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  • Salva te stesso e quelli che ti ascoltano

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  • Salva te stesso e quelli che ti ascoltano
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
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  • DUPLICE PROGRAMMA DI SALVEZZA
  • PASCETE CON DILIGENZA LE “PECORE” MEDIANTE GLI STUDI BIBLICI
  • GUIDATE TENERAMENTE I NUOVI ALL’ORGANIZZAZIONE DI GEOVA
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1965
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
w66 1/11 pp. 652-658

Salva te stesso e quelli che ti ascoltano

“Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, poiché facendo questo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano”. — 1 Tim. 4:16.

1. Qual è la cosa più importante nella vita del ministro? Dite tre ragioni per essere fedeli.

ECCO la cosa importante nella vita dell’equilibrato ministro di Dio: lodare Geova davanti ad altri, dire a chiunque i suoi meravigliosi propositi, ma particolarmente a quelli che ascolteranno. Che piacere si prova parlando della buona notizia del regno di Dio a coloro che ascoltano e vedendoli crescere in conoscenza e apprezzamento! Com’è grande la vostra gioia quando essi, a loro volta, cominciano a ‘lodare Jahve’ col loro cuore! Effettivamente osservate queste “pecore” camminare verso la vita, ed è vostro privilegio assisterle. In realtà, dunque, avete queste tre valide ragioni per esser fedeli nel ministero; salvare voi stesso e quelli che vi ascoltano e, la più grande, essere lodatori del nome di Geova. — Sal. 109:30, Ga.

2. Come ha provveduto Geova affinché quelli che ascoltano ottengano la vita, ed è questa una cosa urgente ora?

2 In questo sistema di cose destinato ad Armaghedon, la vita è in gioco. L’uomo non può più dire: “Lascia che se ne preoccupi la prossima generazione”, o: “Non verrà mai nel mio tempo”. Non c’è abbastanza tempo per quel modo di pensare. È più tardi di quanto molti pensino! Perciò, quando estendete la verità della Bibbia di Dio a quelli che ascoltano, in realtà li tirate fuori da una trappola mortale. Come voi amate la vita, così l’amano loro. Geova ha provveduto la via della salvezza, e in merito ad essa leggiamo in Matteo 20:28: “Come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. Davvero, la vita non si ottiene automaticamente, né per mezzo della sapienza dell’uomo; piuttosto, Geova Dio e suo Figlio, Cristo Gesù, hanno voce in capitolo. Essa è per coloro che ‘afferrano fermamente la vera vita’ e si rifiutano di lasciarla andare. (1 Tim. 6:19) Il motivo del riscatto fu l’amore di Dio, ma per valerci di questo meraviglioso dono dobbiamo accettare il dono e mostrare fede in Dio. La Bibbia ci dice in Giovanni 3:16: “Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. La vita eterna è per quelli che hanno fede ed è per quelli che se ne mostrano degni.

3. (a) Mostrate che Gesù fu un ministro equilibrato. (b) In che modo l’opera menzionata in Giacomo 2:24, 26 è in relazione con la nostra fede?

3 Cristo Gesù fu un perfetto esempio d’equilibrio quando fu sulla terra. Notate alcune delle cose che disse e accettò: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”. (Matt. 4:10) “Dacci oggi il nostro pane per questo giorno”. (Matt. 6:11) “Continuate dunque a cercare prima il regno”. (Matt. 6:33) “Il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero”. (Matt. 11:30) “Rendete dunque a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. (Matt. 22:21) “Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. (Matt. 22:37) “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. (Matt. 22:39) “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata”. (Matt. 24:14) “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni”. (Matt. 28:19) “Marta, tu sei ansiosa e ti preoccupi di molte cose. Ma solo alcune cose sono necessarie, o una sola”. (Luca 10:41, 42) Egli non perdette l’equilibrio a causa della tradizione; guarì una donna di sabato. (Luca 13:10-17) È facile capire che, benché Gesù riconoscesse il bisogno di adempiere le responsabilità familiari e pagare le tasse dovute, la cosa importante è adorare Geova, predicare la sua parola e il suo regno, ed essere lodatore del suo nome. Infatti, solo tali ministri saranno salvati. Riflettete su Giacomo 2:24, 26 a questo riguardo: “Voi vedete che l’uomo è dichiarato giusto dalle opere e non dalla fede soltanto. In realtà, come il corpo senza respiro è morto, così anche la fede senza opere è morta”. Per ottenere la vita dovete essere un ministro che lavora, il che significa essere predicatore e insegnante della buona notizia del regno di Dio. Dovete essere dedicato adoratore di Geova. I testimoni di Geova sono una società di ministri ordinati e oggi partecipano a un duplice programma di salvezza.

