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  • w57 1/6 pp. 338-344
  • Unitevi alla società del nuovo mondo

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  • Unitevi alla società del nuovo mondo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
  • Riconoscete l’organizzazione teocratica e vivete
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
w57 1/6 pp. 338-344

Unitevi alla società del nuovo mondo

1. Che specie di organizzazione è la congregazione cristiana?

NELLA congregazione teocratica cristiana abbiamo un’organizzazione permanentemente dedicata ad eseguire i propositi di Geova, e l’unica organizzazione che preservi sulla terra le virtù di Dio. Gesù si riferì ai Cristiani come preservatori della vita umana, dell’adorazione di Geova e della virtù, quando dichiarò: “Voi siete il sale della terra”. (Matt. 5:13) Questo “sale”, ora visibile nella società del nuovo mondo, ha responsabilità che non può evitare onde la giustizia di Geova sia sostenuta, privilegio e dovere che ricadono su tutti coloro che s’impegnano nell’adorazione cristiana.

2. Nella prima congregazione cristiana quali necessità dovevano essere soddisfatte?

2 Cristo Gesù diede inizio alla congregazione cristiana. Dopo esser stato messo al palo, risuscitato e esaltato al cielo egli mandò ai suoi associati lo spirito e potere del suo Padre celeste affinché essi promuovessero l’espansione della vera adorazione come prima congregazione cristiana. La buona notizia cristiana doveva essere predicata, gli uomini dovevano diventare spiritualmente forti per resistere alla corruzione del dominante Impero Romano, congregazioni dovevano essere organizzate e gli individui nelle congregazioni ammaestrati e addestrati nel ministero cristiano. I Cristiani, sia novizi che maturi, dovevano mantenersi nei limiti di correttezza cristiana operando sulla base dei princìpi teocratici; altrimenti, la corruzione avrebbe impedito il trionfo della congregazione cristiana nelle mansioni affidatele da Dio.

3. Mostrate quali provvedimenti vennero presi per soddisfare le necessità e i requisiti della congregazione cristiana.

3 Nella congregazione cristiana, perciò, aveva luogo una delega di incarichi o assegnazione a speciali privilegi e responsabilità, affidata a uomini dedicati che avessero dato prova di maturità spirituale e fedeltà ai loro incarichi e assegnazioni. Queste nomine venivano fatte dal corpo governante della prima congregazione cristiana con centro a Gerusalemme, che comprendeva gli apostoli e altri maturi cristiani, e dai loro rappresentanti. Tali persone nominate partecipavano al ministero comune a tutti i Cristiani. Avevano doveri organizzativi da adempiere nelle congregazioni nelle quali si trovavano e con le quali servivano. La cura e sorveglianza delle rispettive congregazioni esigeva che i Cristiani sorveglianti avessero cura che la congregazione stessa e gli individui in essa camminassero nei sentieri della virtù.

4. Chi poteva essere appropriatamente nominato per speciali incarichi di ministero?

4 Nel terzo capitolo di Primo Timoteo sono esposti i requisiti richiesti a chi volesse essere nominato sorvegliante nella congregazione cristiana. Egli non dovrebbe essere reprensibile, né bigamo, né un uomo smoderato senza padronanza di sé, instabile di mente e disordinato, né dispregiatore dei suoi simili, né ubriacone, litigioso, o amante del denaro; non un uomo che incoraggi la delinquenza minorile o un novizio, né un imbroglione negli affari commerciali. Riguardo ai sorveglianti è dichiarato: “Anche questi siano prima provati se sono adatti, poi servano come ministri, qualora siano esenti da accusa”. (1 Tim. 3:10, NM) “E le cose che hai udite da me con l’appoggio di numerosi testimoni, affidale a uomini fedeli che a loro volta saranno abbastanza capaci di insegnare ad altri”. — 2 Tim. 2:2, NM.

5, 6. Fin dove vigeva questa procedura nelle nomine, e come i servitori nominati differiscono dal clero della Cristianità?

