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  • Pace con Dio mediante la dedicazione e il battesimo

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  • Pace con Dio mediante la dedicazione e il battesimo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
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  • Il fondamento della pace
  • Come ottenere il “segno”
  • Il battesimo: per chi?
  • Come superare gli ostacoli
  • Il battesimo e la vostra relazione con Dio
    Cosa insegna realmente la Bibbia?
  • Il battesimo è necessario per i cristiani
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 15/4 pp. 10-15

Pace con Dio mediante la dedicazione e il battesimo

‘Geova continuò a dire: “. . . Non vi accostate ad alcun uomo sul quale è il segno”’. — EZECHIELE 9:4, 6.

1, 2. (a) Perché le persone in generale non sono in pace con Dio? (b) Perché conseguire questa pace è d’importanza vitale per tutti?

PACE con Dio? Ma perché? Pochi si considerano in guerra con Dio. È possibile, però, essere veri e propri nemici di Dio senza rendersene conto? L’apostolo Paolo spiegò ad alcuni cristiani del I secolo: “Noi tutti ci comportammo un tempo in armonia con i desideri della nostra carne, facendo le cose che volevano la carne e i pensieri, ed eravamo per natura figli d’ira come anche gli altri”. — Efesini 2:3.

2 Oggi, in modo simile, anche se volete piacere a Dio, il peccato ereditato da Adamo influisce sul vostro modo di pensare e può spingervi a cercare ‘le cose che vuole la carne’. Anche se state studiando la Bibbia con i testimoni di Geova o se siete giovani non battezzati i cui genitori sono Testimoni, un atteggiamento egocentrico, del tipo ‘faccio quel che mi pare’, potrebbe caratterizzare quasi completamente la vostra vita e farvi restare lontani da Dio. Chi continua a comportarsi così sta ‘accumulando per se stesso ira’. (Romani 2:5; Colossesi 1:21; 3:5-8) Dio manifesterà pienamente la sua collera durante l’imminente “giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio”. (Romani 1:28–2:6) Come potete conseguire la pace con Dio e sopravvivere a questo “giorno dell’ira”?

Il fondamento della pace

3. In che modo Dio provvide la base per la riconciliazione?

3 Geova ha fatto il primo passo per aiutarci. “Lui amò noi e mandò il Figlio suo come sacrificio propiziatorio per i nostri peccati”. (1 Giovanni 4:10) La morte sacrificale di Gesù propizia, vale a dire appaga o soddisfa, la giustizia di Geova. È stata così provveduta la base legale per consentire il perdono dei peccati e, in ultimo, per eliminare completamente l’inimicizia fra Dio e l’uomo. Sì, è possibile essere “riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo”, come scrisse l’apostolo Paolo. — Romani 5:8-10.

4. Quale notevole visione ricevette Ezechiele, e perché è importante per noi?

4 Per trarre personalmente beneficio dal sacrificio di Cristo, però, dobbiamo compiere certi passi. Essi vengono indicati in una notevole visione ricevuta dal profeta Ezechiele, una visione che si adempie ai nostri giorni, nell’imminenza del “giorno dell’ira” di Dio. Nella visione i giustizieri di Dio sono simboleggiati da sei uomini armati. Prima che essi diano espressione all’ira di Dio, a un settimo uomo, che porta un calamaio da segretario, viene detto: “‘Passa in mezzo alla città, . . . e devi apporre un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno in mezzo ad essa’. E [ai sei uomini armati] disse ai miei orecchi: ‘Passate per la città dopo di lui e colpite. . . . Ma non vi accostate ad alcun uomo sul quale è il segno’”. — Ezechiele 9:1-6.

