Splendidi provvedimenti per edificare e rafforzare la fede
AVETE già espresso sentiti ringraziamenti a Dio per il nuovo libro È la Bibbia realmente la Parola di Dio?, non è vero? Un fratello ha scritto: “Voglio ringraziarvi in special modo per esso. È un magnifico compendio di preziose informazioni”. E una sorella esclamò: “Geova ci ha veramente benedetti, dandoci un’altra eccellente pubblicazione utile nello studio della Bibbia!” Possiamo tutti convenirne, non è vero?
Ricordate come tutti vi sentiste all’assemblea la scorsa estate quando fu presentato questo nuovo libro. Che emozione udire del suo contenuto e poi più tardi sfogliare il libro, osservarne i capitoli!
Infatti, all’assemblea fu anche dimostrato come ci sarà sommamente utile nel ministero. Possiamo subito convenire che è un magnifico provvedimento, non è vero?
Probabilmente anche prima di terminare la lettura del libro, ne lasciaste a qualcuno una copia, sapendo che il libro andava «proprio bene» per quel tipo di persona. Avete ora terminato la personale lettura del libro È la Bibbia realmente la Parola di Dio? Se no, vorreste qualche aiuto mentre lo leggete? Voi che l’avete letto, desiderereste un rapido ma completo ripasso del suo contenuto, un ripasso che metta in risalto come certo materiale in esso contenuto si può usare nel predicare ad altri? È stato preso un altro splendido provvedimento proprio a questo scopo. A cominciare da febbraio, questo libro sarà trattato completamente nella vostra congregazione per mezzo di sei discorsi per gli invitati.
Vi sarà d’aiuto!
Come cristiani testimoni di Geova abbiamo già fede in Dio e nella sua Parola, non è vero? Come i credenti tessalonicesi, consideriamo la Bibbia, “non come la parola degli uomini, ma, quale veracemente è, come la parola di Dio”. (1 Tess. 2:13) Tuttavia, l’apostolo Paolo scrisse a quegli stessi credenti che la loro «fede cresceva straordinariamente». (2 Tess. 1:3) Anche la nostra fede può crescere. Si può rafforzare. Questi discorsi aiuteranno la nostra fede a crescere.
Anche se avete buona ragione d’accettare la Bibbia quale Parola di Dio, forse avete sentito qualcuno fare certe domande. Per esempio: Dove andò l’acqua che coprì la terra nel giorno di Noè? Poterono il sole e la luna fermarsi realmente al tempo di Giosuè? Come poté un Dio misericordioso distruggere dei bambini?
Forse avete un’idea generale delle risposte scritturali a queste domande. Ma una particolareggiata e soddisfacente considerazione di queste cose non vi aiuterebbe a rafforzare la vostra fede e ad essere meglio preparati per aiutare altri? I sei discorsi per gli invitati basati sul libro Parola di Dio vi aiuteranno notevolmente a questo riguardo. Questi e molti altri punti saranno considerati in modo equilibrato e piacevole.
Accertatevi di ascoltare l’annuncio su quando saranno pronunciati nella vostra congregazione questi discorsi basati sul libro Parola di Dio. Nella maggioranza delle Sale del Regno saranno pronunciati le prime due domeniche di febbraio, marzo e aprile. Portate con voi la vostra copia del libro a questi discorsi. Quindi, mentre l’oratore considera i punti e richiama l’attenzione su specifico materiale del libro, potete seguire e conoscere anche meglio questo nuovo provvedimento. Egli può disporre in anticipo che leggiate certe citazioni dal libro, o potete essere in grado di rispondere a domande rivolte all’uditorio.
I sei discorsi considereranno progressivamente il materiale del libro. Per esempio, i primi due discorsi tratteranno tre capitoli ciascuno, e i successivi quattro, due capitoli ciascuno. Così, considererete il libro completamente. Mentre vedete punti che vi saranno utili nel rendere testimonianza ad altri, potete prenderne nota nel margine o sottolinearli. E le presentazioni avranno lo scopo di concentrare l’attenzione sulle idee principali del libro e sul modo in cui si possono usare specifiche informazioni nel ministero. Ci saranno domande rivolte all’uditorio e dall’uditorio, dimostrazioni, gruppi di esperti, oltre a usare altri interessanti metodi.
Sarebbe bene disporre di leggere in anticipo i capitoli da considerare. Così potrete concentrarvi su come usare il materiale. Ricordate che molto probabilmente i presenti nell’uditorio prenderanno parte ai discorsi. Tuttavia, anche se a volte non siete in grado di esaminare i capitoli prima dell’adunanza, non mancate d’essere presenti per trarre beneficio dall’incoraggiante presentazione.
Siate certi di invitare . . .
Come completereste l’esortazione: “Siate certi di invitare . . .”? Chi pensate debba essere presente con voi?
L’apostolo Paolo parlò di alcuni del suo giorno che «non avevano nessuna speranza ed erano senza Dio nel mondo». (Efes. 2:12) Non avete qualche conoscente o parente che corrisponda a tale descrizione? In questo tempo in cui la fede di molti è diminuita o è svanita, è una cosa eccellente avere questo speciale programma per considerare materiale che dovrebbe aiutare le persone a edificare o rafforzare la fede! In realtà, l’attenta considerazione del libro: È la Bibbia realmente la Parola di Dio? dovrebbe servire proprio a questo, non vi pare? Nella maggior parte dei casi, le persone hanno lasciato che la critica o il generale scetticismo facesse loro perdere la fede in Dio e nella sua Parola. Un’imparziale e attenta considerazione di alcune delle principali pietre d’inciampo dovrebbe aiutare queste persone a capire che c’è vera ragione per nutrire fede, e che possono credere che la Bibbia è la Parola di Dio. Com’è essenziale, giacché senza fede è impossibile piacere a Geova. — Ebr. 11:6.
