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  • Esaminiamo le Scritture ogni giorno del 2025
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Esaminiamo le Scritture ogni giorno del 2025
es25

Dicembre

Lunedì 1º dicembre

I morti vengono risuscitati (Luca 20:37)

Geova ha la capacità di risuscitare i morti? Assolutamente sì. Lui è “l’Onnipotente” (Riv. 1:8). Ha tutta la potenza necessaria per sconfiggere qualsiasi nemico, perfino la morte (1 Cor. 15:26). Un altro motivo per cui siamo sicuri che Dio è in grado di risuscitare chi è morto è che lui ha una memoria illimitata. Chiama ogni stella per nome (Isa. 40:26). E ricorda anche coloro che sono morti (Giob. 14:13; Luca 20:38). Può ricordare con facilità anche i più piccoli dettagli delle persone che ha intenzione di risuscitare, incluso il loro codice genetico, le loro esperienze di vita e i loro ricordi. Possiamo quindi credere nella promessa di Geova di riportare in vita chi è morto perché sappiamo che lui ha sia il desiderio che la capacità di mantenerla. Ma c’è anche un altro motivo per cui possiamo credere a questa promessa: Geova ha già risuscitato delle persone. Nei tempi biblici diede ad alcuni uomini fedeli, tra cui Gesù, la capacità di riportare in vita i morti. w23.04 16:7-9

Martedì 2 dicembre

Le vostre parole siano sempre gentili, condite con sale (Col. 4:6)

Se ci esprimiamo con tatto e mitezza, gli altri magari saranno più disposti ad ascoltarci e a continuare a parlare con noi. È chiaro che se una persona vuole solo discutere o mettere in ridicolo le nostre convinzioni non siamo obbligati a proseguire la conversazione (Prov. 26:4). Questo comunque succederà raramente. Alcuni, forse molti, ci ascolteranno. Non c’è dubbio, imparare a essere miti ci fa molto bene. Preghiamo Geova perché ci dia la forza necessaria per rimanere miti quando dobbiamo rispondere a domande delicate o a critiche infondate. Ricordiamo che il nostro comportamento mite può evitare che differenze di opinione si trasformino in discussioni. Inoltre la nostra risposta mite e rispettosa può motivare chi ci ascolta a cambiare il suo punto di vista su di noi e sulla Bibbia. Teniamoci “sempre pronti a difendere” le nostre convinzioni “con mitezza e profondo rispetto” (1 Piet. 3:15). Impegniamoci quindi affinché la mitezza sia la nostra forza. w23.09 39:18-19

Mercoledì 3 dicembre

Rivestitevi di pazienza (Col. 3:12)

Consideriamo quattro modi in cui possiamo mostrare pazienza. Primo, una persona paziente non si arrabbia facilmente. Cerca di rimanere calma e di non reagire male quando viene provocata o è sotto pressione (Eso. 34:6). Secondo, una persona paziente sa aspettare con calma. Chi è paziente cerca di non farsi prendere dall’ansia e di non irritarsi se una situazione si protrae più del previsto (Matt. 18:26, 27). Terzo, una persona paziente non è precipitosa. Quando ha un’attività importante da svolgere, non parte in quarta e non ha fretta di portarla a termine. Piuttosto, si prende abbastanza tempo per pianificare quell’attività e poi le dedica tutto il tempo necessario. Quarto, una persona paziente si sforza di affrontare le prove senza lamentarsi. Fa del suo meglio per continuare a perseverare mantenendo un atteggiamento positivo (Col. 1:11). Come cristiani dobbiamo mostrare tutti questi aspetti della pazienza. w23.08 35:3-6

Giovedì 4 dicembre

Geova è colui che esamina i cuori (Prov. 17:3)

Un motivo importante per proteggere il nostro cuore simbolico è che Geova lo esamina. Questo significa che lui va oltre le apparenze e vede chi siamo veramente. Se riempiamo la nostra mente con la sapienza di Geova, la quale dà vita eterna, lui ci amerà (Giov. 4:14). Inoltre non permetteremo alla bassa moralità e alle menzogne di Satana e del suo mondo malvagio di avvelenarci (1 Giov. 5:18, 19). Man mano che ci avvicineremo a Geova, il nostro amore e il nostro rispetto per lui cresceranno. Non volendo fare nulla che possa ferire i sentimenti del nostro Padre celeste, odieremo il solo pensiero di peccare. Marta, una sorella della Croazia che è stata tentata di commettere immoralità, ha scritto: “Facevo fatica a pensare lucidamente e a scacciare il desiderio di fare qualcosa di sbagliato che mi avrebbe dato un momentaneo piacere. Ma il timore di Geova mi ha protetto”. Spiegando in che modo è stata protetta dal timore di Dio, Marta dice di aver meditato sulle conseguenze che una decisione sbagliata avrebbe avuto. Noi possiamo fare la stessa cosa. w23.06 28:3-4

