una proporzione piuttosto sbalorditiva di uomini (più di un quarto, mi è stato riferito) non intraprendono mai il ministero. Rappresenta tutto questo una separazione degli inadeguati, un allontanamento degli uomini che non soddisfano le esigenze intellettuali? Oppure indica forse in gran parte una deficienza spirituale da parte del seminario? . . . Sono turbato da come i seminari agiscono su tanti di essi”.d Molte persone dicono che i testimoni di Geova dovrebbero compiere studi nei seminari teologici per divenire ministri qualificati. Ma perché andare in questi posti solo per aver acqua fredda gettata sul loro ardente zelo per Geova? Anche la tiepidezza è motivo per Cristo di scartare uomini dal ministero: “Io conosco le tue opere, che non sei né freddo né caldo. Fossi tu freddo o caldo! Perciò, perché sei tiepido o non sei né caldo né freddo, io ti vomiterò dalla mia bocca”. Né Cristo né i suoi apostoli e discepoli frequentarono le formali scuole religiose dei loro giorni, eppure riuscirono gloriosamente; gli scribi, Farisei e Sadducei fecero questi studi ma come ministri fallirono miseramente. — Apoc. 3:15, 16, NM.
6. Quali ammissioni sono fatte riguardo all’apostasia e alla malattia spirituale?
6 I ministri moderni ammettono il loro fallimento, riconoscendo che le loro religioni hanno apostatato dal vero Cristianesimo. Il dott. Robert J. McCracken dichiarò che i Cristiani “devono riconoscere il fatto che una grande percentuale dei 680.000.000 di Cristiani nel mondo è poco più che cristiana nominale, ignara di ciò che il Cristianesimo rappresenta in alcuni casi, apatica e indifferente in molti altri casi, la propria religione essendo cosa di seconda mano”.e La prevalente infermità spirituale indusse il comitato di preghiera della Crociata Scozzese ad annunciare con cartoline di preghiera estesamente diffuse: “Preghiamo che la chiesa si ravveda per prima. Che a noi come Cristiani sia dimostrato quanto miseramente abbiamo mal rappresentato Dio, allontanato gli uomini dalle sue vie e derubato i nostri figli dell’eredità della gioia che avrebbero potuto trovare. Che possiamo renderci conto di quanto al di sotto del livello delle promesse di Dio ci siamo compiaciuti di vivere. Che possiamo abbandonare la vita senza preghiera, infelice e debilitata che abbiamo vissuto e vergognarci dell’inaridito e inefficace messaggio che abbiamo troppo spesso predicato”.f
7. Come hanno annullato la Bibbia i religionisti tradizionali, ai giorni di Gesù e oggi?
7 Ai giorni di Gesù la forza spirituale del popolo era stata consumata dalla carestia spirituale. Le filosofie e le tradizioni di cui era stato cibato non fornirono alcuna forza e annullarono la Parola di Dio, come Gesù disse: “Avete reso senza valore la parola di Dio a causa della vostra tradizione. Ipocriti, Isaia profetizzò appropriatamente di voi, quando disse: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me. Invano continuano a mostrarmi rispetto, perché insegnano comandamenti di uomini come dottrine’”. E Paolo ammonì: “Guardate: forse ci può essere qualcuno che vi porterà via come sua preda con la filosofia e un vano inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”. (Matt. 15:6-9; Col. 2:8, NM) Alcune delle dottrine, tradizioni e filosofie scientifiche insegnate nel paganesimo ai tempi antichi vengono insegnate oggi, con lo stesso risultato, quello cioè di screditare la Bibbia. Il Watchman-Examiner dei Battisti disse: “La chiesa cristiana ha spesso negato una rivelazione di Dio all’uomo sostituendo l’evoluzione, una coscienza indurita, e una Bibbia impotente e irrilevante. La chiesa cristiana è quella che ha dimenticato Dio e . . . generato una schiera di rinnegatori della Bibbia”.g