Pensate a quelli che sono vicini a voi. Il vostro coniuge ha profonda fede in Dio e crede che la Bibbia è la Parola di Dio? Che dire dei vostri vicini o parenti che frequentano la scuola superiore o l’università? Non pensate che verrebbero se ne parlaste loro con entusiasmo, invitandoli a venire ad ascoltare un discorso come «Racconti biblici della creazione e del Diluvio: Fatti reali o invenzione?».
Che dire della persona con cui tenete uno studio biblico a domicilio? Gli altri familiari sono forse scettici o deboli nella fede? Ritiene il marito che la Bibbia sia antiquata o che non gli interessi? Perché non invitarlo a udire discorsi come «Le profezie bibliche implicano la vostra vita» e «Consigli pratici provveduti da Dio per l’uomo»? Avete incontrato nel vostro territorio persone che non credono nella Bibbia perché non sono neppure cristiani nominali, forse venendo da un Paese dove prevale il paganesimo? Fate uno sforzo straordinario per invitare queste persone ad assistere all’intera serie di discorsi. Mettete in risalto che gli stessi discorsi vengono pronunciati in ogni congregazione dei testimoni di Geova in Italia. Potete incoraggiare coloro che in passato hanno assistito ai discorsi per gli invitati solo ogni tanto a non mancare a questi discorsi; sono discorsi che non hanno certamente mai udito prima.
La disposizione di questi discorsi è davvero uno splendido provvedimento per edificare e rafforzare la fede. Riflettete con entusiasmo la vostra convinzione di ciò. Sii deciso a invitare altri, ad essere presente tu stesso e a partecipare.
Suggerimenti per gli oratori
L’anno scorso avemmo una serie di speciali adunanze per considerare il libro Verità. I fratelli e le persone interessate li accolsero con sommo piacere. Fra l’altro, ciò torna a credito di voi fratelli che vi impegnaste strenuamente per preparare e pronunciare quei discorsi. Ora vi è posta una sfida che, se accettata con successo, avrà come risultato un’altra vera benedizione per quelli che saranno presenti e un grande coro di lode a Geova.
Gli attuali discorsi si basano direttamente sul libro È la Bibbia realmente la Parola di Dio? Non c’è bisogno di fare ricerche per trovare ulteriore materiale. Ne avrete più che a sufficienza nei capitoli assegnati. Uno dei principali scopi di questi discorsi è di aiutare i fratelli a conoscere bene il libro. Contribuirete notevolmente a questo scopo se considererete il materiale assegnato nell’ordine in cui è presentato nel libro. Siate certi di fare riferimento al libro, rivolgendo l’attenzione dell’uditorio a specifici paragrafi o citazioni. Vogliamo che facciate questo! In tal modo impareranno a conoscere il libro.
Naturalmente, tu stesso dovrai conoscere bene tutto il materiale dei capitoli che ti sono assegnati. Studia attentamente l’appropriato schema provveduto qui di seguito. Fissati in mente i punti principali e mettili in risalto. Così, anche se alcuni nell’uditorio dimenticano certi dettagli, potranno capire i punti principali. Forse li puoi elencare su un prospetto o sulla lavagna. Ripetili più spesso che sia possibile, secondo che tu lo ritenga pratico.
Nel considerare le scritture, puoi leggerle tu stesso o farle leggere da proclamatori nell’uditorio avvisati in anticipo. Fa’ partecipare l’uditorio, il più possibile. Rendi memorabile e informativo il discorso.
Tieni presenti quelli che sono lì per la prima volta e che possono non avere ancora deciso che la Bibbia è realmente la Parola di Dio. Parla con logica. Sii entusiasta e mostra tuttavia che c’è buona ragione per dire quello che dici. Sii convinto e convincente. Aiuta questi nuovi a capire le idee principali.
Negli schemi ci sono raccomandazioni che, se seguite, renderanno il discorso più vario. Ogni volta che è possibile, cerca di includerle. Anche nelle congregazioni più piccole con uno sforzo si può ottenere una certa varietà. Se ci sarà un simposio, i partecipanti dovrebbero incontrarsi in anticipo per stabilire i dettagli. Le dimostrazioni contribuiranno a rendere interessante e di valore pratico la tua parte, ma si dovrebbero provare bene.
Porta con te al podio la tua copia del libro È la Bibbia realmente la Parola di Dio? Fai riferimento ad esso di frequente. Nel far questo, annuncia ogni volta chiaramente la pagina che consideri. Non potrai considerare particolareggiatamente ogni paragrafo, ma i fratelli che seguono nel loro libro dovrebbero essere in grado di vedere che consideri il materiale assegnato in modo progressivo.
La tua parte è una sfida. Questo è materiale nuovo e il modo in cui si deve presentare può pure essere nuovo per te. Impegnati. Sii preparato. Con la tua fiduciosa presentazione aiuta i fratelli ad apprezzare lo splendido provvedimento di questo nuovo libro.
