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  • Mantenete la giusta veduta della predicazione del Regno

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  • Mantenete la giusta veduta della predicazione del Regno
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
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  • ODIERNA PREDICAZIONE DEL REGNO
  • OSTACOLI CHE IMPEDISCONO DI MANTENERE LA GIUSTA VEDUTA
  • CAUSA DELLE VEDUTE ERRATE
  • COME MANTENERE LA GIUSTA VEDUTA
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (di facile lettura) 2016
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2016
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
w70 1/9 pp. 521-528

Mantenete la giusta veduta della predicazione del Regno

“Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matt. 24:14.

1. Quale attitudine ebbero i primi cristiani verso la fede, e perciò che cosa furono spinti a fare?

I PRIMI cristiani non pensavano semplicemente che la loro fosse solo un’altra religione, una religione che personalmente preferivano. Niente affatto! Essi credevano fermamente di avere la verità intorno a Geova Dio e ai suoi propositi, e che altri avevano bisogno di questa conoscenza per la salvezza. (Giov. 17:3) La loro convinzione li spinse a compiere una vigorosa attività di predicazione. L’ispirato racconto biblico dice: “Ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”. (Atti 5:42) Professate anche voi d’essere cristiano? In tal caso, mostrate questo stesso zelo ed entusiasmo di partecipare all’opera di predicazione? È la predicazione del Regno un’attività realmente richiesta dai veri cristiani?

2, 3. Come mostrò Gesù il modo in cui considerava l’opera di predicazione?

2 Il fondatore del cristianesimo, Gesù Cristo, considerò in questo modo l’opera di predicazione; infatti, la considerò la ragione principale per cui venne sulla terra. Egli spiegò ai suoi seguaci: “Andiamo altrove, nelle borgate vicine, affinché predichi anche lì, poiché per questo scopo sono uscito”. (Mar. 1:38) E mostrando chiaramente quale messaggio era venuto a predicare, disse: “Anche ad altre città devo dichiarare la buona notizia del regno di Dio, perché per questo sono stato mandato”. — Luca 4:43; 8:1.

3 Sì, la predicazione del Regno fu la principale opera di Gesù; fu proposito di Dio che egli annunciasse questo governo celeste che infine libererà la terra da ogni ingiustizia, e farà in modo che sia fatta qui la volontà di Dio. (Matt. 6:9, 10) E Gesù dimostrò sempre la giusta veduta dell’opera che suo Padre gli aveva dato da compiere. In un’occasione Gesù illustrò l’importanza che aveva per lui dicendo: “Il mio cibo è che io faccia la volontà di colui che mi ha mandato e finisca la sua opera”. — Giov. 4:34.

4, 5. (a) Come mostrò chiaramente Gesù che anche i suoi seguaci dovevano essere predicatori del Regno? (b) Quanto fu efficace la predicazione dei primi cristiani?

4 L’opera di Gesù incluse l’addestramento dei suoi seguaci a partecipare alla predicazione del Regno. Questa doveva essere anche la loro principale opera. Gesù lo indicò allorché disse a dodici di coloro ai quali aveva impartito speciale addestramento: “Mentre andate, predicate, dicendo: ‘Il regno dei cieli si è avvicinato’”. Si poteva dire che il regno si era “avvicinato” perché il re costituito per il celeste regno di Dio, Gesù Cristo, era in mezzo a loro. Gesù disse dunque ai suoi discepoli di andare direttamente alle case del popolo con questo essenziale messaggio. Spiegò anche loro come dovevano salutare la casa e presentare il messaggio del Regno. In seguito, mandò settanta discepoli addestrati con simili istruzioni. (Matt. 10:5-7, 11-14; Luca 10:1-11) Anche dopo la sua morte e risurrezione, Gesù apparve ai suoi seguaci per esortarli a compiere la predicazione.

