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  • g85 22/3 pp. 29-31
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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1985
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  • Persecuzione in Turchia
  • Vaticano e “teologia della liberazione”
  • Futuro poco luminoso per l’ONU
  • Appello per l’unità europea
  • In aumento la criminalità in Giappone
  • Attenzione al sangue dei “gay”
  • Annullato un “matrimonio” fra lesbiche
  • 42 milioni di non vedenti
  • Arrestati i mariti violenti
  • Panda in pericolo
  • Ragazze madri
  • Pelle ‘in provetta’
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Svegliatevi! 1985
g85 22/3 pp. 29-31

Uno sguardo al mondo

Persecuzione in Turchia

● Il 16 giugno scorso due testimoni di Geova furono arrestati ad Ankara, in Turchia, mentre parlavano della loro fede cristiana. Seguirono altri arresti, col risultato che ad Ankara ce n’erano 23 in prigione in attesa di giudizio, secondo le ultime notizie. Vennero accusati di “fare propaganda . . . con l’obiettivo di cambiare l’ordine politico, sociale ed economico dello stato secondo norme religiose”. Si tratta di provvedimenti ingiustificati dal momento che il 24 marzo 1980 la Corte Suprema d’Appello della Turchia decretò che i testimoni di Geova non possono essere puniti perché la loro religione non viola la legge. — Vedi Svegliatevi! dell’8 novembre 1981, pagine 21-23.

Se si considera che la sentenza della Corte Suprema d’Appello era definitiva e vincolante per tutte le corti, questi nuovi arresti suscitano delle domande sui diritti costituzionali in Turchia. Gli arresti furono effettuati dopo che alcuni giornali avevano lanciato una spietata campagna contro i Testimoni. L’“Alto Consiglio della Religione nel Ministero degli Affari Religiosi”, parlando dei testimoni di Geova, disse: “Questo movimento, che in nessun paese è riconosciuto come religione . . . è un ordine cristiano sotto l’influenza ebraica”. Ma i fatti mostrano che i testimoni di Geova sono una religione cristiana riconosciuta, attiva ora in oltre 200 paesi e isole della terra. Nonostante ciò 23 testimoni di Geova continuano a soffrire e ad essere ingiustamente trattati come delinquenti comuni.

Vaticano e “teologia della liberazione”

● In un documento, reso pubblico lo scorso settembre ed espresso in termini piuttosto energici, la Chiesa Cattolica ha criticato le versioni più radicali della dottrina detta “teologia della liberazione”. Negli scorsi 15 anni preti e suore cattolici, specie nell’America Latina, si sono valsi di questa dottrina per giustificare la loro attiva partecipazione alla politica. La “teologia della liberazione” si batte perché sia fatta giustizia ai poveri, ma si basa su concetti presi a prestito da una teoria politica ateistica: il marxismo. La dichiarazione del Vaticano condanna le ingiustizie sociali nell’America Latina, ma deplora l’impiego dell’analisi marxista da parte di ecclesiastici per venire in aiuto degli oppressi e lo definisce un tradimento nei confronti del cattolicesimo.

C’è poi il Concilium, un gruppo formato di eminenti teologi cattolici europei, latino-americani e americani. Al loro convegno nei Paesi Bassi, hanno chiesto un impegno più attivo da parte della chiesa nella politica e hanno protestato contro gli alti dignitari della Chiesa che biasimano la “teologia della liberazione”. Sembra così che fra il Vaticano e un crescente numero di eminenti liberali cattolici sia stata tracciata la linea di battaglia.

Futuro poco luminoso per l’ONU

● “Sono arrivati tempi duri per le Nazioni Unite”, scrive l’ex segretario generale Kurt Waldheim nel periodico Foreign Affairs. Nel 1985 l’ONU celebra il suo 40º anniversario, ma egli non prevede un futuro luminoso per l’organizzazione. “Svolge la sua attività in una tediosa routine che è sempre più ignorata o criticata e che rischia di diventare sempre più irrilevante nel mondo d’oggi”, ha detto l’ex esponente dell’ONU. “Sta entrando in campi di attività nei quali gli interessi contrastanti minacciano di lacerarla”.

Appello per l’unità europea

● Secondo quanto riferito da Athens News Agency, eminenti personalità del mondo della letteratura e dell’arte, fra cui Odysseas Elytis, premio Nobel per la letteratura nel 1979, stanno rivolgendo un appello per l’unità europea. Un’Europa unita, essi sperano, “cesserà d’essere un’osservatrice passiva degli sviluppi internazionali e acquisterà la fiducia e la forza necessarie per svolgere un ruolo importante nella lotta per la pace nel mondo”.

In aumento la criminalità in Giappone

● “Criminalità al massimo livello dagli anni Quaranta”, annuncia in un titolo il quotidiano giapponese The Daily Yomiuri. Il rapporto annuale dell’NPA (Ente Nazionale della Polizia) giapponese rivela che in questo paese ricco la criminalità non è diminuita nel 1983. Un gruppo che lavora presso l’Istituto di Ricerche per gli Affari Legali Generali del Ministero della Giustizia ha riscontrato che oltre metà dei criminali del Giappone proviene da famiglie divise. I delinquenti minorili hanno per lo più dai 14 ai 15 anni. Secondo l’NPA, nelle zone dove i vincoli tradizionali del vicinato sono ancora forti, le cifre dei reati sono più basse.

