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  • Servite Geova con cuore gioioso!

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  • Servite Geova con cuore gioioso!
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2018
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
w83 1/6 pp. 8-13

Servite Geova con cuore gioioso!

“Servite Geova con allegrezza. Venite dinanzi a lui con grido di gioia”. — Salmo 100:2.

1, 2. Quali contrastanti vedute della vita sono qui citate?

“HO SPRECATO la mia vita, ed è troppo tardi per cambiarla . . . Quando cammino da sola ripenso alla mia vita e non sono felice di come l’ho vissuta”. Così disse una donna anziana che era stata un’attrice famosa e che sembrava avere ogni motivo per essere felice. Ma è chiaro che quelle parole non scaturivano da un cuore gioioso.

2 Per contrasto, prendete il caso di un uomo che da trentasette anni lotta contro la paralisi. In apparenza una tale persona ha poche ragioni di essere gioiosa. Eppure egli parla di felicità e dice di aver trovato qualcosa che “rende la vita davvero soddisfacente e significativa”.

3. (a) Quale esperienza personale può indurci a chiederci se l’uomo può veramente provare gioia? (b) Quale definizione si può dare della gioia?

3 La maggioranza di noi non ha dovuto sostenere una lunga e dolorosa lotta contro l’infermità. Né siamo diventati famosi nel mondo dello spettacolo. Probabilmente siamo persone comuni, che ogni giorno devono affrontare le ansietà e i problemi della vita. La nostra esperienza conferma che “l’uomo, nato di donna, è di breve vita e sazio di agitazione”, e senza meno siamo d’accordo che “tutta la creazione continua a gemere insieme ed è in pena insieme fino ad ora”. (Giobbe 14:1; Romani 8:22) Per questo forse ci domandiamo se sulla terra c’è qualcuno che possa veramente provare gioia, cioè quello “stato d’animo di intensa allegria e contentezza”. Che ne pensate? Si può provare vera gioia?

Potete provarla?

4. Chi c’è tra i milioni di creature che provano vera gioia?

4 Milioni di creature provano gioia. I giusti angeli del cielo ‘eseguono la parola di Dio’ con gioia. (Salmo 103:20) Hanno sempre servito Geova Dio con vera gioia. Alla fondazione della terra, queste “stelle del mattino gridarono gioiosamente insieme”! (Giobbe 38:4-7) E il fedele angelo che annunciò la nascita di Gesù aveva senz’altro una piacevole missione da compiere, perché dichiarava “la buona notizia di una grande gioia”. — Luca 2:8-14.

5. Riguardo alla gioia, qual è stata l’esperienza dell’unigenito Figlio di Dio?

5 Ma che dire dell’“unigenito Figlio di Dio”? (Giovanni 3:18) Prima di divenire l’uomo Gesù Cristo, egli era stato “l’artefice” che aveva collaborato con Geova in cielo. Si trattava di un servizio gioioso? Sicuramente, come si legge: “Ero colui del quale di giorno in giorno [Geova] si deliziava, allietandomi io dinanzi a lui in ogni tempo”. (Proverbi 8:22-31) Quando divenne uomo sulla terra, Gesù provò diletto nel fare la volontà di Dio. (Salmo 40:6-8; Ebrei 10:5-10) Inoltre, “per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna, e si è messo a sedere alla destra del trono di Dio”. (Ebrei 12:2) Ora, quale “felice e solo Potentato” che presto eseguirà i giudizi di Dio sulla terra, Gesù Cristo serve veramente Geova con cuore gioioso. — I Timoteo 6:13-16; II Tessalonicesi 1:6-10.