5 A “più di cinquecento fratelli”, che evidentemente si erano radunati per un’apparizione in Galilea dopo la risurrezione, Gesù disse: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (1 Cor. 15:6; Matt. 28:10, 19, 20) E infine, ai discepoli che lo videro allontanarsi verso il cielo, disse: “Mi sarete testimoni . . . fino alla più distante parte della terra”. (Atti 1:8) Come furono pieni di fervore ed entusiasmo quei primi cristiani dopo essere stati incoraggiati dal risuscitato Cristo! Avevano la giusta veduta dell’opera, e la loro zelante predicazione del Regno diede rimarchevoli risultati. Lo storico Edward Gibbon, non certo amico del cristianesimo, ammise: Lo “zelo dei cristiani . . . li diffuse in ogni provincia in quasi ogni città dell’impero [romano]”.a

ODIERNA PREDICAZIONE DEL REGNO

6. Quali domande sono poste in relazione all’opera di predicazione nei giorni moderni?

6 Ma che dire di oggi? I cristiani ora viventi hanno pure l’obbligo d’essere predicatori del Regno? C’è un provvedimento per addestrarli a compiere l’opera di predicazione, come vi fu nel primo secolo? Il regno di Dio recherà realmente giuste condizioni sulla terra?

7. Quali sono alcune evidenze che dovevano contrassegnare la venuta di Cristo nella gloria del Regno?

7 Diciannove secoli fa Gesù Cristo additò la sua invisibile seconda presenza nella gloria del Regno, e il “termine del sistema di cose”. Fra l’altro, predisse: “Sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno penuria di viveri e terremoti in un luogo dopo l’altro. Tutte queste cose sono il principio dei dolori d’afflizione”. (Matt. 24:3-13) Guerra di estensione e importanza senza parallelo, seguìta da penuria di viveri, terremoti, accresciuta illegalità, ecc., erano tra le evidenze che avrebbero segnalato la celeste seconda presenza di Cristo e il tempo della fine di questo sistema di cose.

8. (a) Quale prova c’è che siamo entrati nel tempo della seconda presenza di Cristo e negli “ultimi giorni” di questo sistema? (b) Quale importante opera si deve compiere prima che venga “la fine”?

8 Siamo entrati nel grave tempo della storia di cui parlò Gesù? Abbiamo visto nel nostro giorno le cose che egli predisse avrebbero contrassegnato la sua seconda presenza nella gloria del Regno? Sì! Gli avvenimenti della passata generazione dal 1914 sono proprio quelli che Gesù e i suoi discepoli profetizzarono si sarebbero verificati. L’avverarsi di tutte queste cose in misura senza precedenti prova oltre ogni dubbio che viviamo ora durante la seconda presenza di Cristo e negli “ultimi giorni” di questo sistema di cose. (2 Tim. 3:1-5; 2 Piet. 3:3, 4) Perciò, un importante messaggio concernente il regno di Dio dev’essere ora predicato, come predisse Gesù: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. E “questa buona notizia” è predicata. — Matt. 24:14.

9. Che cos’è la “buona notizia” concernente il regno di Dio che si deve ora predicare?

9 La “buona notizia” del giorno attuale circa il regno di Dio è che esso è stato stabilito in cielo in questa medesima generazione; sì, che Gesù Cristo vi è stato intronizzato e domina in mezzo ai suoi nemici. Questo significa che Satana il Diavolo è stato cacciato dal cielo nelle vicinanze della terra, e che presto sarà inabissato e il suo intero sistema di cose malvagio sarà distrutto. Che buona notizia! (Sal. 110:1, 2; Riv. 12:7-12; 20:1-3) Nella “buona notizia” è pure incluso il fatto che quelli che servono Dio sopravvivranno alla fine di questo sistema e avranno vita e pace eterne sotto la norma del Regno. (1 Giov. 2:17; Sal. 37:9-11, 29) Felicemente, siamo pervenuti ai giorni di cui parla la profezia biblica: “Ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. . . . Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso starà a tempi indefiniti”. — Dan. 2:44.

10. (a) Qual è la giusta veduta verso la predicazione del Regno? (b) Come hanno mostrato i testimoni di Geova questa giusta veduta?

10 Credete che siamo giunti al giorno dell’adempimento di queste profezie bibliche? Credete realmente che la fine della malvagità e lo stabilimento di un nuovo sistema di cose sotto il regno di Dio sono prossimi? Attendete fiduciosamente l’adempimento delle promesse bibliche concernenti la fine dell’infermità, della sofferenza e della morte? (Riv. 21:3, 4) Lo credete? Ebbene, allora vorrete senz’altro dire ad altri “questa buona notizia”! In realtà, la giusta veduta è che non c’è un’opera più importante che si possa fare sulla terra. La predicazione del Regno è l’opera che Geova Dio, Creatore dell’uomo, ha comandato di fare. Per questa ragione i testimoni di Geova sono dediti a quest’attività; in numero di oltre 1.250.000 partecipano ora regolarmente all’opera di dire “questa buona notizia” in 203 paesi. E come i primi cristiani, sono preparati ad addestrare e assistere altri a predicare il messaggio del Regno. Le loro adunanze di congregazione hanno proprio questo medesimo scopo.

