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Adunanze per il servizio di campoServizio del Regno 1980 | Gennaio
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Adunanze per il servizio di campo
7-13 GENNAIO
Versatilità nel servizio
1. Quali situazioni avete incontrato nel territorio che richiedono versatilità?
2. Come possiamo prepararci per essere versatili nell’offrire pubblicazioni adatte al padrone di casa?
14-20 GENNAIO
Seguiamo le istruzioni di Gesù
1. Qual è il tema centrale della nostra predicazione? (Matt. 10:7)
2. Perché non dobbiamo scoraggiarci davanti all’indifferenza o all’opposizione? (Matt. 10:11-13, 18-20, 22)
21-27 GENNAIO
Il fattore “tempo”
1. Come reagite all’osservazione “Sono occupato”?
2. Perché è importante usare discernimento nel determinare se la persona è veramente occupata? (Matt. 7:12)
3. In quali circostanze si potrebbe brevemente cercare di suscitare interesse o di lasciare qualche pubblicazione?
28 GENNAIO - 3 FEBBRAIO
Con il libro “La vita ha veramente uno scopo”
1. Perché pensate che questo libro possa essere d’aiuto alle persone d’oggi?
2. Come usereste le informazioni del libro per dimostrare (1) che esiste un Grande Architetto (pp. 6-8), (2) che l’universo ha avuto un principio (p. 9), (3) che il Creatore è amorevole (pp. 89-92)?
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“Rivestitevi della completa armatura” — Ora!Servizio del Regno 1980 | Gennaio
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“Rivestitevi della completa armatura” — Ora!
1 I veri cristiani non partecipano alla guerra carnale. Sono però impegnati in una battaglia e paragonati a soldati. L’apostolo Paolo spiegò chiaramente che il combattimento del cristiano non è contro carne e sangue, ma contro “le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”. (Efes. 6:12) Per sopravvivere a questa lotta è necessaria la protezione di un’armatura spirituale. Questa armatura si deve prendere e indossare ORA, mentre la battaglia è in corso, e non si deve considerarla come qualcosa che servirà solo in futuro.
2 Esaminiamo parte dell’equipaggiamento necessario per combattere ora con successo.
3 ELMO: Elemento basilare dell’armatura difensiva; copricapo che serve a proteggere il soldato in battaglia. La nostra mente dev’essere spiritualmente protetta dalle influenze dannose e dalla propaganda empia. Dev’essere debitamente alimentata con informazioni edificanti tratte dalla Bibbia attraverso lo studio personale, familiare e di congregazione. Com’è quindi necessario assistere e partecipare attivamente alle adunanze di congregazione! Com’è essenziale prendere disposizioni in famiglia per discutere e studiare la Bibbia a casa! Individualmente dobbiamo meditare sulla verità e sulla nostra speranza di salvezza. Lo facciamo? La positiva “speranza della salvezza” che Dio ci ha impartita può essere abbastanza potente da proteggere le nostre facoltà mentali come l’elmo protegge la testa. — I Tess. 5:8.
4 CORAZZA: Di maglia, squame o metallo rigido, protegge il busto del guerriero. La “corazza della giustizia” fa parte dell’armatura spirituale di Dio. È facile capire la necessità di giustizia come corazza protettiva se si considera l’inclinazione peccaminosa del cuore. (Gen. 8:21; Ger. 17:9) Solo la giustizia basata sulla fede nella disposizione di Dio per la vita eterna e resa possibile dal suo spirito può impedire al cuore di cedere alle inclinazioni peccaminose. (Rom. 6:15-20) Ci sforziamo di accrescere il nostro amore per la giustizia di Dio e di metterla in pratica quotidianamente nei nostri rapporti con gli altri?
5 CINTURA: Fascia di cuoio stretta attorno alla vita o ai fianchi. Come larghezza variava dai 5 ai 15 centimetri ed era spesso guarnita di borchie di ferro, d’argento o d’oro. Cingersi i fianchi significava esser pronti all’azione. (I Re 18:46) Paolo ammonì: “State dunque fermi, coi lombi cinti di verità”. La verità rafforza nel cristiano la determinazione di rimanere fermo anche in situazioni difficili.