6. Come si può provare gioia oggi?

6 Or dunque, potete anche voi provare gioia oggi? Sì, e l’uomo infermo menzionato prima spiega come, dicendo: “Ho riscontrato che la felicità più grande deriva dal servire Dio. La vita diventa quindi soddisfacente e significativa. Il fatto di essere paralizzato non mi ha privato dei privilegi e delle benedizioni che si possono avere servendo il Creatore”. Quelli che sono devoti a Geova Dio con tutto il cuore provano vera gioia. E perché mai non dovrebbero provarla? Essi dichiarano la “buona notizia del felice Iddio”, un messaggio rincorante che parla di una vita eterna e di grandi benedizioni sotto il dominio del “regno dei cieli”. (Matteo 24:14; I Timoteo 1:11; Matteo 5:3) Hanno quindi ogni motivo di ‘servire Geova con allegrezza’, di ‘venire dinanzi a lui con grido di gioia’. — Salmo 100:2.

7, 8. (a) Nonostante la sua gioia, perché chi è devoto a Geova non sempre è di buon umore? (b) Perché il popolo di Geova non si lascia sopraffare dalle difficoltà della vita?

7 Questo non significa che la persona devota a Dio sia sempre di buon umore. Nell’imperfetta società umana a volte i servitori di Geova possono sentirsi tristi. (Romani 5:12) Per esempio, quando Esaù sposò donne ittite, “esse furono fonte di amarezza di spirito per Isacco e Rebecca”, i suoi genitori timorati di Dio. (Genesi 26:34, 35) Inoltre Satana il Diavolo, con l’aperta persecuzione e con subdole “macchinazioni”, cerca di infrangere la preziosa relazione che i cristiani hanno con Geova. (Efesini 6:11) Perciò quelli che amano Dio possono aspettarsi difficoltà nel cammino della loro vita. Ma il popolo di Geova non si lascia sopraffare da queste difficoltà. Trae ‘conforto dalle Scritture’ e si rivolge fiduciosamente a Dio in preghiera per chiedergli il suo spirito e l’aiuto per coltivare la gioia, un frutto dello spirito. (Romani 15:4; Luca 11:13; Galati 5:22, 23) Nonostante i problemi della vita, i cristiani possono avere “gioia dello spirito santo”. (I Tessalonicesi 1:6) A tale gioia contribuiscono in particolare le benedizioni di Geova.

8 La benedizione di Geova rende davvero ricchi. (Proverbi 10:22) Se siete cristiani, avete riflettuto sulle buone cose di cui godete? Queste dovrebbero farvi ‘rallegrare in Geova’. (Salmo 32:11) Consideratene soltanto alcune e avrete ottime ragioni per servire Geova con cuore gioioso.

Gioiosi privilegi senza pari

9. Cosa significa conoscere Geova, e che relazione ha questo con la gioia?

9 Quelle di conoscere e servire Geova sono benedizioni incomparabili. Tramite il profeta Geremia, Dio disse: “Chi si vanta si vanti a causa di questa medesima cosa, l’aver perspicacia e l’aver conoscenza di me, ch’io sono Geova, Colui che esercito amorevole benignità, diritto e giustizia sulla terra”. (Geremia 9:24) Naturalmente non basta conoscere qual è il nome di Dio. Conoscere Geova significa essere consapevoli delle sue qualità, dei suoi modi di pensare e di agire e dei suoi propositi. Significa ubbidirgli, riconoscere la sua autorità e sottomettersi ad essa. (I Giovanni 5:3) Studiando diligentemente le Scritture e meditando sulle parole e sulle azioni del Figlio di Dio, il quale è in assoluta armonia col Padre suo, è possibile stringere un’intima relazione personale con Dio. (Giovanni 1:18; 14:9-11) Quelli che conoscono Geova in questo modo sono veramente gioiosi. Infatti, “all’uomo che dinanzi a lui è buono [Geova] ha dato sapienza e conoscenza e allegrezza”. — Ecclesiaste 2:26.

10. Qual è il modo più importante e soddisfacente di impiegare la propria vita?

10 L’inestimabile privilegio di rendere “sacro servizio” al vero Dio è un’altra benedizione di cui godono i testimoni di Geova. Nessun uomo potrebbe impiegare la vita in modo migliore o più soddisfacente. Ben si espresse Zaccaria (padre di Giovanni il Battezzatore) quando benedisse Geova per aver concesso al Suo popolo “il privilegio di rendergli intrepidamente sacro servizio, con lealtà e giustizia”, per tutti i loro giorni. — Luca 1:67-79; confronta Romani 12:1; Rivelazione 7:9, 13-15.