OSTACOLI CHE IMPEDISCONO DI MANTENERE LA GIUSTA VEDUTA

11, 12. (a) Perché alcuni hanno trovato difficile continuare l’opera di predicazione? (b) Dopo aver considerato la reazione di molti alla predicazione di Gesù, dovremmo scoraggiarci quando riceviamo un’accoglienza sfavorevole?

11 Comunque, alcuni di coloro che hanno intrapreso la predicazione del Regno hanno riscontrato che è difficile continuare. Sono sorti ostacoli che hanno impedito loro di mantenere la giusta veduta. ‘A che serve?’ hanno pensato alcuni. ‘Nessuno vuole ascoltare il messaggio del regno di Dio’. L’indifferenza della gente verso la “buona notizia” li scoraggia. E voi vi scoraggiate mai perché i padroni di casa non accettano il messaggio del Regno? Ma dovreste quindi aspettarvi che sia diversamente? È comune che la maggioranza reagisca favorevolmente al messaggio portato dai ministri di Dio?

12 Per esempio, quale fu l’attitudine delle persone verso il messaggio del Regno nel giorno di Gesù? Ebbene, la stragrande maggioranza non l’accettò neppure quando Gesù stesso dichiarò loro la buona notizia. Infatti, Gesù disse: “Poiché il cuore di questo popolo si è ingrossato, e coi loro orecchi hanno udito con noia, e han chiuso i loro occhi; affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi e non ne afferrino il significato col cuore e non si convertano, e io non li sani”. (Matt. 13:15) Tuttavia, nonostante la sfavorevole reazione della maggioranza, Gesù mantenne il suo zelo per l’opera affidatagli dal Padre suo. Era volontà di Dio che predicasse il messaggio del Regno; Gesù fu dunque risoluto a continuare indipendentemente da come rispondeva il popolo. Dobbiamo acquistare la stessa giusta veduta che mostrò Gesù. Anche se nessuno di quelli a cui predichiamo diventa vero discepolo, non significa che il nostro ministero sia un fallimento o che Dio sia scontento di noi.

13. Come dimostrò Geremia la giusta veduta verso il suo incarico di predicazione, e che cosa possiamo imparare dal suo esempio?

13 Considerate il ministero del profeta Geremia. Geova Dio gli aveva affidato l’incarico di predicare ai suoi ribelli, ostinati compaesani che si erano allontanati dalla vera adorazione di Dio. Geova disse: “Tu devi pronunciar loro tutte queste parole, ma essi non ti ascolteranno; e li devi chiamare, ma non ti risponderanno”. (Ger. 7:27) In realtà, potrebbe alcuno a cui oggi predichiamo essere più insensibile? Tuttavia, anche se quegli Israeliti erano molto freddi verso Dio, Geremia continuò fedelmente a predicar loro per circa quarant’anni. È vero che si scoraggiò. (Ger. 20:9) Ciò nondimeno, mantenne la giusta veduta dell’importanza della predicazione, e Geova si compiacque della sua fedele perseveranza. Ora Geova Dio intende sia data una “testimonianza a tutte le nazioni” prima che venga la fine, ed Egli dunque si compiace se continuiamo a predicare in ubbidienza al Suo comando.

14, 15. (a) Quale altro ostacolo può impedire di mantenere la giusta veduta della predicazione del Regno, e, di conseguenza, come si può erroneamente pensare che Dio consideri il proprio servizio? (b) Dio che cosa richiede dai suoi servitori, e perciò qual è la giusta veduta?

14 Comunque, la fredda, sfavorevole reazione non è l’unica cosa che induce alcuni i quali hanno cominciato l’opera a rallentare o anche a smettere di predicare “questa buona notizia del regno”. Altri ostacoli possono pure impedire di mantenere la giusta veduta dell’importanza della predicazione del Regno. Uno di questi può essere semplicemente il crescente peso di ciò che Gesù chiamò le “ansietà della vita”. — Luca 21:34.