5 Questa era la disposizione uniforme per tutte le congregazioni cristiane e il metodo per nominare uomini responsabili ad aver cura di ciascun gregge o congregazione, fossero pure lontani fino ad Antiochia, come leggiamo: “Ora ad Antiochia vi erano profeti e insegnanti nella congregazione locale”. (Atti 13:1, NM) Rivolgendosi ai Filippesi Paolo dice: “Tutti i santi in unione con Cristo Gesù che sono a Filippi coi sorveglianti e i servitori di ministero”. (Filip. 1:1, NM) Con questi servitori di ministero e sorveglianti e assistenti nell’organizzazione teocratica cristiana i membri del clero della Cristianità non hanno alcuna somiglianza. I servitori teocratici non pretendono né tentano di guidare il loro gregge in politica, riforme sociali, psichiatria, giuochi, o dottrine e pratiche religiose pagane. Al contrario, questi servitori sono riconosciuti perché hanno studiato e insegnato la Parola di Dio e le leggi di Cristo; essi hanno predicato il regno di Geova, il riscatto di Cristo, la risurrezione, il nuovo mondo e, in tutto questo, hanno insistito sulla necessità che gli individui che fanno parte della congregazione cristiana fossero virtuosi o che fossero espulsi.

6 Secondo questi aspetti, quindi, la chiesa primitiva era organizzata e operava, e né essa né la parola di Dio che essa predicava sono responsabili delle condizioni verificatesi in seguito alla morte degli apostoli. La congregazione cristiana divenne dunque prigioniera del mondo pagano e ne emerse un ibrido, la fusione religiosa del paganesimo e del falso Cristianesimo. Il Cristianesimo e la “Cristianità” non sono la stessa cosa, essi si trovano in campi opposti nella controversia riguardante la pura adorazione e la virtù.

7. (a) Commentate le circostanze e il contenuto della profezia di Paolo in Atti, capitolo 20. (b) Fu adempiuta fino all’estinzione di verità e virtù?

7 Avendo lo spirito del suo Dio, conscio dell’opposizione di Satana e delle condizioni attorno alla congregazione cristiana, considerando il futuro e parlando sotto ispirazione, l’apostolo Paolo da Mileto mandò a chiamare gli uomini maturi della congregazione di Efeso, e disse loro: “Ed ora, ecco! io so che voi tutti fra i quali sono andato predicando il regno non vedrete più la mia faccia. Perciò vi prendo quest’oggi a testimoni che io sono netto del sangue di tutti gli uomini, poiché io non mi sono trattenuto dal dirvi tutto il consiglio di Dio. Badate a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha nominati sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio, ch’egli acquistò col sangue del suo proprio [Figlio]. Io so che dopo la mia partenza penetreranno fra voi oppressivi lupi che non tratteranno il gregge con tenerezza, e fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per tirarsi dietro i discepoli. . . . Voi dovete assistere quelli che sono deboli e dovete ricordare le parole del Signore Gesù, il quale egli stesso disse: ‘C’è più felicità nel dare che nel ricevere’”. (Atti 20:18-35, NM) Proprio come Paolo aveva previsto il gregge di Dio era assediato da lupi dall’interno e dall’esterno e la storia narra quanto comparativamente debole abbia brillato la luce della verità in tutte le età che seguirono. Ma, nonostante questa cattività della congregazione cristiana, i princìpi del Cristianesimo rimasero vivi e la Parola di Dio, mediante la Sua potenza, fu preservata per tutti i secoli e perviene a noi oggi pura e degna di fiducia.

A QUESTA POTETE RIVOLGERVI

8. Oggi quale provvedimento è effettivamente per noi?

8 Oggi, tuttavia, c’è qualche altra cosa per noi, oltre a questa Parola di Dio, che è ugualmente resa possibile dallo spirito di Geova. È la società del nuovo mondo, che si estende in tutta la terra, composta di uomini e donne di tutte le nazioni, ognuno dei quali si è rivolto a Geova Dio mediante la dedicazione, dando prova di avere l’approvazione e lo spirito di Geova nel partecipare all’opera di espansione della pura adorazione. Come è possibile che, in un mondo che ha raggiunto un tale basso livello di depravazione, ci possa essere una società dedicata al nuovo mondo nel quale abiterà la giustizia? (2 Piet. 3:13) Si trova effettivamente sulla terra una società o gruppo di Cristiani che esige che i suoi membri e associati pratichino la virtù e alla quale potete rivolgervi? Sì.

