“Continuate a operare la vostra salvezza”
“Continuate a operare la vostra salvezza con timore e tremore”. — Filippesi 2:12.
1. (a) Chi o che cosa loda Geova senza parole, e com’è possibile? (b) Chi altri è invitato a lodarlo?
LE OPERE di Geova lo lodano. “Lodatelo, sole e luna. Lodatelo voi tutte, stelle lucenti”. Pur essendo senza parola, esse dichiarano le sue lodi. Altrettanto fanno i monti e i colli, le piante e gli animali, gli uccelli e le creature striscianti. (Salmo 148:3, 9, 10; 19:1-4) Come possono lodarlo senza parola? Ciò è possibile perché l’opera riflette le qualità di chi l’ha fatta. Questo è specificamente detto riguardo alle opere di Geova: “Le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte”. (Romani 1:20) Se deve lodarlo la creazione muta, quanto più devono farlo coloro che hanno il dono della parola! È quindi appropriato che i Salmi da 146 a 150 inizino e terminino con l’esortazione collettiva: “Lodate Iah!”
2. Quali opere dovrebbero riflettere la nostra fede cristiana?
2 Come le opere di Geova riflettono le sue qualità, così le nostre opere riflettono le nostre qualità. Rivelano che andiamo in cerca di ricchezze o che siamo lodatori di Geova? L’opera principale che ora i cristiani devono compiere è quella che adempie le parole di Gesù: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. Le sue parole di addio ai suoi seguaci furono: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (Matteo 24:14; 28:19, 20) Mentre ‘rendiamo completa testimonianza di casa in casa’, la nostra opera di predicazione dovrebbe essere di ottima qualità. Potremo così avere una buona reputazione dinanzi ai Re Geova e Cristo Gesù. “Hai guardato un uomo abile nel suo lavoro? Si porrà dinanzi ai re”. — Atti 20:20, 21; Proverbi 22:29.
3. Come siamo addestrati per quest’opera, e perché dobbiamo divenire abili in essa?
3 Per darci le istruzioni e l’addestramento di cui abbiamo bisogno, ci è stata provveduta la Bibbia, “affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona”. Mediante lo studio privato e di gruppo, la regolare frequenza alle adunanze di congregazione e la partecipazione ai programmi di addestramento, ‘dobbiamo fare tutto il possibile per presentarci approvati a Dio, operai che non abbiano nulla di cui vergognarsi, maneggiando rettamente la parola della verità’. (II Timoteo 3:17; 2:15) Satana, l’iddio di questo mondo malvagio, ha intessuto una gigantesca tela di menzogne religiose e la distende come un velo sulle nazioni, affinché gli increduli siano accecati e non distinguano la luce della buona notizia del regno di Cristo. Ma la Parola di Geova è come una spada a due tagli, e i testimoni di Geova devono essere esperti nel maneggiarla per fare a brandelli il velo accecante e far risplendere la luce nelle menti e nei cuori sinceri di uomini, donne e ragazzi simili a pecore. — II Corinti 4:3, 4.
Accettevoli sacrifici di lode
4. A cosa è paragonata la nostra lode, e quale mancanza è evidenziata in Malachia 1:6-8?
4 Le nostre parole di lode a Geova sono paragonate ai sacrifici richiesti dalla legge mosaica: “Offriamo sempre a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione al suo nome”. Le parole sono anche paragonate ai “giovani tori delle nostre labbra”. (Ebrei 13:15; Osea 14:2) I sacrifici offerti sotto la Legge dovevano essere senza difetto, e i sacerdoti che non tenevano conto di questa esigenza furono rimproverati da Geova, come si legge in Malachia 1:6-8:
“‘Il figlio, da parte sua, onora il padre; e il servitore, il suo gran padrone. Se io sono dunque padre, dov’è l’onore verso di me? E se sono gran padrone, dov’è il timore di me?’ vi ha detto Geova degli eserciti, o sacerdoti che disprezzate il mio nome. ‘E voi avete detto: “In che modo abbiamo disprezzato il tuo nome?”’ ‘Presentando sul mio altare pane contaminato’. ‘E avete detto: “In che modo ti abbiamo contaminato?”’ ‘Col vostro dire: “La tavola di Geova è qualche cosa da disprezzare”. E quando presentate un animale cieco per il sacrificio: “Non è niente di male”. E quando presentate un animale zoppo o uno malato: “Non è niente di male”’. ‘Presentalo, suvvia, al tuo governatore. Si compiacerà egli di te, o ti riceverà benignamente?’”
5. Come possiamo evitare di offrire sacrifici di lode scadenti?
5 I nostri sacrifici odierni, “i giovani tori delle nostre labbra” e il nostro “frutto di labbra”, sono senza difetto nei limiti delle nostre possibilità? Mediante lo studio, l’addestramento e l’esercizio delle nostre facoltà, abbiamo fatto il possibile per migliorare la qualità dei nostri sacrifici di lode? Ricerchiamo e ponderiamo le parole di verità per presentarle in modo piacevole quando visitiamo le persone? “Oltre al fatto che il congregatore era divenuto saggio, anche insegnò di continuo al popolo la conoscenza, e ponderò e fece una completa ricerca, per mettere in ordine molti proverbi. Il congregatore cercò di trovare le parole dilettevoli e lo scritto di corrette parole di verità”. — Ecclesiaste 12:9, 10.
6. Come possiamo rendere più facile alle persone accettare il messaggio del Regno?
6 Per le persone, è difficile riconoscere di essersi sbagliate e di aver bisogno di cambiare la loro mentalità, specialmente quando si tratta di qualcosa che coinvolge profondamente i sentimenti, come le opinioni religiose. Cerchiamo di renderglielo più facile? Ci mettiamo nei loro panni, come fece l’apostolo Paolo? Egli disse: “Ai Giudei divenni come un Giudeo, per guadagnare i Giudei; a quelli sotto la legge divenni come sotto la legge, benché io stesso non sia sotto la legge, per guadagnare quelli che sono sotto la legge. A quelli senza legge divenni come senza legge, benché io non sia senza legge verso Dio ma sotto la legge verso Cristo, per guadagnare quelli senza legge. Ai deboli divenni debole, per guadagnare i deboli. Son divenuto ogni cosa a persone di ogni sorta, per salvare a tutti i costi alcuni. Ma faccio tutto per amore della buona notizia, per divenirne partecipe con altri”. — I Corinti 9:20-23.
7. Come possiamo rendere più convincente la nostra predicazione?
7 Siamo comprensivi e benevoli? Le nostre parole recano guarigione? “Chi è saggio di cuore sarà chiamato persona di intendimento, e chi è dolce di labbra aggiunge persuasione. I detti piacevoli sono un favo di miele, dolci all’anima e salute alle ossa”. Studiamo in modo da avere perspicacia quando diamo testimonianza ad altri circa il regno di Dio, aggiungendo così persuasione alle nostre parole? “Il cuore del saggio fa mostrar perspicacia alla sua bocca, e aggiunge persuasione alle sue labbra”. (Proverbi 16:21, 24, 23) Il sale rende gustoso cibo che altrimenti sarebbe insipido, e Paolo si serve di questo esempio per indicare che il cibo spirituale che presentiamo dovrebbe essere piacevole a prendersi: “La vostra espressione sia sempre con grazia, condita con sale, in modo da sapere come dare risposta a ciascuno”. — Colossesi 4:6.
Adornate il vostro insegnamento con opere eccellenti
8. Cosa è essenziale compiere per non essere considerati ipocriti?
8 Oltre alle opere compiute per predicare la buona notizia, se non vogliamo essere giudicati ipocriti dobbiamo operare per mettere in pratica ciò che predichiamo. L’apostolo Paolo ne era ben consapevole. Egli accusò certi insegnanti giudei del suo tempo, dicendo: “Tu, dunque, che insegni a qualche altro, non insegni a te stesso? Tu, che predichi di ‘non rubare’, rubi? Tu, che dici di ‘non commettere adulterio’, commetti adulterio? Tu, che esprimi abominio verso gli idoli, derubi i templi? Tu, che sei orgoglioso della legge, mediante la tua trasgressione della Legge disonori Dio?” (Romani 2:21-23) Paolo si rendeva chiaramente conto di questo pericolo nel suo caso, perché disse: “Tratto con durezza il mio corpo e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia in qualche modo disapprovato”. — I Corinti 9:27.
