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  • Lettera sulla testimonianza a professori e studenti universitari
    La Torre di Guardia 1953 | 15 maggio
    • Per esempio, nella discussione se l’anima umana è immortale o no, un ministro disse che a questa parola “anima” si attribuiscono diversi significati, uno dei quali sarebbe la pianta dei vostri piedi. (In inglese, le parole “anima” [soul] e “pianta” [sole] si pronunziano nella stessa maniera.) Per quanto abili torcitori, i ministri non riuscirono a darla da bere all’uditorio. Pensate, usarono due parole completamente diverse e scritte in maniera differente! Nell’oppugnare la citazione dell’oratore di Ecclesiaste 9:5, 10, dov’è scritto: “i morti non sanno nulla, . . . nel soggiorno de’ morti dove vai, non v’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né sapienza”, uno dei ministri disse che lo scrittore Salomone a quel tempo era abbattuto e non intendeva dire in realtà quello che scrisse, come quando oggi una persona che è spiritualmente abbattuta dichiara cose che in realtà non intende dire. Con questa sofisticheria il ministro mostrò definitivamente di negare l’ispirazione delle Scritture sacre.

      Avendo fallito il clero ostruzionista, l’uditorio continuò a fare domande per circa quaranta minuti, mostrando vivo interesse nelle profezie del futuro nuovo mondo. Alla fine furono collocati un libro e 21 opuscoli Evolution. Uno dei ministri parlò con me dopo la riunione e disse che desiderava che i suoi seguaci avessero lo zelo che hanno i testimoni di Geova. Questo era comprensibile, io dissi, perché i testimoni di Geova hanno la chiara visione di un pratico futuro. Noi abbiamo qualcosa di tangibile da offrire al popolo, cioè, la speranza della vita senza fine in una bella terra paradisiaca. L’offerta al popolo della vita futura in un inferno ardente o in un cielo di vaga vita oziosa non ispira nessuno.

      Il giorno seguente The Cornell Sun aveva un buon articolo sulla conferenza. Anche questa relazione servì come una testimonianza, poiché il sabato successivo durante il lavoro per le strade uno studente di Cornell si avvicinò a un proclamatore, chiedendo della letteratura, perché voleva conoscere maggiormente il nuovo mondo menzionato nell’articolo del giornale. Ci sono giunti altri rapporti che indicano una reazione del tutto favorevole alla testimonianza data. Un professore dell’uditorio si mostrò particolarmente amichevole salutando e prese molte note del discorso.

      Così, per immeritata benignità del Signore, noi continueremo a valerci di ogni opportunità per espandere la nostra testimonianza relativa al nuovo mondo nel nostro territorio di “persone intellettuali” offrendo l’inestimabile istruzione per la vita a coloro che asseriscono d’essere istruiti di questo vecchio mondo.

      Vostro conservo nella proclamazione della supremazia di Geova.

      [Firmato] A. D. Schroeder

      Preside della Scuola Biblica

      Watchtower di Galaad

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1953 | 15 maggio
    • Domande dai lettori

      ◆ Non poteva la stella che guidò gli uomini sapienti a Gesù essere da Dio, dal momento che questi uomini erano evidentemente sinceri e recarono doni e adorarono il bambino? Inoltre, non è forse ragionevole concludere che, poiché nel frattempo Gesù non era più un neonato nella mangiatoia d’una stalla ma un bambino in una casa, egli e i suoi genitori si fossero ora trasferiti da Betleem a Nazaret? — F. D., California.

      Abbiamo davanti a noi le tre Concordanze dell’Evangelo, del Sistema di Studi Biblici, Chicago, Illinois, e del prof. A. T. Robertson e del dott. Edw. Robinson, e tutte stabiliscono che la visita dei magi o astrologi fu fatta a Betleem, e non a Nazaret. Quando Maria si sentì bene dopo aver partorito Gesù, ella e Giuseppe poterono facilmente andare dalla mangiatoia in una casa. Così il fatto che il bambino si trovava in una casa alla visita dei magi non significa che ci sia un cambiamento di città. Sarebbe anche strano che, secondo la profezia biblica, dopo che Erode aveva indirizzati i magi a Betleem come profetizzato luogo della nascita, la stella li guidasse lungi da Betleem, verso nord a Nazaret. Effettivamente, la narrazione biblica indica che Giuseppe e Maria e il bambino stabilirono la loro residenza a Nazaret per la prima volta al loro ritorno dalla fuga in Egitto. (Matt. 2:19-23) Se si fossero trovati a Nazaret quando furono avvertiti di fuggire in Egitto, per giungere in Egitto, avrebbero dovuto fare tutto quel lungo viaggio da Nazaret al confine settentrionale del territorio di Erode fino al confine meridionale. D’altra parte, in Betleem si trovavano già a sud di Gerusalemme e potevano facilmente cominciare a spostarsi andando più a sud per giungere in Egitto prima dei micidiali giustizieri di Erode.

      Se quella cosiddetta “stella” fosse stata da Dio, perché abbandonò i magi dopo che li ebbe condotti a Gesù, lasciandoli così liberi di tornare da Erode? Perché la “stella” non li guidò al ritorno per altra via, se era da Dio, senza rendere necessario che Dio intervenisse inviando loro un angelo affinché non riferissero la cosa a Erode? L’angelo di Dio diresse i pastori a Betleem e diede loro un segno per riconoscere il bambino, ma la “stella” non fece questo prima. Così i magi furono chiamati presso il nemico di Gesù onde accertasse la località del bambino dopo tutto quel tempo, forse due anni dopo la sua nascita. Dopo che Erode si allarmò e insorse per tentare di uccidere il bambino, solo allora la “stella” riapparve e guidò i magi dove si trovava il bambino. Tutte le prove sono dunque contro la supposizione che la “stella” fosse da Dio, poiché Dio non dirige il suo popolo coi movimenti

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