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  • w81 1/5 pp. 17-22
  • Sei un leale proclamatore del regno di Dio?

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  • Sei un leale proclamatore del regno di Dio?
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
w81 1/5 pp. 17-22

Sei un leale proclamatore del regno di Dio?

“Tutte le tue opere ti loderanno, o Geova, e i tuoi leali ti benediranno. Discorreranno della gloria del tuo regno, e parleranno della tua potenza”. — Sal. 145:10, 11.

1. In che misura Gesù proclamò il regno di Dio?

DAL tempo di Abele, Geova Dio ha sempre avuto sulla terra leali servitori che lo hanno lodato. Colui che più di ogni altro ha mostrato lealtà a Geova, il suo unigenito Figlio Gesù Cristo, diede l’esempio nell’annunciare la possanza e il regno di Geova che recheranno beneficio a tutta l’umanità. Gesù fu l’Inviato, il predetto discendente di Iesse e di Davide, il Re designato, e fece del regno di Dio la dottrina principale del suo insegnamento. (Isa. 11:1, 10; Matt. 21:1-17) Portò la buona notizia del Regno. Trovandosi fra il popolo, poté annunciare loro la vicinanza del Regno da lui rappresentato in qualità di Re designato, e insegnare ai suoi seguaci a cercare prima il Regno. (Luca 17:20, 21) Nell’insegnare ai discepoli come pregare, Gesù mise in risalto la venuta del Regno e che ciò avrebbe significato la santificazione del nome di Dio, mentre la volontà di Dio sarebbe stata fatta in terra come lo è in cielo. — Matt. 4:23; 6:9, 10, 33.

2. Come incoraggiò altri a prendere posizione nella controversia sulla regalità di Geova?

2 Gesù invitò altri a unirsi a lui nel parlare della buona notizia del Regno avvenire. (Luca 9:1-6; 10:1-12) I seguaci di Gesù compresero che la sua presenza quale re sarebbe stata futura, come si nota dalla domanda che gli rivolsero e che è riportata in Matteo 24:3: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza [parousìa, in greco] e del termine del sistema di cose?” Gesù proseguì identificando il tempo della sua presenza come un tempo speciale per parlare del Regno, indicando che ciò sarebbe stato fatto in tutta la terra abitata, in testimonianza. Sappiamo che la presenza di Gesù come re al potere che regna in mezzo ai suoi nemici è una realtà dal 1914, perché abbiamo visto il “segno”. — Sal. 110:1; Ebr. 10:12, 13; Matt. 24:14.

3. Che parte ebbe Paolo nel proclamare il regno di Dio?

3 “Per far conoscere ai figli degli uomini i suoi possenti atti e la gloria dello splendore del suo regno. Il tuo regno è un regno per tutti i tempi indefiniti, e il tuo dominio è per tutte le successive generazioni”. (Sal. 145:12, 13)

I discepoli di Gesù si distinsero in quanto a rivolgere le persone al regno di Dio retto da Gesù Cristo. Ne abbiamo un ottimo esempio in Atti 28:23, 30, 31, che parla della predicazione riguardante il Regno compiuta da Paolo mentre era prigioniero a Roma. In precedenza aveva scritto ai corinti che i cristiani sono “ambasciatori in sostituzione di Cristo” e che aiutano le persone a ‘riconciliarsi con Dio’. (II Cor. 5:20) In qualità di ambasciatore ci si attendeva che Paolo parlasse in favore del Regno e del Re che egli rappresentava, e fu proprio ciò che fece. Avete fatto il possibile per intraprendere tale servizio reale? In tal caso, state continuando a parlare in favore del Re e del Regno?

4. Cosa dissero e scrissero Paolo e Giovanni che noi possiamo ora far conoscere in qualità di leali adoratori di Geova Dio?

4 Spiegando gli insegnamenti del Regno, Paolo mostrò qual era la relazione di Gesù Cristo con Geova Dio nella disposizione del Regno, e che Geova è il grande Sovrano dell’universo. “Il capo del Cristo è Dio”. (I Cor. 11:3) Paolo spiegò anche ciò che avrebbe avuto luogo alla fine del regno millenario di Cristo. (I Cor. 15:24-28) Verso la fine del I secolo E.V. il leale apostolo Giovanni scrisse similmente in merito ai futuri possenti atti di Geova, mostrando lo splendore del suo regno. (Vedi Rivelazione 12:9, 10; 19:6; 20:10, 14; 21:3, 4, 22-24). Queste sono cose che noi, come leali adoratori di Geova, possiamo oggi far conoscere ai figli degli uomini, mettendo in risalto l’importanza del regno di Dio e ciò che esso farà per il genere umano, tutto alla lode di Geova. Ai figli degli uomini si deve descrivere il regno di Dio, spiegarlo, facendo loro comprendere che è la loro unica speranza. Esisterà e durerà per tutte le successive generazioni.a

5. (a) Cosa incontrano spesso i servitori di Geova? (b) Nonostante l’opposizione durante la prima guerra mondiale cosa è stato in grado di fare da allora il popolo di Geova?