9, 10. Quali sviluppi condussero a ristabilire il governo teocratico?

9 Come l’apostolo Paolo mise in risalto nel suo discorso conclusivo agli uomini maturi della congregazione di Efeso, egli aveva predicato il messaggio del Regno. Coloro che ebbero fede nelle promesse di Geova avevano fiducia e speranza nell’istituzione del regno dei cieli al tempo fissato da Geova. Mentre si approssimava il tempo della nascita di questo giusto governo Geova fece compiere un’opera sulla terra, stimolando i Cristiani mediante l’intendimento della Sua Parola di verità a progredire nella dottrina, organizzazione e attività cristiane. Con un inizio, piccolo ma non disprezzabile, negli ultimi anni del diciannovesimo secolo cominciò il lavoro preparatorio di annunciare in tutta la terra il regno di Dio. Uomini cristiani si unirono in una società non settaria e in congregazioni per lo studio metodico della Bibbia e il ministero. Avendo visto i mali dell’ordinamento clericale, essi prima si organizzarono secondo il sistema democratico, ogni congregazione regolando le proprie attività mediante voto democratico. In seguito fu compiuto qualche progresso verso un ordinamento teocratico. Giunse l’anno 1931, tempo in cui la Società legale che essi avevano formata per svolgere ordinatamente la loro opera fece un passo avanti, desiderando la restaurazione del governo teocratico fra i Cristiani sulla terra.

10 L’anno seguente, 1932, le congregazioni dei testimoni di Geova in tutta la terra si sottoposero alla procedura teocratica, con la manifesta benedizione di Geova, finché oggi in tutta la terra troviamo che la società del nuovo mondo opera come la prima congregazione cristiana, ogni individuo in essa operando non commercialmente, non politicamente, ma volontariamente. Vi è ora dunque il dovuto controllo teocratico sulla congregazione cristiana, controllo che non era più esistito dal tempo della cattività della quale Paolo aveva avvertito.

11. Chi dirige la cristiana società del nuovo mondo?

11 Chi controlla l’organizzazione, chi la dirige? Chi ne è il capo? Un uomo? Un gruppo di uomini? Una classe ecclesiastica? Un papa? Una gerarchia? Un concilio? No, nessuno di questi. Come è possibile? In qualsiasi organizzazione non è forse necessario che ci sia un capo che diriga o stabilisca le regole per controllare e guidare l’organizzazione? Sì. Non è forse Geova, l’Iddio vivente, il Dirigente dell’organizzazione teocratica cristiana? Sì!

12. Quali fatti vitali confermano la precedente risposta?

12 Per il fatto vitale che la legge che governa la funzione della teocratica società del nuovo mondo e la Parola di Geova Dio, e per il fatto che Cristo Gesù intronizzato in cielo è l’Ufficiale Esecutivo di Geova che compie la Sua opera sulla terra, e inoltre per il fatto che lo spirito di Dio per mezzo di Cristo Gesù opera mediante la Sua Parola e sui cuori e sulle menti dei Suoi servitori dedicati, la società del nuovo mondo è teocratica, cioè “governata da Dio”.

13. (a) Come vengono fatte le nomine dei servitori di ministero? (b) Dimostrate come tali nomine sono teocratiche. (c) A quali individui è imposto il controllo teocratico?

13 Viene forse sulla terra Cristo Gesù per nominare personalmente i servitori di ministero, sorveglianti e assistenti e tanti altri ministri in tutte le congregazioni della terra? No. Come dunque vengono fatte queste nomine? Esse sono fatte dal visibile corpo governante associato allo strumento legale o Società, che testimoni di Geova nel 1884 fondarono per questo scopo, ora chiamata Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania. Sono teocratiche perché agiscono conformemente alla Parola scritta del grande Teocrata e sul modello organizzativo della prima chiesa o congregazione cristiana stabilita da Cristo Gesù. “Esagerazioni”, dice qualcuno? Ma quelli che negano che i testimoni di Geova sono un’organizzazione teocratica indichino in che cosa non lo sono. In parole e azioni, in dottrina, organizzazione e attività, la società del nuovo mondo si sforza sinceramente di conformarsi alla Parola di Geova Dio e ne sostiene i princìpi, e quindi è un’organizzazione scritturale, cristiana, teocratica o diretta da Dio. È per mezzo della sua Parola che Geova rivela la sua mente al suo popolo. Non c’è nessun’altra organizzazione nella Cristianità che si conformi alla forma o modello biblico. Solo la società del nuovo mondo dei testimoni di Geova esige che quelli che entrano nelle sue file si conformino al modello scritturale sia nelle questioni private che in quelle della congregazione. Questo controllo e indirizzo teocratico non è imposto a tutti gli uomini; nemmeno a tutti coloro che potrebbero essere in contatto con essa, o essere associati alle congregazioni dei testimoni di Geova, o assistere alle loro adunanze. Un individuo deve volontariamente sottomettersi al benefico controllo con la sua personale dedicazione a Geova Dio; e quindi il controllo e indirizzo teocratico è imposto solo ai dedicati.