I seguenti suggerimenti sono specificamente per gli oratori incaricati, ma tutti li possono leggere, poiché stuzzicheranno il vostro appetito per ciò che si farà.
1. Racconti biblici della creazione e del Diluvio: Fatti reali o invenzione?
Può essere fatto da due oratori. In questa particolare occasione non occorre che il presidente introduca il programma, ma il presidente dovrebbe concludere il programma. Il primo oratore comincia, trattando il primo capitolo, quindi introduce il secondo oratore, che considera il successivo capitolo. Il primo oratore torna e presenta il terzo capitolo.
Capitolo I: (Min. 10) Da’ il benvenuto all’uditorio alla serie di discorsi relativi alla domanda: È la Bibbia realmente la Parola di Dio? Il materiale è tratto dal libro (mostralo all’uditorio). Domanda significativa perché alcuni fanno domande come (pagina 5). Le loro domande servono da introduzione a: Perché esaminare la Bibbia? Ci sono almeno sette buone ragioni per investigarla. Invita l’uditorio a contarle (ciascuno dei primi sette paragrafi dalle pagine 6-9). Invita l’uditorio a mettere alla prova la Bibbia. Il racconto iniziale della Bibbia riguarda la creazione. È ragionevole accettarlo come fatto reale?
Capitolo II: (Min. 30) Coloro che cominciano a leggere la Bibbia spesso considerano il racconto della creazione in Genesi come impossibile invenzione. Un’attenta considerazione d’esso dà vera ragione di considerarlo un fatto reale. Punti principali da mettere in risalto: (1) Il racconto della creazione non si basa su miti. Si paragoni il mito babilonese con la Bibbia. Menziona la forma della terra. Leggi Giobbe 26:7. (2) La Bibbia dà una ragionevole spiegazione dell’origine dell’universo. Leggi una citazione sull’incertezza delle teorie scientifiche. Per credere nelle teorie ci vuole fede. Usa la citazione a pagina 17. Solo la Bibbia risponde alle domande circa la fonte dell’energia. Leggi o cita Isaia 40:26. (3) L’ordine della creazione indicato nella Parola di Dio è fidato. [Puoi elencare sulla lavagna gli avvenimenti dei sei giorni]. Brevissimi commenti sulla durata dei giorni creativi. Mostra che la conoscenza scientifica sulla primissima storia della terra è incerta. Tratta il problema dell’apparente contraddizione fra il Primo Giorno e il Quarto Giorno, leggendo Genesi 1:3-5, 14, 16, 19. Considera il problema della vegetazione che crebbe e sussisté nel «terzo giorno». [Entrambi i problemi possono essere presentati dall’uditorio]. Solo brevi commenti circa la testimonianza delle rocce. Considera l’incertezza dei metodi di datazione, usando una citazione. In relazione al Sesto Giorno, spiega che la descrizione biblica dell’origine delle razze è logica. Usa una citazione a pagina 30. Ricapitola, indicando che la scienza non ha tutte le risposte, e che ci vuole fede per accettare le teorie scientifiche. Le informazioni bibliche sono ragionevoli e fidate. (4) Non si può accettare il racconto della creazione a metà. Collega Matteo 19:4-6. Evidente che ci sono buone ragioni per accettare come fatto reale il racconto biblico della creazione.
Capitolo III: (Min. 15) Descrivi rapidamente il Diluvio giacché alcuni possono non avere in mente i particolari. Presenta l’obiezione che il Diluvio fu solo locale, e ragiona sul punto. Menziona che alcuni accusano che il racconto sia inventato a motivo di ciò che è detto circa la fonte da cui provenne e il luogo dove andò l’acqua. Accenna in breve alla fonte dell’acqua. Leggi Genesi 7:17-20 e considera come ciò poté accadere. Usa le citazioni alle pagine 37 e 38. In armonia con le indicazioni dell’antico clima e l’immensa distruzione nel passato. Menziona le tradizioni del Diluvio, dando il senso della citazione senza leggerla. Leggi Genesi 6:20 e tratta il quarto paragrafo a pagina 42. Riassumi i punti principali: (1) Diluvio universale possibile secondo le scoperte scientifiche. (2) Le estese tradizioni del Diluvio indicano che il Diluvio accadde effettivamente. (3) Tutte le «specie» animali poterono ragionevolmente essere preservate durante il Diluvio. Metti in risalto che non c’è bisogno di spiegare il Diluvio secondo le teorie meccaniche o scientifiche per accettarlo. Abbiamo ampia conferma in quanto Gesù e gli apostoli vi credettero. Concludi il discorso commentando che i risultati dell’investigazione in questi due campi fanno luce sulla Bibbia indicando che contiene fatti reali e non invenzione. Forse vi interessano altri campi, come se la Bibbia è in armonia con la storia, come poterono avvenire i miracoli o se la Bibbia è coerente. Discorsi successivi considereranno questi soggetti.
2. È il racconto biblico realmente un fatto storico?
Il presidente può annunciare che l’oratore avrà un gruppo di due o tre persone che forniranno informazioni storiche sul soggetto.
