VITA CRISTIANA
Errori da evitare quando conduciamo uno studio biblico
Parlare troppo: Non pensate di dover spiegare tutto voi. Gesù faceva domande per aiutare le persone a riflettere e ad arrivare alla giusta conclusione (Mt 17:24-27). Le domande rendono vivace lo studio e vi aiutano a capire cosa ha compreso lo studente e cosa crede (be 48:11, 12). Quando fate una domanda, siate pazienti e aspettate la risposta. Se lo studente dà una risposta sbagliata, anziché dirgli la risposta corretta, aiutatelo ad arrivare al punto usando altre domande (km 3/15 2:2). Nel trattare le informazioni, regolate la vostra andatura in modo che lo studente possa afferrare i concetti nuovi (be 42:4).
Complicare i concetti: Resistete alla tentazione di dire tutto quello che sapete sull’argomento (Gv 16:12). Concentratevi sul punto principale del paragrafo (be 41:4, 5). Alcuni dettagli, per quanto interessanti, possono offuscare i punti principali (be 43:7). Quando lo studente ha capito il punto, passate al paragrafo successivo.
Limitarsi a trattare i paragrafi: Il nostro obiettivo è raggiungere il cuore, non andare avanti con i paragrafi (Lu 24:32). Avvaletevi del potere della Parola di Dio concentrandovi sui versetti chiave della lezione (2Co 10:4; Eb 4:12; be 18:4-6). Usate esempi semplici (km 10/15 3:1). Tenete in considerazione le convinzioni e le circostanze dello studente, e adattate la lezione a lui. Fate domande come: “Cosa pensi di quello che hai appena imparato?”, “Cosa ci insegna questo su Geova?”, “Secondo te, quali benefìci si hanno applicando questo consiglio?” (km 3/15 2:4; be 50:6).