BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1959 | 1° novembre
    • Gesù morì alla sua passata condotta di vita terrena. Smise di vivere come un oscuro cittadino di Nazaret, lontano dagli sguardi del pubblico; mise da parte gli arnesi da falegname; si sottrasse all’autorità di un genitore terreno, sia di Giuseppe che di Maria; abbandonò la casa dove aveva certe responsabilità essendo il figlio maggiore e primogenito della famiglia. Cominciò ad adempiere certi aspetti vitali della legge di Dio data tramite Mosè inerenti all’incarico di sacerdote, di profeta come Mosè e in special modo inerenti al regno di cui era erede per mezzo del re Davide di Gerusalemme. Si dedicò agli interessi del regno che Giovanni Battista annunciava.

      Dopo aver fatto questo passo ed averlo confermato con il battesimo in acqua, Gesù aveva ancora la sua consapevole forza di volontà. Non era morto ad essa. La sua volontà era sempre stata quella di fare la volontà di Dio, qualunque essa fosse a quel tempo. Continuò a fare la volontà di Dio, come aveva fatto nel passato. Tuttavia, per fare la volontà di Dio dopo il battesimo in acqua, egli doveva esercitare la sua volontà più fermamente di prima. Perché? Perché la volontà di Geova era quella di rendere “perfetto . . . per mezzo delle sofferenze” questo principale Agente della salvezza umana. Per questo era necessario che Gesù esercitasse la sua volontà per decidere di affrontare le sofferenze e sopportarle. “Egli stesso ha sofferto essendo messo alla prova”. E durante la prova dovette esercitare la sua volontà per essere fedele, leale e ubbidiente a Dio. (Ebr. 2:10, 18) “Benché fosse Figlio [di Dio], imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì”. Per continuare a volere cose giuste dovette offrire “supplicazioni e anche invocazioni a colui che poteva salvarlo dalla morte, con gran grida e lagrime, e fu favorevolmente esaudito per il suo santo timore”. (Ebr. 5:7, 8) Durante l’agonia, quando il suo sudore si trasformò in gocce di sangue che cadevano per terra, egli pregò Dio: “Sia fatta non la mia volontà, ma la tua”. (Luca 22:41-44) Ciò richiese che esercitasse strenuamente la sua forza di volontà.

      Dopo il battesimo nella morte e la risurrezione dai morti, Gesù aveva ancora la sua forza di volontà. Quando Pietro gli chiese informazioni sul futuro dell’apostolo Giovanni, Gesù rispose: “Se io voglio che resti finché io non ritorni, che te ne importa? Tu seguimi”. (Giov. 21:22, 23, Ti) Di conseguenza, il glorificato Gesù Cristo nel cielo esercita ora la sua forza di volontà in armonia con la sua dedicazione e completamente d’accordo con la preghiera modello rivolta a Dio: “Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”.

      È quindi appropriato dire del battesimo in acqua del candidato dedicato: “Significa che la sua passata condotta è seppellita (come con l’immersione nell’acqua) ed egli esce fuori dall’acqua per fare soltanto il volere di Dio e camminare d’allora in poi in novità di vita”. — La Torre di Guardia del 15 dicembre 1955, pagina 751, paragrafo 8.

  • Scritture per dicembre
    La Torre di Guardia 1959 | 1° novembre
    • Scritture per dicembre

      Atteniamoci con vigilanza alle cose giuste. — 1 Tim. 4:16.

      1 Sii vigilante, e rafforza quel resto che stava per morire. — Apoc. 3:2, Ri. TG 1/8/58 24a

      2 Felici quelli che sono consapevoli della loro necessità spirituale. — Matt. 5:3. TG 1/9/58 3-5a

      3 Colui che ha formato l’occhio non vedrà egli? — Sal. 94:9, VR. TG 15/7/58 12

      4 Non dormiamo dunque come fanno gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobri. — 1 Tess. 5:6. TG 15/12/58 8, 9a

      5 Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato. — Luca 18:14, Ri. TG 15/5/59 22-24a

      6 Mentre dovreste essere insegnanti in considerazione del tempo, voi avete ancora bisogno di qualcuno che v’insegni dall’inizio i primi princìpi delle sacre dichiarazioni di Dio. — Ebr. 5:12. TG 1/3/58 17a

      7 Ma chi avrà perseverato sino alla fine è quello che sarà salvato. — Matt. 24:13. TG 1/1/59 1a

      8 Le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Non seguiranno affatto un estraneo. — Giov. 10:4, 5. TG 1/10/58 21a

      9 C’è qualcuno infermo fra voi? Chiami gli anziani della congregazione presso di sé, e preghino essi su lui . . . E la preghiera della fede renderà la salute all’indisposto. — Giac. 5:14, 15. TG 1/11/58 17a

      10 Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode. — Sal. 126:1, Ri. TG 1/4/59 17

      11 I consigli nel cuore dell’uomo sono come acque profonde, ma l’uomo di discernimento è colui che vi attingerà. — Prov. 20:5. TG 1/12/58 8-10a

      12 E Dio non farà giustizia a’ suoi eletti, i quali lo invocano giorno e notte e sarà lento a loro riguardo? Io vi dico che prontamente renderà loro giustizia. — Luca 18:7, 8, Ri. TG 15/2/59 23, 24a

      13 Perché a voi è stato dato mediante Cristo non solo il privilegio di riporre la vostra fede in lui, ma anche di soffrire per lui. — Filip. 1:29. TG 1/9/58 8, 9a

      14 Il mondo passa e anche il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre. — 1 Giov. 2:17. TG 1/9/58 15, 16a

      15 Non per potenza né per forza, ma per lo spirito mio, dice l’Eterno degli eserciti. — Zacc. 4:6, VR. TG 15/1/59 18a

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi