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  • Credendo sinceramente rendiamo forse corretto ciò ch’è sbagliato?

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  • Credendo sinceramente rendiamo forse corretto ciò ch’è sbagliato?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
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  • O CORRETTO O SBAGLIATO
  • SOLO I “PAGANI”?
  • LA PAROLA DI DIO È VERITÀ
  • È sufficiente la sincerità?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
w64 15/8 pp. 485-487

Credendo sinceramente rendiamo forse corretto ciò ch’è sbagliato?

È sufficiente la sincerità per compensare le credenze errate? Che cosa dice la Bibbia?

IL BAMBINO spesso non conosce la differenza tra ciò che è corretto e ciò che è sbagliato. Può prendere una bottiglia dalla cassetta dei medicinali e ingoiarne il contenuto, pensando che si tratti di dolci. Ma può essere veleno. Il bambino crede di ottenere ciò che vuole ma si sbaglia, con tragiche conseguenze.

Negli istituti per malati di mente vi sono persone che credono a ogni specie di cose fantastiche, irreali. Si ingannano fino al punto di credere sinceramente ai loro sogni. Alcune hanno addirittura immaginato di essere grandi condottieri del mondo, come Napoleone. Ma il fatto che credono a tali cose le rende forse veraci? No, ciò non rende corretto quello che è sbagliato.

O CORRETTO O SBAGLIATO

I bambini o quelli che non sono sani di mente non sono i soli a credere sinceramente a ciò che non è vero. Specialmente nel campo della religione milioni di persone credono sinceramente a cose non conformi ai fatti.

La verità non ammette tutte le diverse forme di dottrina religiosa del mondo. Per esempio, o vi è la vita dopo la morte, o non vi è. O la terra durerà per sempre, oppure no. O Dio porrà fine alla malvagità, o no. Circa queste e molte altre credenze vi è il corretto e lo sbagliato. Non vi possono essere due verità, quando una è in contrasto con l’altra. O l’una o l’altra è verace, ma non entrambe. È come dire di una persona che è o viva o morta. Essa è l’una o l’altra cosa, ma non può essere entrambe. Quando una credenza non è corretta ma sbagliata, non può essere nel medesimo tempo giusta. Il fatto che tale credenza e pratica sia accettata sinceramente non la renderà corretta se è sbagliata. Né sarà accettata da Dio come verità, poiché egli non si compiace nella falsità.

In alcuni paesi certi animali sono considerati sacri e non si possono mangiare, benché, negli stessi paesi, molti muoiano ogni anno per denutrizione. Tale credenza può essere sincera, ma la rende questo giusta o accettevole a Dio? Come possiamo saperlo? Rivolgendoci al mezzo di comunicazione scritto lasciato da Dio all’umanità, la Sacra Bibbia, che ci dice: “Sebbene abbiano asserito d’esser saggi, son divenuti stolti e han mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in qualche cosa di simile all’immagine dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di creature striscianti. Perciò Dio, secondo i desideri dei loro cuori, li ha abbandonati ad impurità, affinché i loro corpi siano disonorati fra loro, essi che han cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno venerato e reso sacro servizio alla creazione anziché a Colui che creò”. (Rom. 1:22-25) Da ciò si comprende che Dio non approva affatto coloro che adorano quello che egli ha creato, come gli animali, anche se la loro credenza e la loro pratica sono sincere.

In altri paesi sono adorate le immagini o gli idoli. Sono posti dinanzi a tali immagini cibi e bevande come offerte. Anche in tali paesi le persone patiscono la fame mentre i cibi e le bevande si guastano davanti a tali oggetti inanimati. Si è espresso Dio in merito a questo genere di adorazione? Sì. Molto tempo fa egli dichiarò: “Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso”. — Eso. 20:4, 5, VR.

Come Dio consideri questi idoli e coloro che li adorano ce lo dice egli stesso nel Salmo 115:4-8 (VR): “I loro idoli sono argento ed oro, opera di mano d’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno naso e non odorano, hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano, la loro gola non rende alcun suono. Come loro sian quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano”. Il punto di vista di Dio è nuovamente chiaro. Gli idoli non possono aiutare l’uomo. Coloro che li fanno e confidano in essi sono paragonati a idoli senza vita. Benché questo genere di adorazione possa essere molto sincero, non è in armonia con la volontà di Dio chiaramente espressa.

SOLO I “PAGANI”?

Senza dubbio avete riconosciuto che alcune di queste pratiche provengono dai cosiddetti paesi “pagani”. Molti credono che tale adorazione non sarebbe mai praticata nelle civiltà occidentali “più illuminate”. Ma esaminiamo solo una delle principali credenze esistenti nel reame della cristianità per vedere se questo è vero.

La maggioranza delle religioni del mondo occidentale credono sinceramente che dopo la morte gli empi siano torturati per sempre in un inferno di fuoco. Si crede che quelli che vanno in tale luogo subiscano effettive pene fisiche di incredibile intensità. Ma che cosa pensereste del padre che mettesse la mano di suo figlio nel fuoco ardente, provocandogli gravi ustioni? Ammettereste che per fare una cosa simile tale genitore dovrebbe essere irragionevole e crudele. Oppure, se qualcuno prendesse un animale, un cane ad esempio, e lo arrostisse a fuoco lento su carboni accesi mentre è ancora vivo, ebbene, questo sarebbe considerato un atto atroce, spietato e orribilmente disgustoso.

Eppure ci è chiesto di credere che Dio, che è Amore, agisca molto peggio degli uomini!

È questa credenza conforme alla realtà? Si può comprendere quale sia l’atteggiamento di Dio verso tale credenza da qualcosa di simile che veniva compiuta nella nazione dell’antico Israele. A quel tempo gli Israeliti facevano effettivamente passare i loro figli per il fuoco nel sacrificio di fanciulli al falso dio chiamato Moloc. Si noti ciò che disse l’Onnipotente Dio di questa pratica: “Hanno edificato gli alti luoghi di Baal che sono nella valle de’ figliuoli d’Hinnom, per far passare per il fuoco i loro figliuoli e le loro figliuole offrendoli a Moloc; una cosa siffatta io non l’ho comandata loro; e non m’è venuto mai in mente che si dovesse commettere una tale abominazione”. (Ger. 32:35, VR) No, Dio non pensò nemmeno di fare una cosa simile. Come può dunque essere accusato di far di peggio, di torturare le persone per tutta l’eternità nel fuoco dell’inferno?

La sorte dei malvagi volontari è chiara: “L’Eterno guarda tutti quelli che l’amano, ma distruggerà tutti gli empi”. (Sal. 145:20, VR) L’annientamento, non la tortura eterna, è la sorte riservata ai malvagi volontari.

Coloro che credono nell’infuocato inferno di tortura e lo insegnano disonorano Dio. Essi insegnano come proveniente da lui una dottrina che Dio rigetta come menzognera. A causa di essa molte persone riflessive si allontanano da Dio, poiché esse ritengono di non poter aver fede in un Dio che faccia agli uomini quello che noi non faremmo a un muto cane.

Se Dio accetta l’adorazione sincera, seppure sbagliata, perché la pratica di offrire sacrifici di fanciulli a Moloc scomparve dalla scena mondiale? Gli Israeliti non furono benedetti per questa adorazione errata. La loro sincerità non venne accettata. Moloc non era il vero e vivente Iddio. La credenza e il servizio di questo falso dio furono violentemente rigettati da Dio.

Nella cristianità, molti che credono alla dottrina della tortura eterna rimarranno anche sbalorditi apprendendo che in molti paesi pagani è insegnata la stessa, identica credenza! Quella dell’ardente inferno di fuoco per gli empi è una delle principali dottrine e credenze di milioni di persone che abitano in paesi pagani!

LA PAROLA DI DIO È VERITÀ

Questo breve esame di alcune soltanto delle credenze delle religioni “pagane” e “cristiane” dovrebbe mostrare alla persona riflessiva che credere sinceramente a una dottrina non rende corretto ciò che è sbagliato. Non lo rende accettevole a Dio. Egli non può tollerare ciò che è sbagliato. Non può benedire ciò che è falso. Egli è un Dio di verità. “È impossibile che Dio menta”, dice Ebrei 6:18; quindi, egli senza dubbio non approverebbe le menzogne nemmeno se fossero insegnate sinceramente nel suo nome.

È vero che Dio vuole che mostriamo sincerità nell’adorazione. Ma egli vuole la sincerità nella vera adorazione, non la sincerità nella falsa adorazione.

Per aiutare quelli che sono proprio sinceri nel loro desiderio di adorare con verità, Dio ha provveduto una guida infallibile, la sua Parola, la Bibbia. Mediante questa rivelazione della sua mente, gli uomini possono stabilire chi egli è, quali sono i suoi propositi, e qual è l’accurata conoscenza della verità. Come disse Gesù Cristo in preghiera al suo Padre celeste: “La tua parola è verità”. (Giov. 17:17) Quelli che vogliono vivere nel giusto nuovo ordine di Dio, nel quale l’uomo vivrà in condizioni paradisiache, nella salute perfetta e nella felicità eterna, devono studiare la Parola di Dio per stabilire che cos’è la verità. Gesù disse inoltre: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. — Giov. 17:3.

Senza dubbio siete sinceri nella vostra fede. Ma ricordate che la sincerità in se stessa non renderà corretta una credenza sbagliata, né la renderà accettevole a Dio. Dio vuole che usiate la sua Parola scritta per stabilire ciò ch’è giusto. In tal modo vi mette alla prova per vedere se meritate le sue benedizioni. Se siete apatici, e lasciate che gli altri pensino alle cose religiose per conto vostro, non potete aspettarvi l’approvazione di Dio.

Non siate come il bambino, prendendo ciò che non conoscete a vostro danno, poiché “v’è tal via che all’uomo par diritta, ma finisce col menare alla morte”. (Prov. 16:25, VR) Anziché scegliere tale condotta, “confidati nell’Eterno con tutto il cuore, e non t’appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli appianerà i tuoi sentieri”. — Prov. 3:5, 6, VR.

“Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il cuor tuo durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti mena il cuore e seguendo gli sguardi degli occhi tuoi; ma sappi che, per tutte queste cose, Iddio ti chiamerà in giudizio! Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza”. — Eccl. 12:1, 3, VR.

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