5. Cosa porta al pentimento?

5 Quelli che ricevettero il “segno” di protezione erano disgustati perché alcuni che sostenevano di adorare il vero Dio avevano ‘riempito il paese di violenza’ e si erano dati all’immoralità sessuale, all’idolatria e a trasgressioni d’ogni altro genere. (Ezechiele 8:5-18; Geremia 7:9) Oggi, in modo simile, prima di essere ‘segnati’ occorre imparare, mediante uno studio della Bibbia, ad apprezzare le norme di Dio e ci si deve addolorare profondamente, sì, ‘sospirare e gemere’, per gli insegnamenti e le pratiche che Lo disonorano. Forse per ignoranza alcuni hanno tenuto una condotta errata o l’hanno approvata e sostenuta. Ora, però, costoro cominciano a considerare queste attività come le considera Dio: disgustose! (Romani 1:24-32; Isaia 2:4; Rivelazione 18:4; Giovanni 15:19) L’accresciuto apprezzamento porta a compiere uno dei primi passi che occorre fare per conseguire la pace con Dio: il pentimento. L’apostolo Pietro esortò: “Pentitevi, perciò, e convertitevi perché i vostri peccati siano cancellati, affinché vengano dalla persona di Geova stagioni di ristoro [anziché d’ira]”. (Atti 3:19) Com’è ristoratore tale perdono!

Come ottenere il “segno”

6. Per quali ragioni nell’antichità alcuni venivano segnati?

6 Per sfuggire all’ira di Dio, quelli che ‘sospiravano e gemevano’ dovevano essere segnati sulla fronte. (Ezechiele 9:4) Nell’antichità spesso gli schiavi venivano segnati sulla fronte perché li si potesse identificare con chiarezza. Segni distintivi sulla fronte e altrove potevano anche indicare che una persona adorava una certa divinità.a (Confronta Isaia 44:5). Oggi, pertanto, in che cosa consiste questo segno distintivo e salvifico che identifica con chiarezza chi lo porta quale vero adoratore e schiavo di Geova?

7. Cos’è il segno simbolico?

7 Come se lo portaste ben in vista sulla fronte scoperta, il segno simbolico è la prova (1) che siete discepoli dedicati e battezzati di Gesù Cristo e (2) che avete rivestito una nuova personalità simile a quella di Cristo. (Efesini 4:20-24) Dato che coloro che sono così ‘segnati’ devono prima dedicarsi, dobbiamo sapere cosa comporta questo passo. Gesù spiega: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo”. — Marco 8:34.

8, 9. (a) Cosa significa ‘rinnegare se stesso’? (b) Come si può illustrare ciò che comporta la dedicazione?

8 Il termine greco tradotto ‘rinnegare’ significa “negare decisamente” o “rinunciare a”. Pertanto, ‘rinnegare se stesso’ significa più che rinunciare a un certo piacere o a eccedere di tanto in tanto. Significa piuttosto essere disposti a dire di no a se stessi, non lasciando che desideri e ambizioni personali dominino la propria vita. Siamo aiutati a comprendere la portata delle parole di Gesù esaminando com’è stato reso questo concetto in varie lingue: ‘smettere di fare ciò che vuole il proprio cuore’ (tzental, Messico), ‘non appartenere più a se stesso’ (k’anjobal, Guatemala), e ‘voltare le spalle a se stesso’ (giavanese, Indonesia). Sì, si tratta perciò di una dedicazione esclusiva, e non semplicemente dell’impegno che uno potrebbe prendere verso più cose.

9 Una cristiana di nome Susan, che un tempo aveva uno spirito piuttosto indipendente, spiega cosa volle dire per lei dedicarsi: “Affidavo tutta me stessa a qualcun altro. Ora è Geova che determina come mi devo comportare, mi dice cosa fare e stabilisce quali sono le cose più importanti per me”. Siete disposti anche voi a dedicarvi esclusivamente a Geova Dio? Ricordate che il segno simbolico vi identifica come persone che ‘appartengono’ a Dio, come schiavi felici che appartengono al proprio Signore. — Confronta Esodo 21:5, 6; Romani 14:8.

