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  • g90 8/5 pp. 18-19
  • Preghiere nello sport: Dio le ascolta?

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  • Preghiere nello sport: Dio le ascolta?
  • Svegliatevi! 1990
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  • ‘Pesta il prossimo tuo’
  • Dio assiste agli avvenimenti sportivi?
  • Dio ode i suoi amici
  • Dio parteggia per qualcuno nelle gare sportive?
    Svegliatevi! 1994
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    Svegliatevi! 1996
Altro
Svegliatevi! 1990
g90 8/5 pp. 18-19

Il punto di vista biblico

Preghiere nello sport: Dio le ascolta?

C’È ECCITAZIONE nell’aria mentre migliaia di tifosi si riversano nello stadio, lanciando grida di incoraggiamento alla squadra del cuore. I giocatori hanno appena finito di scaldarsi i muscoli e si sta per fischiare l’inizio del gioco. Da un lato del campo i giocatori sono acquattati insieme, e il capitano si inginocchia in mezzo e prega: “Dio, benedici la nostra squadra, concedici la vittoria sull’avversario e proteggici dal male. Amen”. Con un urlo il gruppo si scioglie, i giocatori assumono le rispettive posizioni nel campo, si ode il fischio e la confusione organizzata del football americano ha inizio.

Le preghiere singole e di squadra prima, durante e dopo la partecipazione a vari sport sono diventate una scena comune. Ma Dio le ascolta? O, come sostengono alcuni, è una presa in giro della preghiera?

‘Pesta il prossimo tuo’

In ogni parte del mondo, praticamente tutti gli sport sono macchiati dalla violenza: nel campo e sugli spalti. Negli Stati Uniti un ex giocatore professionista di football ha scritto: “Si può sostenere che fare a pezzi i corpi sia il fine ultimo del football, come uccidere e mutilare lo sono della guerra”. Egli osserva inoltre: “Fare del male nelle competizioni organizzate è parte integrante del nostro modo di vivere, e il football è uno degli specchi più lampanti . . . che ci mostra com’è eccitante e gratificante Pestare il Prossimo Tuo”.

Pesta il prossimo tuo? Gesù disse di amare il prossimo. (Matteo 22:39) È impossibile supporre che l’Iddio dell’amore sia presente e benedica uno dei moderni avvenimenti sportivi, con l’enfasi che viene posta sul vincere ad ogni costo. — 1 Giovanni 4:16.

Dio assiste agli avvenimenti sportivi?

Un fatto che incoraggia le preghiere nello sport è l’insegnamento religioso secondo cui Dio sarebbe onnipresente, cioè sempre realmente presente in ogni luogo e in ogni cosa. Per esempio, nel libro God Goes to Football Games, l’ecclesiastico ed ex cappellano di squadre sportive L. H. Hollingsworth dice: “Qualsiasi nostra credenza ufficiale riguardo a Dio include l’idea della Sua onnipresenza; l’idea, se volete, che Egli è senz’altro presente in ciò che chiamiamo esperienza secolare . . . È come dire: Dio va in chiesa, e Dio va alle partite di football”.

La Bibbia, tuttavia, non insegna che Dio sia onnipresente. L’apostolo cristiano Paolo scrisse: “Cristo entrò . . . nel cielo stesso, per comparire ora dinanzi alla persona di Dio per noi”. (Ebrei 9:24) Ci sono due punti essenziali che questo versetto ci aiuta a capire: che Dio è una persona spirituale e che ha uno stabilito luogo di dimora, il cielo. (1 Re 8:49; Giovanni 4:24) Per cui non potrebbe essere contemporaneamente in qualche altro posto.

Dio ode i suoi amici

Se Dio non assiste agli avvenimenti sportivi, ascolta almeno le preghiere? Affinché le preghiere siano ascoltate da questo Dio del cielo, dinanzi al quale apparve Gesù, chi prega deve avere conoscenza, conoscenza dei propositi di Dio, della sua personalità, delle sue qualità, delle sue vie e del suo nome. (Giacomo 4:3) Sottolineando che è necessario conoscere Dio, Gesù pregò: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio”. — Giovanni 17:3.

Per conoscere qualcuno bisogna comunicare. Dio comunica con l’uomo per mezzo della Bibbia, e la Bibbia è il mezzo mediante il quale perveniamo alla conoscenza dell’Iddio del cielo. Ci dice il suo nome, Geova. (Salmo 83:18) La Bibbia dice inoltre che Dio ha tanto amato il mondo che ha mandato qui sulla terra il suo unigenito Figlio, Gesù, affinché l’uomo abbia l’opportunità della vita eterna. (Giovanni 3:16) Man mano che leggiamo e studiamo la Bibbia, Geova diventa una persona reale per noi, e siamo attratti a lui mediante Gesù. (Giovanni 6:44, 65; Giacomo 4:8) Poiché Geova esiste veramente, possiamo stringere con lui un’intima relazione personale.

L’amicizia di Dio, però, implica comunicazione a due sensi. A tal fine si deve parlare con Geova mediante la preghiera. La Bibbia dice che Dio è un “Uditore di preghiera” e che non è “lontano da ciascuno di noi”. (Salmo 65:2; Atti 17:27) Questo, però, non significa che Dio ascolti tutte le preghiere. (Isaia 1:15-17) Quali sono le preghiere che Dio è disposto a udire?

Il salmista Davide disse: “L’intimità con Geova appartiene a quelli che lo temono”. (Salmo 25:14) Nell’ebraico originale, la radice di “intimità” (sohd) significa “rendere compatto”. Perciò questo versetto dà l’idea d’essere ammessi nell’intima cerchia di Geova o in un patto di amicizia con lui. Vi sono ammessi solo quegli adoratori che mostrano il dovuto rispetto. Perciò l’intima amicizia con Dio ci induce a temere di infrangere quella relazione facendo cose che gli dispiacerebbero, ad esempio considerando la preghiera come un portafortuna per assicurarsi una vittoria sportiva.

Geova ascolta le preghiere delle persone sincere che cercano la sua amicizia, e non è parziale. Non mostra favoritismi né onora un gruppo nazionale, una razza o neppure una squadra sportiva più di un’altra. (Salmo 65:2; Atti 10:34, 35) Se Dio ascoltasse le preghiere dei contendenti ed entrambe le squadre lo pregassero per avere la vittoria, quale di esse dovrebbe benedire? O se durante una partita un giocatore si infortunasse gravemente, la colpa sarebbe di Dio?

Perciò dobbiamo pregare per le cose giuste. L’apostolo Giovanni dà questa spiegazione: “Qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta”. (1 Giovanni 5:14) Geova ascolta le preghiere che sono in armonia con la sua volontà. Dobbiamo conoscere la sua volontà e i suoi propositi affinché le nostre preghiere siano in armonia con essi.

La volontà e i propositi di Dio e il suo glorioso nome non hanno niente a che vedere con i competitivi e violenti avvenimenti sportivi d’oggi. Dio non è parziale. Perciò, Dio ascolta le preghiere dette in questi casi? Assolutamente no!

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