Venerdì 5 dicembre

“Le nazioni dovranno riconoscere che io sono Geova”, dichiara il Sovrano Signore Geova, “quando mi sarò santificato fra voi davanti ai loro occhi” (Ezec. 36:23)

Gesù sapeva che il proposito di Geova è di eliminare tutto il disonore dal Suo nome, cioè santificarlo. Ecco perché insegnò ai suoi discepoli a pregare così: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome” (Matt. 6:9). Gesù capiva che questa era la questione più importante, una questione che riguarda tutta la creazione. In tutto l’universo nessuna creatura intelligente ha mai santificato il nome di Geova più di Gesù. Eppure, quando fu arrestato, Gesù fu accusato dai suoi nemici di essere un bestemmiatore! Lui si rendeva conto che oltraggiare o calunniare il santo nome di suo Padre era il più spregevole dei peccati. Era molto turbato per il fatto che sarebbe stato accusato e dichiarato colpevole proprio di questo crimine. Potrebbe essere stata questa la ragione principale per cui provò una grandissima sofferenza nelle ore che precedettero il suo arresto (Luca 22:41-44). w24.02 6:11

Sabato 6 dicembre

Mediante la sapienza si edifica una casa (Prov. 24:3)

Nella nostra corsa per la vita dobbiamo amare Geova e Gesù più di quanto amiamo i nostri familiari (Matt. 10:37). Questo però non significa che possiamo trascurare le nostre responsabilità in famiglia, come se fossero un ostacolo che ci impedisce di fare tutto quello che vorremmo per Dio e Cristo. Al contrario, per piacere a Dio e a Cristo dobbiamo assolvere i nostri doveri familiari (1 Tim. 5:4, 8). Quando lo facciamo, siamo più felici. Dopotutto, Geova ha creato le famiglie in modo che fossero felici quando marito e moglie si trattano con amore e rispetto, i genitori amano ed educano i loro figli e i figli sono ubbidienti ai genitori (Efes. 5:33; 6:1, 4). Qualunque sia il nostro ruolo in famiglia, dobbiamo fidarci dei saggi consigli della Bibbia invece di farci guidare dalle nostre emozioni, da quello che è comune nella nostra cultura o da quello che dicono i cosiddetti esperti. Facciamo ricerche nelle nostre pubblicazioni, che sono basate sulla Bibbia. Troveremo consigli che ci aiutano ad applicare i princìpi biblici. w23.08 36:6-7

Domenica 7 dicembre

Leggilo sottovoce giorno e notte, per osservare scrupolosamente tutto ciò che c’è scritto; allora riuscirai nella vita e agirai con saggezza (Gios. 1:8)

Una donna cristiana dovrebbe sviluppare capacità utili nella vita. Alcune capacità che acquisisce da piccola le saranno utili per tutta la vita, come ad esempio imparare a leggere e scrivere bene. In alcune culture è comune pensare che per una donna non sia necessario imparare a leggere e scrivere. Queste capacità però sono essenziali per ogni cristiano (1 Tim. 4:13). Quindi, anche se potrebbe non essere facile, continua a impegnarti per imparare a leggere e scrivere bene. Quali buoni risultati otterrai? Queste capacità potrebbero aiutarti a trovare un lavoro e a non perderlo. Riuscirai a studiare e insegnare meglio le verità contenute nella Bibbia. Ma soprattutto, grazie al fatto che potrai leggere la Bibbia e rifletterci su, ti avvicinerai di più a Geova (1 Tim. 4:15). w23.12 52:10-11

Lunedì 8 dicembre

Geova sa liberare dalla prova le persone a lui devote (2 Piet. 2:9)

Chiediamo a Geova di aiutarci a resistere alle tentazioni. Essendo imperfetti, dobbiamo lottare costantemente contro la tentazione di fare ciò che è sbagliato. Satana sta facendo tutto quello che può per rendere questa lotta più dura possibile. Tra i mezzi che usa per corrompere la nostra mente ci sono i divertimenti immorali. Questi divertimenti possono riempire la nostra mente di pensieri impuri, pensieri che ci contaminano e che possono portarci a commettere peccati gravi (Mar. 7:21-23; Giac. 1:14, 15). Se vogliamo vincere la tentazione di fare ciò che è sbagliato, abbiamo bisogno dell’aiuto di Geova. Nella preghiera modello Gesù incluse questa richiesta: “Non farci cadere in tentazione, ma liberaci dal Malvagio” (Matt. 6:13). Geova desidera venire in nostro aiuto, ma noi dobbiamo chiederglielo. E dobbiamo anche agire in armonia con le nostre preghiere. w23.05 20:15-17