8. Che cosa dimostra che l’attuale risveglio religioso è inutile?
8 Ma che cosa dire dell’attuale risveglio religioso? Un esponente della Chiesa Presbiteriana in America lo scartò in questo modo: “Il cosiddetto risveglio che ha colpito l’America non è né autentico né permanente. La maggior parte della gente sembra desiderare Dio come si desidera una borsa di acqua calda per la notte — per superare una indisposizione temporanea”. Egli aggiunse: “Le colonne delle statistiche rivelano una nazione con il Cristianesimo in aumento. Le colonne delle notizie rivelano una nazione con il paganesimo in aumento”.h Le parole di Gesù sono così appropriate oggi come furono quando egli le pronunciò: “Ogni buon albero produce buon frutto, ma ogni albero guasto produce frutto cattivo. Veramente quindi dai loro frutti riconoscerete quegli uomini”. Gesù disse a quelli interessati al Cristianesimo di calcolare il costo, ma oggi l’usanza popolare è quella di calcolare il guadagno. Che cosa mi renderà? Mi darà tranquillità di mente e di anima o mi farà riuscire negli affari? Ci vuole più che uno psicologo in abito ecclesiastico per fare un ministro. I veri Cristiani non sono così occupati a rendere gli uomini idonei per questa vita da non aver tempo di prepararli per l’altra vita, per la vera vita nel nuovo mondo di Geova. — Matt. 7:17, 20; 1 Tim. 6:17-19, NM.
L’APOSTASIA NELLA MONDANITÀ
9, 10. In che modo il mondo ha conquistato i religionisti del passato, e come ora?
9 A causa di cattivo cibo spirituale le religioni della Cristianità sono spiritualmente malate, e perché sono spiritualmente malate non possono resistere contro il mondo. Esse si corrompono e cadono nella mondanità, in relazioni intime col mondo e in schiavitù ad esso. Non sono in grado di respingere le sue influenze. Come i Giudei prima di Cristo apostatarono dalla vera adorazione e si lasciarono coinvolgere con le nazioni pagane, e come i Giudei del tempo di Cristo lo rigettarono gridando: “Noi non abbiamo altro re che Cesare!” così oggi le religioni tradizionali si rendono stretti associati di questo mondo. I capi religiosi lo ammettono.
10 Gesù disse di aver conquistato il mondo, ma la maggioranza di quelli che ora pretendono di seguirlo è stata conquistata dal mondo. Il periodico The Christian Century dice altrettanto: “Vi è dappertutto il concetto che la religione, per prima ed ultima cosa, sia un affare confortante e confortevole. Il Cristianesimo del ventesimo secolo ha perduto le sue rigorose caratteristiche. Per la maggioranza di noi non vi è nessun crocifisso, nessun’astinenza, nessuna sottomissione della carne agli interessi dello spirito. Quando gli uomini osservano la chiesa e il suo programma non sono indotti a considerare il Cristianesimo una fede per eroi né a pensare che l’abbracciarlo significhi ‘una vita precaria’. . . . Eppure questo era il generale concetto dei Cristiani del primo secolo. Allora significava qualche cosa essere cristiani, e costava qualche cosa. Nessuno dal 30 d.C. fino al 313 d.C. riteneva il Cristianesimo una religione confortevole. Era una fede per eroi”.i Come può una persona conquistata dal mondo essere da Dio? “Tutto quello che è nato da Dio conquista il mondo. E questa è la conquista che ha conquistato il mondo, la nostra fede”. Ma dato che la fede deriva dall’ascoltare la verità della Bibbia, coloro che sono spiritualmente malati e non si nutrono della verità biblica non possono avere la fede che conquista. — 1 Giov. 5:4, NM; Rom. 10:14, 17; Ebr. 11:1.
11. Come descrisse un ecclesiastico la timidezza della religione tradizionale e la sua paura del mondo, e quale errato concetto riguardo a Cristo smentì egli?
11 Il dott. McCracken notò la timidezza di quelli sulla facile strada della tradizione, osservò la loro preoccupazione di non opporsi mai ai venti popolari: “Se in chiesa fossimo solo meno legati alla convenzione, meno sposati alla tradizione, meno paurosi dell’innovazione! Sarebbe meraviglioso se potessimo uscire dalla consuetudine, troncare la monotonia, abbandonare alcune tradizioni ammuffite, dire e fare l’inaspettato, scuotere alcune persone invece di placarle, sostituire la tromba al flauto. . . . Oggi noi facciamo attenzione a non prendere una decisione se non sappiamo in quale direzione tira il vento”.l Con maggiore franchezza questo ministro disse: “La religione del nostro tempo possiede poca vitalità. Non dà quasi nessun disturbo. In genere è veramente troppo timida per far sentire la sua influenza fuori dalla propria sfera immediata. Nella maggioranza delle questioni pubbliche si mostra eccessivamente ansiosa di placare e accontentare lo Stato e il mondo in genere. . . . Per questa ragione ogni specie d’ingiustizia, oppressione e immoralità può prosperare proprio sotto i suoi occhi. Grandi moltitudini del popolo immaginano il Signore come anima docile e gentile che andava dappertutto pronunciando una mite benedizione. . . . D’altra parte, egli andava in giro dando il più violento fastidio a uomini di ogni specie e condizione: parenti, discepoli, scribi e Farisei, e il popolo con interessi e beni come i cambiamonete nel tempio”.m