6 SCUDO: Paolo esortò a prendere il “grande scudo della fede” per poter “spegnere tutti i dardi infuocati del malvagio”. Similmente la nostra fede in Geova Dio, la nostra assoluta fiducia in lui, ci consente di perseverare in qualsiasi tipo di tribolazione. Questa fede non è una semplice credenza nell’esistenza del Creatore. (Ebr. 11:6) Include l’incrollabile fiducia che il nostro Padre celeste cancellerà qualsiasi danno ci venga arrecato, persino la morte. (Matt. 10:28) Abbiamo questo tipo di fede?
7 SPADA: Nelle Scritture, la spada è l’arma di offesa e difesa più spesso menzionata. Molte spade erano a due tagli e venivano mantenute affilate e in ottime condizioni. La Parola di Dio è “più tagliente di qualsiasi spada a due tagli”. (Ebr. 4:12) L’armatura spirituale del cristiano include la “spada dello spirito, cioè la parola di Dio”. (Efes. 6:17) Si può usare come arma d’offesa per proclamare la verità, come arma di difesa per parare i falsi insegnamenti e le tradizioni umane. Sforziamoci di usare la Bibbia nel servizio di campo. Maneggiamo rettamente la “spada” per dirigere i mansueti alla verità. Condividendo con altri la nostra conoscenza, siamo in grado di ‘rovesciare i ragionamenti e ogni cosa innalzata contro la conoscenza di Dio’. — II Cor. 10:5.
8 CALZARI: Il fante si sposta a piedi, per cui deve potersi muovere in modo rapido e sicuro. Come parte della sua preparazione spirituale, il cristiano ha i piedi “calzati con la preparazione della buona notizia”. Com’è piacevole quando i nostri piedi ci portano a casa di altri per aiutarli. Anche quando sopportiamo avversità, l’attiva e regolare partecipazione all’opera di far conoscere agli altri la “buona notizia” può aiutarci a perseverare fedelmente.
9 Siamo completamente equipaggiati per compiere ogni opera buona? I vari pezzi dell’armatura sono tutti saldamente al loro posto? Usciremo vittoriosi dalla più decisiva delle battaglie? Comprendiamo la necessità di indossare la completa armatura ora? È una cosa seria. Tutto il popolo di Dio deve rendersi conto della necessità di ‘star fermi’ in questi giorni difficili. Per riuscirci abbiamo bisogno dell’armatura spirituale provveduta da Geova. Ogni pezzo dell’equipaggiamento ha la sua funzione. Accertiamoci che l’equipaggiamento sia al completo. Prendiamo la ferma determinazione di rimanere saldi nella fede per uscire vittoriosi dal quotidiano combattimento contro gli spiriti malvagi e dall’imminente battaglia finale!
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Genitori: Cosa imparano i vostri figli?Servizio del Regno 1980 | Gennaio
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Genitori: Cosa imparano i vostri figli?
1 Imparare significa acquisire una serie di conoscenze mediante lo studio o l’istruzione. I genitori possono e devono partecipare attivamente allo sviluppo spirituale dei figli e favorirlo, poiché questo è ciò che insegna la Bibbia. (Deut. 6:6, 7) A questo scopo si è rivelato molto utile Il mio libro di racconti biblici.
2 La capacità di apprendimento di un bambino è notevole. Impara con facilità una lingua difficile, con minimi sforzi a livello cosciente. La mente di un bimbo si può paragonare a una lavagna pulita su cui si può scrivere con facilità. Lo studio di questo libro permette di fare molto di più che semplicemente imparare a memoria i racconti. Considerate la lezione morale appresa da un bimbo, come indica la seguente lettera dalla sua famiglia: “Samuele, il nostro bambino, ha 18 mesi e non si esprime ancora molto bene. Ma capisce il significato delle grandi e stupende figure. Sa per esempio che non deve bastonare il gatto, perché Geova non volle più bene a Caino dopo che ebbe fatto una cosa simile ad Abele”.
3 Un modo per sviluppare la capacità di pensare è quello di fare domande, particolarmente chiedendo il perché delle cose. Per esempio: Perché Adamo ed Eva peccarono contro Dio e mangiarono il frutto? Perché era male? Perché avrebbero dovuto ascoltare Dio? Se la mamma ti dice di non mangiare il dolce che ha preparato per la cena, perché dovresti ubbidire? Se un anziano, dovendo dare inizio all’adunanza, invita tutti i fratelli a sedersi, perché è giusto farlo? Se i compagni di scuola vogliono che tu disubbidisca ai genitori o a ciò che dice la Bibbia, perché non dovresti ascoltarli? Domande del genere aiutano il bambino a sviluppare la capacità di pensare e a prepararsi per il futuro.
4 Nell’antico Israele, la responsabilità di insegnare alla famiglia era affidata principalmente al padre, e la madre lo aiutava. (Prov. 1:8) Quali sono le cose che gli ebrei insegnavano ai figli? Il timore di Geova. (Sal. 34:11) Onore per il padre e la madre. (Eso. 20:12) Il rispetto per le persone anziane. (Lev. 19:32) L’ubbidienza. (Prov. 4: 1) Addestramento pratico per la vita da adulti. (Eccl. 12:13, 14) Leggere e scrivere.
5 Noi cristiani dobbiamo insegnare ai nostri figli basilarmente gli stessi principi. Ci rallegra veramente vedere questi ragazzi imparare a conoscere Geova e sviluppare la capacità di pensare, e possiamo immaginare come dev’esserne contento Geova. Il mio libro di racconti biblici aiuta in modo meraviglioso i genitori a educare i propri figli. Perciò di tanto in tanto includeremo nel programma delle adunanze di servizio qualche parte su questo libro con la partecipazione di alcuni bambini. Saranno esaminati racconti specifici. L’incaricato rivolgerà ai bambini domande semplici per farli commentare. Per esempio: Di che parla il racconto? Cosa impariamo dalla figura? Perché dovremmo o non dovremmo seguire quell’esempio? Fategli spiegare il significato di quello che imparano. Una cosa simile fu presentata alcuni anni fa nel dramma del giovane Samuele. Il padre gli aveva insegnato le ‘10 Parole’ (i Dieci Comandamenti). Ma egli non doveva semplicemente impararle a memoria, ma essere anche in grado di spiegarle e mostrare cosa aveva capito. Sia che svolgiate questa parte con i bambini sul podio o che studiate con loro a casa, aiutateli ad acquistare intendimento e a sviluppare la capacità di pensare.
6 I genitori vorranno studiare in anticipo le informazioni con i loro figli, ma senza fargli imparare risposte a memoria. Incoraggiate TUTTI i bambini della congregazione a portare il libro dei Racconti biblici all’adunanza quando si considererà questa parte. I bambini sono parte preziosa e numerosa della congregazione cristiana, e sappiamo che tutti saranno contenti e trarranno beneficio dalla loro partecipazione al programma. Anche loro sono inclusi nell’espressione “ogni cosa che respira, lodi Iah”. — Sal. 150:6.
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Programma della Scuola Teocratica per il 1980Servizio del Regno 1980 | Gennaio
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Programma della Scuola Teocratica per il 1980
(Dalla settimana del 3 marzo 1980 alla settimana del 23 febbraio 1981)
ISTRUZIONI
Nel 1980 la Scuola Teocratica sarà tenuta secondo le seguenti disposizioni:
LIBRI DI TESTO: La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, La Torre di Guardia (w), Svegliatevi! (g), Argomenti Biblici di Conversazione (td), “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile” (si), Commento alla Lettera di Giacomo (cj) e Il mio libro di racconti biblici (my).