Martedì 9 dicembre

Una corda a tre capi non si può rompere facilmente (Eccl. 4:12)

Quando marito e moglie tengono in alta considerazione l’amicizia con il loro Padre celeste, mettono subito in pratica i suoi consigli; questo li aiuta a evitare e a superare i problemi che potrebbero far raffreddare il loro amore. Inoltre una persona spirituale si sforza di imitare Geova e di coltivare le qualità che lui mostra, come benignità, pazienza e prontezza a perdonare (Efes. 4:32–5:1). Se marito e moglie mostrano queste qualità, sarà più facile che il loro amore diventi sempre più forte. Lena, che è sposata da più di 25 anni, dice: “È facile amare e rispettare una persona spirituale”. Vediamo un esempio biblico. Quando Geova doveva scegliere i genitori del futuro Messia, tra i tanti discendenti di Davide scelse Giuseppe e Maria: sapeva che avrebbero fondato il loro matrimonio sull’amore che avevano per Lui. w23.05 23:3-4

Mercoledì 10 dicembre

Ubbidite a quelli che vi guidano (Ebr. 13:17)

Il nostro capo, Gesù, è perfetto, ma i fratelli che lui usa per guidarci sulla terra non lo sono. A volte potrebbe risultarci difficile ubbidire a questi fratelli, soprattutto se ci chiedono di fare cose che non vogliamo fare. L’apostolo Pietro una volta esitò a ubbidire. Quando un angelo gli disse di mangiare animali che secondo la Legge mosaica erano impuri, Pietro si rifiutò di farlo, e non una ma ben tre volte (Atti 10:9-16). Come mai? Quella nuova istruzione gli sembrava illogica. L’apostolo Paolo invece ubbidì quando gli anziani cristiani di Gerusalemme gli dissero di prendere con sé quattro uomini, portarli al tempio e purificarsi cerimonialmente con loro per dimostrare che osservava la Legge. Paolo sapeva che i cristiani non erano più sotto la Legge, e lui non aveva fatto niente di male. Eppure “prese con sé quegli uomini il giorno dopo [e] si purificò cerimonialmente con loro” (Atti 21:23, 24, 26). L’ubbidienza di Paolo promosse l’unità (Rom. 14:19, 21). w23.10 42:15-16

Giovedì 11 dicembre

Quelli che temono Geova diventeranno Suoi intimi amici (Sal. 25:14)

Se dovessimo pensare a una qualità necessaria per una forte amicizia, probabilmente non penseremmo al timore. Eppure, chi vuole essere intimo amico di Geova deve temerlo. Sia che serviamo Geova da tanto o da poco tempo, tutti dobbiamo coltivare il giusto timore di lui. Ma cosa significa temere Dio? Una persona che ha il giusto timore di Dio lo ama e non vuole fare nulla che possa danneggiare la sua amicizia con lui. Gesù aveva questo tipo di “timore di Dio” (Ebr. 5:7). Non provava una paura morbosa nei confronti di Geova (Isa. 11:2, 3). Lo amava profondamente e voleva ubbidirgli (Giov. 14:21, 31). Come Gesù, noi proviamo profondo rispetto e grande riverenza per Geova perché è amorevole, saggio, giusto e potente. Inoltre sappiamo che, dato che Geova ci ama, il modo in cui reagiamo a quello che ci insegna influisce su di lui: possiamo addolorarlo o renderlo felice (Sal. 78:41; Prov. 27:11). w23.06 27:1-2, 5

Venerdì 12 dicembre

Appena Uzzia fu diventato forte, il suo cuore si insuperbì tanto da portarlo alla rovina, e agì infedelmente contro Geova (2 Cron. 26:16)

Quando diventò potente, il re Uzzia dimenticò che la sua forza e la sua ricchezza venivano da Geova. Cosa ci insegna questo? Dobbiamo ricordare a noi stessi che le cose buone e i privilegi che abbiamo vengono da Geova. Invece di vantarci di quello che riusciamo a fare, dovremmo dare il merito a lui (1 Cor. 4:7). Dobbiamo riconoscere con umiltà che siamo imperfetti e abbiamo bisogno di disciplina. Un fratello sulla sessantina ha scritto: “Ho imparato a non prendermi troppo sul serio. Quando a volte mi comporto in modo immaturo e commetto degli errori per cui vengo corretto, cerco di migliorare e continuare a dare il meglio a Geova”. È proprio così: se continuiamo a temere Geova e a essere umili, saremo felici (Prov. 22:4). w23.09 38:10-11