10. Quali fattori si dovrebbero prendere in considerazione prima di dedicarsi?

10 “Chi di voi volendo costruire una torre non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla?”, domandò Gesù. (Luca 14:28) Chiedetevi perciò: Sono disposto a frequentare regolarmente le adunanze cristiane? (Ebrei 10:25) A rispettare le elevate norme morali che Dio ha stabilito per i suoi servitori? (1 Tessalonicesi 4:3, 4, 7) A partecipare il più pienamente possibile all’opera di predicazione del Regno? A mettere al primo posto la volontà di Dio quando si tratta di scegliere una carriera o di stabilire quali obiettivi prefiggersi nella vita? (Matteo 6:33; Ecclesiaste 12:1) Ad aver cura dei miei obblighi familiari? (Efesini 5:22–6:4; 1 Timoteo 5:8) Dopo esservi dedicati personalmente in preghiera, un successivo passo serve a rendere ufficialmente nota la cosa ad altri.

Il battesimo: per chi?

11. Cosa simboleggia il battesimo, e cosa si fa con esso?

11 Gesù comandò che i suoi seguaci fossero battezzati. (Matteo 28:19, 20) Dovevano essere immersi completamente nell’acqua ed esserne tratti fuori. Come se si trattasse di una sepoltura e di una risurrezione, questo ben rappresenta il fatto che si muore rispetto a un modo di vivere egocentrico e si è riportati in vita per compiere la volontà di Dio. Mediante il battesimo ci si identifica come testimoni di Geova associati alla congregazione mondiale di Dio.b Il battesimo convalida un solenne accordo concluso con Dio. (Confronta Esodo 19:3-8). La propria vita dev’essere in armonia con le sue leggi. (Salmo 15; 1 Corinti 6:9-11) Il battesimo, col quale si viene ordinati come ministri di Dio, è anche l’espressione della “richiesta fatta a Dio di una buona coscienza” perché sapete di essere in pace con Dio. — 1 Pietro 3:21.

12. Quand’è che i figli sono protetti dal “segno” del genitore?

12 I giovani dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di battezzarsi? Ebbene, ricordate che nella visione Geova disse ai sei uomini armati: “Dovete uccidere vecchio, giovane e vergine e fanciulletto e donne, fino alla rovina. Ma non vi accostate ad alcun uomo sul quale è il segno”. (Ezechiele 9:6) Naturalmente, i bambini troppo piccoli per dedicarsi sono protetti dal “segno” del genitore, purché quest’ultimo si dia da fare per educare i figli nell’amore di Geova ed essi si mostrino ubbidienti. (1 Corinti 7:14) Ma, se un figlio è abbastanza intelligente da prendere una decisione personale ed è giunto a uno stadio in cui “sa fare il bene”, non crediate che continuerà a beneficiare del “segno” del genitore a tempo indefinito. — Giacomo 4:17.

13. Quali sono alcune considerazioni da fare nel determinare se un giovane è pronto per il battesimo?

13 Prima di dedicarsi, un giovane deve avere sufficiente conoscenza da afferrare cosa è implicato in tale passo e deve cercare di stringere una relazione personale con Dio. Deve capire i princìpi biblici e attenervisi, sapendo che dovrà rendere conto di qualunque violazione dovesse commettere da allora in poi. Deve inoltre avere sufficiente esperienza nel parlare ad altri della propria fede e comprendere che questo è parte integrante della vera adorazione; deve veramente voler servire Dio. Certo, non ci si aspetterà che mostri la stessa maturità di un adulto, ma il suo progresso spirituale deve essere ragionevolmente costante.

14. Perché un giovane considerava il suo battesimo una protezione?

14 Se uno ha ‘calcolato il costo’, non si trova in svantaggio dedicandosi da giovane. Quasi tutti i nuovi cristiani accrescono il proprio apprezzamento dopo il battesimo. “Il fatto di essermi battezzato da ragazzo mi ha protetto”, ha spiegato David. “Man mano che crescevo, vedevo come nella congregazione alcuni adolescenti non battezzati si sentivano svincolati dall’autorità degli anziani e, di conseguenza, si mettevano su una cattiva strada. Ma io ho sempre tenuto a mente che avevo dedicato la mia vita a Dio. La mia vita era già impegnata e perciò non potevo seguirli”.

