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  • Una famiglia molto privilegiata: Perché?

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  • Una famiglia molto privilegiata: Perché?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
w75 15/9 pp. 572-574

Una famiglia molto privilegiata: Perché?

NON sarebbe un onore per una famiglia se uno dei suoi componenti fosse un uomo che potesse provvedere i mezzi per recare durevole liberazione da infermità, dolore, insicurezza e violenza? Oltre diciannove secoli fa ci fu tale famiglia. Fu la famiglia in cui nacque Gesù, il Messia o Cristo.

Di tutte le famiglie allora esistenti, perché questa fu tanto privilegiata? Fu a motivo della sua preminenza, della sua ricchezza o delle sue rimarchevoli imprese nel mondo romano? Non dovremmo aspettarcelo. Infatti, Geova Dio non giudica dall’aspetto esteriore ma esamina il cuore, i suoi motivi e i suoi desideri. (1 Sam. 16:7) Una considerazione del racconto biblico sui parenti umani dell’uomo Gesù può perciò aiutarci a capire quello che il Creatore cerca in quelli che approva come suoi servitori.

MARIA

Il Messia doveva venire dalla linea reale di Davide. E fu una donna modesta e umile della linea davidica, Maria figlia di Eli,a che Geova scelse come madre di suo Figlio. Essendone informata, Maria, con la debita modestia, rispose: “Ecco, la schiava di Geova!” Che fosse incinta come vergine fidanzata poteva suscitare dubbi nella mente di altri circa la sua dichiarata castità. Ciò nondimeno, ella acconsentì umilmente alla volontà di Dio, dicendo all’angelo Gabriele: “Mi avvenga secondo la sua dichiarazione”. (Luca 1:38) Evidentemente, la forte fede in Geova Dio la rese fiduciosa che la sottomissione volontaria alla sua volontà non avrebbe mai potuto danneggiare.

Maria era devota alla vera adorazione. Benché come donna non fosse obbligata dalla legge mosaica a essere presente alla festa della pasqua, tuttavia secondo l’abitudine assisteva a quella festa in Gerusalemme con suo marito Giuseppe. (Luca 2:41; Eso. 23:17; 34:23) Il suo apprezzamento per le cose spirituali non diminuì col passare degli anni. Infatti, divenne una leale discepola di Gesù Cristo. Dopo l’ascensione di Gesù al cielo continuò a radunarsi con gli apostoli, perseverando con loro e altri nella preghiera. Fu evidentemente fra i circa 120 discepoli che alla Pentecoste del 33 E.V. ricevettero lo spirito santo. — Atti 1:14; 2:1-4.

GIUSEPPE

Il marito di Maria, il falegname Giuseppe, era un uomo giusto che seguì subito la guida divina. Prima di unirsi in matrimonio con Maria, seppe che ella era incinta. Non conoscendo ancora tutti i fatti, volle risolvere la situazione il più misericordiosamente possibile. Cercò dunque di evitar di fare di Maria un pubblico spettacolo nello sciogliere formalmente il fidanzamento, considerato allora così vincolante come il matrimonio. Comunque, appresa la verità e ricevuto in sogno divino avvertimento, senza esitare Giuseppe prese Maria in moglie. — Matt. 1:19-24.

Paragonando Luca 2:22-24 con Levitico 12:8 si vede che Giuseppe era materialmente povero. Tuttavia annualmente conduceva a Gerusalemme tutta la sua famiglia per la celebrazione della pasqua. (Luca 2:41) Senz’altro il suo apprezzamento per le cose sacre contribuì a un’atmosfera che ben si addiceva a Gesù, così che “cresceva e si fortificava, essendo pieno di sapienza”. (Luca 2:40) Evidentemente Giuseppe insegnò a Gesù anche a fare il falegname. — Matt. 13:55; Mar. 6:3.

La Bibbia non menziona nulla di come Giuseppe considerava la predicazione di Gesù. Può darsi che fosse già morto al tempo in cui il figlio adottivo fu immerso da Giovanni Battista. Giuseppe non era senz’altro in vita quando Gesù fu messo al palo. Se fosse stato vivo, è improbabile che Gesù al palo affidasse Maria alle cure dell’apostolo Giovanni. — Giov. 19:26, 27.

FRATELLASTRI E SORELLASTRE

Gesù fu il figlio “primogenito” di Maria, ma non fu figlio unico nella famiglia di Giuseppe e Maria. (Luca 2:7) Le Scritture citano le parole di coloro che conobbero Gesù i quali avrebbero detto: “Dove ha preso quest’uomo tale sapienza e tali opere potenti? Non è questo il figlio del falegname? Non si chiamano sua madre Maria e i suoi fratelli Giacomo e Giuseppe e Simone e Giuda? E le sue sorelle non son tutte con noi? Dove ha preso dunque quest’uomo tutte queste cose?” — Matt. 13:54-56.

Il fatto che Gesù era figlio di una famiglia numerosa spiega un avvenimento che ebbe luogo quando aveva circa dodici anni. La famiglia tornava a Nazaret dalla celebrazione pasquale a Gerusalemme. Benché Gesù mancasse, Giuseppe e Maria non se ne accorsero che dopo un giorno di viaggio. Supposero che fosse in compagnia di parenti o conoscenti. Se avessero avuto solo un bambino a cui badare, è difficile immaginare come potesse accadere una tal cosa. — Luca 2:42-45.

Nei primi tre anni del ministero terreno di Gesù, i fratellastri non esercitarono fede in lui. (Giov. 7:5) Ma al tempo della Pentecoste dell’anno 33 E.V., questo era cambiato. Dopo la sua risurrezione, Gesù ‘apparve a Giacomo’, evidentemente il fratellastro. Questo contribuì senz’altro a fortificare la convinzione non solo di Giacomo, ma anche degli altri fratellastri di Gesù, che Gesù era il Messia. In seguito gli altri fratellastri di Gesù si riunirono con gli undici fedeli apostoli e altri in una stanza superiore in Gerusalemme e furono evidentemente fra quelli che ricevettero lo spirito santo. — 1 Cor. 15:7; Atti 1:14-26; 2:1-4.

Il Giacomo che prestò servizio come anziano nella congregazione di Gerusalemme e che evidentemente scrisse l’ispirata “Lettera di Giacomo” fu ovviamente il fratellastro di Gesù. (Atti 12:17; Giac. 1:1) Il Giuda che scrisse una lettera che divenne parte del canone biblico fu probabilmente il fratello di Giacomo. Né l’uno né l’altro di questi scrittori approfittò della propria parentela carnale con Gesù ma riconobbe umilmente d’essere “schiavo di Gesù Cristo”. — Giac. 1:1; Giuda 1.

ALTRI PARENTI

La madre terrena di Gesù era imparentata con Elisabetta che era della tribù di Levi e della linea sacerdotale di Aaronne. Questa Elisabetta e suo marito, il sacerdote Zaccaria, furono i genitori timorati di Dio di Giovanni Battista, il precursore di Gesù Cristo. (Luca 1:36-40) Secondo la tradizione, la madre di Maria e la madre di Elisabetta erano sorelle carnali della tribù di Levi. Questo vorrebbe dire che Maria ed Elisabetta erano cugine e Giovanni Battista e Gesù erano secondi cugini. La Bibbia, comunque, non rivela la parentela esistente fra Maria ed Elisabetta.

Salome, moglie di Zebedeo e madre di due apostoli di Gesù, Giacomo e Giovanni, poté essere sorella di Maria. Questa veduta tradizionale trova un certo sostegno nelle Scritture (benché non definitivo). Giovanni 19:25 dice: “Presso il palo di tortura di Gesù stavano . . . sua madre e la sorella di sua madre; Maria la moglie di Cleopa [Alfeo] e Maria Maddalena”. In Matteo 27:56 e in Marco 15:40, è menzionata Salome o la madre dei figli di Zebedeo in relazione allo stesso episodio. Per cui, se si fa riferimento alle stesse donne di Giovanni 19:25, Salome sarebbe la sorella di Maria. Questo significherebbe che Giacomo e Giovanni, fedeli apostoli di Gesù, erano suoi cugini.

La tradizione afferma che Gesù era imparentato con un’altra famiglia ancora. Il marito dell’“altra Maria”, Cleopa o Alfeo, menzionato in Giovanni 19:25, si suppone fosse il fratello di Giuseppe. Per cui un altro apostolo, Giacomo figlio di Alfeo, sarebbe cugino di Gesù. — Matt. 10:3; 27:56, 61; Atti 1:13.

Che la tradizione sia corretta o no, tra quelli che le Scritture identificano in maniera determinata come parenti di Gesù ci furono uomini e donne di eccezionale fede e devozione. Il loro principale obiettivo non fu di glorificare se stessi ma di onorare Dio. Il loro atteggiamento fu simile a quello di Maria, allorché disse a Elisabetta: “La mia anima magnifica Geova, e il mio spirito non può fare a meno di esultare in Dio mio Salvatore; perché egli ha guardato la bassa posizione della sua schiava. Poiché, ecco, da ora in poi ogni generazione mi dichiarerà felice; perché il Potente ha fatto per me opere grandi e santo è il suo nome; e di generazione in generazione la sua misericordia è su quelli che lo temono. Egli ha operato potentemente col suo braccio, ha disperso quelli che sono superbi nell’intenzione dei loro cuori. Ha deposto uomini potenti dai troni e ha esaltato i modesti; ha pienamente saziato gli affamati di buone cose e ha mandato via a vuoto quelli che avevano ricchezza. È venuto in aiuto d’Israele suo servitore, per ricordare la misericordia, come disse ai nostri antenati, ad Abraamo e al suo seme, in eterno”. — Luca 1:46-55.

La scelta che Dio fece della famiglia in cui nacque suo Figlio rivela davvero che ai suoi occhi l’apprezzamento di cuore per le cose sacre ha vero valore. Coltivate tale apprezzamento di cuore?

[Nota in calce]

a Come mostra Matteo 1:16, Giuseppe era figlio di Giacobbe; evidentemente, perciò, quando in Luca 3:23 è chiamato figlio di Eli vuol dire genero di Eli.

[Diagramma a pagina 573]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

PARENTI DI GESÙ

TRIBÙ DI LEVI TRIBÙ DI GIUDA

Padre di Madre di Madre di Eli Giacobbe Madre di

Elisabetta Elisabetta Maria Giuseppe

Zaccaria Elisabetta Zebedeo Salome Maria Giuseppe

Giovanni Giacomo Giovanni GESÙ Giacomo Giuseppe Simone

Battista Giuda [Sorelle]

(Sono elencati solo quelli per i quali c’è almeno un certo sostegno scritturale [benché non sempre definitivo]).

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