Sabato 13 dicembre

Avete bisogno di perseveranza, affinché, dopo aver fatto la volontà di Dio, riceviate ciò che vi è stato promesso (Ebr. 10:36)

I primi cristiani avevano bisogno di perseverare. Oltre ad affrontare i problemi comuni a tutte le persone, ne dovevano affrontare anche altri. Molti di loro venivano perseguitati, e non solo dai capi religiosi ebrei e dalle autorità romane, ma anche dai familiari (Matt. 10:21). E nella congregazione a volte dovevano contrastare l’influenza degli apostati e dei loro falsi insegnamenti che creavano divisioni (Atti 20:29, 30). Comunque quei cristiani continuarono a perseverare (Riv. 2:3). Come ci riuscirono? Rifletterono su esempi di perseveranza tratti dalle Scritture, come quello di Giobbe (Giac. 5:10, 11). Pregarono per ricevere forza (Atti 4:29-31). E rimasero concentrati sui risultati positivi della loro perseveranza (Atti 5:41). Anche noi possiamo perseverare se studiamo regolarmente esempi di perseveranza tratti dalla Parola di Dio e dalle nostre pubblicazioni e se ci meditiamo su. w23.07 29:5-6

Domenica 14 dicembre

Continuate dunque a cercare prima il Regno e la giustizia di Dio, e tutte queste altre cose vi saranno date in aggiunta (Matt. 6:33)

Geova e Gesù non penseranno che siamo irrecuperabili. Dopo aver negato di conoscere Cristo, l’apostolo Pietro si trovava a un bivio: avrebbe continuato a essere discepolo di Cristo o avrebbe mollato tutto? Gesù aveva supplicato Geova perché la fede di Pietro non venisse meno. Poi aveva parlato a Pietro di quella preghiera e gli aveva fatto capire che era sicuro che in seguito sarebbe riuscito a rafforzare i suoi fratelli (Luca 22:31, 32). Ripensare a quelle parole di Gesù sarà stato davvero rassicurante per Pietro. Quando anche noi nella nostra vita ci troviamo a un bivio, Geova può usare i nostri cari pastori per rassicurarci e aiutarci così a rimanere fedeli (Efes. 4:8, 11). Proprio come provvide a Pietro e agli altri apostoli il necessario dal punto di vista materiale, Geova soddisferà anche i nostri bisogni materiali se mettiamo il ministero al primo posto nella nostra vita. w23.09 40:14-15

Lunedì 15 dicembre

Chi mostra compassione al misero fa un prestito a Geova, ed Egli lo ripagherà per ciò che ha fatto (Prov. 19:17)

Geova nota perfino i più piccoli gesti di bontà che facciamo per gli altri e li considera sacrifici preziosi, dei prestiti fatti a lui che lui ripagherà. Se in passato eri servitore di ministero o anziano, Geova ricorda tutto quello che hai fatto e l’amore che ti ha motivato a farlo (1 Cor. 15:58). Inoltre, lui nota l’amore che continui a mostrare. Geova vuole che facciamo crescere il nostro amore per lui e per gli altri. Possiamo amarlo sempre di più leggendo la sua Parola, meditando su di essa e parlandogli regolarmente in preghiera. Possiamo far crescere il nostro amore per i fratelli e le sorelle aiutandoli in vari modi. E più faremo crescere il nostro amore, più rafforzeremo l’amicizia che abbiamo con Geova e quelle che abbiamo con i nostri fratelli. Queste amicizie dureranno per sempre! w23.07 30:11, 13, 18

Martedì 16 dicembre

Ciascuno porterà il proprio carico (Gal. 6:5)