15 Nell’odierna società assai competitiva potete avere accresciute responsabilità le quali esigono da voi sempre più tempo. Forse il vostro datore di lavoro fa maggior pressione su di voi. E ci possono essere spese impreviste e l’ansietà di cercar di far fronte a tutte. Forse la salute e le energie diminuite accentuano le pressioni. Quindi, in considerazione di tutto ciò, forse pensate che Dio non si compiaccia del poco tempo e del poco sforzo che vi rimane da dedicare al servizio di Dio. Comunque, questo non è vero. Geova Dio non richiede dai suoi servitori più di quanto siano in grado di dare. Egli si compiace notevolmente anche dello ‘spicciolo della vedova’ quando è tutto ciò che si può offrire. (Luca 21:1-4; Matt. 11:28, 29) La giusta veduta è dunque quella che il cristiano deve fare tutto ciò che può nell’opera di predicazione. Questo è tutto ciò che Dio richiede.

16. Quali sono altri ostacoli ancora che hanno impedito ad alcuni di mantenere la giusta veduta della predicazione del Regno?

16 La predicazione del Regno è la più importante opera oggi sulla terra, tuttavia vi sono altri ostacoli ancora che possono impedire di mantenere questa giusta veduta. Per esempio, i desideri o le attività materialistiche possono essere di vero impedimento. Questo accadde a Dema, compagno missionario dell’apostolo Paolo, che abbandonò Paolo “perché ha amato il presente sistema di cose”. (2 Tim. 4:10) Forse anche nella vostra vita è entrato qualcosa o qualcuno con un’attrattiva così forte che pensate di non poter proprio resistere. (1 Giov. 2:15-17) D’altra parte, l’ostacolo a mantenere la giusta veduta può essere l’opposizione di parenti o amici sotto forma di scherno o ostracismo. (Matt. 10:33-38) O forse la minaccia di gravi oltraggi fisici e persecuzione vi fa perdere di vista l’importanza di continuare fedelmente l’opera di predicazione. (2 Tim. 3:12) Oppure l’ostacolo che impedisce di mantenere la giusta veduta può essere l’offendersi personalmente per qualche cosa che qualcuno ha detto o fatto. Invece di risolvere la difficoltà nel modo stabilito dalle Scritture, l’offeso lascia che la cosa divenga una controversia così grande nella sua mente da non mantenere la giusta veduta della predicazione del Regno. — Matt. 18:15-17; Sal. 119:165.

CAUSA DELLE VEDUTE ERRATE

17. Perché è così difficile mantenere la giusta veduta dell’opera di predicazione?

17 Perché tanti ostacoli impediscono di mantenere la giusta veduta di questa che è la più importante opera sulla terra? Un importante fattore è rappresentato dalle nostre innate imperfezioni e debolezze. Esse operano contro la nostra ubbidiente osservanza della volontà di Dio. (Sal. 51:5; Rom. 7:18-21) Comunque, ci sono anche forze molto reali e potenti il cui scopo è di farci avere un’errata veduta e smettere di predicare il regno di Dio. Descrivendo questi nemici l’apostolo Paolo scrisse ai cristiani: “[State] fermi contro le macchinazioni del Diavolo; perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro . . . i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”. (Efes. 6:11, 12) Queste sono persone spirituali reali! Soprattutto, sono state cacciate dal cielo per mezzo del re di Dio, Gesù Cristo, in questa medesima generazione dal 1914, e ora sono impegnate contro di noi in una vendicativa lotta all’ultimo sangue. La profezia biblica addita questa medesima generazione e dice: “Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. — Riv. 12:9, 12.

18. Quale attitudine dobbiamo giustamente avere verso gli sforzi del Diavolo di farci smettere la predicazione?

18 Che cosa farete dunque? Cederete e smetterete? Vi piegherete agli sforzi del Diavolo e dei suoi demoni di farvi smettere di predicare? O combatterete contro di loro con tutto ciò che avete, non lasciando che nulla vi dissuada dal continuare la più importante opera che ci sia oggi sulla terra? L’apostolo Paolo disse che i cristiani devono impegnare uno strenuo combattimento spirituale, “[rovesciando] i ragionamenti e ogni cosa alta innalzata contro la conoscenza di Dio”. (2 Cor. 10:3-5) Non possiamo permettere che alcuna errata veduta promossa dal Diavolo ci faccia rallentare o smettere di compiere la volontà di Dio.

19. Che effetto deve avere su di noi il sapere che i nostri fratelli rimangono fedeli nonostante tutto ciò che il Diavolo reca contro di loro?