Capitolo IV: (Min. 25) La Bibbia non si basa sulla storia secolare. È essa stessa storia, più antica e più fidata delle altre. Ma per essere verità, dev’essere verace anche su questioni storiche. Vale la pena di paragonare la Bibbia con altra accurata storia secolare per vedere se sono d’accordo. Ci sono numerosi punti d’armonia. Usa Isaia 20:1. Accenna a esempi del racconto di Giuseppe. Leggi personalmente la prima citazione a pagina 47. Presenta l’obiezione che la Bibbia non è completamente in armonia con la storia. Invitando uno del gruppo a leggerne parte, illustra con l’«Elenco dei re» perché non è necessariamente così. Dimostra l’armonia leggendo Genesi 11:8, 9 e chiedendo una citazione che lo sostenga. Non ci si può fidare di tutti gli antichi storici. Sostieni con una citazione. Potresti invitare l’uditorio a fare una domanda sulla fidatezza delle antiche iscrizioni. Usa Esodo 12:12 e parla dell’Egitto. Quindi parla brevemente dell’Assiria e di Babilonia, chiedendo una citazione. Mostra che le differenze non devono causare preoccupazione, considerando Sennacherib. Commenta brevemente la storia cronologica. Chiedi sia letta la citazione a pagina 58. Ripassa i punti principali: (1) Ci sono numerosi punti di armonia fra la Bibbia e la storia antica. (2) Le registrazioni storiche si devono valutare, non considerare sempre totalmente corrette. (3) Le differenze fra la Bibbia e altra storia antica non sono causa di preoccupazione. Concludi con osservazioni sull’onestà e preservazione della Bibbia.
Capitolo V: (Min. 18) Puoi annunciare che nell’uditorio certuni hanno fatto domande che vorrebbero fossero considerate. Comincia commentando la veracità del racconto delle Scritture Greche Cristiane. Menziona I Tessalonicesi 2:13 e la prima citazione a pagina 63. Chiedi siano fatte le domande. (1) Con tanti libri moderni che asseriscono che la descrizione evangelica di Gesù sia ingannevole, come si può stabilire che i commenti fatti circa Gesù nelle Scritture Greche sono accurati? Usa la citazione degli «Annali» a pagina 63 e l’altra citazione di pagina 63. Spiega perché non dovremmo aspettarci che i commenti secolari lodino Gesù. I riferimenti furono fatti da oppositori. (2) Come si può stabilire che le Scritture Greche sono racconti accurati, che presentano fatti storici? Leggi e ragiona su Luca 3:1, 2. Stessa accuratezza nei particolari di altri libri delle Scritture Greche. Invita a leggere la citazione di F. F. Bruce a pagina 67. Illustra con breve riferimento a Atti 13:7. Parla del tipo di uomini impiegati per scrivere le Scritture Greche. (3) Se il racconto è fidato, e presenta fatti storici, perché molti lo rigettano? Molti, compresi gli ecclesiastici, lo rigettano perché il loro modo di vivere è condannato da esso. Per alcuni, il prezzo dell’accettazione è troppo alto; il problema sta nel loro cuore. Ripassa i punti principali: (1) Racconti evangelici su Gesù degni d’essere accettati. (2) Ci sono molte evidenze di fidatezza nelle Scritture Greche. (3) Le ragioni per cui la Bibbia è rigettata da molti dovrebbero spingerci a investigare il nostro cuore. Concludi con commenti circa l’importanza di esaminare i fatti storici nel racconto delle Scritture Greche. Menziona Giovanni 20:31. Esorta l’uditorio a leggere le Scritture Greche.
Capitolo VI: (Min. 12) Si può pronunciare come un normale discorso. Alcuni che leggono la Bibbia sono disposti ad accettare i commenti storici circa uomini o avvenimenti ma trovano difficile credere ai miracoli narrati nella Bibbia. Non dovrebbero dire che i miracoli siano impossibili. Usa la citazione a pagina 75. Metti in risalto la potenza di Dio, parafrasando Romani 1:20. Illustra con l’esperienza di Giosuè e del ferro di scure che galleggiò. C’è estesa incredulità rispetto alla nascita da una vergine. Che Dio facesse questo è possibile come creare una persona vivente o trasmettere la vita. Gli scienziati hanno ancora molto da imparare. I miracoli della Bibbia accaddero per buone ragioni. Metti in relazione le guarigioni di Gesù con Rivelazione 21:4 e la nostra speranza per il futuro. Che non vedessimo i miracoli di Gesù non è una ragione per negare che sono un fatto storico. La Bibbia contiene la più vigorosa evidenza dei miracoli. Ragionevole aspettarsi che i miracoli ci diano un’indicazione della volontà di Dio per il futuro. Riassumi l’intero discorso ripetendo i punti ripassati nella prima e nella seconda parte, quindi commenta che i miracoli della Bibbia non sono contrari alla vera scienza e ci danno un’assicurazione per il futuro. Invita tutti a studiare regolarmente coi testimoni di Geova le promesse della Bibbia.
3. La Bibbia: Contraddittoria o coerente?
Può essere pronunciato da uno o due oratori. Fa venire al podio o sedere in prima fila nell’uditorio un gruppo di fratelli e sorelle per porre problemi che l’oratore o gli oratori risolveranno.
Capitolo VII: (Min. 20) Alcuni asseriscono che la Bibbia non ha la loro fiducia perché non è coerente neppure con se stessa. Certuni di quelli che fanno tali asserzioni possono non aver mai letto personalmente la Bibbia; ripetono pappagallescamente quello che hanno udito da altri. Tuttavia, nell’interesse di coloro che sinceramente credono che la Bibbia sia incoerente, vale la pena di considerare alcuni problemi. Un gruppo è preparato a presentarli. (1) I racconti paralleli di Matteo e Giovanni sembrano contraddittori su chi chiese a Gesù uno speciale privilegio. Fa leggere all’interrogante i racconti di Matteo 20:20, 21 e Marco 10:35-37. Nel dare la spiegazione menziona la citazione dell’«Encyclopædia Britannica» e Matteo 20:24. Illustra che diversi punti di vista dello stesso avvenimento possono sembrare in disaccordo. (2) I racconti della guarigione operata da Gesù in un’occasione pare differiscano in quanto a numero e località. [Leggi o parafrasa appropriati versetti secondo il tempo disponibile determinato durante la prova]. Considera la citazione di pagina 85. Spiega che ciò prova che il punto di vista dello scrittore e la conoscenza dei precedenti possono chiarire apparenti contraddizioni. (3) Giovanni 1:18 dice che nessun uomo ha mai visto Dio, ma Esodo 24:9, 10 sembra contraddire ciò. [Fa leggere all’interrogante Esodo 24:9, 10]. Spiega che il contesto risolve il problema, usando Esodo 24:11. Poi spiega che un simile ragionamento ci aiuta a capire le differenze fra le due genealogie di Gesù presentate in Matteo e Luca [non considerare questo punto] e il problema di dove Caino prese moglie. Spiega brevemente riguardo a Caino e parafrasa Genesi 5:4. Concludi che abbiamo visto quelle che sembravano contraddizioni chiarite riconoscendo (1) che diversi scrittori possono avere diversi punti di vista, (2) che la conoscenza dei precedenti chiarisce apparenti contraddizioni e (3) che il contesto spesso influisce su tali cose. Che tali apparenti problemi esistano, in effetti va a credito della Bibbia perché mostra che non ci fu collusione fra gli scrittori, che il racconto non fu «adulterato».
Capitolo VIII: (Min. 35) Alcuni asseriscono che più serie apparenti incoerenze nella Bibbia riguardino le sue norme morali, anche se parrebbe che la Bibbia sia di qualità morale superiore in quanto ha leggi che vanno molto al di là delle leggi umane. Considereremo tipiche obiezioni presentate dal gruppo. (1) Come si può pensare che la Bibbia presenti un codice morale da Dio quando narra dell’ubriachezza di Noè e dei suoi risultati? Narra o fa narrare in breve Genesi 9:20-27. Spiega, mettendo in risalto Proverbi 20:1. Commenta che tale franchezza della Bibbia dovrebbe meravigliarci, e includi la citazione a pagina 92. Considera che i pensieri di Dio sono più alti dei nostri, e leggi Ezechiele 18:29, 30. (2) Alcuni accusano che un Dio morale non avrebbe mai fatto distruggere i Cananei, compresi bambini piccoli. Da’ il senso di Deuteronomio 9:5. Menziona la malvagità messa in risalto in Levitico 18, compresi incesto, sodomia e bestialità; leggi infine 18:27. Menziona il primo paragrafo della citazione a pagina 94. Le azioni di Dio mostrano che non è pronto a distruggere le persone imperfette. Considera la questione dei bambini, leggendo Deuteronomio 30:19, 20. Metti in risalto i punti del primo e del secondo paragrafo a pagina 96. Mostra che oggi i genitori possono imparare qualche cosa da questo esempio. (3) Alcuni ritengono che la Bibbia sia incoerente perché la legge mosaica implicava “occhio per occhio” o la rappresaglia, mentre il cristianesimo mette in risalto il perdono. Ma la legge mosaica non incoraggiava la vendetta personale, come si vede da Romani 12:19. Similmente i cristiani non devono «vendicarsi». Geova stesso aderì al principio di «anima per anima». Illustra dando il senso di Romani 5:12 e I Timoteo 2:5. Dio è rimasto lo stesso, sebbene ciò che richiede da noi possa cambiare col progredire del suo proposito. Le Scritture Ebraiche parlano di guerra ma additano anche il “Principe della pace”. Le Scritture Greche Cristiane mettono in risalto lo spirito pacifico ma anche la veniente guerra in cui la malvagità sarà eliminata. Ripassa i punti principali: (1) La Bibbia contiene racconti di errata condotta che servono da esempi ammonitori. (2) Dobbiamo considerare le azioni di Dio dal suo punto di vista, non dall’imperfetto, emotivo punto di vista umano. (3) La sua norma di moralità è rimasta coerentemente alta. Concludi mostrando che la nostra reazione a ciò che leggiamo nella Bibbia può rivelare quello che abbiamo nel cuore e influire sulla nostra vita eterna. Dobbiamo esaminare attentamente le norme morali della Bibbia e imparare dalle Scritture. Possiamo essere grati che la Bibbia esponga le esigenze per quelli che vogliono piacere a Dio. Usa Michea 6:8 e il senso di Giosuè 24:15. Incoraggia l’uditorio a tenere presente mentre leggono la Bibbia che essa non si contraddice e che le lezioni morali in essa contenute sono importanti per il nostro eterno benessere.
4. Le profezie bibliche implicano la vostra vita
Può essere presentato da uno o due oratori. Dimostrazioni ben provate saranno il segreto per rendere efficace il discorso.
Capitolo IX: (Min. 35) Puoi iniziare leggendo Isaia 46:10. Spiega che ciò significa la capacità di Dio di predire il futuro. Si dice spesso che egli lo predisse per mezzo dei profeti ebrei, che furono diversi da altri antichi profeti. Usa la citazione a pagina 103. Alcuni obiettano, dicendo che le profezie bibliche siano semplicemente accorte predizioni o storia mascherata da profezia. Giacché la nostra vita è implicata nella veracità e nell’accuratezza delle profezie bibliche, esse meritano attenta considerazione. Usa come esempio la profezia sulla distruzione di Gerusalemme. Accenna a Geremia 25:1, 2 e leggi i versetti 8-11. Spiega come si adempì e leggi la citazione di W. F. Albright a pagina 105. Narra le profezie su Babilonia e l’adempimento. Accenna a Erodoto ma non leggere. Menziona Senofonte. Una più rimarchevole profezia riguarda Alessandro Magno di Grecia. Leggi Daniele 8:1, 8. Non si tratta di interpretare o torcere l’applicazione; la Bibbia stessa dà la spiegazione. Leggi Daniele 8:20-22. Commenta l’adempimento. Menziona di nuovo l’accusa che la profezia biblica sia storia mascherata da profezia. I critici che muovono questa accusa non possono presentare nessun logico o ragionevole motivo per cui si sarebbe fatto questo. Al contrario, c’è ragione di pensare che sacerdoti che possedettero parti della Bibbia non fecero alterazioni. Alcune profezie bibliche sarebbero sembrate improbabili, come la permanente distruzione di Babilonia. Le profezie bibliche non sono vaghe; alcune sono molto particolareggiate, specialmente le profezie riguardanti Gesù. Le informazioni circa le profezie bibliche possono essere utili per mostrare ad altri che la Bibbia è realmente la Parola di Dio. Per dimostrare come si può far questo usando il libro «Parola di Dio», notate la seguente dimostrazione: Un fratello e una sorella visitano una giovane coppia. Il fratello menziona l’importanza del nostro tempo perché è additato dalle profezie bibliche. L’uomo obietta: ritiene che le «profezie» della Bibbia siano semplici coincidenze. Il fratello si mostra comprensivo. Accenna alle profezie di Daniele, considerando le pagine 108 e 109 del libro «Parola di Dio». L’uomo ammette che ciò effettivamente accadde ad Alessandro. Si chiede se la profezia non poté essere scritta dopo che gli avvenimenti erano accaduti. Il fratello usa i pensieri alle pagine 109 a 111. Mette in risalto che alcune profezie sarebbero state improbabili. Legge Isaia 13:19, 20. Mostra la citazione di A. Parrot a pagina 112. Indica il prospetto alle pagine 113-115. Legge la citazione a pagina 113. Dice che Gesù dimostrò d’essere profeta predicendo la distruzione di Gerusalemme. La conversazione finisce. L’oratore riprende. Gesù fu il più grande profeta. Leggi e parafrasa Luca 19:41-44; 21:20-24. Spiega perché questo non avrebbe potuto scriversi dopo la distruzione di Gerusalemme. Menziona l’adempimento e la citazione a pagina 119. Concludi, mettendo in risalto che le profezie della Bibbia non riguardano solo avvenimenti passati, si riferiscono anche al nostro tempo e alla nostra vita.
Capitolo X: (Min. 20) [Tieni presente durante questa parte che il punto principale non è di provare che viviamo negli “ultimi giorni” ma che le profezie adempiutesi sono la prova che la Bibbia è la Parola di Dio]. Per credere che la Bibbia è la Parola di Dio, alcuni vogliono vedere la sua diretta relazione con la loro vita e personale esperienza. La Bibbia decisamente fa questo; le sue profezie si adempiono in questa generazione. Breve accenno a Matteo 24 e Luca 21, quindi presenta l’obiezione del terzo paragrafo a pagina 121. Rivelazione mostra che sarebbe stato un adempimento futuro. Leggi Rivelazione 6:3, 4. Menziona la citazione da «World War I», a pagina 123. Usa i fatti della citazione a pagina 124, senza leggerla. Cita Matteo 24:7 e fa leggere la prima citazione a pagina 125 del «Times». Metti in risalto che il punto per cui si considera ciò è per vedere se le profezie bibliche implicano la nostra vita e quindi se la Bibbia è la Parola di Dio. Accenna a Rivelazione 6:7, 8 e Luca 21:11, senza leggere. Usa la citazione a pagina 126. Fa’ le domande che si trovano in cima a pagina 127. Cerca e leggi Luca 21:10, 11, mettendo in risalto i terremoti. Fa’ un breve riassunto delle statistiche dei terremoti. Accenna solo brevemente alle pagine 129 e 130. Alcuni dicono che l’aumento dei delitti significhi solo migliori metodi di divulgazione delle notizie. Rivolgi l’attenzione alla citazione a pagina 131 di J. E. Hoover. L’attitudine verso il prossimo è cambiata. Queste informazioni generiche possono essere molto utili per destare in altri l’interesse di sapere se la Bibbia è realmente la Parola di Dio. Introduci breve dimostrazione: Un proclamatore nell’opera di casa in casa incontra un padrone di casa che pensa che i Testimoni prendano la Bibbia troppo alla lettera. Ritiene che la Bibbia contenga alcuni buoni princìpi morali ma anche altri libri religiosi li contengono. Il proclamatore l’ammette, ma pone in rilievo che questo implica se la Bibbia è realmente la Parola di Dio. Altri libri religiosi non contengono profezie che possiamo vedere adempiersi. Egli mostra al padrone di casa la pagina 122 e legge Rivelazione 6:3, 4. Richiama l’attenzione sulla citazione di «World War I». Usa Matteo 24:7 a pagina 124 e l’ultima citazione a pagina 125. Accenna molto brevemente alle informazioni alle pagine 126-128, senza scendere nei particolari. Egli ragiona accuratamente sul materiale sotto l’intestazione «Tutto deve adempiersi in questa generazione». Commenta che se queste profezie si adempiono effettivamente, ciò sostiene la veduta che la Bibbia è la Parola di Dio. Offre al padrone di casa l’opportunità di investigare più attentamente la cosa leggendo il libro. L’oratore conclude il discorso con le informazioni a pagina 134, incoraggiando a levare la testa a motivo di ciò che ci attende.
5. Consigli pratici provveduti da Dio per l’uomo
Un oratore principale. Accertati di provare le dimostrazioni.
Capitolo XI: (Min. 30) Prima o nel corso del discorso elenca sulla lavagna come punti principali della prima metà del discorso i cinque sottotitoli alle pagine 136-144. Molti pensano che la Bibbia sia antiquata, che fosse scritta da antichi e che i precetti in essa contenuti non abbiano più valore. Se la Bibbia è veramente la Parola di Dio, quindi, in armonia con Salmo 119:105, presenterà consigli pratici per il nostro giorno. Questo è provato in almeno cinque campi. (1) Basati su II Tessalonicesi 3:10-12. Mostra come la Bibbia recherebbe beneficio alla persona riguardo a gioco d’azzardo, fumo e ubriachezza. Di’ il senso di Proverbi 23:29, 30. La Bibbia non risolverà al presente tutti i problemi economici, ma è senz’altro d’aiuto. (2) Leggi Proverbi 14:30 nel libro e rivolgi l’attenzione alle pagine 137 e 138. Parafrasa Efesini 4:31, 32. La Bibbia rende possibile un cambiamento provvedendo cibo sano per il cuore. Esponi l’idea di Proverbi 7:5, 22-27 e il senso della prima citazione a pagina 139. Abbiamo considerato sia la salute mentale che quella fisica. (3) Leggi la seconda citazione a pagina 139. Senza leggerlo, menziona il punto di Proverbi 5:3-11, 18. Leggi Ebrei 13:4. (4) Considera questa parte (Felice vita familiare) solo brevemente. (5) Menziona Proverbi 16:32 e il materiale del paragrafo dov’esso si trova. Non usare il primo e il secondo paragrafo a pagina 145. Segui il ragionamento del quarto paragrafo a pagina 145, che finisce a pagina 146. Introduci la dimostrazione di un fratello che visita un uomo e sua moglie; la moglie studia, ma il marito non s’interessa. Egli dice che non gli importa se la moglie studia, ma pensa che siano cose per le donne. Il fratello ammette che alcuni pensano così; menziona che molti uomini ritengono che la Bibbia non sia pratica per il nostro tempo. Spiega che egli ha trovato interessanti cinque punti trattati nel libro «Parola di Dio». Richiama rapidamente l’attenzione sui punti 1, 2 e 3. Mette in risalto il punto 4, usando la citazione a pagina 142 e Efesini 5:28-33. Spiega all’uomo i benefici pratici per la sua propria famiglia, come sono trattati nel penultimo paragrafo a pagina 143. Menziona il punto 5 e tratta il primo e il secondo paragrafo a pagina 145. Il marito sembra un po’ più interessato. Il fratello usa l’ultima citazione a pagina 147, che continua a pagina 148, poi tira fuori il libro «Verità» e comincia a commentare il capitolo XX. L’oratore riprende. C’è la prova vivente che la Bibbia è pratica. Usa la citazione a pagina 147 della rivista italiana. Esorta l’uditorio ad applicare personalmente la Bibbia. Questa è la prova che è realmente la Parola di Dio. Concludi la parte, usando I Tessalonicesi 2:13, mettendo in risalto la frase finale.
Capitolo XII: (Min. 25) Abbiamo considerato per alcune settimane informazioni comprovanti che la Bibbia è la Parola di Dio. Restano le logiche domande: Come fu ispirata e come ci fu tramandata? Cita II Timoteo 3:16. Cerca II Samuele 23:2. Menziona diversi modi in cui gli scrittori biblici ricevettero la Parola di Dio. Non usare il secondo paragrafo a pagina 152 né il primo paragrafo a pagina 153. Parla dell’armonia e di come essa sostiene l’ispirazione. Considera la disposizione dei libri nelle Scritture Ebraiche e in quelle Greche. Entrambe le parti sono necessarie. Usa Deuteronomio 17:18 per illustrare che non è sbagliato copiare la Bibbia. Non usare il secondo e il terzo paragrafo a pagina 156, 157. Le Bibbie moderne sono del tutto fidate; rivolgi l’attenzione alla prima citazione a pagina 157 e alla citazione a pagina 158. Le traduzioni successive contengono miglioramenti. Usa I Giovanni 5:7, 8. Introduci un giovane fratello che farà una dimostrazione, come se parlasse alla classe a scuola, sul modo in cui tali informazioni possono essere utili per parlare ad altri della Bibbia: Viene al podio e spiega la parola italiana «Bibbia». Fa la domanda se la Bibbia che abbiamo è fidata. Egli commenta in breve l’ispirazione e tratta il secondo paragrafo a pagina 152 e il primo paragrafo a pagina 153. Chiede se la Bibbia ci sia stata tramandata in forma accurata. Tratta il secondo e il terzo paragrafo a pagina 156. Conclude citando Matteo 11:25, 26 e leggendo Proverbi 1:1-4. Spiega che ha tratto le informazioni da «È la Bibbia realmente la Parola di Dio?», in caso che qualche studente desideri conoscere la sua fonte di materiale. L’oratore continua, mettendo in risalto l’importanza dell’umiltà per capire la Parola di Dio. Di’ il senso di Matteo 18:1-4. Concludi come al primo paragrafo a pagina 161.