Ogni cristiano deve decidere come prendersi cura della propria salute. Nella Bibbia ci sono poche leggi specifiche che influiscono sulle scelte dei cristiani riguardo alle cure mediche, come le leggi di astenersi dal sangue e di non avere niente a che fare con lo spiritismo (Atti 15:20; Gal. 5:19, 20). In tutti gli altri casi si tratta di decisioni personali. Indipendentemente da quanto siamo convinti delle nostre opinioni, dobbiamo rispettare il diritto dei fratelli e delle sorelle di prendere le proprie decisioni riguardo alle cure mediche. A questo proposito dovremmo tenere a mente gli aspetti che seguono. (1) Solo il Regno di Dio garantirà una guarigione completa ed eterna (Isa. 33:24). (2) Ogni cristiano dev’essere “pienamente convinto” di cosa è meglio per lui (Rom. 14:5). (3) Non dobbiamo giudicare gli altri o mettere davanti a loro una “pietra d’inciampo” (Rom. 14:13). (4) I cristiani mostrano amore e non mettono il proprio diritto di prendere decisioni al di sopra dell’unità della congregazione (Rom. 14:15, 19, 20). w23.07 32:15

Mercoledì 17 dicembre

È consacrato a Geova per tutti i giorni del suo nazireato (Num. 6:8)

Di certo teniamo molto alla nostra amicizia con Geova. Fin dall’antichità tantissime persone hanno provato gli stessi sentimenti (Sal. 104:33, 34). Molti hanno fatto sacrifici per servire Geova. Questo si può dire sicuramente di quelli che nell’antico Israele erano nazirei, ovvero dedicati. Questo termine ben descrive gli israeliti zelanti che sceglievano di fare dei sacrifici per servire Geova in modo speciale. La Legge mosaica permetteva a un uomo o a una donna di fare a Geova lo speciale voto di vivere come nazireo per un certo periodo di tempo (Num. 6:1, 2). Questo voto, o promessa solenne, prevedeva che si seguissero delle istruzioni a cui il resto degli israeliti non doveva attenersi. Perché mai allora un israelita avrebbe dovuto scegliere di fare questo voto? Probabilmente chi faceva questa scelta era spinto dal profondo amore per Geova e dalla sincera gratitudine per tutte le benedizioni che aveva ricevuto da lui (Deut. 6:5; 16:17). w24.02 7:1-2

Giovedì 18 dicembre

O Geova, [tu] mostri amore leale verso quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti (Dan. 9:4)

Nella Bibbia il termine ebraico reso “lealtà”, oppure “amore leale”, trasmette l’idea di un sincero e profondo attaccamento, ed è spesso usato per descrivere l’amore di Dio per i suoi servitori. Lo stesso termine è usato per descrivere l’amore che i servitori di Dio provano l’uno per l’altro (2 Sam. 9:6, 7). La nostra lealtà può rafforzarsi nel tempo. Vediamo come questo è successo nel caso di Daniele. La lealtà di Daniele verso Geova fu messa alla prova nel corso di tutta la sua vita, ma quel profeta dovette affrontare una delle sue prove più grandi quando era sulla novantina. I funzionari della corte reale odiavano Daniele e avevano ben poco rispetto per il Dio che lui adorava. Così complottarono per ucciderlo. Indussero il re a emanare un decreto che avrebbe rivelato se Daniele era leale a Dio o al re. Per dimostrarsi leale al re Daniele doveva solo smettere di pregare Geova per 30 giorni. Ma lui si rifiutò di scendere a compromessi (Dan. 6:12-15, 20-22). w23.08 33:10-12

Venerdì 19 dicembre

Continuiamo ad amarci gli uni gli altri (1 Giov. 4:7)

Geova vuole che continuiamo a mostrare amore ai nostri fratelli e alle nostre sorelle. Quando qualcuno non mostra una certa qualità cristiana nei nostri confronti, non dovremmo avere dubbi sul fatto che desidera seguire i princìpi della Bibbia e che non aveva intenzione di ferirci (Prov. 12:18). Dio ama i suoi fedeli servitori nonostante i loro difetti. Quando facciamo degli errori, non smette di essere nostro Amico e non porta rancore (Sal. 103:9). È molto importante che imitiamo il nostro amorevole Padre perdonando gli altri (Efes. 4:32–5:1). Ricordiamoci anche che man mano che la fine si avvicina abbiamo bisogno di stringerci sempre di più ai nostri fratelli e alle nostre sorelle. Possiamo aspettarci che la persecuzione si intensifichi. Potremmo anche finire in prigione a motivo della nostra fede. Se questo accadrà, avremo più che mai bisogno dei nostri fratelli e delle nostre sorelle (Prov. 17:17). w24.03 11:6-7

Sabato 20 dicembre

I passi dell’uomo sono guidati da Geova (Prov. 20:24)