19 L’apostolo Pietro pure additò il Diavolo come nemico reale e disse: “Prendete la vostra determinazione contro di lui, solidi nella fede, sapendo che le stesse cose in quanto alle sofferenze si compiono nell’intera associazione dei vostri fratelli che sono nel mondo”. (1 Piet. 5:8, 9) Che effetto ha su di voi il sapere che i vostri fratelli in ogni parte del mondo affrontano le stesse difficoltà che affrontate voi, e rimangono fedeli? Non è una rassicurazione che anche voi potete fedelmente continuare a predicare nonostante gli ostacoli che incontrate? Sì, se essi possono rimanere fedeli nella prova, lo potete anche voi!

COME MANTENERE LA GIUSTA VEDUTA

20, 21. Anche se vi sono prove e difficoltà, in che modo la giusta veduta della dedicazione a Dio aiuterà a trovare felicità nella predicazione?

20 Ma, chiederete, come si può trovare felicità e contentezza nell’opera di predicazione quando vi sono prove e difficoltà? Oh, può darsi che non ci sia molta effettiva opposizione, ma solo molta apatia nel territorio dove lavorate, e vi sentite scoraggiato. In tali circostanze, come si può mantenere la giusta veduta?

21 Vi sarà d’aiuto considerare perché fate la predicazione. Avete dedicato la vostra vita a un’opera, sottomettendovi al battesimo in acqua per simboleggiare la vostra dedicazione all’opera della predicazione del Regno? Oppure, avete piuttosto dedicato la vostra vita a una persona, alla Persona, Geova Dio, per fare la sua volontà, qualunque essa sia? Ebbene, naturalmente avete dedicato la vostra vita a Geova, e predicate perché è volontà di Dio che il messaggio del suo regno istituito sia ora proclamato in tutta la terra. (Matt. 24:14) Non aiuta questo a mettere le cose nella giusta luce? Sì, poiché tenendo bene a mente la nostra preziosa relazione con Geova possiamo trovare vero piacere nel fare qualsiasi cosa Egli dica. È naturale trovare gioia nel fare ciò che reca piacere e vantaggio a una persona cara, e giacché Geova Dio è colui che amiamo caramente, possiamo trovare diletto nella predicazione del regno che rivendicherà il suo nome e i suoi propositi.

22. Oltre a predicare fedelmente la buona notizia del Regno che cosa è necessario per ottenere il compiacimento di Geova?

22 Considerando la nostra dedicazione a Geova rammentiamo pure che per piacerGli ci vuole assai di più che non la sola predicazione. È anche necessario plasmare la nostra vita per conformarla al perfetto esempio di Dio. Questo significa coltivare i frutti del Suo spirito, compresi amore, benignità, mitezza e padronanza di sé, esercitandoli sempre nei nostri rapporti con altri. (Gal. 5:22, 23) Dobbiamo anche condurre una vita morale, non commettendo fornicazione o adulterio, non ubriacandoci, né mentendo o rubando, poiché Geova odia tutte queste pratiche. (1 Cor. 6:9, 10) Quindi, sebbene la predicazione del Regno sia la più importante opera sulla terra, come risultato della giusta veduta della nostra dedicazione, comprendiamo che partecipare ad essa non ha valore agli occhi di Dio se non preserviamo la nostra stessa personale relazione con lui ubbidendo anche alle altre cose che richiede.

23, 24. Considerando la relazione matrimoniale come possiamo essere aiutati a capire l’importanza relativa fra l’opera di predicazione del Regno e la nostra relazione di dedicati con Geova Dio?

23 Pertanto, è essenziale mantenere nella giusta prospettiva l’opera di predicazione e la nostra preziosa relazione di dedicati con Geova Dio. Un’illustrazione può aiutarci a capire l’importanza relativa fra relazione e opera. Considerate: Quando una donna matura inizia la relazione coniugale sa che l’attende importante lavoro, e molto anche, per badare alla casa e allevare i figli. Ma trova piacere nel lavoro, non necessariamente a causa del lavoro stesso, ma perché comprende che eseguendolo fedelmente svolge un’importante parte nel mantenere e rafforzare lo stretto vincolo tra lei e suo marito.