12. Quali scritture dimostrano che la mondanità è infedeltà?
12 Gesù dichiarò: “Il mio regno non fa parte di questo mondo”. Il discepolo Giacomo disse che un requisito dell’adorazione pura e incontaminata è di “mantenersi senza macchia dal mondo” e schiettamente condannò i Cristiani che avevano con esso relazioni illecite: “Adultere, non sapete che l’amicizia col mondo è inimicizia con Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio”. Perché? Perché “il mondo intero giace nella potenza del malvagio” e farsi parte di esso vuol dire assoggettarsi alla potenza di Satana. — Giov. 18:36; Giac. 1:27; 4:4; 1 Giov. 5:19, NM.
13. Quale avvertimento biblico è dato contro il materialismo, e ha badato ad esso il clero?
13 I Cristiani sono ammoniti di resistere al seducente splendore del materialismo mondano: “Non amate né il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di vita — non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo. Inoltre, il mondo passa e anche il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. Ma non sono soltanto le masse dei sedicenti Cristiani a soccombere allo splendore mondano; anche molti capi religiosi l’hanno fatto. Harold C. Case, preside dell’Università di Boston, avvertì gli ecclesiastici dicendo: “L’economia potrebbe ricevere maggior attenzione che non la Bibbia e la gara per un posto sotto il sole potrebbe essere più affascinante della cooperazione o dell’adempimento della condizione del Regno di Dio sulla terra. . . . I ministri, in alcuni casi, perdono di vista il loro obiettivo interessandosi eccessivamente dei propri stipendi, incarichi e promozioni”.n — 1 Giov. 2:15-17, NM.
14. È questo materialismo clericale prefigurato nella storia d’Israele?
14 Quanto rassomigliano essi ai tipici capi religiosi dell’antico Israele! Ai giorni d’Isaia costoro avrebbero dovuto servire come sentinelle di Geova e avvertire i pericoli della rilassatezza spirituale, abbaiare come buoni cani da guardia. Ma a causa dell’avido materialismo essi vennero meno, e di loro Isaia scrisse: “I guardiani d’Israele son tutti ciechi, senza intelligenza; son tutti de’ cani muti, incapaci d’abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. Son cani ingordi, che non sanno cosa sia l’esser satolli; son dei pastori che non capiscono nulla; son tutti volti alla loro propria via, ognuno mira al proprio interesse, dal primo all’ultimo”. E il profeta Michea li descrisse accuratamente: “I suoi capi giudicano per dei presenti, i suoi sacerdoti insegnano per un salario, i suoi profeti fanno predizioni per danaro, e nondimeno s’appoggiano all’Eterno, e dicono: ‘L’Eterno non è egli in mezzo a noi? Non ci verrà addosso male alcuno!’” Non è forse vero oggi che gli apostati e materialisti religionisti, nonostante tutti i loro peccati confessati, ancora pretendono che Geova sia con loro e li proteggerà? Quando Gesù disse: “Voi non potete essere schiavi di Dio e delle ricchezze”, “i Farisei, che amavano il denaro, . . . cominciarono a farsi beffe di lui”. — Isa. 56:10, 11; Mich. 3:11; Luca 16:13, 14, NM.
“SE VI FOSSE UN ISAIA O UN SAN PAOLO!”
15. Che cosa manca alla Cristianità, perché, e quando esisteva una condizione simile?
15 Dopo aver confermato la caduta nel materialismo, il dott. John Sutherland Bonnell riconobbe la carestia spirituale dicendo: “Abbiamo bisogno che un grande respiro di Dio aleggi sulla nazione”.o Ad una riunione del Movimento di Studenti Metodisti il professore Ehrensperger dell’Università di Boston deplorò questa mancanza: “Noi abbiamo identificato la nostra religione con le potenze di questo mondo, e non vi sono veri profeti per proclamare la nostra condanna, per scuoterci onde siamo avvertiti dei nostri peccati e per spronarci ad essere desti prima che ci distruggiamo a vicenda”. La religione, egli disse, è divenuta “un nome, un’istituzione, non un’esperienza nella vita. Ci mancano profeti — -non vi sono più profeti”.p Essi ammettono che non ve ne sono nei loro sistemi. Riconoscono le condizioni di carestia simili a quelle subìte da Israele e Giuda, vale a dire, “non fame di pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete d’udire le parole dell’Eterno [Geova]”. (Amos 8:11) Essi stessi sono responsabili della fame. Hanno annullato la Parola di Dio rivolgendosi alla tradizione, filosofia, psicologia, evoluzione e idolatria. Le parole di Geova rivolte al suo popolo professante nei giorni di Geremia si applicano alle religioni della moderna Cristianità: “Il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d’acqua viva, e s’è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l’acqua”. — Ger. 2:13.
16. Come le religioni della Cristianità rigettano la verità della Bibbia, e come il loro atteggiamento corrisponde a quello dei loro prototipi nel tempo d’Isaia?
16 Come fu predetto, “la gente non potrà sopportare la sana dottrina, ma per assecondare le proprie passioni e per prurito di sentire, si creerà una folla di maestri”. I messaggi profetici di Geova spesso preannunciano la calamità e “chiunque ne udrà parlare n’avrà intronate le orecchie”. Ma la Cristianità vuol farsi solleticare le orecchie, non intronarle; quindi, come fecero i loro prototipi ai giorni d’Isaia, essi “dicono ai veggenti: ‘Non vedete!’ e a quelli che han delle visioni: ‘Non ci annunziate visioni di cose vere! Diteci delle cose piacevoli, profetateci delle chimere! Uscite fuor di strada, abbandonate il sentiero retto, toglieteci d’innanzi agli occhi il Santo d’Israele!’” Oggi i capi religiosi preferiscono essere consolati con parole dolci invece di essere sconvolti da quelle giuste, e sono così ansiosi di non udir nulla più di Geova l’Iddio d’Israele che tolgono il suo nome dalle loro traduzioni della Bibbia. — 2 Tim. 4:3, Ti; 2 Re 21:12; Isa. 30:10, 11.
17, 18. Che cosa invocò drammaticamente Truman, ma perché non è necessario?
17 In un’occasione dopo aver detto che le chiese cattoliche, protestanti e giudaiche d’America devono unirsi e costituire le forze d’assalto per effettuare il risveglio spirituale ritenuto necessario per risolvere i problemi sollevati dall’energia atomica, il presidente Truman drammaticamente esclamò: “Se vi fosse un Isaia o un San Paolo per ridestare un mondo malato alle sue responsabilità morali!”q Queste parole hanno un gradevole suono nel momento in cui scivolano dalla lingua, ma si dubita che siano state mai nel cuore. Con una illustrazione Gesù scartò la necessità che qualcuno ritornasse dai morti per avvertire quelli ancora vivi: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino quelli”, e, “Se essi non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi nemmeno se qualcuno si desta dai morti”. — Luca 16:29, 31, NM.
18 Il mondo ha le parole d’Isaia e di Paolo riportate nella Bibbia, e se essi ritornassero sulla terra non muterebbero il loro messaggio per solleticare le orecchie. Isaia esortò a trasformare le spade in vomeri d’aratro e a non imparare più la guerra, e Paolo mise in risalto che le armi della guerra cristiana non sono carnali, ma Truman ordinò il lancio di bombe atomiche su due città. Egli non badò alle parole d’Isaia e di Paolo quali sono riportate nella Bibbia. Avrebbe forse prestato ascolto se questi due uomini fossero ritornati per ripeterle in persona? — Isa. 2:4; 2 Cor. 10:4.
