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  • Il Diluvio nelle leggende del mondo

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  • Il Diluvio nelle leggende del mondo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
w92 15/1 pp. 5-8

Il Diluvio nelle leggende del mondo

IL DILUVIO noetico fu un cataclisma così devastante che l’umanità non avrebbe mai potuto dimenticarlo. Più di 2.400 anni dopo, Gesù Cristo ne parlò come di un fatto storico. (Matteo 24:37-39) Questo tremendo avvenimento lasciò un’impressione talmente indelebile nella razza umana da essere ricordato nelle leggende di tutto il mondo.

Nel libro Myths of Creation (Miti della creazione), Philip Freund calcola che esistano più di 500 leggende del Diluvio, narrate da più di 250 tribù e popoli. Com’è logico, con il passare dei secoli queste leggende sono state notevolmente abbellite con avvenimenti e personaggi immaginari. Tuttavia, tutte presentano alcune somiglianze fondamentali.

Somiglianze straordinarie

Quando, dopo il Diluvio, l’umanità emigrò dalla Mesopotamia, portò con sé in tutte le parti della terra racconti di quella catastrofe. Per questo motivo sia in Asia che nelle isole del Pacifico meridionale, come pure nell’America Settentrionale, Centrale e Meridionale si trovano racconti di questo avvenimento impressionante. Tutte queste leggende del Diluvio esistevano molto tempo prima che questi popoli venissero a contatto con la Bibbia, eppure hanno alcuni punti basilari in comune con il racconto biblico del Diluvio.

Alcune leggende menzionano giganti violenti che vivevano sulla terra prima del Diluvio. In maniera analoga, la Bibbia indica che prima del Diluvio angeli disubbidienti si materializzarono assumendo corpi carnali, andarono a convivere con donne e diedero origine a una razza di giganti chiamati nefilim. — Genesi 6:1-4; 2 Pietro 2:4, 5.

Le leggende del Diluvio indicano in genere che un uomo fu avvertito dell’approssimarsi di un diluvio di origine divina. Secondo la Bibbia, Geova Dio avvertì Noè che avrebbe distrutto i malvagi e i violenti. Dio disse a Noè: “La fine di ogni carne è giunta dinanzi a me, perché la terra è piena di violenza per opera loro; ed ecco, li ridurrò in rovina insieme alla terra”. — Genesi 6:13.

Le leggende relative al Diluvio indicano di solito che esso provocò una distruzione globale. In maniera simile, la Bibbia dice: “Le acque prevalsero tanto grandemente sulla terra che tutti gli alti monti che erano sotto tutti i cieli furono coperti. Tutto ciò nelle cui narici era attivo l’alito della forza della vita, cioè tutto ciò che era sul suolo asciutto, morì”. — Genesi 7:19, 22.

Quasi tutte le leggende del Diluvio dicono che un uomo sopravvisse al Diluvio insieme a una o più persone. Molte leggende specificano che si rifugiò su un’imbarcazione da lui stesso costruita, la quale poi si posò su una montagna. Analogamente, le Scritture dicono che Noè costruì un’arca. Affermano anche: “Sopravvivevano solo Noè e quelli che erano con lui nell’arca”. (Genesi 6:5-8; 7:23) Secondo la Bibbia, dopo il Diluvio “l’arca si posò sui monti di Ararat”, dove Noè e la sua famiglia sbarcarono. (Genesi 8:4, 15-18) Le leggende indicano anche che i sopravvissuti al Diluvio cominciarono a ripopolare la terra, e la Bibbia indica che la famiglia di Noè fece proprio questo. — Genesi 9:1; 10:1.

Antiche leggende sul Diluvio

Tenendo presente quanto abbiamo detto, analizziamo alcune leggende sul Diluvio. Cominciamo dai sumeri, antico popolo che viveva in Mesopotamia. La loro versione del Diluvio fu scoperta su una tavoletta d’argilla portata alla luce tra le rovine di Nippur. Questa tavoletta dice che gli dèi sumeri Anu ed Enlil decisero di distruggere l’umanità con un diluvio gigantesco. Avvertito dal dio Enki, Ziusudra e la sua famiglia poterono sopravvivere in un’enorme imbarcazione.