14. Per quali ragioni vengono fatte nomine teocratiche?

14 L’attuale delega di doveri ai servitori nella congregazione e ad altri speciali rappresentanti dell’organizzazione teocratica ha scopi precisi. Questi devono cibare il gregge di Dio, guidandolo fedelmente e con amore. Devono aiutare il popolo di Geova dappertutto a studiare la Bibbia, crescere in maturità, essere addestrato nel ministero di campo, predicando la buona notizia del Regno ad altri, e devono preservare la virtù nella congregazione in tutta l’organizzazione della società del nuovo mondo. Questo è necessario affinché non si permetta alla corruzione, all’impurità di qualsiasi genere, di insinuarsi in essa e contaminarla.

15. In che modo si verifica nella società del nuovo mondo il principio teocratico di espulsione?

15 Come abbiamo già notato, nella nazione dell’Israele tipico la corruzione della pura adorazione procurava la morte al malfattore. Nella congregazione cristiana i membri della congregazione non tolgono la vita all’offensore. Tuttavia, c’è un’espulsione o disassociazione cristiana. Questo non significa togliere la vita umana, ma è un divieto di associarsi con la congregazione di dedicati servitori di Geova Dio, una disassociazione dalla società del nuovo mondo. Questa è necessaria, dopo aver esaurito gli altri provvedimenti della regola cristiana per risolvere tali questioni, ed è conseguita dal maturo giudizio e azione ponderata dei servitori nominati nella congregazione cristiana. Questa è loro responsabilità. Se sono fedeli, essi devono assolvere questa responsabilità, spassionatamente, nell’interesse di tutti e per l’onore di Geova e la purezza della sua congregazione.

ATTITUDINE VERSO LA DISASSOCIAZIONE

16. Enumerate le trasgressioni che richiedono la purificazione.

16 Le trasgressioni che rendono necessaria la disassociazione comprendono quelle che portarono una punizione al tempo della prima congregazione cristiana. Tali trasgressioni consistono nel persistere a mentire, rubare, agire con disonestà negli affari, commettere violazioni sessuali, insegnare false dottrine, rifiutare il provvedimento di Geova mediante Cristo Gesù, ribellarsi contro l’organizzazione teocratica, provocare dissidi, calunnie, maldicenza e altri peccati. Sappiamo che queste non sono cose virtuose e non possiamo immaginare che Geova Dio o suo Figlio Cristo Gesù facciano tali cose.

17. In quali modi la disassociazione è un atto di amore?

17 In queste trasgressioni la legge cristiana non ignora la debolezza dell’uomo né trascura il riscatto provveduto da Cristo Gesù e il perdono e la misericordia di Geova. La procedura della disassociazione prende in considerazione tutte queste cose ed è veramente l’ultima risorsa dopo che tutti gli altri provvedimenti non siano riusciti a mantenere o a ristabilire la purezza e la virtù. La disassociazione è perciò veramente un atto di amore, amore da parte di Geova e Cristo Gesù, da parte dell’organizzazione teocratica stessa e da parte dei servitori nella congregazione che prendono direttamente il dovuto provvedimento. Questo perché non è fatta con odio o cattiveria ma in ubbidienza alle giuste leggi di Geova. È un atto di fedeltà; mancare di mantenere pura l’organizzazione sarebbe infedeltà. Essa ha un triplice scopo: primo, quello di mantenere pura la congregazione cristiana della società del nuovo mondo; secondo, di aiutare, se possibile, il trasgressore con questi mezzi drastici, perché potrebbe darsi che egli possa essere convinto della gravità del suo errore e pentirsene debitamente dinanzi a Geova Dio; terzo, l’interesse di coloro che osservano l’azione intrapresa, sia per assicurarli della correttezza dell’organizzazione teocratica che per ammonirli della gravità di un deviamento dalla condotta giusta.