19. In che senso vi sono oggi profeti, e chi agisce come tale?
19 Effettivamente, vi sono oggi profeti per proclamare l’avvertimento di Geova, per scuotere quelli che vogliono ascoltare onde siano consapevoli dei peccati, per ridestare quelli spiritualmente malati alle loro responsabilità morali. Non significa che vi sono profeti nello stesso senso che nei tempi antichi, ma vi sono coloro che proclamano le profezie riportate nella Bibbia che si riferiscono ai nostri giorni, che indicano ciò che il futuro tiene in serbo per quelli ora viventi. Mostrano anche come gli antichi drammi profetici oggi si adempiono; come, per esempio, l’apostata Cristianità è così accuratamente raffigurata dall’apostata Israele dei tempi antichi. Quelli che oggi dichiarano questi messaggi profetici sono testimoni di Geova. Con zelo additano la Parola di Dio, la sostengono, la predicano, l’applicano alla vita moderna e cercano d’incoraggiare altri a fare la stessa cosa. Costituiscono una classe di fedele minoranza radunata dalle nazioni, e sono simili ai fedeli dell’antico Israele che rifiutarono di corrompersi con la massa di apostati e capi religiosi.
20. Come il trattamento di questi moderni testimoni è simile alle condizioni antiche?
20 Infatti, come nell’antico Israele, le moltitudini apostate perseguitano questa moderna minoranza dei veri testimoni di Geova. Naturalmente, le religioni tradizionali li chiamano falsi testimoni, rifiutano di riconoscerli, pur riconoscendo veri gli antichi profeti che furono perseguitati. Gli apostati che pretendono ancora di servire Geova hanno sempre agito così. Riconoscono come veri testimoni i perseguitati vissuti molto prima del loro tempo, ma mai quelli che vivono durante il loro tempo. Perseguitano i propri contemporanei che smascherano la loro apostasia; esaltano quelli antichi che smascherarono altri apostati ma non loro. Quelli che vivevano quando Geremia profetizzava lo rigettarono ma riconoscevano Mosè. Quelli che rigettarono e uccisero Cristo riconoscevano sia Mosè che Geremia. Sempre riconoscevano come profeti i fedeli vissuti prima del loro tempo, ma non quelli che vivevano durante il loro tempo e che li disturbavano con un messaggio pungente. Eppure Gesù disse che su di loro sarebbe venuto tutto il giusto sangue sparso, a causa della loro condotta verso i veri profeti e testimoni del loro tempo. Così avviene anche oggi. Come i Farisei adornavano le tombe dei profeti precedenti il loro tempo rigettando tuttavia quelli dei loro giorni, così la Cristianità glorifica con le labbra i profeti dei tempi biblici ma perseguita gli odierni testimoni di Geova. Come disse Gesù, egli considera questo come se fosse fatto a lui. — Matt. 25:40, 45.
21. Quali persone progrediscono in zelo e aumento, e quali sono in decadenza?
21 Ma anche alcuni ecclesiastici ammettono che non sono le religioni tradizionali con le belle chiese, l’alta rispettabilità e i predicatori istruiti nei seminari teologici ad essere benedette, ma i meno rispettabili che hanno zelo per Geova e che sono molto più vicino alla purezza del Cristianesimo originale. Scrivendo nel Presbyterian Life, Elton Trueblood dice: “Se c’interessa l’impresa cristiana dobbiamo considerare realisticamente il fatto che, in questo particolare paragone, l’organizzazione cristiana che gode il minimo favore sociale, vanta la più breve storia, occupa il quartiere meno elegante, ed è guidata da un ministero meno istruito sta sorpassando le altre, non solo in numero, ma anche in zelo, impegno, e applicazione proporzionale. . . . Piccoli ma vigorosi gruppi di testimoni di Geova si radunano nei loro modesti locali chiamati Sale del Regno . . . Non vi può essere alcun dubbio che queste vigorose e non rispettate sette che ora fioriscono così potentemente nel nostro Paese siano, in molti riguardi, molto più vicino al Cristianesimo originale che non quelli di noi che rappresentiamo i convenzionali movimenti della Cristianità. Noi chiamiamo la nostra la più antica tradizione, ma in questo possiamo essere inesatti. Forse esse rappresentano ciò che è veramente antico nella testimonianza cristiana. . . . Noi siamo già in decadenza”.r
22, 23. (a) Come diversi gruppi considerano Cristo messo al palo? (b) In genere, quale classe di persone è scelta da Geova, e perché?