Il racconto babilonese noto come Epopea di Gilgamesh è ricco di particolari. Vi si racconta che Gilgamesh andò a trovare il suo antenato Utnapishtim, il quale aveva ricevuto l’immortalità dopo essere sopravvissuto al Diluvio. Nella conversazione che segue, Utnapishtim spiega che gli era stato detto di costruirsi una nave e di farvi entrare bestiame, bestie selvatiche e la sua famiglia. Aveva costruito la nave come un enorme cubo di 60 metri di lato, a sei piani. Poi Utnapishtim dice a Gilgamesh che la tempesta durò sei giorni e sei notti, e aggiunge: “Quando giunse il settimo giorno, cessò la tempesta del Diluvio e questo combattimento, che colpiva tutt’attorno come una donna in travaglio; si calmò il mare, divenne silenzioso il vento cattivo e il Diluvio cessò. Aprii il lucernario e aria fresca mi venne giù lungo le guance. Osservai il tempo: dappertutto era silenzio e tutta l’umanità era ritornata polvere”. — Trad. di L. Viganò, in “La Bibbia”, Milano, Rusconi, 1980, vol. 1, p. 330.

Dopo che l’imbarcazione si fu posata sul monte Nisir, Utnapishtim fece uscire una colomba che, non trovando un luogo dove posarsi, tornò all’imbarcazione. Poi fece uscire una rondine, e anch’essa tornò. In seguito fece uscire un corvo, e quando questo non fece ritorno, seppe che il livello dell’acqua era calato. Utnapishtim allora fece uscire gli animali e offrì un sacrificio.

Questa antichissima leggenda ha diverse somiglianze con il racconto biblico del Diluvio. Tuttavia manca dei vividi particolari e della semplicità del racconto biblico, non fornisce dimensioni ragionevoli per l’arca e non provvede le informazioni cronologiche indicate nelle Scritture. Ad esempio, l’Epopea di Gilgamesh dice che la tempesta durò sei giorni e sei notti, mentre secondo la Bibbia “sulla terra piovve a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti”, una pioggia forte e incessante che alla fine coprì d’acqua la faccia del pianeta. — Genesi 7:12.

Anche la mitologia greca ricorda un Diluvio, ma mentre la Bibbia menziona otto superstiti, secondo la leggenda greca sopravvissero solo Deucalione e sua moglie Pirra. (2 Pietro 2:5) Questa leggenda dice che prima del Diluvio la terra era abitata dalla razza bronzea, formata da uomini violenti. Zeus decise di distruggerli con un grande diluvio e disse a Deucalione di costruire una grande cassa e di entrarvi. Quando il diluvio cessò, la cassa si posò sul monte Parnaso. Deucalione e Pirra scesero dal monte e diedero un nuovo inizio all’umanità.

Leggende dell’Estremo Oriente

In India c’è una leggenda del Diluvio in cui il superstite umano è chiamato Manu. Egli fa amicizia con un pesciolino che cresce sino a diventare enorme e lo avverte di un devastante diluvio. Manu costruisce una nave, che il pesce trascina fino a che non si posa su un monte dell’Himalaya. Quando il diluvio cessa, Manu scende dal monte e insieme a Ida, personificazione del suo sacrificio, rinnova la razza umana.

Secondo una leggenda cinese del Diluvio, il dio del tuono dà un dente a due bambini, Nuwa e Fuxi, dicendo loro di piantarlo e di rifugiarsi nella zucca che ne sarebbe cresciuta. Dal dente cresce subito un albero che produce un’enorme zucca. Quando il dio del tuono scatena una pioggia torrenziale, i bambini si arrampicano sulla zucca e vi entrano. Nel diluvio che ne risulta tutti gli altri abitanti della terra annegano, mentre Nuwa e Fuxi sopravvivono e ripopolano il globo.

Americhe

Gli indiani dell’America settentrionale hanno varie leggende che hanno in comune il tema fondamentale di un diluvio che distrugge tutta l’umanità tranne pochi individui. Ad esempio gli arikara, una tribù caddo, dicono che un tempo la terra era abitata da una razza di persone così forti che schernivano gli dèi. Il dio Nesaru distrusse questi giganti mediante un diluvio ma preservò il suo popolo, gli animali e il mais in una grotta. Gli havasupai dicono che il dio Hokomata provocò un diluvio che distrusse l’umanità. Tuttavia, l’uomo Tochopa preservò sua figlia Pukeheh sigillandola in un tronco cavo.

Gli indios dell’America Centrale e Meridionale hanno leggende del diluvio sostanzialmente simili. I maya dell’America Centrale credevano che un grande serpente della pioggia avesse distrutto il mondo con torrenti d’acqua. In Messico la versione chimalpopoca narra che un diluvio sommerse le montagne. Il dio Tezcatlipoca avvertì l’uomo Nata, che scavò un tronco dove lui e sua moglie Nena trovarono rifugio fino a che le acque non calarono.

In Perú i chincha hanno una leggenda di un diluvio di cinque giorni che distrusse tutti gli uomini tranne uno, che un lama parlante portò in salvo su un monte. Gli aymara del Perú e della Bolivia dicono che il dio Viracocha uscì dal lago Titicaca e creò il mondo e uomini di grandezza e forza anormali. Visto che questa prima razza lo fece adirare, Viracocha li distrusse con un diluvio.