18. Paragonate i peccati sessuali con altre trasgressioni della legge cristiana.

18 Ci sono tutte queste trasgressioni, alcune delle quali abbiamo nominate, che servono ad indebolire l’individuo e la congregazione se si persiste in esse. La maggior parte di queste possiamo riconoscere come offese contro un’altra persona, a scapito di certi diritti e quindi comprovanti mancanza d’amore. Ma sembra che alcuni abbiano difficoltà a comprendere perché le trasgressioni sessuali sono così riprovevoli per l’organizzazione cristiana e perché sono così vigorosamente condannate da Dio stesso nella sua Parola, la Bibbia. È il grande Creatore e Padre che ha preso il provvedimento per la trasmissione della vita umana, e questa è cosa meravigliosa e sacra. Noi tutti ne abbiamo avuto beneficio, perché siamo viventi. Se ne accettiamo i benefici, certamente, accettiamo il metodo di Dio, e l’accettazione da parte nostra del beneficio e del metodo ci impone di accettare il divino controllo dell’intero procedimento. Qualcuno potrebbe dire che le trasgressioni sessuali non sono nocive, neanche per coloro che volontariamente vi partecipano; quindi perché sono così riprovevoli? Mentire, sì! Rubare, sì! Queste cose privano un altro di ciò che gli appartiene. Ma una trasgressione come l’adulterio o la fornicazione, non è differente? Dal momento che è così comunemente praticata nel vecchio mondo, come può essere tanto scorretto praticarla per i membri della società del nuovo mondo?

19. Come dimostra Paolo che vi è implicata la religione?

19 È possibile che l’apostolo Paolo si sia trovato di fronte a un ragionamento del genere. Ad ogni modo nel sesto capitolo di Primo Corinzi egli mostra che vi è implicata la religione, dichiarando in parte: “Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo, ma chi pratica la fornicazione pecca contro il proprio corpo. Cosa! Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello spirito santo in voi che voi avete da Dio? Inoltre, voi non appartenete a voi stessi, poiché foste comprati con un prezzo. In ogni modo, glorificate Dio nel vostro corpo”. — 1 Cor. 6:9-20, NM.

20. Perché le “altre pecore” del Signore devono astenersi da impurità sessuali?

20 Qui Paolo si rivolge ai membri del corpo di Cristo. Ma significa ciò che le altre pecore del Signore, che costituiscono la grande maggioranza della società del nuovo mondo, non sono tenute ad osservare questo comandamento di astenersi da impurità sessuali? Questa deduzione non può essere corretta, ma, piuttosto, questa esortazione alla purezza morale vige ugualmente su tutti i servitori dedicati a Dio. Perché? Perché il suo spirito è sul popolo a lui dedicato come gruppo o corpo e come individui. Questi altri peccati condannati, come mentire, rubare, insegnare dottrine errate, e ribellione, sono peccati fuori del corpo di ciascun membro delle “altre pecore” del Signore ma i peccati di adulterio e fornicazione sono peccati contro lo stesso corpo dell’individuo, che dovrebbe essere usato per glorificare Dio.

21. Che cosa dobbiamo fare per glorificare Dio?

21 Non possiamo glorificare Dio in questa o in altre cose se rifiutiamo di assoggettarci alle regole da lui poste. Hanno forse i membri delle altre pecore di Geova il suo spirito su di loro? Certamente. Quindi essi non osano peccare contro i propri corpi. I tempi nei quali viviamo, che sono critici e difficili, richiedono una scrupolosa preservazione della virtù e non la richiedono solo dai membri del rimanente del “corpo di Cristo” ma anche dai membri delle ‘altre pecore” del Signore, da tutti quelli che fanno parte o sperano di far parte della società del nuovo mondo. Ai suoi giorni Paolo si riferì a ciò che egli chiamò la prevalenza della fornicazione. Non è meno prevalente ora.

