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Generazione di “personaggi malvagi”
Scrivendo nel “National Concord” della Nigeria, il giornalista Derek Ingram parla della seconda guerra mondiale definendola la guerra civile europea e dice: “Fu la peggiore guerra civile nel corso dei secoli; in un certo senso, la seconda parte di una guerra civile iniziata nel 1914 e durata 31 anni . . . Quello che c’è di così straordinario nel periodo 1933-1945 è che l’Europa produsse una tale schiera di personaggi veramente malvagi tutti contemporaneamente. Come è mai potuto accadere che ci fosse non solo la delirante, bizzarra figura di Adolf Hitler ma un’intera galassia di personaggi dell’orrore in carne e ossa?” Poi elencando Göring, Goebbels, Himmler, Heydrich, Mussolini e Stalin come esempi obbrobriosi, dice di loro: “Tutti uomini della stessa generazione, al potere, e con centinaia di milioni di persone indotte col terrore a seguirli”.
La Bibbia risponde alla domanda del signor Ingram. Dice che gli “ultimi giorni” e il “termine del sistema di cose” sarebbero stati contrassegnati da uomini “senza affezione naturale”, “senza padronanza di sé, fieri”, e da un mondo diviso, dove ‘nazione sarebbe sorta contro nazione’ e in cui ‘l’amore di molti si sarebbe raffreddato’. (Matteo 24:3, 7, 12; II Timoteo 3:1-3) Dal 1914 queste e altre profezie si sono adempiute. Esse richiamano l’attenzione sulla causa fondamentale per cui esiste una generazione di “personaggi malvagi”, vale a dire Satana il Diavolo. Indicano che è lui responsabile di recare “guai alla terra” e di influire sulle persone perché riflettano la sua malvagia personalità. Tuttavia Satana sa che gli rimane solo “un breve periodo di tempo”. Quindi possiamo farci coraggio perché, come disse Gesù, “la vostra liberazione s’avvicina”. — Rivelazione 12:7-12; Luca 21:28.
Quanto è forte l’influenza dei compagni?
“Addestra il ragazzo secondo la via per lui; pure quando sarà invecchiato non se ne dipartirà”, è il consiglio di Proverbi 22:6. È valido oggi questo consiglio biblico? Sì, specialmente per quanto concerne i valori religiosi. In un recente articolo pubblicato da un trimestrale (“Adolescence”), il dottor David A. de Vaus, della LaTrobe University (Victoria, Australia), ha riferito che “nel reame del sacro (in questo caso, le credenze religiose), i genitori sono più importanti dei compagni” per determinare l’indirizzo religioso dei loro figli.
L’indagine del dottor de Vaus, condotta su 375 adolescenti australiani dai 16 ai 18 anni, fornisce le prove che i genitori esercitano l’influenza più forte sull’orientamento religioso dei figli. Benché i genitori siano più importanti dei compagni per plasmare le credenze religiose dei figli, la sua indagine non indica che questo valga anche per il comportamento religioso dell’adolescente. Perciò i genitori cristiani fanno bene non solo a dare ai figli “un’educazione e una disciplina degna del Signore” ma anche a cercare compagni sani per i loro figli mentre danno ascolto all’avvertimento biblico: “I suggerimenti delle cattive compagnie rovinano chi si comporta bene”. — Efesini 6:4; I Corinti 15:33, “Parola del Signore, Il Nuovo Testamento”.
L’economia mondiale in brutte acque
Mentre l’economia dei paesi industrializzati lotta per riprendersi dopo essere stata duramente colpita dalla crisi economica in cui il mondo si dibatte dal 1980, “le condizioni economiche di molti paesi in via di sviluppo sono peggiorate”, dichiara “The World Development Report 1983”, pubblicato per conto della Banca Mondiale. “La recessione è durata più a lungo del previsto e ha ostacolato lo sviluppo mondiale più decisamente che in qualsiasi altro tempo dalla grande depressione” degli anni trenta, osserva A. W. Clausen, presidente della Banca Mondiale. Il rapporto non dipinge un quadro roseo nemmeno del futuro. Esso conclude dicendo: “La popolazione continua a crescere inesorabilmente, produzione e scambi sono rallentati, la disoccupazione è aumentata . . . e su molti paesi incombono forti debiti”, e c’è il “pericolo che la persistente recessione nei paesi in via di sviluppo comprometta il ritmo della ripresa economica nei paesi industrializzati”.
Gli sforzi dell’uomo per migliorare il mondo possono essere sinceri, ma il salmista consiglia saggiamente: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene nessuna salvezza”. Piuttosto: “Felice è colui . . . la cui speranza è in Geova suo Dio”. — Salmo 146:3, 5.