Le Scritture parlano di ragazzi che si avvicinarono a Geova, ebbero la sua approvazione e furono felici per tutta la vita. Davide fu uno di questi. Da ragazzino scelse di servire Geova e in seguito diventò un re leale (1 Re 3:6; 9:4, 5; 14:8). Studiare la vita di Davide può incoraggiarti a servire Geova fedelmente. Durante il tuo studio personale potresti anche approfondire l’esempio di Marco o di Timoteo. Scoprirai che servirono Geova fin da giovani ed ebbero la sua approvazione per tutta la vita. Il tipo di vita che avrai può dipendere dalle decisioni che prendi adesso. Se fai affidamento su Geova e non su te stesso, lui guiderà i tuoi passi. E tu potrai avere una vita felice e piena di soddisfazioni. Ricorda che Geova considera prezioso quello che fai per lui. Hai l’opportunità di vivere per servire il nostro Padre celeste: potrebbe esserci vita migliore? w23.09 38:18-19

Domenica 21 dicembre

Continuate a perdonarvi senza riserve (Col. 3:13)

L’apostolo Paolo sapeva che i suoi fratelli e le sue sorelle erano imperfetti. Ad esempio, alcuni della congregazione di Gerusalemme avevano paura di lui e non credevano che fosse diventato un discepolo (Atti 9:26). In seguito dei fratelli parlarono male di lui alle sue spalle con l’obiettivo di rovinare la sua reputazione (2 Cor. 10:10). Paolo inoltre vide uno dei fratelli che avevano responsabilità prendere una decisione che avrebbe potuto turbare altri (Gal. 2:11, 12). E fu anche molto deluso da Marco, un suo stretto collaboratore (Atti 15:37, 38). In quelle situazioni avrebbe potuto smettere di stare in compagnia di chi l’aveva offeso. Invece mantenne un punto di vista positivo sui suoi fratelli e sulle sue sorelle e continuò a servire Geova fedelmente. Cosa lo aiutò a perseverare? Paolo amava i fratelli e le sorelle. Questo lo aiutò a concentrarsi non sui loro difetti ma sulle loro belle qualità. Inoltre l’amore aiutò Paolo a fare quello che dice la scrittura di oggi. w24.03 11:4-5

Lunedì 22 dicembre

Lo schiavo del Signore non ha bisogno di litigare, ma deve essere gentile con tutti (2 Tim. 2:24)

La Bibbia contiene molti esempi che mettono in risalto l’importanza della mitezza. Pensiamo a Isacco. Quando si stabilì nel territorio filisteo di Gherar, gli abitanti della zona, invidiosi di lui, riempirono di terra i pozzi che avevano scavato i servitori di suo padre, Abraamo. Invece di combattere per i suoi diritti, Isacco si spostò con la sua famiglia in un altro posto e scavò altri pozzi (Gen. 26:12-18). Ma i filistei sostenevano che anche quell’acqua fosse loro. Nonostante questo, Isacco agì in modo pacifico (Gen. 26:19-25). Cosa lo aiutò a continuare a mostrare mitezza anche quando gli altri sembravano decisi a provocarlo? Sicuramente aveva osservato l’esempio dei suoi genitori e aveva imparato molto dal modo di fare pacifico di Abraamo e dallo “spirito quieto e mite” di Sara (1 Piet. 3:4-6; Gen. 21:22-34). w23.09 39:4

Martedì 23 dicembre

Me lo sono proposto e lo realizzerò (Isa. 46:11)

Geova per amore mandò il suo Figlio primogenito sulla terra affinché parlasse del Regno alle persone e desse la sua vita per riscattarci dal peccato e dalla morte. Poi Gesù fu risuscitato e tornò in cielo per regnare come Re del Regno di Dio. La Bibbia ha un unico tema principale: il nome di Geova sarà rivendicato quando lui realizzerà il suo proposito per la terra tramite il suo Regno governato da Cristo. Il proposito di Geova non può essere modificato. Lui ci garantisce che lo realizzerà (Isa. 46:10, nt.; Ebr. 6:17, 18). Col tempo la terra sarà trasformata in un paradiso dove discendenti di Adamo ed Eva perfetti e giusti “[vivranno] per sempre” (Sal. 22:26). Oltre a questo, Geova ha anche un proposito più ampio. Il suo proposito finale è quello di unire tutte le creature intelligenti in cielo e sulla terra. A quel punto, tutti nell’universo si sottometteranno lealmente a lui come loro Sovrano (Efes. 1:8-11). Il modo straordinario in cui Geova sta realizzando il suo proposito ci lascia davvero senza parole. w23.10 44:7-8

Mercoledì 24 dicembre

“Siate coraggiosi, perché io sono con voi”, dichiara Geova degli eserciti (Agg. 2:4)