15. (a) Come sappiamo che è possibile che i giovani prendano sul serio la vera adorazione? (b) Qual è il modo migliore in cui i genitori possono essere di aiuto?

15 ‘Ma se mio figlio o mia figlia si battezza da giovane e poi si raffredda spiritualmente?’, si chiedono alcuni genitori. Certo, un giovane non dovrebbe battezzarsi semplicemente per far piacere a un genitore, o perché si battezzano alcuni suoi amici. Tuttavia Giuseppe, Samuele, il re Giosia e Gesù, mentre erano adolescenti, presero tutti sul serio l’adorazione che rendevano a Dio e vi si attennero. (Genesi 37:2; 39:1-3; 1 Samuele 1:24-28; 2:18-21; 2 Cronache 34:3; Luca 2:42-49) Nei nostri tempi una cristiana di nome Jean si battezzò ad appena dieci anni. Anni dopo, quando le fu chiesto se aveva realmente capito il passo che aveva fatto, Jean rispose: “Sapevo di amare Geova, riconoscevo il valore di quello che Gesù aveva fatto per noi e volevo servire Geova”. Presta fedelmente servizio dal tempo del suo battesimo, avvenuto circa 40 anni fa. Ogni giovane è un caso a sé; nessuno può stabilire un limite di età standard. I genitori dovrebbero sforzarsi di raggiungere il cuore del figlio aiutandolo a coltivare la santa devozione.c Non devono semplicemente porre davanti ai figli il privilegio della dedicazione e del battesimo, ma anche rafforzarli perché siano fermi nella loro adorazione.

Come superare gli ostacoli

16. Perché la conoscenza intellettuale non basta?

16 Anche se la conoscenza biblica è essenziale, il “segno” chiama in causa qualcosa di più della conoscenza intellettuale. Ad esempio, nella visione data a Ezechiele, con tutta probabilità gli anziani giustiziati perché offrivano incenso a falsi dèi avevano un’ampia conoscenza della Parola scritta di Geova. Ma il loro comportamento nel segreto dimostrava che non erano veri adoratori. (Ezechiele 8:7-12; 9:6) Così, per essere ‘segnati’ al fine di sopravvivere occorre rivestire “la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà”. — Efesini 4:22-24.

17. (a) A causa di quale ostacolo alcuni evitano di battezzarsi? (b) Come si può seguire il consiglio di Giacomo 4:8?

17 Un potentissimo ostacolo è l’influenza della vostra carne peccaminosa. (Romani 8:7, 8) Alcuni addirittura evitano di battezzarsi perché non controllano qualche grave debolezza carnale o perché vogliono soddisfare illeciti piaceri mondani. (Giacomo 4:1, 4) Costoro si lasciano sfuggire una relazione preziosa. La Parola di Dio dà questo consiglio: “Accostatevi a Dio, ed egli si accosterà a voi. Mondate le vostre mani, o peccatori, e purificate i vostri cuori, o indecisi”. (Giacomo 4:8) Ci vuole decisione. Ad esempio, un uomo che iniziò a studiare la Bibbia era stato dedito per 16 anni ad alcool e droga, e per questo rischiava di morire. Grazie alla sua determinazione vinse questi vizi. “Ma”, ammise, “proprio mentre stavo facendo progresso verso la dedicazione, una donna cominciò a farmi delle proposte immorali. Fu una vera e propria tentazione. Anche se lei mi credette pazzo, le dissi: ‘Sto studiando la Bibbia con i testimoni di Geova, perciò non posso farlo’”. Cosa lo indusse a rispondere così? “Avevo visto cosa aveva fatto Geova per la mia vita aiutandomi a eliminare il vizio di bere. Mi aveva aiutato anche in altri modi. Questo mi spingeva ad accostarmi sempre di più a lui. Non potevo deluderlo”. Quest’uomo si era avvicinato a Dio.

18. Qual è il segreto per superare gli ostacoli?

18 Quello che conta non è quante cose conoscete, ma quanto amate ciò che conoscete. Salmo 119:165 dice: “Abbondante pace appartiene a quelli che amano [e non semplicemente conoscono] la tua legge, e per loro non c’è pietra d’inciampo”. Il segreto è amare la legge di Dio, apprezzandone profondamente il valore nella propria vita. — Isaia 48:17, 18.

19, 20. (a) Quali ostacoli si devono superare, e che certezza abbiamo? (b) Cosa si proverà se si riescono a superare tutti gli ostacoli?

19 Naturalmente, possono presentarsi altri ostacoli o impedimenti. “Per me, il più difficile da superare”, ha detto il fratello menzionato prima, “è stato il timore degli uomini. Avevo alcuni ‘amici’ in compagnia dei quali ero solito bere. Per me fu difficilissimo dir loro che avrei smesso di frequentarli perché intendevo dedicarmi a Dio”. (Proverbi 29:25) Altri hanno affrontato il disprezzo dei familiari. Una Testimone appena battezzata che aveva superato l’opposizione del marito osservò: “Invece di un unico, grosso ostacolo, ci sono stati tantissimi piccoli ostacoli che ho dovuto scavalcare uno alla volta”. Se superate fedelmente i vari ostacoli a mano a mano che vi si presentano il vostro cuore si rafforzerà. State certi che non esiste alcun ostacolo che non possa essere superato da coloro che amano la legge di Dio! — Luca 16:10.

20 Man mano che sormonterete i vari impedimenti, conseguirete “abbondante pace”. (Salmo 119:165) Sì, ‘camminerete al sicuro per la vostra via . . . Il vostro sonno dovrà essere piacevole. Non avrete bisogno di temere all’improvviso alcuna cosa terribile, né la bufera sui malvagi, perché viene. Poiché Geova stesso mostrerà d’essere, in effetti, la vostra fiducia’. — Proverbi 3:23-26.

[Note in calce]

a Circa 150 anni dopo la visione di Ezechiele, lo storico greco Erodoto, facendo osservare che i segni fatti sui devoti del dio Eracle garantivano loro la protezione, scrisse: “Chi . . . si rifugia [nel tempio di Eracle], di qualunque uomo sia schiavo, pur che si faccia imprimere i sacri segni consacrandosi al dio, non può essere toccato da alcuno”. — Le Storie, Mondadori, 1982, trad. di L. Annibaletto, pagina 218.

b Di recente le due domande rivolte ai candidati al battesimo sono state semplificate perché essi, nel rispondere, possano comprendere pienamente cosa comporta lo stringere un’intima relazione con Dio e con la sua organizzazione terrena.

c Vedi “Addestrate vostro figlio a coltivare santa devozione”, nella Torre di Guardia del 15 agosto 1985.

Domande di ripasso

◻ In che modo Dio ci aiuta a conseguire la pace con lui?

◻ Cos’è il simbolico segno salvifico?

◻ Qual è il significato della dedicazione e del battesimo?

◻ Che genere di ostacoli si devono affrontare, e come si possono superare?

[Riquadro/Immagine a pagina 13]

Immersione o aspersione?

Nella narrazione del battesimo di Gesù viene detto che lui ‘salì fuori dell’acqua’. (Marco 1:10) Che Gesù sia stato immerso è in armonia col significato della parola greca tradotta battesimo (bàptisma). Essa deriva dal verbo baptìzo, che significa ‘immergere, sommergere, tuffare’. Questo verbo talvolta veniva usato per descrivere l’affondamento di una nave. Luciano, uno scrittore del II secolo, usa una parola derivata per descrivere una persona che ne affoga un’altra: “Spingendolo talmente in profondità [baptìzonta] che non riesce più a risalire”. Il Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento (EDB, 1980, pagina 145) dice in conclusione: “Nonostante opinioni contrarie sembra che in ambito giudaico e cristiano baptízō significhi di norma sommergere; pur attestato come termine tecnico per battezzare, conserva l’idea di sommergere”.

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