24 Allo stesso modo, noi pure possiamo trovare piacere nell’opera della predicazione del Regno per una ragione simile. Il piacere, naturalmente, non deriva dall’apatica, scortese o cattiva accoglienza che riceviamo a volte nel ministero. Piuttosto, è perché sappiamo che l’ubbidienza al comando di Geova di predicare edifica e rafforza la nostra stretta relazione con Lui. Avendo sempre a cuore la nostra preziosa relazione di dedicati con Geova manterremo dunque la matura veduta dell’opera di predicazione. Ci impegneremo con zelo in essa col giusto motivo, perché realmente amiamo Geova e desideriamo esaltare il suo nome. — 1 Giov. 5:2, 3.

25. (a) Come poté Gesù trovare diletto nel fare la volontà di Dio anche se il farla significò per lui terribile sofferenza? (b) Quale grande privilegio abbiamo oggi?

25 Sì, ciò che ci aiuterà a mantenere la giusta veduta della predicazione del Regno è di considerare questa opera come un’occasione per dimostrare a Geova Dio il nostro amore e la nostra devozione. Questo è il modo in cui Gesù considerò le cose. Egli disse: “A far la tua volontà, o mio Dio, mi sono dilettato”. (Sal. 40:7, 8; Ebr. 10:5-10) Gesù disse questo anche se il fare la volontà di Dio significò per lui scherno, biasimo e infine la morte su un palo di tortura. (Sal. 22:7, 8, 16; Isa. 53:5, 7) Egli provò diletto nell’opera di predicazione perché gli diede l’opportunità di dare prova del suo incrollabile amore verso Dio e anche perché compiendo questa opera poté fedelmente fornire al Padre suo una risposta contro il biasimo di Satana secondo cui gli uomini non serviranno spontaneamente Dio perché Lo amano. (Prov. 27:11; Giobbe capitoli 1 e 2) Anche noi possiamo trovare diletto nel fare la volontà di Dio per le stesse ragioni. È davvero un privilegio partecipare alla rivendicazione del nome di Dio e all’opera che veramente gli rallegra il cuore!

26. In che modo il vero amore per i nostri simili può aiutarci a mantenere la giusta veduta della predicazione del Regno?

26 Un’altra cosa che ci aiuterà a mantenere la giusta veduta della predicazione del Regno è quella di continuare ad avere vero amore per i nostri simili, ricordando come anch’essi possono trarre vantaggio dalla nostra opera! Pensate! Predicando fedelmente possiamo essere il mezzo per salvare persone dirette a morte certa nella fine di questo sistema di cose che rapidamente s’avvicina, come incoraggia pure il proverbio biblico: “Libera quelli che sono portati alla morte; e quelli che vacillano verso il massacro, oh possa tu trattenerli”. (Prov. 24:11) Anche l’apostolo Paolo mise in risalto la salvatrice natura della nostra opera, dicendo: “Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, poiché facendo questo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano”. (1 Tim. 4:16) L’essere il mezzo per salvare i propri simili è certo un modo meraviglioso per poter mostrare amore!

27. Quali vantaggi riceviamo, sia ora che in futuro, servendo Dio e predicando la buona notizia del Suo regno fedelmente?

27 In realtà, poter partecipare alla predicazione del Regno è il più grande privilegio che si possa avere in questo tempo. L’essere occupati in essa sarà di vera protezione per noi. La nostra mente sarà rivolta a Dio e al fare la sua volontà, e così non saremo distolti per dedicarci ad attività condannate da Dio. (Gal. 5:19-21) Inoltre, collaboreremo strettamente con Dio nella Sua opera, e quale privilegio è questo! (1 Cor. 3:5-9) E ricordate pure la grande ricompensa con cui Geova Dio benedirà tutti i suoi fedeli servitori. La sua promessa benedizione è la sopravvivenza durante la fine di questo sistema di cose, e la vita eterna nella perfetta salute nel Suo giusto nuovo ordine. (1 Giov. 2:17; 2 Piet. 3:13; Riv. 21:3, 4) Veramente, c’è ogni ragione di voler servire Geova e compiere la sua volontà di predicare questa buona notizia del Suo regno prima che venga “la fine”. — Matt. 24:14.

[Nota in calce]

a The Decline and Fall of the Roman Empire, Edward Gibbon, Edizione della Biblioteca Moderna, Vol. 1, cap. 16, pag. 451.

[Immagine a pagina 523]

In 203 paesi i testimoni di Geova predicano la buona notizia del regno di Dio

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