5 Alla lettera samec, 15ª lettera dell’alfabeto ebraico, Salmo 145:14 afferma:

“Geova dà sostegno a tutti quelli che cadono, e alza tutti quelli che si chinano”.

Quelli che adorano lealmente Geova e ne proclamano il regno incontrano spesso opposizione e difficoltà per la loro lealtà a Geova. (Gen. 3:15) Ma la storia passata mostra come Geova, mantenendo le sue promesse, ha dato sostegno e aiuto ai suoi adoratori e li ha rialzati quando si sono trovati sotto l’oppressione. (Gen. cap. 15; vedi anche i molti esempi del libro dei Giudici). In questo XX secolo, fin quasi a metà del 1981, abbiamo visto come Geova ha liberato l’unto rimanente e le “altre pecore” dall’oppressione babilonica. Grandi pressioni furono esercitate sull’unto rimanente durante la prima guerra mondiale. Ma Geova li rialzò col suo spirito e con la sua parola di verità. Poco dopo, al loro congresso tenuto a Cedar Point (Ohio, U.S.A.) nel 1922, decisero lealmente di annunciare il Re e il Regno. Da allora Geova li ha guidati, così che il suo nome e il suo regno sono ormai noti in tutto il mondo.

6. In che modo Geova provvede cibo al suo popolo?

6 “A te guardano tutti gli occhi con speranza, e tu dai loro il loro cibo a suo tempo”. (Sal. 145:15)

I leali adoratori di Geova hanno particolarmente bisogno di cibo spirituale in questi giorni. “Si rendono conto del loro bisogno spirituale”. (Matt. 5:3) Hanno guardato con speranza alla disposizione presa da Geova per provvedere una ricca alimentazione spirituale. (Matt. 24:45-47) Le speranze dei servitori di Dio a questo riguardo vengono davvero soddisfatte in abbondanza ed essi hanno fiducia che Geova continuerà a provvedere il cibo spirituale di cui hanno bisogno regolarmente, “a suo tempo”.

7. In che senso Geova e il Provveditore, specialmente per ciò che concerne l’adorazione?

7 In armonia con ciò, Salmo 145:16 prosegue dicendo:

“Apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni cosa vivente”.

Nell’universo, Geova Dio è l’unico provveditore senza limiti. È il Padre celeste e il Datore di vita. La sua generosità e la sua amorevole benignità sono evidenti in tutte le sue opere creative e nei buoni provvedimenti che ha preso per l’uomo e per le altre creature terrene. Avendoci instillato il bisogno di adorare, Geova ha generosamente rivelato se stesso e i suoi propositi all’umanità, e quelli che si dedicano a Geova Dio e che partecipano alla sua adorazione e al suo servizio vedono prove sempre maggiori della grande generosità di Geova. Tutto ciò è molto rassicurante e possiamo aver fiducia che Geova continuerà a dare il suo spirito ai suoi servitori e non smetterà mai di saziarli con rammemoratori, guida e aiuto spirituale, anche in questi difficili ultimi giorni. — Sal. 119:129.

8. In che modo Geova manifesta lealtà?

8 Poiché siamo leali a lui, Geova è leale con noi. Quindi,

“Geova è giusto in tutte le sue vie e leale in tutte le sue opere”. (Sal. 145:17)

Essendo divenuti dedicati servitori di Geova e leali sostenitori del suo regno, possiamo avere sempre fiducia in Dio. Egli tratta con giustizia e benignità i suoi servitori. Le sue meravigliose qualità non cambiano. Per cui, una volta intrapresi l’adorazione e il servizio di Geova, abbiamo la certezza che egli non ci abbandonerà mai. Egli è veramente “leale in tutte le sue opere”. Ecco quindi un’altra buona ragione per parlare ad altri di Geova e delle sue meravigliose qualità, e invitarli a unirsi a noi nel condurre una vita dedicata a lodare Geova lealmente. — Confronta Salmo 107.

9. Che ruolo ha la fede nell’invocare Geova, e in che modo lo si deve invocare?

9 Di conseguenza possiamo proclamare le seguenti parole a sua lode:

“Geova è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità”. (Sal. 145:18)

Invocare Geova è importante. Si deve fare con vera fede. (Rom. 10:10-15) Il salmista mette in risalto quanto Geova sia vicino a quelli che lo invocano nel giusto modo, e questo richiede che si eserciti fede. (Ebr. 11:6) Tale azione di invocare Geova non avviene in segreto, ma è in effetti una pubblica dichiarazione davanti agli uomini che abbiamo fede in Geova e che confidiamo in lui. Paolo mise in risalto la necessità di dichiarare la “buona notizia” di cose buone, e di predicare a beneficio degli altri. Il grido di lode a Geova da parte di quelli che lo invocano si fa sempre più forte man mano che un crescente numero di fedeli predicatori della “buona notizia” parla ad altri di Geova. Facendo loro conoscere Geova, la sua gloria, la sua grandezza e il suo regno, i lodatori edificano la fede di queste persone affinché anch’esse possano avvicinarsi a Geova e unirsi a quelli che invocano il suo nome. La via della salvezza è aperta a tutti quelli che desiderano ottenerla, senza alcuna distinzione di razza, colore, nazionalità, e quelli che ripongono fede in Geova e lo invocano in verità non saranno delusi. Com’è meraviglioso che Geova ci consenta di stringere una relazione con lui, di essergli vicini! Ciò è particolarmente importante in questi difficili ultimi giorni, mentre diviene sempre più evidente il bisogno di affidarsi completamente a Geova, l’Iddio di salvezza.

10. Perché Geova eseguirà il desiderio di quelli che lo temono?

10 “Egli eseguirà il desiderio di quelli che lo temono, e udrà il loro grido di soccorso, e li salverà”. (Sal. 145:19)

Quelli che temono veramente Geova si dedicano a lui e desiderano fare la sua volontà. Abbiamo ogni ragione di confidare in Geova quale fonte di aiuto e salvezza, mentre cerchiamo di compiere la sua volontà. “E questa è la fiducia che abbiamo verso di lui, che qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. Inoltre, se sappiamo che egli ci ascolta circa qualunque cosa chiediamo, sappiamo che avremo le cose chieste giacché le abbiamo chieste a lui”. (I Giov. 5:14, 15) Sappiamo che, in questo giorno, la volontà di Geova per noi è che proclamiamo la buona notizia del Regno e promuoviamo la sua pura adorazione. Dovremmo desiderare di far conoscere alle persone la grande controversia relativa alla sovranità di Geova sull’universo, anche se nel farlo incontriamo notevole opposizione. In tal modo viene offerta a ogni specie di persone l’opportunità di accettare il messaggio di Geova e riporre fede in lui, venendo a conoscenza della pazienza che ha mostrato verso la famiglia umana e del suo desiderio di vedere il genere umano pervenire al pentimento e ottenere la salvezza.

11. In che modo Geova risponde al grido di soccorso dei suoi servitori?

11 È quindi nostro vivo desiderio veder progredire l’opera del Regno. Non la compiamo da soli. Siamo servitori di Geova e operiamo insieme a lui. In questi difficili “ultimi giorni” dobbiamo invocare il suo aiuto, e quando arriveremo al culmine della controversia e “Gog del paese di Magog” scatenerà il suo attacco come predetto in Ezechiele 38 e 39, dovremo confidare in Geova e invocarlo per essere protetti e salvati. Il re Davide fu salvato in modi eccezionali quando i nemici lo inseguivano. Cristo Gesù dovette dare la sua vita in relazione con il proposito di Geova, ma Geova lo risuscitò. Perciò Geova è in grado di vincere qualsiasi pressione e opposizione esercitata dai nemici della verità, fino al punto di rispondere al grido di soccorso da parte dei suoi servitori che possono morire e che quindi hanno bisogno di essere salvati mediante la risurrezione.

12. Perché non dobbiamo temere l’annientamento dei malvagi?

12 È quindi vero che

“Geova guarda tutti quelli che lo amano, ma annienterà tutti i malvagi”. (Sal. 145:20)

Con la malvagità giunta all’apice e la “grande tribolazione” ormai alle porte è una benedizione avere tali rassicuranti parole che Geova protegge tutti quelli che lo amano. (Matt. 24:21) È giunto il tempo per l’annientamento dei malvagi, e devono esserne avvertiti. Ma i servitori di Geova come gruppo sono destinati a passare attraverso la “grande tribolazione” che si abbatterà sui malvagi, e in tal modo vedranno la salvezza di Geova per loro. Geova ama veramente quelli che gli sono leali e non li dimenticherà nel tempo della sua grande ira contro i malvagi. Le Scritture contengono numerosi esempi dei possenti atti che Geova compì per preservare e liberare il suo popolo nel momento stesso in cui egli recava la punizione sui malvagi. Attendiamo vivamente il tempo in cui i malvagi saranno annientati e gli oppositori del regno di Geova saranno tolti di mezzo.

