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RomaniIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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1:27 ad 689; g85 8/2 12; w83 15/5 23; w82 1/7 5; w81 15/8 31; g80 8/11 23; w79 1/8 15; g79 8/3 28; w78 15/7 30; w78 15/10 23; g78 22/7 31; lp 104; g76 8/12 11-12; w75 68, 736; w73 352, 441; tp73 149; w70 381; g66 22/12 14; g65 22/6 15; g63 22/8 4; g62 8/9 30; w52 374
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Romani — Approfondimenti al capitolo 1Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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i rapporti naturali Lett. “l’uso naturale”, cioè i rapporti sessuali secondo natura. Il termine greco reso “naturali” (fysikòs) si riferisce a tutto ciò che per costituzione e funzionamento segue le leggi fondamentali della natura. Questo versetto e il precedente indicano che gli atti omosessuali, inclusi i rapporti lesbici, non facevano parte di ciò che Dio si era proposto per gli esseri umani (Gen 1:27; vedi approfondimento a Ro 1:26). Il punto di vista di Dio sui rapporti omosessuali è espresso in maniera chiara nelle Scritture Ebraiche in Le 18:22. Questo divieto faceva parte delle molte leggi morali che erano state date alla nazione di Israele. Tra le nazioni circostanti, invece, erano comuni omosessualità, incesto, bestialità e altre pratiche vietate dalla Legge mosaica (Le 18:23-25). Il fatto che nelle Scritture Greche Cristiane Dio ribadisca la sua condanna nei confronti degli atti omosessuali dimostra che è questo il suo punto di vista sull’argomento, sia che a praticarli siano ebrei che non ebrei (1Co 6:9, 10).
commettendo oscenità O “praticando atti indecenti (sconci)”. Il termine greco reso “oscenità” indica un comportamento vergognoso.
la pena O “la ricompensa”. Il termine greco indica un compenso che è pari a quanto meritato. Qui è usato con un’accezione negativa per riferirsi a un giusto castigo, una punizione o una conseguenza spiacevole. In 2Co 6:13 lo stesso termine è usato nel senso di ricambiare adeguatamente.
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