11. Quale privilegio, che è motivo di gioia, è associato a quello di rendere a Dio “sacro servizio”?

11 Il privilegio di portare il nome di Geova come suoi testimoni è associato a quello di rendere a Dio “sacro servizio”. (Isaia 43:10-12) Questo dovrebbe senz’altro essere motivo di gioia, come disse Geremia: “La tua parola mi diviene l’esultanza e l’allegrezza del mio cuore; poiché il tuo nome è stato invocato su di me, o Geova Dio degli eserciti”. — Geremia 15:16.

12. Se siamo scoraggiati, riflettendo su quali contrasti possiamo tirarci su di morale?

12 Se state servendo Dio, ma di tanto in tanto vi sentite scoraggiati, una breve riflessione su alcuni contrasti può tirarvi su di morale. Per esempio, quando consideriamo che gli angeli malvagi sono in “legami sempiterni, sotto dense tenebre”, riservati all’avverso giudizio di Dio, la sorte degli angeli giusti che servono Geova si distingue ancora di più come gioiosa. (Giuda 6) E che contrasto fra la gioiosa posizione di Gesù e quella di Satana il Diavolo, che va incontro alla distruzione eterna! (Rivelazione 20:10, 14) Ebbene, anche la compassionevole cura di Geova e le sue benedizioni rendono senz’altro facile vedere “la distinzione fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo ha servito”. (Malachia 3:17, 18) Ma considerate ancora altre benedizioni che forniscono valide ragioni per servire Geova con cuore gioioso.

Vera libertà e luce spirituale

13, 14. Sotto l’aspetto religioso, quale vera libertà e luce spirituale ricevono i servitori di Geova?

13 Un’altra benedizione che rende gioiosi è sicuramente la liberazione da ‘Babilonia la Grande’, l’impero mondiale della falsa religione. I cristiani sono felici sapendo che ‘non parteciperanno ai suoi peccati e non riceveranno parte delle sue piaghe’. (Rivelazione 18:2, 4) Per di più i servitori di Geova sono liberi dai timori e dalle falsità della falsa religione. “Conoscerete la verità”, disse Gesù, “e la verità vi renderà liberi”. (Giovanni 8:32) Questa vera libertà appare ancor più preziosa se si pensa alla schiavitù di quelli che sono nelle tenebre spirituali.

14 Per esempio, a differenza di molti seguaci della falsa religione, gli adoratori di Geova non si inchinano e non pregano davanti a immagini che non possono né parlare, né vedere, né udire, né odorare, né camminare. (Salmo 115:4-8) I cristiani spiritualmente liberi e illuminati, a differenza di molti abitanti della terra, non hanno nemmeno timore dei morti. La falsa dottrina religiosa secondo cui l’uomo avrebbe un’anima immortale alimenta il timore che i defunti possano tornare a molestare o tormentare i vivi. Ma la luce spirituale che emana da Dio ha dissipato questi timori, perché i veri cristiani sanno che i morti “non sono consci di nulla”. (Ecclesiaste 9:5, 10) Quanto è meglio sapere che i cari morti che sono nella memoria di Dio riceveranno una risurrezione! (Giovanni 5:28, 29; Atti 24:15) I devoti servitori di Geova possono senz’altro rallegrarsi del fatto che il Padre celeste che servono all’unisono abbia rivelato loro, tramite il suo spirito santo, “le cose profonde di Dio”. (I Corinti 2:10) Sì, egli ha concesso al suo popolo luce e verità spirituali che infondono gioia. — Salmo 43:3.

La gioia di aiutare altri

15, 16. (a) Cosa accadeva quando i primi discepoli di Gesù ‘facevano risplendere la loro luce’? (b) Cosa provano i cristiani d’oggi nel fare discepoli?