22 Ai giorni dell’apostolo Paolo i Giudei desideravano segni speciali e i Greci cercavano sapienza mondana. Per i Giudei Cristo redentore fu una pietra d’inciampo e per le nazioni una stoltezza parlare di Lui come del redentore. Non furono i sapienti mondani dei giorni di Paolo che accettarono Cristo, né sono oggi le ultrarispettabili chiese con ministri istruiti nell’alta critica quelle che in modo assoluto Lo sostengono come Redentore e Re. Oggi, come al tempo di Paolo, è generalmente la classe “che gode il minimo favore sociale” quella che accetta ciò che il mondo rigetta come stolto e debole:
23 “Poiché i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza; ma noi predichiamo Cristo al palo, per i Giudei causa di scandalo e per le nazioni stoltezza; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei che Greci, Cristo la potenza di Dio e la sapienza di Dio. Perché una cosa stolta di Dio è più saggia degli uomini, e una cosa debole di Dio è più forte degli uomini. Infatti guardate la vostra chiamata, fratelli, che non furon chiamati molti saggi in senso carnale, non molti potenti, non molti nobili; ma Dio ha scelto le cose stolte del mondo per svergognare i saggi, e Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; e Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, le cose che non sono per ridurre al nulla le cose che sono, affinché nessuna carne si vanti dinanzi a Dio. Ma per mezzo di lui voi siete uniti a Cristo Gesù, che è diventato per noi, da parte di Dio, sapienza, giustizia, santificazione e liberazione mediante riscatto; affinché come sta scritto: ‘Chi si vanta, si vanti in Geova’”. — 1 Cor. 1:22-31, NM.
EVITATE GLI APOSTATI E VIVRETE!
24. Quali persone devono essere evitate da quelli che vogliono evitare l’apostasia?
24 “Non v’ingannate. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. (1 Cor. 15:33, NM) L’antico Israele fu avvertito di non associarsi con le nazioni demoniche circostanti. Ma Israele si corruppe. Si cibò di false dottrine e cadde in un pantano di peccato. Solo un fedele rimanente resistette e si mantenne saldo. Avviene lo stesso oggi, poiché ciò che accadde allora è profetico di oggi. La maggioranza si nutre di cibo spirituale che non provvide nutrimento ai tempi biblici né lo provvede oggi. Quindi indebolimento e apostasia spirituale affligge la maggioranza. Ma vi è una piccola minoranza che si mantiene salda. Coloro che vogliono evitare l’apostasia devono evitare gli apostati, poiché tali cattive compagnie corromperanno le utili abitudini della vera adorazione. Non siate ingannati.
25. Quali domande dovreste considerare?
25 Il completo adempimento dei drammi profetici svolti con l’antico Israele sta avendo luogo e continuerà fino alla sua conclusione con la distruzione della maggioranza apostata e con la preservazione nella vita eterna per la fedele e risoluta minoranza. È inevitabile. Quindi non si tratta di vedere se questo adempimento avrà luogo o no. La domanda è: Quale sarà il vostro posto in questo adempimento? Sarete compresi fra la maggioranza empia per essere distrutti, oppure con la fedele minoranza per essere risparmiati? Presterete ascolto alle lezioni di avvertimento degli antichi drammi profetici ed eviterete la dieta delle religioni della Cristianità che indebolisce spiritualmente, rigettando come inadeguato il cibo dottrinale precedentemente usato che ha fatto ammalare tanti? Romperete le relazioni religiose con gli apostati e vi assocerete ai fedeli? Vi nutrirete delle pure verità della Parola di Geova per mantenere la forza spirituale necessaria per restar saldi nell’integrità verso Geova Dio? Ricordate che siete implicati nell’adempimento degli antichi drammi profetici in un modo o nell’altro, per il bene o per il male, per la vostra preservazione o per la vostra distruzione. Perché non fare che la vostra parte nell’adempimento di questi drammi sia quella buona?
Riferimenti
a Times di New York, 10 ottobre 1949.
b Times di New York, 7 agosto 1950.
c Riportato in If This Be Religion, di F. K. Stamm.
d Articolo di Samuel Shoemaker in The Christian Century, 29 aprile 1953.
e Times di New York, 13 luglio 1953.
f Daily Mail scozzese, 1º febbraio 1955.
g Watchman-Examiner, 4 ottobre 1951.
h Il dott. Charles Templeton, segretario della divisione evangelista della Chiesa Presbiteriana in America, riportato nel Record di Greensboro, 18 maggio 1955.
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l Times di New York, 30 maggio 1955.
m Times di New York, 9 luglio 1951.
n Daily Times Herald, 3 febbraio 1954.
o Journal di Oregon, 21 maggio 1952.
p Post di Washington (D. C.), 3 gennaio 1954.
q Daily Times di Minneapolis, 6 marzo 1946.
r Presbyterian Life, 20 gennaio 1951.