La scuola avrà inizio con cantico, preghiera e benvenuto, proseguendo poi come segue:
PARTE N. 1: 20 minuti. Se possibile sarà svolta da un anziano; se necessario da un servitore di ministero qualificato. Quando è basata sul Commento alla lettera di Giacomo sarà svolta con domande e risposte, utilizzando le domande che si trovano alla fine di ciascun capitolo e le scritture citate, secondo che il tempo lo permetta. Un fratello che legge bene può essere incaricato in anticipo di leggere i paragrafi. L’obiettivo dev’essere non solo quello di aiutare a capire le informazioni, ma di mettere in risalto in che modo esse si possono applicare agli specifici bisogni della congregazione. Per trarre vero beneficio da questa trattazione, tutti dovrebbero prepararsi accuratamente in anticipo. Se il sorvegliante della scuola nota alcuni aspetti da migliorare in relazione a questa parte, potrà parlarne dopo l’adunanza con il fratello che l’ha svolta. Non avendo il libro cj paragrafi numerati, come primo paragrafo di una data pagina s’intende il primo paragrafo che inizia in quella pagina, escludendo l’eventuale scrittura a capopagina
Quando la parte si basa su “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, essa verrà svolta come un discorso di istruzione, con un tema specifico. Anche in questo caso l’obiettivo non sarà semplicemente quello di riassumere il materiale, ma piuttosto di mettere in risalto il valore pratico delle informazioni, evidenziando ciò che è più utile alla congregazione. Non vi sarà ripetizione orale del discorso di istruzione.
PUNTI NOTEVOLI DALLA LETTURA DELLA BIBBIA: 6 minuti. A cura del sorvegliante della scuola o di un altro anziano qualificato da lui incaricato. Non si tratta di fare un semplice riassunto dei capitoli che andavano letti. Dopo un breve commento generale sui capitoli assegnati, l’incaricato aiuterà l’uditorio a capire perché e in che modo quelle informazioni possono essere utili. Nei limiti del possibile l’uditorio va fatto partecipare alla discussione. I punti importanti inclusi nel capitolo su cui si basa il discorso N. 2 possono essere trattati dopo che quel discorso è stato pronunciato. Prima dell’inizio del discorso N. 2 gli studenti si recheranno nelle rispettive classi.
DISCORSO N. 2: 5 minuti. Lettura, da parte di un fratello, del materiale assegnato dalla Bibbia. Di solito le letture assegnate sono sufficientemente brevi da permettere allo studente di presentare brevi informazioni chiarificatrici all’inizio, durante e alla conclusione del discorso. Si possono trattare l’ambiente storico, l’eventuale significato profetico o dottrinale, e l’applicazione dei princìpi. Si devono leggere tutti i versetti assegnati. Le informazioni si possono presentare come un discorso alla congregazione, oppure un ragazzo può leggerle al padre o a un altro fratello più grande (qualificato), che potrà quindi aiutare il ragazzo a commentare il valore delle informazioni.
DISCORSI N. 3 e N. 4: 5 minuti ciascuno. Ogni qual volta è possibile questi discorsi verranno assegnati a sorelle. La studentessa può pronunciare il discorso sia seduta che in piedi. Il sorvegliante della scuola le assegnerà un’assistente, ma in aggiunta si potrebbero usare altre persone. L’ambiente può includere situazioni che sorgono a casa, nel servizio di campo, nella congregazione o altrove. Per stabilire l’ambiente, la sorella che fa il discorso può iniziare lei stessa la conversazione o farla iniziare dall’assistente (o dagli assistenti). Si deve dare più importanza alle informazioni che all’ambiente.
