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Che significa per voi la vigilia d’Ognissanti?La Torre di Guardia 1962 | 15 ottobre
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che i bambini abbiano delle feste in costume o facciano dei giochi come la pesca delle mele. Tuttavia, farlo come parte della festa d’Ognissanti significherebbe celebrare tale festa religiosa pagana. Significherebbe compromettere i princìpi cristiani. Si può star certi che Cristo Gesù, che si attenne sempre a quello che diceva la Bibbia, avrebbe osservato i comandi divini: “Non seguite gli usi delle genti”. “Non abituatevi ai costumi delle nazioni”. (Lev. 20:23; Ger. 10:2, Na) Gesù non si lasciò mai influenzare da ragionamenti umani per far compromessi su comandi scritturali! Quindi neanche il cristiano d’oggi farà compromessi, anche se ciò significa essere diversi e separarsi dal mondo.
I primi cristiani seguirono fedelmente le orme di Gesù. Ubbidirono al comando: “Non vogliate formare una coppia spaiata aggiogandovi con gl’infedeli. . . . E perciò: ‘Uscite di mezzo a quelli e state separati — dice il Signore — e non toccate ciò che è immondo’”. (2 Cor. 6:14, 17, Na) Edward Gibbon nel suo libro Declino e caduta dell’impero romano (in inglese, Vol. I, pagine 396, 397) dice che i primi cristiani non prendevano parte a “i giochi che il principe e il popolo celebravano in onore delle loro particolari feste . . . Il cristiano, in quelle interessanti occasioni, era costretto a lasciare le persone che gli erano più care, piuttosto di commettere la colpa inerente a quelle cerimonie empie . . . Le pericolose tentazioni che da ogni parte erano in agguato per sorprendere il credente imprudente lo assalivano con raddoppiata violenza nei giorni delle feste solenni”.
La stessa situazione esiste ora. Il giorno di feste pagane come Ognissanti il vero cristiano vorrà essere particolarmente vigile ‘per serbarsi senza macchia dal mondo’. I genitori cristiani mostreranno vero amore per i loro figli spiegando loro perché i leali servitori di Geova non partecipano alla festa d’Ognissanti. Se come nel caso dei primi cristiani ciò ‘li costringe a separarsi dagli amici del vecchio mondo’, assicurateli che essi rallegrano il cuore di Geova con la loro posizione senza compromessi. — Giac. 1:27; Prov. 27:11.
E se la sera della vigilia d’Ognissanti vi trovate di fronte alla minaccia: “Scherzo o dono”? Dovreste fare un dono? I cristiani non sono egoisti, ma qui è implicato un principio, e i veri cristiani sono inflessibili quando si tratta di princìpi scritturali. Si potrebbe approfittare dell’occasione per spiegare questo, e persino invitare i ragazzi a tornare un altro giorno assicurandoli che potranno avere maggiori informazioni ed anche un dono.
Benché quella d’Ognissanti s’atteggi a celebrazione cristiana, è smascherata quale festa pagana. Non ha prodotto il frutto del puro cristianesimo ma è una notte in cui si teme per l’incolumità di ciò che ci appartiene. I cristiani attendono di vivere in un nuovo mondo in cui “abiterà la giustizia”. Si sforzano di vivere ora come sperano di vivere in avvenire, in quel nuovo mondo. Allora non si osserveranno feste pagane come quella d’Ognissanti; questo significa che il cristiano non le celebrerà neanche adesso. — 2 Piet. 3:13.
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Primo conferimento dei diplomi di Galaad a BrooklynLa Torre di Guardia 1962 | 15 ottobre
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Primo conferimento dei diplomi di Galaad a Brooklyn
IL LUNEDÌ 27 novembre 1961 sarà ricordato per molto tempo. “La famiglia Betel era in attesa d’avere qui una classe di Galaad”, disse il presidente N. H. Knorr ai 720 presenti, compresi i 100 studenti della trentaseiesima classe di Galaad. “Per voi è un giorno molto benedetto”, disse ai diplomati.
