Domande dai lettori
◼ È corretto parlare di un “nuovo mondo” futuro?
Ci si può giustamente fare questa domanda in vista del fatto che il termine greco tradotto spesso “mondo”, kòsmos, significa basilarmente genere umano, e Dio non intende fare un nuovo genere umano. Per di più nella Bibbia non si trova l’espressione kainòs kòsmos (letteralmente “nuovo mondo”).
Ma l’uso che la Bibbia fa del termine kòsmos consente al cristiano di parlare di “nuovo mondo” in riferimento al futuro Paradiso ristabilito sulla terra. Il Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento (EDB, 1980, pagina 1028) spiega: ‘Il sostantivo kósmos indica sia il far su, costruire, come pure l’ordine in genere o in senso specifico’. La stessa opera aggiunge che la parola ha anche accezioni specifiche, quali “ornamento”, “stile di vita della società umana” e “abitanti della terra, la umanità”.
Nelle Scritture Greche Cristiane spesso kòsmos viene utilizzato in riferimento all’intera famiglia umana. Leggiamo infatti che “tutti hanno peccato [cioè tutti gli imperfetti discendenti di Adamo] e sono privi della gloria di Dio”. (Romani 3:19, 23) D’altro canto, “Dio ha tanto amato il mondo [kòsmos] che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui . . . abbia vita eterna”. (Giovanni 3:16) Certo, il sacrificio di Cristo è a disposizione di qualsiasi componente della famiglia umana che esercita fede.
Se fosse questo l’unico uso che la Bibbia fa del termine kòsmos, non sarebbe corretto parlare di un imminente “nuovo mondo”. Perché? Perché alcuni componenti dell’umanità sopravvivranno alla prossima grande tribolazione. Costoro avranno la possibilità di vivere nel Paradiso ristabilito. Perciò Dio non creerà una nuova razza di esseri umani, una nuova umanità, un nuovo mondo di persone. La Bibbia, comunque, non usa kòsmos solo per far riferimento a tutta l’umanità.
Talvolta, ad esempio, il termine greco denota tutti gli esseri umani lontani da Dio. Ebrei 11:7 dice che “per fede Noè . . . condannò il mondo [kòsmos]”. Ovviamente egli non condannò ogni singola persona, tutti i componenti dell’umanità; Noè e sette suoi familiari sopravvissero al Diluvio. Analogamente Gesù pregò: “Non prego per il mondo [kòsmos], ma riguardo a quelli che tu mi hai dato . . . Il mondo li ha odiati, perché non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. — Giovanni 17:9, 14; confronta 2 Pietro 2:5; 3:6.
Soffermiamoci, però, su un altro senso ancora in cui la Bibbia impiega kòsmos, cioè quando lo fa per denotare il contesto, l’ordine o la sfera della vita umana.a Lo incontriamo usato in questo modo nelle seguenti parole di Gesù: “Quale beneficio avrà un uomo se guadagna tutto il mondo [kòsmos] ma perde l’anima sua?” (Matteo 16:26) È chiaro che Cristo non voleva intendere che una persona ‘guadagnasse l’intero mondo dell’umanità’, né ‘l’intero mondo delle persone lontane da Dio’. Non era l’umanità ciò che un materialista avrebbe potuto guadagnare, ma ciò che la gente aveva, faceva o organizzava. Lo stesso vale per ciò che disse l’apostolo Paolo circa il fatto che chi è sposato “è ansioso delle cose del mondo”. Similmente, il cristiano non deve ‘usare appieno il mondo’. — 1 Corinti 7:31-33.
Da questo punto di vista, kòsmos ha un significato simile a quello di un altro termine greco, aiòn, che può essere tradotto “sistema di cose” o “epoca”. (Vedi Ausiliario per capire la Bibbia, pagine 846-9). In alcuni casi si riscontra che i due termini possono essere quasi sinonimi. Prendete due esempi della somiglianza esistente tra kòsmos e aiòn: (1) Paolo scrisse di essere stato abbandonato da Dema, il quale aveva “amato il presente sistema di cose [aiòn]”. Ma l’apostolo Giovanni avvertì di ‘non amare il mondo [kòsmos]’, dal quale hanno origine “il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento”. (2 Timoteo 4:10; 1 Giovanni 2:15-17) (2) Giovanni 12:31 parla del “governante di questo mondo [kòsmos]”, che in 2 Corinti 4:4 viene definito “l’iddio di questo sistema di cose [aiòn]”.
Kòsmos, o “mondo”, può essere pertanto usato in riferimento sia a tutta l’umanità che al contesto della sfera umana. Per questa ragione possiamo giustamente e correttamente parlare della venuta di un “nuovo sistema di cose” o di un “nuovo mondo”. Sarà una nuova struttura, un nuovo ordine mondiale, o una nuova sfera della vita umana. Quasi tutti coloro che vivranno nel ristabilito Paradiso terrestre avranno già vissuto nel vecchio sistema di cose. Ma saranno sopravvissuti ad esso o saranno stati risuscitati. Perciò saranno sempre componenti della stessa umanità. Ma, senza più il mondo dell’umanità lontana da Dio e con un nuovo sistema, o ordine, nel quale prevarrà la rivelata volontà di Dio, quel Paradiso ristabilito sarà un nuovo mondo.
[Nota in calce]
a Il summenzionato dizionario fa notare che anche nel greco antico extrabiblico “kósmos diventa il vocabolo principale per indicare l’ordine cosmico, il sistema cosmico”. (Ibid.)
[Immagine a pagina 31]
La giusta umanità ristabilirà il Paradiso nel nuovo mondo