15 Anche riflettere luce spirituale è una benedizione. Gesù disse ai suoi seguaci: “Voi siete la luce del mondo. . . . Risplenda la vostra luce dinanzi agli uomini, affinché vedano le vostre eccellenti opere e diano gloria al Padre vostro che è nei cieli”. (Matteo 5:14-16) Cosa accadeva mentre quei primi discepoli ‘facevano risplendere la loro luce’ con le parole e con le opere? Altri traevano beneficio da questa attività, ma essa recava gioia anche ai seguaci di Cristo. (Luca 10:1, 17-20; Atti 8:4-8) Certo, servivano Geova con cuore gioioso facendo discepoli — Matteo 28:19, 20.

16 Anche oggi i cristiani provano simile gioia nell’opera di proclamare il messaggio del Regno. E la provano in particolar modo in relazione con coloro che aiutano ad acquistare conoscenza della verità di Dio. L’apostolo Paolo ebbe tale gioia, poiché disse che i filippesi, da lui aiutati, erano la sua “gioia e corona”. (Filippesi 4:1) Di quelli che aveva aiutato a Tessalonica, l’apostolo scrisse: “Qual è la nostra speranza o gioia o corona di esultanza — sì, non siete infatti voi — dinanzi al nostro Signore Gesù alla sua presenza? Voi siete certamente la nostra gloria e gioia”. (I Tessalonicesi 2:19, 20) Sì, Paolo, come i cristiani d’oggi, provò gioia a motivo di coloro che aveva assistiti spiritualmente. Vi sforzate di compiere il servizio di Geova e provate tale gioia?

17. Perché i testimoni di Geova provano gioia nell’opera di fare discepoli nonostante in alcune zone ottengano risultati limitati?

17 Nonostante i risultati limitati che si hanno oggi dando testimonianza in alcune zone, i testimoni di Geova provano gioia sapendo che recano piacere e lode al loro Dio. Questo avviene anche se certuni non sono felici di vedere i Testimoni alla loro porta. I servitori di Geova non si scoraggiano per questo, poiché comprendono che servire Dio è il più grande privilegio che si possa avere sulla terra.

Perfino la persecuzione reca gioia

18. Perché i cristiani possono essere gioiosi anche se sono perseguitati?

18 I cristiani servono Geova con cuore gioioso anche se spesso sono perseguitati. Gesù dichiarò felici coloro che erano perseguitati per il suo nome, e l’apostolo Pietro disse: “Continuate a rallegrarvi, visto che siete partecipi delle sofferenze del Cristo, affinché vi rallegriate ed esultiate anche durante la rivelazione della sua gloria. Se siete biasimati per il nome di Cristo, felici voi”. Perché? “Perché”, dice Pietro, “lo spirito della gloria, lo spirito di Dio, riposa su di voi”. (I Pietro 4:13, 14; Matteo 5:11, 12) A chi è perseguitato perché è cristiano, questa può non sembrare una benedizione. Ma se sopportate tale sofferenza questa è la prova che avete lo spirito e l’approvazione di Dio, e questo è senz’altro motivo di gioia.

19. Come si espresse una vittima della persecuzione nazista?

19 Avendo lo spirito santo di Dio e la forza che Geova impartisce, i cristiani perseguitati possono continuare a essere gioiosi in circostanze estreme. (Filippesi 4:13) Alcuni anni fa, da un campo di concentramento nazista, un giovane ingiustamente condannato a morte scrisse ai suoi genitori: “È già passata mezzanotte. Ho ancora tempo per cambiare idea. Ma come potrei ancora essere felice in questo mondo se rinnegassi nostro Signore? No di certo! Ora però avete l’assicurazione che lascio questo mondo felice e in pace”. Sì, i cristiani perseguitati servono Geova con cuore gioioso.

Altri motivi di gioia

20. La compagnia dei propri conservi che effetto ha sulla gioia?

20 Malgrado siano perseguitati, i testimoni di Geova provano vera gioia stando insieme ai loro conservi. Che benedizione! In un mondo pieno di disonestà, menzogne e altre cattive azioni, com’è piacevole avere compagni onesti, sinceri e retti che hanno rivestito la “nuova personalità”! (Colossesi 3:8-11) Si prova inoltre profonda soddisfazione sapendo che la propria condotta fa rallegrare il cuore di Geova. — Proverbi 27:11.

21. Quali sono alcuni modi per promuovere con gioia gli interessi della vera adorazione?

21 Un’altra benedizione è quella di promuovere con gioia gli interessi della vera adorazione, forse partecipando alla costruzione, alla manutenzione e al pagamento di un locale per le adunanze cristiane. (Esodo 36:1-7; II Re 12:4-15) Certo queste cose rallegrano il cuore. E chi può mai calcolare le benedizioni e le gioie che si hanno partecipando alle regolari adunanze del popolo di Geova, e cooperando con esso nel compiere l’opera di testimonianza affidatagli da Dio? — Salmo 122:1; I Corinti 3:5-9.

22. A cosa dà luogo la fedeltà nel compiere opere sante?

22 Anche la fedeltà nel compiere opere sante dà luogo a una ricca benedizione: la prospettiva della salvezza e un gioioso futuro nel nuovo sistema di cose che Dio ha promesso. (II Pietro 3:11-13) Che differenza tra i servitori di Geova, pieni di speranza, e coloro ‘che non hanno nessuna speranza e sono senza Dio nel mondo’! (Efesini 2:11, 12) L’odierno popolo di Geova può dire a Dio le parole che disse Davide: “In quanto a me, ho confidato nella tua amorevole benignità; gioisca il mio cuore nella tua salvezza”. (Salmo 13:5) In verità, quando i cristiani contano le loro benedizioni, trovano molte ragioni per servire Geova con cuore gioioso.

Continuate a ‘servire Geova con allegrezza’

23. Anziché lasciare che le crescenti difficoltà divengano il nostro principale pensiero, cosa dovremmo fare?

23 Pur avendo ora molte benedizioni, i testimoni di Geova non possono sottrarsi alle crescenti difficoltà di questo vecchio sistema di cose. Devono essere affrontate con coraggio al lavoro, a scuola e altrove, e queste sono cose che possono scoraggiare. Ma anziché lasciare che divengano il nostro principale pensiero e ci turbino di continuo, siamo saggi se spostiamo i nostri pensieri su cose positive ed edificanti. Invece di scoraggiarci o affliggerci, vorremo essere ‘zelanti per le opere eccellenti’ e riflettere sulle benedizioni che abbiamo come servitori di Geova. (Tito 2:14) Allora saremo allegri, come se partecipassimo a un continuo convito. Proverbi 15:15 dice: “Tutti i giorni dell’afflitto sono cattivi; ma chi è buono di cuore ha un continuo convito”.

24. (a) Come può la vostra vita avere uno scopo soddisfacente? (b) Quale domanda sorge giustamente?

24 È vero che molti non sono soddisfatti della loro condizione. Ma se amate Dio e gli ubbidite, perseverando con zelo nel suo servizio, la vostra vita ha uno scopo soddisfacente. Inoltre, con l’aiuto di Geova, i problemi e le difficoltà della vita possono essere affrontati e superati. Fatevi dunque coraggio e continuate a far tesoro delle benedizioni che Geova Dio vi elargisce mentre Lo servite con cuore gioioso. (Salmo 100:2) Ma cosa occorre per continuare a provare diletto nell’adorazione di Geova?

Rammentate questi punti?

◻ Perché il popolo di Geova non si lascia sopraffare dalle difficoltà della vita?

◻ Cosa significa conoscere Geova, e che rapporto ha questo con la gioia?

◻ Che relazione ha con la gioia il fare discepoli?

◻ Come possiamo promuovere con gioia la vera adorazione?

[Testo in evidenza a pagina 11]

Coloro che ricevono luce spirituale da Geova non temono i morti. Piuttosto, non vedono l’ora che abbia luogo la risurrezione di quelli che sono nella memoria di Dio

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