13. (a) In che modo Geova ha protetto i suoi servitori nei nostri giorni? (b) Cos’ha in serbo Geova per quelli che lo amano?

13 Nell’intero periodo di questi “ultimi giorni” i servitori di Geova hanno invocato il suo aiuto e gli hanno dimostrato il loro amore. Geova ha preservato e protetto i suoi servitori attraverso molte difficoltà, specialmente durante la seconda guerra mondiale, quando in diverse parti del mondo l’opera fu messa al bando e migliaia di fratelli furono rinchiusi in campi di concentramento e prigioni. In molte parti della terra ci furono anche violenze da parte di turbe. Ma la proclamazione della buona notizia del Regno è andata avanti e Geova è stato buono con i suoi servitori, favorendone l’aumento, confortandoli e moltiplicandone il numero in tutto il mondo. È proposito di Geova che il dominio reale di Gesù Cristo si estenda su tutta la terra. Quel regno avrà sudditi che vivranno sulla terra, poiché la “grande folla” di “altre pecore” passerà attraverso la tribolazione, e ad essa si aggiungeranno poi le moltitudini che usciranno dalle tombe alla risurrezione. Perciò l’annientamento dei malvagi non significherà il disastro dei servitori di Geova. Piuttosto, Geova risponderà all’amore mostratogli dai suoi servitori e li proteggerà, mostrando loro il suo amore, la sua misericordia e la sua benignità. E nel suo amore egli ha in serbo per le sue “altre pecore” un meraviglioso paradiso terrestre dove potranno godere la vita eterna. (Luca 23:43) La definizione della grande controversia relativa alla regalità universale di Geova non porterà altro che benedizioni per quelli che lo amano e darà l’opportunità di apprezzare sempre più Geova col passar degli anni. Come sarà meraviglioso vivere nel tempo in cui si adempirà l’ultimo versetto del Salmo 150, quando “ogni cosa che respira” loderà Geova e tutti i malvagi saranno scomparsi! — V. 6.

14. Di quali benedizioni di Geova potremmo parlare?

14 Ripensate alle molte benedizioni che Geova ci ha dato. Notate come egli ci ha saziati di ricco cibo spirituale. Apprezzate sempre più il meraviglioso privilegio che ci ha concesso di servirlo ora e tutte le meravigliose prospettive che ci ha poste dinanzi. Dato che c’è la prospettiva di sopravvivere ad Armaghedon, gioite nel pregustare il tempo della risurrezione e il meraviglioso compito di informare e istruire quelli che usciranno dalle tombe. Molti di loro dovranno imparare per la prima volta chi è Geova, il gran Re. Dovranno sapere a chi devono il fatto di essere ancora una volta in vita. Chi lo dirà loro? Non saremmo lieti di poterlo fare noi? Sì, desideriamo veramente lodare Geova per sempre.

15. Quali privilegi abbiamo in relazione con il regno di Dio?

15 Che dire dell’immediato presente? Cosa state facendo in relazione alla grande controversia della regalità di Geova? Siete fra i leali che confidano in Geova e discorrono della gloria del suo regno di giorno in giorno? Possa ciascuno di noi sostenere lealmente il regno di Geova affidato al suo intronizzato Figlio Gesù Cristo, il più grande Davide, e ci sia concesso di essere fermamente determinati nel lodare pubblicamente Geova con tutto il cuore come fece il re Davide, che disse:

“La lode di Geova pronuncerà la mia bocca; e ogni carne benedica il suo santo nome a tempo indefinito, sì, per sempre”. — Sal. 145:21.

[Nota in calce]

a Essendo il Salmo 145 un salmo alfabetico, ciascun versetto inizia con una successiva lettera dell’alfabeto ebraico. A tale proposito la Traduzione del Nuovo Mondo, edizione inglese del 1971, riporta questa nota in calce: “Dopo il verso che inizia con la lettera ebraica mem manca un versetto che inizi con la lettera nun. In alcuni manoscritti ebraici il versetto che inizia per nun dice: ‘Geova è fedele in tutte le sue parole, e amorevolmente buono in tutte le sue opere’. Questo è confermato da LXXVgSy”.

[Immagine a pagina 21]

I leali discorrono della gloria del regno di Geova

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