L’istruttore Fred Rusk li consigliò di ricordare le parole di Gesù: “Se Io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla”. (Giov. 8:54, Na) “Maggiore conoscenza con amore — una meravigliosa combinazione”, disse l’istruttore Harry Peloyan; “maggiore conoscenza senza amore — non ci accada mai”. U. V. Glass mise in risalto che questa prima classe tenuta a Brooklyn aveva avuto “un’opportunità che nessun’altra classe aveva mai avuto”. Nessun’altra classe aveva avuto tante conferenze tenute da membri del corpo governante e della famiglia Betel. Vi era stata una stretta relazione con l’organizzazione della sede centrale che nessuna classe precedente aveva goduto. Il direttore Edward Dunlap lo paragonò all’addestramento che Timoteo aveva avuto da Paolo, membro del corpo governante primitivo.
Dopo la lettura di telegrammi e congratulazioni da tutto il mondo, gli studenti ascoltarono il servitore della stamperia, Max Larson, il quale dichiarò che l’addestramento sul funzionamento coordinato o organizzazione li avrebbe aiutati ad aver successo nel ministero. George Couch, servitore della casa Betel, espresse apprezzamento per il loro buon esempio di diligenza e cooperazione.
Il vice-presidente della Società, Fred Franz, ricordò ai diplomati che si trovano in una guerra spirituale. Mettendo in risalto l’addestramento organizzativo ricevuto nella sede centrale dell’organizzazione visibile di Geova venne detto ai diplomati: “Siete stati addestrati qui affinché in caso di emergenza possiate essere pronti”. “Verrà un tempo in cui vi sarà un posto vacante o una breccia nell’organizzazione”, egli disse, riferendosi ad anticipati sforzi del Diavolo per “vincere individui preminenti nell’organizzazione, quelli che sono i pilastri”. “Ogni breccia nella prima linea deve essere colmata, e questo è un privilegio e un’opportunità per cui siete stati addestrati qui”. — Isa. 58:12.
Il fratello Knorr parlò quindi della necessità di avere coraggio e un cuore unito nel timore di Geova. “Il Diavolo vorrà che facciate compromessi”, disse l’oratore, additando la minaccia della prigione o di qualsiasi tentativo di corruzione interna dell’organizzazione. “Molti di voi saranno servitori speciali. Come sorveglianti dovrete considerare il vostro ministero molto seriamente”. Egli disse ai diplomati: “Non vorrete aver timore della posizione di servizio datavi. Ringraziate Geova di ciò”. Essi furono incoraggiati a imitare l’umiltà di Gesù e la prontezza di Paolo a lavorare per adempiere il suo ministero. ‘E se sarete tagliati fuori dal contatto con la Società; continuerete?’ egli chiese. Gli studenti furono ammoniti di incoraggiare i fratelli, edificarli e prendere la direttiva. ‘Assumete la responsabilità che deriva dalla vostra assegnazione’. “Geova vi dia la benedizione”. “La vostra fede è stata accresciuta”, disse il presidente. “E come voi avete maggior fede, così la Società ha maggior fede in voi. Crediamo che voi farete di più”.
Certamente questa trentaseiesima classe aveva ricevuto uno splendido addestramento per i compiti organizzativi delle filiali, per sovrintendere al ministero di campo, organizzare nuove congregazioni, e iniziare nuovi campi. Gli studenti avevano studiato la storia della religione, vera e falsa, e avevano fatto un’analisi interpretativa versetto per versetto dell’intera Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. Così preparati, si fecero dunque avanti per accettare le assegnazioni in cinquantatré nazioni come missionari, pionieri, membri delle famiglie Betel, servitori di circoscrizione, di distretto e di filiale. In una risoluzione presentata dal diplomato Leo Greenlees, la classe espresse la determinazione di continuare a fare le cose imparate. Quindi il fratello Knorr annunciò l’intervallo per il pasto serale.
Uno studio riassuntivo della Torre di Guardia fu tenuto alle 19,30, con commenti di studenti scelti sul soggetto “Portiamo il nome che incute timore”. Il presidente invitò poi alcuni studenti in rappresentanza di quarantaquattro paesi a pronunciare brevi discorsi d’addio. Col cuore traboccante d’amore e gratitudine per Geova, gli studenti espressero riconoscenza per i dieci mesi di addestramento ricevuto. Il primo studente disse che l’organizzazione di Geova diventa più bella più l’osservate da vicino. Tutti erano grati di aver frequentato la nuova Scuola di Galaad.
L’interessante programma di esperienze e impressioni della vita a Galaad si concluse alle 23,30 con un cantico e la preghiera pronunciata dal fratello Knorr. Il primo conferimento dei diplomi di Galaad a Brooklyn era stato un avvenimento benedetto da Geova.
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