DISCORSO N. 5: 5 minuti. Assegnato preferibilmente a un fratello con una certa esperienza, questo discorso dev’essere rivolto all’intero uditorio. L’oratore pronuncia il discorso seguendo gli appunti, ma, se lo ritiene opportuno, può leggere citazioni o punti notevoli dal materiale assegnato. Di solito è meglio che l’oratore prepari il suo discorso tenendo in mente l’uditorio della Sala del Regno, così da rendere il discorso veramente informativo e utile per gli ascoltatori. Tuttavia, se il materiale si adatta particolarmente a un altro ambiente pratico e appropriato, l’oratore può decidere di sviluppare il suo discorso conformemente.
OSSERVAZIONI: Dopo ciascun discorso dal N. 2 al N. 5, il sorvegliante della scuola avrà a disposizione due minuti per mettere in evidenza informazioni interessanti e di carattere pratico che lo studente può aver trascurato. Queste osservazioni dovrebbero essere significative, dando risalto ad aspetti che saranno utili ai fratelli nella vita familiare, a scuola, sul lavoro, nella congregazione o nel servizio di campo. A volte si possono fare domande all’uditorio sull’applicazione di certi punti del materiale assegnato.
CONSIGLI: Saranno sempre dati privatamente dopo l’adunanza, e non si dovrebbero trascurare. (Vedi Il servizio del Regno di dicembre del 1979, sotto “Risposta a domande”). Se necessario si possono impiegare più di due minuti.
PREPARAZIONE DEI DISCORSI: Quando il materiale lo consente, i discorsi dovrebbero sviluppare un tema preciso. Scegliete un tema che permetta di trattare le informazioni nel modo migliore nel tempo assegnato. Preparate tutti i discorsi tenendo presenti i punti assegnati in base al foglietto “Consigli sui discorsi” e il relativo studio sul Manuale per la Scuola.
CALCOLO DEL TEMPO: Nessun discorso deve superare il tempo, né devono superarlo le osservazioni del sorvegliante della scuola. I discorsi dal N. 2 al N. 5 dovrebbero essere interrotti con tatto quando il tempo è scaduto. Se il sorvegliante della scuola incarica qualcuno di segnalare che il tempo è scaduto, questi dovrebbe essere conscio dell’importanza di farlo ogni volta che un discorso supera il tempo. Se il fratello che svolge la parte N. 1 va fuori tempo, gli si daranno consigli in privato. Tutti devono stare attenti a non superare il tempo.
RIPETIZIONE SCRITTA: Periodicamente ci sarà la ripetizione scritta. Per prepararvi ripassate principalmente il materiale sui libri cj, si e my, e finite di leggere i capitoli della Bibbia assegnati. Durante la ripetizione scritta (che dura 30 minuti), si potrà usare solo la Bibbia. Il restante tempo dell’ora sarà dedicato a rispondere alle domande. Ogni studente verificherà il proprio foglio, e il sorvegliante della scuola, nel leggere le risposte, si soffermerà su quelle più difficili, aiutando tutti a comprenderle chiaramente. Se per qualche ragione le circostanze locali lo richiedono, la ripetizione scritta si può fare una settimana dopo quella indicata nel programma.
CONGREGAZIONI GRANDI E PICCOLE: Le congregazioni con 75 o più iscritti alla scuola possono disporre che diversi gruppi di studenti pronuncino i discorsi in programma davanti ad altri consiglieri. Alternate gli studenti nelle varie sale. Dov’è necessario, le sorelle possono fare qualsiasi discorso di esercitazione rivolgendosi a un’altra persona, com’è indicato per i discorsi N. 3 e N. 4.
ASSENTI: L’intera congregazione può mostrare apprezzamento per la scuola essendo presente, se possibile, ogni settimana, preparando bene i discorsi assegnati e rispondendo alle eventuali domande. Si spera che tutti gli studenti preparino coscienziosamente le parti assegnate. Se uno studente in programma è assente, un volontario può svolgerne la parte, facendo qualsiasi applicazione si senta in grado di fare tenuto conto del breve preavviso. Oppure il sorvegliante della scuola potrà trattare le informazioni valendosi opportunamente della partecipazione dell’uditorio.
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