22. Cosa dite del privilegio e della responsabilità dell’intera congregazione in quanto alla preservazione della virtù?

22 Che dire del privilegio e della responsabilità dell’intera congregazione rispetto alla preservazione della virtù? Ricordiamo che nel caso dell’Israele tipico era la congregazione, il popolo, che eseguiva la sentenza di morte sui trasgressori che ne erano meritevoli secondo la legge di Geova Dio. Nella congregazione cristiana tutti devono desiderare sinceramente di preservare le virtù di Geova fra gli uomini. Essi devono rispettare la decisione dei servitori inerenti alla disassociazione. Questo viene sostenuto da Tito 1:5-16: “Ti lasciai a Creta, affinché . . . facessi nomine . . . Poiché il sorvegliante [deve] esortare mediante l’insegnamento che è salutare e riprovare quelli che contraddicono. . . . indisciplinati, . . . A questi bisogna turar la bocca, . . . riprendili severamente, . . . Essi dichiarano pubblicamente di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le loro opere, perché sono detestabili”. Vediamo da questo che l’indisciplina non è permessa. L’indisciplina sarebbe una seconda violazione, e una seconda violazione non farebbe bene né aiuterebbe nei confronti della prima violazione della legge di Dio che costituisce la base per l’azione di disassociazione. Mettere in dubbio la decisione riguardante l’azione della disassociazione sarebbe incompatibile con la propria professione di fede in Dio e nella sua parola, e col desiderio di vedere la parola di Dio operare in mezzo al suo popolo. Sarebbe incompatibile con l’unirsi alla società del nuovo mondo nella sua meravigliosa opera di espansione della pura adorazione. Dimostrerebbe mancanza di fiducia, mentre una cooperazione di tutti nella congregazione e un’accettazione della disassociazione determinata per il bene di tutti dimostra fiducia da parte di quelli che sono nell’associazione. È dunque necessario che tutti nella congregazione accettino la decisione della congregazione. Ai Tessalonicesi, Paolo scrisse: “Ora noi vi preghiamo, fratelli, di avere riguardo verso quelli che fra voi lavorano strenuamente e presiedono su di voi nel Signore e vi ammoniscono, rivolgendo loro più che straordinaria considerazione con amore a causa del loro lavoro”. — 1 Tess. 5:12-27, NM.

23. Fino a che punto l’individuo che ha sbagliato deve rattristarsi a causa del suo peccato?

23 L’ira da parte della persona disassociata non ha relazione col pentimento. Una persona non è contemporaneamente pentita e adirata; perciò non vi deve essere alcuna errata pietà o errata simpatia. Il cuore dev’essere dunque contristato? Sì, la disassociazione dovrebbe contristare il cuore. Da parte di chi ha sbagliato, per qualsiasi violazione della legge di Dio, piccola o grande, ci dev’essere vero pentimento, che significa un cuore afflitto. Nel caso di una persona disassociata, perché la disassociazione sia per il suo bene e possibilmente per la sua reintegrazione, il cuore dev’essere profondamente colpito, la mente dev’essere ferita, vi deve essere un vero e sincero desiderio di virtù da parte sua, desiderio che condurrà al pentimento.

24. Con quale azione possiamo dimostrare la nostra sottomissione a Geova e il nostro amore per la sua virtù?

24 L’intera congregazione è in prova in quanto alla pura adorazione e preservazione della virtù di Dio. Seguire la condotta ubbidiente risulta nella benedizione di Geova. In tal modo tutti nella congregazione mostrano conformemente la loro fiducia in Geova mediante Cristo Gesù per ogni cosa; per la verità stessa, per il suo spirito che ci permette di mantenere l’integrità e compiere il nostro ministero, e anche per le comuni benedizioni della vita. Quando il consiglio e la guida e anche la severa disciplina sono applicati e accettati, ‘se vi è qualche virtù e qualche cosa lodevole’, queste provengono da Geova Dio mediante Cristo Gesù. La teocratica società del nuovo mondo, decennio dopo decennio, continua consistentemente a meritare il nostro appoggio e la nostra cooperazione spontanea come cristiani adoratori di Geova Dio nel preservare la virtù, nel suo virtuoso e trionfante regno. Unitevi alla società del nuovo mondo!

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