Attenzione al sangue dei “gay”

● “D’ora innanzi in Svizzera non vi saranno più donatori di sangue tra gli omosessuali”. La decisione di rifiutare il sangue dei “gay” è stata presa dall’Ufficio federale della Sanità e dalla Croce Rossa Svizzera. Si cerca in tal modo di ridurre i rischi di contagio dell’AIDS, il micidiale morbo che ha già provocato nel territorio elvetico 20 morti. Sembra comunque che negli ambienti degli omosessuali il provvedimento federale sia stato definito esagerato, soprattutto, essi dicono, se si paragona il limitato numero dei casi di AIDS registrati in Svizzera, una trentina, con gli oltre quattromila scoperti negli Stati Uniti. Tuttavia le autorità sanitarie elvetiche giustificano le loro preoccupazioni, affermando che l’AIDS “è in forte espansione anche in Europa tra gli omosessuali maschi con abitudini sessuali altamente promiscue, tra gli eroinomani e gli emofilici che ricevono molte trasfusioni di sangue”.

Annullato un “matrimonio” fra lesbiche

● Il 41enne pastore della chiesa della Pace di Altona ad Amburgo (Germania) celebrò lo scorso aprile una cerimonia nuziale per due lesbiche. Come risultato, in tutte le chiese luterane della Germania settentrionale i telefoni squillarono ininterrottamente. “Fedeli turbati hanno telefonato ai loro pastori, minacciando di abbandonare la chiesa”, scrive il quotidiano tedesco Schwäbische Zeitung. Una dichiarazione ufficiale rilasciata dalla Chiesa Luterana della Germania settentrionale diceva che essa non approvava il “matrimonio”, dal momento che “la Chiesa non può sposare una coppia di lesbiche”. Il matrimonio è stato dichiarato privo di valore legale.

42 milioni di non vedenti

● L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) comunica che ci sono oltre 42 milioni di non vedenti nel mondo, fra cui 28 milioni di persone che hanno la vista così debole da non riuscire a contare le dita di una mano a tre metri di distanza. Si calcola che entro il 2000 questa cifra sarà raddoppiata. Secondo l’OMS, il 75 per cento dei casi di cecità si potrebbe evitare “con debiti provvedimenti di pubblica sanità”. O Estado de S. Paulo, un giornale brasiliano, dice che “su mille non vedenti, 36 sono brasiliani”.

Arrestati i mariti violenti

● Dapprima la polizia di Minneapolis (USA) pensava che arrestare gli uomini che picchiavano la moglie fosse “uno spreco di tempo per tutti”, dice il capo di polizia Anthony Bouza. Ma da quando i poliziotti hanno incrementato il numero degli arresti dei mariti violenti, il numero dei casi recidivi è calato. Il nuovo metodo, riferisce l’Express di Easton (Pennsylvania, USA), è stato adottato in seguito a uno studio effettuato dai ricercatori Lawrence W. Sherman e Richard Beck. Lo studio indicava che la percentuale dei casi recidivi era solo del 10 per cento quando la polizia effettuava l’arresto, del 19 per cento quando la polizia consigliava la coppia e del 24 per cento quando il marito violento veniva allontanato per diverse ore.

Panda in pericolo

● Il panda maggiore — una delle specie animali più rare del mondo — è in grave pericolo. Almeno 12 di queste timide creature sono morte di fame nella parte sudoccidentale della provincia cinese dello Szechwan, afferma il mensile cinese China Reconstructs. La cifra dei panda morti è allarmante se si paragona con il numero di panda vivi del mondo, che si calcola siano un migliaio. Nella dimora del panda maggiore — la Riserva Naturale Wolong, nella provincia dello Szechwan — sono andati perduti 30.000 ettari di bambù. Gli alberi si sono seccati e sono morti, lasciando i panda maggiori privi della loro principale fonte alimentare. Il governo cinese ha intrapreso operazioni di soccorso che dovrebbero durare dieci anni.

Ragazze madri

● Inghilterra e Galles hanno registrato 99.000 nascite illegittime nel 1983: un aumento del 10 per cento rispetto all’anno prima. Questa cifra, quasi il doppio di quella del 1977, equivale, rispetto al totale delle nascite, a una su sei. Il rapporto dell’Ufficio dei Censimenti e degli Studi Demografici rivela che quasi un terzo dei bambini illegittimi erano figli di adolescenti e un altro terzo di donne dai 20 ai 24 anni. “Le più giovani si rendono conto che un matrimonio affrettato sarebbe uno sbaglio”, dice nel Daily Mail di Londra un portavoce del Consiglio Nazionale per le famiglie con un solo genitore, “mentre le più grandi sono donne indipendenti che pensano alla carriera e hanno fiducia di poter allevare il figlio da sole, o almeno senza essere sposate”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità calcola che ogni anno nascano 13 milioni di bambini le cui madri sono adolescenti fra i 15 e i 19 anni.

Pelle ‘in provetta’

● Nel 1983 due fratellini, di sei e sette anni, rimasero gravemente ustionati. Le loro condizioni erano gravissime, avendo essi riportato ustioni di terzo grado sul 97 per cento del corpo. Il New England Journal of Medicine ha comunicato che un anno dopo i medici del Centro ustionati Shriners di Boston (Massachusetts, USA) sono riusciti a innestare su oltre metà del corpo di ciascun bambino tessuto cutaneo sano coltivato in laboratorio. L’équipe di chirurghi ha preso frammenti della restante pelle sana dei bambini, li ha sminuzzati ottenendo milioni di cellule e vi ha aggiunto sostanze che hanno permesso alle cellule di svilupparsi e produrre lembi di pelle. La pelle è stata trasferita su tamponi di garza che poi sono stati applicati sulle ustioni. Ci sono volute da due a quattro settimane per coltivare circa 80 centimetri quadrati di pelle per ciascun bambino.

Per quanto la cosa sembri sorprendente, il dott. Mansour del St. Barnabas Hospital Center di Livingston (New Jersey, USA) avverte: “È una tecnica a livello molto sperimentale, e in realtà non sappiamo quali saranno gli effetti con l’andare del tempo”.

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