Poco dopo essere arrivati a Gerusalemme, gli ebrei che avevano lasciato Babilonia dovettero affrontare una situazione economica e politica instabile, e anche l’opposizione. Di conseguenza, per alcuni di loro fu difficile concentrarsi sull’opera di ricostruzione del tempio di Geova. Per aiutare il popolo a ritrovare l’entusiasmo Geova mandò due profeti, Aggeo e Zaccaria, e questo produsse ottimi risultati (Agg. 1:1; Zacc. 1:1). Circa 50 anni più tardi, comunque, gli ebrei erano di nuovo scoraggiati. Esdra, un esperto copista della Legge, partì da Babilonia per andare a Gerusalemme a incoraggiare il popolo di Dio a mettere la vera adorazione al primo posto (Esd. 7:1, 6). In passato le profezie di Aggeo e Zaccaria aiutarono il popolo di Dio a continuare a confidare in Geova durante l’opposizione, e oggi possono aiutare noi a continuare a confidare nel suo aiuto nonostante le incertezze della vita (Prov. 22:19). w23.11 48:2-3

Giovedì 25 dicembre

Rivestitevi di amore, perché è un legame che unisce perfettamente (Col. 3:14)

In che modo manifestiamo il nostro amore ai fratelli? Una cosa che possiamo fare è confortarli. Riusciremo a ‘continuare a confortarci a vicenda’ se saremo spinti dalla compassione (1 Tess. 4:18). E come possiamo mantenere forte l’amore che c’è tra noi? Facendo tutto il possibile per perdonare gli errori degli altri. Perché oggi è particolarmente importante mostrare amore? Vediamo quale ragione fornisce Pietro: “La fine di ogni cosa si è avvicinata. Perciò [...] abbiate intenso amore gli uni per gli altri” (1 Piet. 4:7, 8). Cosa possiamo aspettarci man mano che la fine di questo mondo malvagio si avvicina? Parlando dei suoi seguaci, Gesù predisse: “Sarete odiati da tutte le nazioni a causa del mio nome” (Matt. 24:9). Per perseverare nonostante questo odio, dobbiamo rimanere uniti. Se facciamo questo i tentativi di Satana di dividerci falliranno, perché tra noi regnerà l’amore (Filip. 2:1, 2). w23.11 47:18-19

Venerdì 26 dicembre

Siamo collaboratori di Dio (1 Cor. 3:9)

Le verità della Parola di Dio hanno un potere enorme. Quando aiutiamo le persone a conoscere Geova e a capire com’è veramente, assistiamo a qualcosa di meraviglioso. Il velo che copre i loro occhi gradualmente scompare; queste persone si liberano dalle menzogne di Satana e iniziano a vedere il nostro Padre celeste come lo vediamo noi. Sono piene di stupore quando scoprono che ha una potenza illimitata (Isa. 40:26). Si sentono rassicurate pensando alla sua perfetta giustizia (Deut. 32:4). Iniziano a farsi guidare dalla luce della sua profonda sapienza (Isa. 55:9; Rom. 11:33). E ricevono conforto quando scoprono che lui è la personificazione dell’amore (1 Giov. 4:8). Più si avvicinano a Geova, più la loro speranza di vivere per sempre come suoi figli diventa certa. Abbiamo lo straordinario privilegio di aiutare le persone ad avvicinarsi al loro Padre celeste! E quando lo facciamo, Geova ci considera suoi “collaboratori” (1 Cor. 3:5). w24.02 6:15

Sabato 27 dicembre

È meglio che tu non faccia alcun voto piuttosto che tu faccia un voto e non lo adempia (Eccl. 5:5)

Se stai studiando la Bibbia o se sei un ragazzo e i tuoi genitori sono Testimoni, stai pensando al battesimo? Questo è un ottimo obiettivo. Prima di battezzarti però dovrai dedicarti a Geova. Come ci si dedica a Geova? Ti dedichi a Geova promettendogli in preghiera che adorerai solo lui e che metterai la sua volontà al primo posto nella vita. In pratica gli prometti che continuerai ad amarlo “con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza” (Mar. 12:30). La dedicazione si fa in privato, è una cosa tra te e Geova. Il battesimo invece viene fatto in pubblico: dimostra agli altri che ti sei dedicato a lui. La dedicazione è un voto sacro, quindi il tuo obiettivo dovrebbe essere tener fede a questo voto, e Geova si aspetta la stessa cosa da te (Eccl. 5:4). w24.03 9:2, 5

Domenica 28 dicembre

Ciascuno di voi deve amare sua moglie come ama sé stesso; d’altra parte, la moglie deve avere profondo rispetto per il marito (Efes. 5:33)

