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  • La provata qualità della nostra fede: Causa di lode e onore
    La Torre di Guardia 1976 | 1° ottobre
    • andare in cerca di guai o da provare piacere nelle difficoltà o nel martirio come se questo servisse a esaltarlo. Ma difese fermamente la verità. Scrivendo ai Tessalonicesi, si rallegrò che la buona notizia non fosse annunciata solo a parole, “ma anche con potenza e con spirito santo e forte convinzione . . . e voi diveniste imitatori nostri e del Signore, visto che accettaste la parola fra molta tribolazione con gioia dello spirito santo”. — 1 Tess. 1:5, 6.

      24. Quali benedizioni si hanno dimostrando una fede simile a quella di Paolo?

      24 Pochi di noi avranno mai tutte le prove che ebbe Paolo. Tuttavia possiamo dimostrare una fede simile alla sua. Possiamo ricordare le incoraggianti parole che disse agli Ebrei: “Ora noi non siamo di quelli che tornano indietro alla distruzione, ma di quelli che hanno fede per conservare in vita l’anima”. (Ebr. 10:38, 39) Sapendo che la provata qualità della nostra fede produce perseveranza, dovremmo essere imitatori di Paolo com’egli lo fu di Cristo Gesù. Con la nostra fedele perseveranza malgrado le prove che sopraggiungono, sappiamo che anche nel nostro caso la provata, durevole qualità della nostra fede sarà “causa di lode e gloria e onore alla rivelazione di Gesù Cristo”. — 1 Piet. 1:5-7, 9; Giac. 1:2, 3.

  • Non consideriamo la nostra vita troppo cara!
    La Torre di Guardia 1976 | 1° ottobre
    • Non consideriamo la nostra vita troppo cara!

      1. Che cosa disse Gesù che sarebbe accaduto ai suoi seguaci negli “ultimi giorni”?

      NELLA sua profezia a lungo termine che abbraccia un periodo di 1.900 anni, Gesù predisse che negli ultimi giorni la persecuzione dei suoi fedeli seguaci si sarebbe intensificata. Egli avvertì: “Vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, e sarete trascinati davanti a re e governatori per amore del mio nome. Vi riuscirà di testimonianza . . . Vi darò una bocca e una sapienza, a cui tutti i vostri oppositori insieme non potranno resistere né contraddire. Inoltre, sarete consegnati anche da genitori e fratelli e parenti e amici, e metteranno a morte alcuni di voi, e sarete odiati da tutti a causa del mio nome”. — Luca 21:12-17.

      2. (a) Per quali particolari ragioni non soffrono i cristiani? (b) Ma da quale parte si può attendere la persecuzione?

      2 Gesù non disse queste cose per scoraggiare i suoi seguaci, ma per premunirli. Disse loro di ‘non aver timore’ poiché “chi avrà trovato la sua anima la perderà, e chi avrà perduto la sua anima per amor mio la troverà”. (Matt. 10:31, 39) Quindi, da quel tempo fino a ora i cristiani non sono rimasti sorpresi o perplessi per l’opposizione incontrata quando hanno difeso la verità o parlato ad altri della buona notizia. Tuttavia, non hanno mai sofferto a causa di trasgressione. “Mantenete la vostra condotta eccellente fra le nazioni”, esortò Pietro. “Poiché vi basta il tempo passato nel fare la volontà delle nazioni quando compivate opere di condotta dissoluta”. (1 Piet. 2:12; 4:3) “È meglio soffrire perché fate il bene, se la volontà di Dio lo desidera, anziché perché fate il male”. (1 Piet. 3:17) Era inevitabile che ci fosse opposizione da parte del grande avversario od oppositore, Satana, e di quelli schierati con lui contro i servitori di Geova. Paolo lo poté confermare per esperienza personale, poiché scrisse a Timoteo: “Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione riguardo a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. — 2 Tim. 3:12; 1:7, 8.

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