9. Quali argomenti mostrano l’erroneità dell’idea religiosa secondo cui ‘una volta salvati, si è salvati per sempre’?
9 Questo mostra che Paolo non credeva all’idea sostenuta oggi da molti religionisti secondo cui ‘una volta salvati, si è salvati per sempre’. Dopo aver accettato Gesù come nostro salvatore e redentore, e aver dedicato la nostra vita a Geova Dio, ci siamo solo incamminati sulla via della salvezza, non l’abbiamo percorsa tutta. Perciò Paolo ci consiglia di ‘continuare a operare la nostra propria salvezza con timore e tremore’. (Filippesi 2:12) Perché ‘continuare a operare’, e perché “con timore e tremore”, se ‘una volta salvati, si è salvati per sempre’? È invece possibile allontanarsi, e per alcuni che lo fanno è impossibile essere di nuovo ravvivati a pentimento, “perché mettono di nuovo al palo il Figlio di Dio”. E Gesù stesso disse che c’è la possibilità che qualcuno “prenda la tua corona”. Nelle sue osservazioni circa il “termine del sistema di cose”, egli disse pure: “Chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”. (Ebrei 6:4-6; Rivelazione 3:11; Matteo 24:3, 13) Ciò che conta è la nostra attuale reputazione presso Dio, non ciò che eravamo un tempo, sia in bene che in male. (Ezechiele 33:12-16) Per questo dobbiamo continuare a impegnarci nella predicazione del Regno e continuare a mantenere una giusta condotta, e fare entrambe le cose col sano timore di venir meno.
10. Quale adornamento dovrebbe accompagnare il nostro insegnamento, e con quali risultati?
10 I cristiani sono esortati a essere ‘di abitudini moderate, di mente sana, di condotta riverente, non calunniatori né forti bevitori, amorevoli nei loro rapporti familiari, casti, puri nel parlare e buoni lavoratori’. Perché tutto questo? “Onde non si parli ingiuriosamente della parola di Dio”. Inoltre, affinché mediante tale condotta possano ‘adornare in ogni cosa l’insegnamento del nostro Salvatore, Dio’. Aggiungendo alla loro predicazione l’adornamento dell’eccellente condotta, i testimoni di Geova divengono un “esempio di opere eccellenti”. (Tito 2:1-10) “A quelli che sono ricchi nel presente sistema di cose”, disse l’apostolo Paolo, “dà ordine di non essere di mente altera, e di riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per il nostro godimento; di fare il bene, d’esser ricchi di opere eccellenti, d’esser disposti a dare, pronti a condividere, tesoreggiando sicuramente per se stessi un eccellente fondamento per il futuro, onde afferrino fermamente la vera vita”. — I Timoteo 6:17-19.
11. A quale particolare bisogno serve la vita attuale, nonostante i suoi pochi e affannosi giorni?
11 La vita attuale, così come la vive il mondo, non è vera vita. ‘Chi cerca i piaceri sensuali è morto benché sia in vita’. (I Timoteo 5:6) Questa vita serve comunque a soddisfare un particolare bisogno primario, cioè quello di “esser ricchi di opere eccellenti” e di ‘tesoreggiare un eccellente fondamento per il futuro’ per ‘afferrare fermamente la vera vita’ nel reame del regno di Geova retto da Cristo. Potremmo avere qualsiasi cosa questa vita sia in grado di offrire, eppure, in mancanza di opere eccellenti, sarebbe sprecata e inutile. I giorni di questa vita sono pochi e pieni di affanni, pene, dolore, sofferenze, angoscia, delusione, malvagità e morte. Pur essendo pochi, però, i giorni sono sufficienti per essere ricchi di opere eccellenti, se non perdiamo tempo. Compiere queste opere ci dà gioia, soddisfazione, pace, contentezza, consapevolezza di aver fatto qualcosa di utile, e ci dà salute spirituale e vita eterna.