In tutti i matrimoni ci sono problemi da affrontare. La Bibbia riconosce con franchezza che “quelli che si sposano avranno difficoltà nella vita” (1 Cor. 7:28). Questo perché il matrimonio unisce due persone imperfette, ciascuna con le sue caratteristiche e i suoi gusti. I coniugi potrebbero venire da culture e contesti diversi. E nel corso del tempo potrebbero manifestare tratti della personalità che non erano venuti fuori prima del matrimonio. Tutto questo potrebbe causare attrito. I coniugi potrebbero incolparsi a vicenda invece di riconoscere che ognuno ha la propria parte di responsabilità e che quindi dovrebbe impegnarsi per risolvere il problema. Potrebbero addirittura arrivare al punto di pensare che la separazione o il divorzio siano la soluzione. Ma è davvero così? No. Geova vuole che chi è sposato rispetti l’istituzione del matrimonio, anche se il coniuge è una persona con cui è difficile vivere. w24.03 11:8, 11

Lunedì 29 dicembre

La speranza non porta alla delusione (Rom. 5:5)

Dopo che ci siamo dedicati e battezzati abbiamo imparato ancora più cose e siamo maturati dal punto di vista spirituale, e questo ha rafforzato ancora di più la nostra speranza di vivere per sempre sulla terra trasformata in un paradiso (Ebr. 5:13–6:1). Probabilmente abbiamo vissuto in prima persona quello che dice Romani 5:2-4. Abbiamo attraversato diverse tribolazioni, ma abbiamo perseverato e abbiamo percepito l’approvazione di Geova. Sapere di avere il suo favore ci fa essere ancora più sicuri che riceveremo le cose che lui ha promesso. La nostra speranza è più forte rispetto a quella che avevamo all’inizio, è più reale, la sentiamo più nostra, influisce su di noi in modo ancora più potente: ha un effetto su ogni aspetto della nostra vita e cambia il modo in cui ci comportiamo in famiglia, il modo in cui prendiamo decisioni e perfino il modo in cui usiamo il tempo. L’apostolo Paolo menziona un aspetto molto importante riguardo alla speranza prodotta dalla condizione approvata. Assicura che questa speranza si realizzerà (Rom. 15:13). w23.12 51:16-19

Martedì 30 dicembre

[Geova] dà stabilità ai tuoi tempi (Isa. 33:6)

Quando affrontiamo una situazione difficile, potremmo non riuscire a gestire in modo equilibrato i nostri sentimenti, i nostri pensieri e le nostre reazioni. Potremmo sentirci sballottati tra un’emozione e l’altra. Quando siamo travolti da sentimenti di questo tipo, come ci aiuta Geova? Geova ci assicura che ci darà stabilità. Quando si imbatte in una tempesta, una nave potrebbe iniziare a oscillare pericolosamente da una parte all’altra. Per ridurre questo movimento, molte navi hanno degli stabilizzatori posizionati su ogni lato dello scafo che si estendono sott’acqua. Questi stabilizzatori possono ridurre di molto le oscillazioni della nave, rendendo la navigazione più sicura e il viaggio più piacevole. Comunque, tanti sistemi di stabilizzazione funzionano meglio se la nave è in movimento. Rimaniamo quindi “in movimento”: continuiamo a servire Geova fedelmente nei momenti difficili. Lui ci darà stabilità. w24.01 3:7-8

Mercoledì 31 dicembre

In Dio confido, e non ho paura (Sal. 56:4)

Quando abbiamo paura chiediamoci: “Cosa ha già fatto Geova?” Riflettiamo su quello che ha creato. Ad esempio, quando “[osserviamo] attentamente” il modo in cui si prende cura degli uccelli e dei fiori, che non sono stati creati a sua immagine e non sono in grado di adorarlo, rafforziamo la nostra fiducia nel fatto che si prenderà cura anche di noi (Matt. 6:25-32). Riflettiamo inoltre su quello che Geova ha fatto per i suoi servitori. Potremmo studiare l’esempio di un personaggio biblico che dimostrò grande fede, o potremmo leggere la biografia di un servitore di Geova dei nostri giorni. Potremmo anche meditare su come Geova si è già preso cura di noi. Chiediamoci: “Come mi ha attirato a sé?” (Giov. 6:44). “Come ha risposto alle mie preghiere?” (1 Giov. 5:14). “Come mi è d’aiuto ogni giorno il sacrificio del suo amato Figlio?” (Efes. 1:7; Ebr. 4:14-16). w24.01 1:6, 17

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