Esperienza di campo
SUPERANDO L’OPPOSIZIONE CLERICALE IN ITALIA
La campagna di adunanze pubbliche sta dando splendidi risultati in Italia, e l’esperienza che segue illustra come il popolo sia contento d’ascoltare il messaggio del Regno, radunandosi in un pubblico uditorio circa 40 estranei per ogni proclamatore.
Fu deciso di tenere l’assemblea di circoscrizione nella città di C-, che ha una popolazione di circa 14.000 abitanti, città sperduta tra le pittoresche montagne dell’Italia meridionale. Per giungervi dovemmo prendere il treno d’una ferrovia secondaria che sembrava più un vecchio tram che un treno. Dopo aver serpeggiato sulle montagne per tre ore giungemmo alla nostra destinazione. Fu solo per la meravigliosa potenza di Geova che la verità pervenne in questo isolato punto d’Italia. Un prigioniero di guerra italiano, internato in California, U.S.A., accettò la verità mentre era quivi e prima di tornare in Italia simbolizzò la sua consacrazione al Signore. La sua immersione in una vasca di stagno in casa di fratelli della California è già stata menzionata da La Torre di Guardia in una delle sue “Esperienze di campo” alcuni anni fa. La fedele attività di questo fratello nel servizio ha le benedizioni di Geova, ed ora una giovane, sana organizzazione sta crescendo in questa cittadina d’Italia. Si pensava che tenendo qui l’assemblea il nuovo gruppo sarebbe stato rinforzato. E così fu.
Ci sono poco più di 150 proclamatori associati in questa circoscrizione, ma, a causa delle recenti inondazioni e di altre avverse condizioni, soltanto 30 fratelli furono in grado di riunirsi e prendere parte all’adunanza del discorso pubblico, “La sola luce”. Facemmo stampare 4.000 volantini e più di 100 manifesti murali. I volantini furono praticamente tutti distribuiti il sabato, mentre i manifesti murali vennero affissi sulle case della via principale alcuni giorni prima. Tutti in città seppero che si doveva pronunciare un discorso pubblico e noi eravamo certi che ci sarebbe stato un numeroso uditorio. Circolava la voce che sarebbero stati presenti anche i preti locali, ma con l’intenzione di provocare una controversia sul soggetto. Prima di tutto, dobbiamo dire che il clero tentò di far pressione sulle autorità cittadine perché ci fosse negato il diritto di tenere un discorso pubblico; ma non riuscirono. I funzionari di polizia del luogo eran decisi a difendere la libertà, e ci vuole più che coraggio per rifiutarsi di ricevere ordini dai capi religiosi in questo paese dominato dal clero. Fallito questo, il clero predispose di disfare la nostra assemblea e di rovesciare la situazione contro i testimoni di Geova. Sarebbero riuscite le loro predisposizioni?
La domenica mattina fu fatta una breve visita alla stazione dei locali carabinieri dai nostri fratelli. Ci fu assicurato che degli uomini in uniforme sarebbero stati sul posto, pronti a mantenere l’ordine e a proteggere il nostro diritto di libera adorazione. Per l’occasione era stato affittato l’unico cinematografo della città. Era un locale che poteva contenere circa 700 persone, e pensammo che sarebbe stata una benedizione se avessimo per lo meno potuto riempirlo. Il discorso doveva cominciare alle 10,30 antimeridiane, e alle 10,15 il teatro era già pieno zeppo. Ma ciò nonostante la folla continuava ad entrare nel locale finché tutto lo spazio senza sedili venne occupato. Le persone entusiasmate si accalcarono quindi nei corridoi del cinema; altre rimasero nell’entrata sotto il grande altoparlante che era stato appeso fuori dell’edificio per coloro che volevano ascoltare la conferenza dalla strada. Tutto compreso calcolammo un uditorio di oltre 1.200 persone, e tutti rimasero sino alla fine del discorso. Le benedizioni di Geova avevano di gran lunga oltrepassato persino quello che avevamo osato sperare. Appena l’annunziatore e l’oratore si presentarono sul palcoscenico, l’uditorio cominciò a battere le mani, e questo soltanto avrebbe dovuto convincere i religionisti che un loro intervento non sarebbe stato tollerato da quelle semplici, oneste persone che componevano l’uditorio. Anche l’oratore chiarì che il popolo era venuto ad ascoltare la verità e quindi invitò gli oppositori a lasciare il cinema. Sarebbero dovuti restare solo quelli che non avevano paura della verità. Ma nessuno lasciò il proprio posto.
Alla conclusione del discorso di un’ora che scritturalmente smascherò i falsi apostoli i quali odiavano la luce, e rese manifesto dove la sorgente dell’unica vera luce poteva essere trovata, un apprezzativo uditorio applaudì fortemente e con calore. La buona novella dell’unica luce era stata ascoltata con gioia da quasi tutti i presenti, ma non tutti, perché uno della mezza dozzina di preti che si trovavano tra il pubblico saltò improvvisamente su chiedendo un contradditorio. Gli studenti seminaristi, che egli aveva condotti con sé e aveva sparsi per il cinema, mentre il loro “padre” e direttore del locale seminario si levò per opporsi alla verità la quale aveva duramente offeso la sua suscettibilità religiosa, applaudirono.
L’annunziatore spiegò che i testimoni di Geova avevano pagato tutte le spese necessarie per quella conferenza pubblica e avevano fatto tutta la loro pubblicità. Era quindi logicamente fuori di dubbio che non avrebbe permesso di parlare a quelli che avevano fatto opposizione alla conferenza pubblica sin dal principio e che, non essendo riusciti a farla proibire, pretendevano che avesse luogo un contradditorio. Come se i preti religiosi non avessero posto per fare le loro prediche! Dovevano essi venire senz’essere invitati a disturbare le assemblee cristiane? Permetterebbero essi domande o contradditori nei loro templi religiosi? L’annunziatore spiegò allora che il popolo era venuto ad ascoltare una conferenza biblica sul tema “La sola luce” e non una giustificazione religiosa. Questa conferenza il popolo l’aveva udita ed era soddisfatto. Non c’era nient’altro da dire e perciò, fedeli alla loro promessa fatta alle persone di buona volontà, i testimoni di Geova chiudevano la riunione e scioglievano l’adunanza. Come applaudiva i fratelli il popolo per amore della verità e come fischiava e disapprovava il prete mentre cercava ancora di parlare! Quale miserabile sconfitta per questo superbo religionista davanti alle stesse persone ch’egli pretende di servire spiritualmente! Non fu che una netta ripulsa dei suoi servizi e ben mostra come le persone oneste in Italia non dormono rispetto a ciò che la religione ha fatto in questo paese. No, le persone oneste non possono più essere ingannate e la religione sta mietendo ciò che ha seminato. Non è difficile vedere come si adempirà la profezia di Apocalisse 17:16-18.
I preti con il loro seguito di mercenari se ne andarono in fretta e le persone oneste si avviarono ordinatamente verso l’uscita, dove accettarono un opuscolo che veniva offerto loro gratuitamente. Circa 50 libri e 600 opuscoli, furono collocati presso le persone, parecchie delle quali, chiedendo d’essere visitate, diedero i loro nomi agli uscieri. Una grande testimonianza fu data al nome di Geova, e il nuovo gruppo locale organizzato dal nostro ex prigioniero di guerra ricevette un vero e proprio impulso.