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Rapporto dell’“Annuario” sull’ItaliaLa Torre di Guardia 1963 | 1° maggio
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organizzazione dei testimoni di Geova e sulla pace e unità della società del Nuovo Mondo. Fu data una buona testimonianza ai presenti. Nella città di M— avevamo dapprima disposto di proiettare la pellicola in una casa privata, ma poiché tanti avevano promesso di venire affittammo una grande sala d’albergo. Su due tavoli da biliardo si fece l’esposizione della letteratura, e molti che videro la pellicola rimasero così colpiti che dopo la proiezione presero della letteratura. Alcuni vollero addirittura procurarsi qualche pubblicazione prima della proiezione. Un Somalo era talmente desideroso di avere l’unico libro Paradiso esposto che lo pagò in anticipo per essere sicuro che dopo la proiezione della pellicola l’avrebbe ottenuto. In questa regione di solito tutto quello che è oggetto di lettura viene passato ad altri perché lo leggano. Perciò le pubblicazioni che distribuimmo saranno lette da più persone di quelle a cui parlammo.
Mentre stavamo mangiando al ristorante dell’albergo dove avevamo proiettato la pellicola, un signore di un tavolo vicino ci salutò calorosamente e ci disse di aver letto il libro Paradiso datogli da un amico. Poi esclamò a voce alta affinché tutti quelli che erano nel ristorante lo udissero: “Sarà certo una cosa meravigliosa vivere in una terra paradisiaca dopo la battaglia di Armaghedon, non è vero?” Continuammo a conversare per un po’, poi ci mettemmo d’accordo che venisse nella nostra stanza per continuare la conversazione. Come risultato ottenemmo due nuovi abbonamenti e distribuimmo due libri. Certamente quest’uomo cerca la verità.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1963 | 1° maggio
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Domande dai lettori
● Alcuni hanno espresso l’idea che il popolo di Geova possa affrettare la venuta di Armaghedon impegnandosi con più zelo nell’opera di testimonianza, dato che tutte le “altre pecore” devono essere radunate prima che cominci. È corretto questo intendimento? — W. S., Stati Uniti.
In merito all’inizio di Armaghedon Gesù disse: “Quant’è a quel giorno ed a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il Padre solo. E come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figliuol dell’uomo”. Da questo possiamo dedurre che Geova ha stabilito un determinato tempo per l’inizio di Armaghedon e che esso non dipende da alcuna attività umana. — Matt. 24:36, 37, VR.
Oggi il popolo di Geova è in una condizione simile a quella di Ezechiele. Come Geova avvertì Ezechiele che sarebbe stato ritenuto responsabile della distruzione degli empi se non li avesse avvertiti, così oggi il popolo di Geova non sarà puro dal sangue di tutti gli uomini se trascurerà di avvertire gli empi. Ma se Armaghedon dovesse aspettare fin quando non fossero avvertiti tutti, qualora il popolo di Geova venisse meno alle sue responsabilità, ciò renderebbe semplicemente necessario rimandare Armaghedon. — Ezech. 3:16-21.
In passato alcuni hanno supposto che le parole di 2 Pietro 3:12 (VR), cioè, “aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio”, significassero che il giorno di Dio, riferendosi qui ad Armaghedon, potesse essere affrettato. Ma non è così. La Traduzione del Nuovo Mondo dà il corretto intendimento: “Aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova, per cui i cieli essendo infuocati saranno dissolti e gli elementi essendo intensamente caldi si fonderanno!” Possiamo dire, tuttavia, che il popolo di Dio può affrettare il giorno di Dio in un certo senso e cioè predicandone l’urgenza, facendo capire alle persone che è più vicino di quanto pensino!
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