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Svegliatevi! 1985
g85 8/11 pp. 29-31

Uno sguardo al mondo

Ricostruita la bomba di Hiroshima

I ricercatori del Laboratorio Nazionale di Los Alamos nel Nuovo Messico (USA) hanno costruito un’esatta riproduzione della bomba atomica che distrusse Hiroshima. La ragione? Risolvere il mistero che ancora rimane circa gli effetti delle radiazioni di quell’esplosione di 40 anni fa. Mentre la bomba di Nagasaki e altre bombe sperimentate erano armi al plutonio, solo la bomba di Hiroshima era una bomba all’uranio. Al principio degli anni ’80 una rivalutazione dell’esplosione indicò che precedenti calcoli erano errati, e che anziché liberare neutroni, la bomba aveva liberato soprattutto raggi gamma. Una sessantina di scienziati americani e giapponesi stanno facendo uno sforzo congiunto per determinare quali calcoli sono corretti e stabilire dati che aiutino a fissare limiti di sicurezza per l’esposizione dell’uomo alle radiazioni. “Il fatto è che non abbiamo nessuna vera idea della portata degli effetti biologici delle armi nucleari usate in tempo di guerra”, ha detto il dott. Hugh DeWitt, fisico che lavora presso uno dei due laboratori americani dove si progettano armi nucleari. “Le conseguenze potrebbero essere molto peggiori di quanto non si creda al Dipartimento della Difesa”.

Problemi africani

“Il 21º convegno dell’Organizzazione per l’Unità Africana si è concluso . . . dopo l’approvazione di una dichiarazione secondo cui la maggioranza dei paesi del continente erano sull’orlo del ‘crollo economico’”, scrive il New York Times. “Circa 150 milioni di africani mancano del cibo sufficiente e quasi metà dei paesi africani vivono di aiuti alimentari”. Alcuni dei provvedimenti raccomandati per alleviare i problemi sono: maggiori investimenti nell’agricoltura, una più proficua politica dei prezzi per i contadini e l’adozione di incentivi per lo sviluppo industriale. “Ora il problema è se queste raccomandazioni saranno effettivamente messe in atto”, ha detto un funzionario dell’Africa orientale. Pur notando che alcuni paesi hanno già cominciato ad attuare riforme, egli aggiunge: “Altri, del tutto francamente, sembrano dare la priorità ad altre cose”.

Una casa divisa

“Il Dipartimento dell’Agricoltura spende 5.300.000 dollari all’anno in ricerche per produrre tabacco per ‘una sigaretta innocua’”, scrive il New York Times, mentre il Dipartimento della Sanità e dei Servizi Sociali dice che tali ricerche sono infruttuose. “La conclusione a cui pervenimmo alcuni anni fa è che non esiste una sigaretta innocua”, ha detto Donald R. Shopland, direttore provvisorio dell’Ente che studia gli effetti del fumo sulla salute (Office on Smoking and Health). “Sarebbe meglio spendere quel denaro per scoraggiare il vizio del fumo anziché per cercare di cambiare la composizione della sigaretta”. Sono dieci anni che il Dipartimento dell’Agricoltura svolge queste ricerche. I portavoce dell’industria del tabacco negano di stare effettuando simili ricerche. Uno ha detto: “Non ci consta vi sia qualcosa che renda pericolosa una sigaretta, quindi come potremmo lavorare per fabbricare una sigaretta meno pericolosa?”

Il desiderio principale

“Cos’è che i ragazzi giapponesi desiderano più di tutto?”, chiede l’Asahi Evening News. “Secondo una recente inchiesta, è il denaro. E nel corso dell’inchiesta si è riscontrato che i genitori non li scoraggiano”. L’inchiesta effettuata a Koganei, una città nei pressi di Tokyo, fra 1.244 studenti delle scuole elementari e secondarie e i loro genitori, è stata fatta per conto del consiglio cittadino per i problemi giovanili. Perché vogliono il denaro? “Per il piacere d’averlo”, ha detto il 57 per cento dei ragazzi intervistati, mentre il 43 per cento ha detto di avere bisogno dei soldi “per comprare qualcosa”. Il giornale afferma: “Il consiglio ha concluso che il fatto che oltre il 50 per cento dei ragazzi voglia il denaro tanto per averlo fa pensare che il loro mondo non sia molto diverso dal mondo degli adulti dove lo yen è onnipotente”.

Un mare morto

“Il Mare del Nord sarà biologicamente morto entro 25 anni al massimo, e forse entro tre”, afferma il German Tribune in un servizio su un rilevamento effettuato dal prof. Konrad Buchwald dell’Università di Hannover. Secondo Buchwald, il massimo che si possa fare è di tenere l’inquinamento al suo presente livello. Egli non vede nessuna possibilità di riportare il Mare del Nord al suo precedente stato di relativa purezza.

Oggetti d’arte che non si possono rubare

Recentemente 150 oggetti d’arte di valore inestimabile sono stati spediti dall’Unione Sovietica a Londra per essere esposti. “Non ci sono stati convogli di autocarri pieni di cassette né di furgoni blindati, né forte assicurazione né ambienti a temperatura controllata”, riferiva l’Observer. Perché? Perché tutti gli oggetti sono giunti in forma di ologrammi, il che ha permesso di includere oggetti che erano troppo antichi e delicati per essere trasportati, nonché di esporli in diversi luoghi contemporaneamente. “Solo uno dei ‘pezzi’ esposti, un pettorale d’oro scitico del IV secolo a.E.V., quando alcuni anni fa fu mandato negli Stati Uniti fu assicurato per 10 milioni di dollari e dovette avere una scorta armata permanente”, diceva il giornale. Gli ologrammi a colori, che si dice siano della migliore qualità ottenuta finora, sono stati prodotti con un “potente laser a impulsi”.