In Brasile gli indios tupinamba parlavano di un tempo in cui un grande diluvio fece annegare tutti i loro antenati tranne quelli che sopravvissero in canoe o sulle cime di alti alberi. I cashinaua del Brasile, i macusi della Guyana, i caribi dell’America Centrale e gli ona e gli yahgan della Terra del Fuoco nell’America Meridionale sono solo alcune delle molte tribù che hanno leggende del Diluvio.

Pacifico meridionale e Asia

In tutto il Pacifico meridionale sono comuni leggende di un diluvio con pochi superstiti. Ad esempio, nelle Samoa c’è la leggenda di un diluvio primordiale che distrusse tutti eccetto Pili e sua moglie, i quali si misero in salvo su una roccia e dopo il diluvio ripopolarono la terra. Nell’arcipelago delle Hawaii il dio Kane si adirò con gli esseri umani e mandò un diluvio per distruggerli. Solo Nu-u trovò scampo in una grande imbarcazione che alla fine si posò su una montagna.

A Mindanao, nelle Filippine, gli ata dicono che la terra fu un tempo coperta dall’acqua, così che tutti perirono tranne due uomini e una donna. Gli iban di Sarawak, nel Borneo, dicono che solo pochi sopravvissero a un diluvio fuggendo sui colli più alti. Nelle leggende igorot delle Filippine, solo un fratello e una sorella sopravvissero rifugiandosi sul monte Pokis.

I soyot della Siberia, in Russia, dicono che una rana gigante, su cui poggiava la terra, si mosse e fece inondare il mondo. Un vecchio e la sua famiglia sopravvissero su una zattera che lui stesso aveva costruito. Quando le acque calarono, la zattera si posò su un alto monte. Gli ugri della Siberia occidentale e dell’Ungheria dicono anch’essi che i superstiti del diluvio usarono zattere, ma secondo loro queste andarono poi alla deriva in diverse parti della terra.

Un’origine comune

Cosa possiamo concludere da tutte queste leggende del Diluvio? Pur differendo molto nei particolari esse hanno alcuni aspetti simili, a indicare un’origine comune identificabile in qualche cataclisma gigantesco e indimenticabile. Nonostante le colorite variazioni aggiunte nel corso dei secoli, il loro tema di fondo è come un filo che le lega a un unico grande avvenimento: il Diluvio universale, descritto dal semplice e non abbellito racconto biblico.

Visto che in genere le leggende del Diluvio si ritrovano fra popoli che non vennero in contatto con la Bibbia se non in secoli recenti, sarebbe un errore sostenere che siano state influenzate dal racconto biblico. Oltre a ciò, The International Standard Bible Encyclopedia (vol. 2, p. 319) afferma: “L’universalità dei racconti del diluvio di solito è ritenuta una prova della distruzione universale dell’umanità mediante un diluvio . . . Inoltre alcuni degli antichi racconti furono scritti da popoli assolutamente contrari alla tradizione ebraico-cristiana”. Perciò possiamo concludere tranquillamente che le leggende del Diluvio confermano la storicità del racconto biblico.

Oggi viviamo in un mondo pieno di violenza e di immoralità, per cui facciamo bene a leggere il racconto biblico del Diluvio, riportato in Genesi, capitoli da 6 a 8. Se meditiamo sul motivo che portò a quel Diluvio universale, cioè il fatto che si praticava ciò che era male agli occhi di Dio, vedremo in esso un importantissimo avvertimento.

Presto l’attuale sistema di cose malvagio subirà l’avverso giudizio di Dio. Ma è confortante sapere che ci saranno dei superstiti. Voi potrete essere fra loro se presterete ascolto alle parole dell’apostolo Pietro: “Il mondo di quel tempo [del tempo di Noè] subì la distruzione quando fu inondato dall’acqua. Ma mediante la stessa parola i cieli e la terra che sono ora son custoditi per il fuoco e sono riservati al giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi. . . . Giacché tutte queste cose devono quindi essere dissolte, quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione, aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova”. — 2 Pietro 3:6-12.

Terrete bene in mente la presenza del giorno di Geova? Se lo farete e agirete in armonia con la volontà di Dio, riceverete grandi benedizioni. Chi in questo modo trova favore agli occhi di Geova Dio può attendere con fede il nuovo mondo a cui si riferisce Pietro quando aggiunge: “Secondo la sua promessa [la promessa di Dio] noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. — 2 Pietro 3:13.

[Immagine a pagina 7]

Le leggende babilonesi del Diluvio furono tramandate di generazione in generazione

[Immagine a pagina 8]

State prestando ascolto all’avvertimento di Pietro, e tenete bene in mente il giorno di Geova?

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