Un’opera ristoratrice in vista della salvezza
12. I fedeli testimoni di Geova si stancano se si astengono da che cosa, ma cosa reca ristoro?
12 Per quanto possa sembrare strano in questi tempi di grande indifferenza e opposizione, i coscienziosi testimoni di Geova si stancano se si trattengono dall’annunciare il regno di Geova, mentre parlarne è per loro un sollievo e un ristoro. Quando Geremia decise di non predicare, il messaggio fu come un fuoco nelle sue ossa, tanto che infine gridò: “Mi sono sforzato per contenerlo, ma non ho potuto”. (Geremia 20:9, Nardoni) Eliu dovette dar sfogo alle verità a lungo trattenute: “Mi sento infatti pieno di parole, mi preme lo spirito che è dentro di me. Ecco, dentro di me c’è come vino senza sfogo, come vino che squarcia gli otri nuovi. Parlerò e mi sfogherò”. (Giobbe 32:18-20, CEI) Compiuta quell’opera, Eliu si sentì sollevato. Dio provò ristoro dopo aver completato la sua opera creativa. Compiere l’opera di Geova fu per Gesù come cibo ristoratore. Compiere l’opera di predicazione è oggi fonte di ristoro per i testimoni di Geova. ‘Salgono con ali come aquile’. — Isaia 40:31.
13. Cosa è tempo che facciamo ora, e per chi è utile e come?
13 Ora è tempo di studiare la Parola di Dio, la Bibbia, di cessare di conformarsi a questo vecchio sistema malvagio, di essere trasformati rinnovando la propria mente. “Non amate il mondo né le cose del mondo”. “Il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. (I Giovanni 2:15, 17; Romani 12:2) Preparatevi per poter confortare quelli che fanno cordoglio recando loro la buona notizia del regno di Dio. Adornate il vostro insegnamento mediante i frutti spirituali che portate nella vostra propria vita: “amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”. (Galati 5:22, 23) Aiutate i mansueti a rinnovare la loro mente e a divenire ricchi di opere eccellenti, onde vivano per sempre sulla terra paradisiaca. (Salmo 37:11, 29) Aiutateli a operare la loro salvezza mentre voi continuate a operare la vostra.
14. (a) Quale esortazione ci è data per ottenere la salvezza, e perché oggi è così opportuna? (b) Applicandola a noi stessi, come potremo essere e cosa potremo fare?
14 Viviamo in giorni critici e il tempo rimasto è ridotto, per cui Dio ci dà questa esortazione: “Predica la parola, datti ad essa con urgenza in tempo favorevole, in tempo difficoltoso”. “Divenite saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana riguardo al Signore”. “Non vi attardate nelle vostre faccende. Siate ferventi nello spirito. Siate schiavi di Geova”. (II Timoteo 4:2; I Corinti 15:58; Romani 12:11) In tutti questi modi “continuate a operare la vostra salvezza con timore e tremore . . . affinché siate irriprovevoli e innocenti, figli di Dio senza macchia in mezzo a una generazione perversa e storta, fra la quale risplendete come illuminatori nel mondo, mantenendo una salda stretta sulla parola della vita”. — Filippesi 2:12, 15, 16.
[Domande di ripasso]
◻ In che modo le opere di Geova lo lodano?
◻ Che tipo di sacrifici sono oggi accettevoli a Dio?
◻ Come possiamo rendere più facile agli altri accettare il messaggio del Regno?
◻ Con quali opere eccellenti dobbiamo adornare il nostro insegnamento?
◻ Quale attività si dimostra ristoratrice per i servitori di Dio?
◻ Ora è tempo di fare che cosa?
[Testo in evidenza a pagina 18]
Ricerchiamo e ponderiamo le parole di verità per presentarle in modo piacevole quando visitiamo le persone?
[Testo in evidenza a pagina 19]
Se non vogliamo essere giudicati ipocriti, dobbiamo operare per mettere in pratica ciò che predichiamo
[Immagine a pagina 17]
Le magnifiche opere di Geova Dio riflettono le sue qualità. Le nostre opere rivelano che tipo di persone siamo noi
[Immagine a pagina 20]
Parlare ad altri delle verità bibliche è un’opera ristoratrice