6. Le chiese o la Bibbia: Che cosa scegliete?
È meglio che sia svolto da un solo capace oratore. Le citazioni possono essere chieste all’uditorio o a un gruppo al podio o in prima fila.
Capitolo XIII: (Min. 35) Spesso si pensa che la Bibbia sia rappresentata dalla cristianità. La passata condotta delle nazioni della cristianità suscita la domanda se la cristianità rappresenti la Bibbia. In effetti la Bibbia non è letta molto nella cristianità. Usa la citazione sul protestantesimo a pagina 163 e la citazione cattolica a pagina 164. Spesso gli stessi capi religiosi non credono alla Bibbia; in effetti rappresentano Dio come se fosse muto. Ciò contribuisce all’idea che «Dio è morto». I capi della cristianità non sostengono la moralità della Bibbia. Leggi I Corinti 6:9, 10. Fa’ un contrasto fra ciò e le vedute espresse dai capi religiosi, scegliendo le citazioni dalle pagine 167 e 168. Alcuni penseranno che le vedute presentate siano esagerate e che non rappresentino la maggioranza degli ecclesiastici. Il principio di Matteo 7:18 porta alla conclusione che le chiese che producono tale frutto non sono da Dio. Usa la citazione a pagina 170 e di’ il senso delle parole di Gesù in Matteo 15:1-9 e 23:27, 28. Sorge così la questione del motivo. Spesso il clero predica per compiacere gli uditori o considera le attività semplicemente come un lavoro. I ministri cristiani che predicarono riguardo a Gesù nel primo secolo erano indubbiamente sinceri e non come molti ministri della cristianità. Perché, dunque, la situazione cambiò e si venne a creare la situazione moderna? Commenta in breve la parabola del grano e delle zizzanie. Leggi Atti 20:29, 30 e la prima citazione a pagina 173. Menziona le Crociate e di’ il senso di II Corinti 10:3, 4. Considerando il protestantesimo, menziona l’idea di I Corinti 1:10-13. Concludi la parte con la citazione a pagina 177 e usa Tito 1:16. Fa’ il ripasso, forse elencando i punti principali alla lavagna. (1) La cristianità non usa essenzialmente la Bibbia e non vi crede pienamente. (2) Il clero della cristianità non crede nella moralità della Bibbia e non l’insegna. (3) La cristianità rappresenta la predetta apostasia. Chiaro che le chiese della cristianità non rappresentano la Bibbia. Il loro futuro sarà conforme a Galati 6:7. La saggia condotta per coloro che vogliono seguire la Bibbia è di separarsi dalla cristianità.
Capitolo XIV: (Min. 20) Negli scorsi tre mesi abbiamo considerato sei discorsi biblici, stabilendo che: I racconti biblici della creazione e del Diluvio sono fatti reali. Il racconto biblico è storicamente verace. La Bibbia è un libro coerente. Le sue profezie implicano la nostra vita. I suoi consigli sono pratici e ovviamente provveduti da Dio. Le chiese non rappresentano e non sostengono la Bibbia. Conclusione: in maniera inequivocabile, la Bibbia è realmente la Parola di Dio. Ma dobbiamo scegliere se lasceremo che ci guidi verso un felice futuro. Colui che provvide la Bibbia ha pure la soluzione dei problemi di questo pianeta. Promette una nuova amministrazione per tutta la terra. Il Regno menzionato nella Bibbia sarà quell’amministrazione. Usa il commento a pagina 181 di Toynbee. Ragionevole perché il governo avrà come capo il Figlio di Dio, che ha la necessaria potenza e autorità. Senso di Daniele 7:13, 14. I malvagi saranno eliminati. Leggi Proverbi 2:21, 22. Il genere umano trarrà beneficio quando la guerra sarà stata eliminata. Usa la citazione a pagina 182 e parafrasa Isaia 2:4. Descrivi altri benefici, come nel quarto paragrafo a pagina 183. Sarà restaurato il Paradiso sulla terra. Gli uomini avranno la vita perfetta per sempre. Descrivi il piacevole quadro. Anche i morti trarranno beneficio. Cita Giovanni 5:28, 29. Non possiamo avere l’attitudine di «aspettare e vedere». Dobbiamo decidere ora. Fa’ cercare a tutti e leggere all’unisono Deuteronomio 30:19. Essenziale ottenere accresciuta conoscenza della Bibbia. Siete benvenuto ad associarvi coi testimoni di Geova. Offri il gratuito corso di studi per sei mesi nel libro «Verità». Esorta a credere nella Bibbia e ad agire in base ad essa. Concludi leggendo Proverbi 3:1-5.