Elefanti in pericolo

La Repubblica Centrafricana è uno degli ultimi rifugi degli elefanti in Africa, dicono i fautori della tutela della fauna selvatica. Ma un’équipe che vi ha effettuato rilevamenti aerei riferisce che negli ultimi quattro anni si è verificata una “catastrofica riduzione” della popolazione degli elefanti, stando al dott. Iain Douglas-Hamilton, che faceva parte dell’équipe ed è un eminente esperto in materia di elefanti africani. Cacciatori di frodo del Sudan e del Ciad hanno ucciso i pachidermi per ottenerne le zanne. E la gente del posto li ha uccisi sia per l’avorio che per la carne. La summenzionata équipe calcola che la popolazione degli elefanti nella repubblica sia scesa da 80.000 a 15.000 nell’ultimo decennio.

Allarme per l’AIDS in Italia

In Italia l’AIDS ha assunto una dimensione allarmante. In un articolo principale, L’Espresso del 2 giugno 1985 ha riportato i dati ufficiali fino a quella data che parlano di 40 contagiati, di cui 19 morti. Il pericolo di contrarre l’AIDS non è più solo per alcuni gruppi, ma per tutta la comunità. Il contagio infatti, affermano le autorità sanitarie, può avvenire “attraverso trasfusioni di plasma o sangue infetti. Pungendosi con una siringa infetta. Oppure durante i rapporti sessuali, attraverso la saliva, lo sperma, l’urina”.

Per quanto riguarda le emotrasfusioni, secondo un’indagine dell’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) il 3-4 per mille dei donatori di sangue sono portatori sani. Questo significa che su circa due milioni di donatori, ce ne sono 6 o 8.000 già contaminati, “in grado di moltiplicare il contagio”, dice L’Espresso. In totale i portatori sani in Italia, secondo un calcolo del “sistema nazionale di sorveglianza dell’Aids”, sarebbero ormai mezzo milione.

Aborti in Canada

Uno studio federale condotto dall’Ufficio Statistica canadese rivela che il numero degli aborti praticati da adolescenti è oltre il doppio di quelli praticati da donne al di sopra dei 25 anni. Vengono eseguiti 16 aborti ogni 1.000 ragazze dai 15 ai 19 anni, rispetto ai 7 per 1.000 nella categoria delle donne dai 25 ai 44 anni, e ai 18 per 1.000 nella categoria delle donne dai 20 ai 24 anni. “Delle 17.725 adolescenti che hanno abortito nel 1981, il 7 per cento — un aumento rispetto al precedente 5 per cento — non era più alla prima esperienza”, dice il Globe and Mail di Toronto (Canada), riferendo i risultati dello studio. “Il numero delle donne dai 20 ai 24 anni che sono ricorse nuovamente all’aborto è salito dall’11 per cento al 16 per cento”.

Di nuovo nascosto

In Finlandia, durante recenti lavori di ristrutturazione e restauro in una chiesa di Kuhmoinen, una chiesa che ha due secoli, è venuto alla luce il nome di Dio, Geova. Mentre veniva tolta la vecchia pittura, sul muro sopra l’altare e sotto un grande affresco si poteva discernere chiaramente la parola “Jehova” (così si scrive in finlandese il nome divino) in lettere maiuscole. Il futuro di “questa parola che confonde un po’, nonché il futuro del grande affresco”, diceva il giornale locale Kuhmoisten Sanomat, “è stato considerato nei suoi vari aspetti all’interno della congregazione ed è stato stabilito di lasciare la decisione al consiglio parrocchiale”. Janne Vilkuna, curatore del museo della Finlandia Centrale, riteneva che l’affresco fosse “così prezioso da meritare d’essere restaurato senza indugio da esperti”, riferiva il giornale. Ma il consiglio parrocchiale ha deciso all’unanimità di far coprire il dipinto con pannelli e nascondere così il nome di Dio “che confonde”.

Vodka per un carro armato

Quattro soldati sovietici che su un carro armato si erano persi mentre erano impegnati nelle manovre in Cecoslovacchia hanno barattato il carro armato per due casse di vodka. Secondo il servizio del giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, sono giunti in un villaggio e hanno parcheggiato il carro armato dietro l’unica taverna del posto. In seguito le autorità hanno scoperto che il proprietario della taverna aveva comprato il carro armato per 24 bottiglie di vodka, l’aveva smantellato e ne aveva venduto i pezzi a un centro di riciclaggio dei metalli. I soldati sono stati trovati due giorni dopo l’episodio, addormentati nella foresta.

Emotrasfusioni ed epatite non A-non B

Da un’indagine relativa a 48 casi di epatite virale non A-non B osservati nell’ospedale di Alessandria in Italia è risultato che la causa prevalente della trasmissione del virus sono state le trasfusioni di sangue e derivati (nel 33,3 per cento dei casi). Per quanto riguarda i dati su scala nazionale relativi all’epatite non A-non B postrasfusionale vi sono diverse indagini che evidenziano risultati differenti. Secondo un recente studio condotto su 8.604 casi, oltre il 57 per cento di essi sono stati causati dalle emotrasfusioni. — Minerva Medica, 14 aprile 1985.

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