DUPLICE PROGRAMMA DI SALVEZZA

4. Cambiando la nostra personalità, come progrediamo per ottenere la vera gioia di servire Dio?

4 Sarà difficile ottenere questo equilibrio di aver cura di voi stesso e di quelli che ascoltano se conservate la personalità e il modo di pensare di questo presente sistema del genere umano. In esso la maggioranza pensa a sé, e questo è tutto. Naturalmente, è appropriato e scritturale preoccuparsi per se stessi. Tale preoccupazione dovrebbe significare nutrirsi ogni giorno della Parola di Dio. Dovrebbe farci frequentare le adunanze del popolo di Dio per acquistare la conoscenza che edifica la fede e per essere assistiti da altri ministri maturi. Significherebbe vivere attivamente secondo un programma personale di queste cose essenziali e di quella più importante, partecipare ogni settimana a dichiarare la buona notizia del regno di Dio. Ma se non allarghiamo la nostra visione e non esercitiamo questa conoscenza, non saremo equilibrati e non potremo perseverare in questa essenziale qualità, la fede. Gesù disse a Marta: Chi “esercita fede in me non morrà mai”. (Giov. 11:26) Di nuovo, in Romani 10:10, leggiamo: “Poiché col cuore si esercita fede per la giustizia, ma con la bocca si fa pubblica dichiarazione per la salvezza”. Ci si meraviglia e si prova grande contentezza e soddisfazione quando si acquista intendimento dei propositi di Geova, ma in realtà la più grande gioia si ha dicendo ad altri ciò che abbiamo imparato. — Sal. 71:1-24.

5. Quali domande circa il cibo spirituale pongono in rilievo il bisogno di salute spirituale?

5 Prestiamo attenzione a noi stessi tenendo presente il motivo di piacere a Dio, non di soddisfare il nostro egoismo, e sono richieste parecchie cose per riuscire a piacere a Dio. Il cibo quotidiano, cioè il cibo spirituale, è indispensabile per mantenerci spiritualmente in forza. Mangiate dalla Parola di Dio a ore regolari, prestabilite? Afferrate un boccone qua e là e quindi vi chiedete perché non avete la forza di impegnarvi nel servizio di Dio? Assaporate in pieno il cibo spirituale o siete troppo occupati per prendere questi nutrienti pasti che edificano la fede? Lo studio personale è un lavoro indicato nel programma che dovete fare, o è una cosa in cui provate piacere, una cosa che non vedete l’ora di fare con viva anticipazione? Lo studio personale non solo soddisfa quella fame, ma edifica il vostro operante fondo di verità e idee con cui potete efficacemente ammaestrare altri. Se vi sembra di non riuscire a far capire il punto, avete una provvista, un deposito di altre idee e altri modi di insegnare. I ministri puri hanno l’appoggio di Dio, e questo significa essere puri non solo nell’effettiva opera di predicazione ma a casa, nel lavoro secolare, nel riposo e nella ricreazione; poiché anche se non parliamo della verità, la viviamo sempre e siamo esempi per altri. Queste cose ci saranno possibili se avremo come base dell’adorazione il motivo reso noto in Matteo 22:37: “Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Unendo ciò all’incoraggiamento di 1 Timoteo 4:16, diventeremo ministri saldi, altruisti ed equilibrati: “Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, poiché facendo questo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano”.

PASCETE CON DILIGENZA LE “PECORE” MEDIANTE GLI STUDI BIBLICI

6. Condividendo con altri la buona notizia quale attitudine sviluppiamo in noi stessi? C’è felicità in questa condotta?

6 Per mezzo della sua Parola, Geova ha comandato al suo popolo di predicare la buona notizia del Regno. (Matt. 24:14) È la parte attiva della nostra adorazione partecipare a questo ministero. Vi partecipiamo perché vogliamo parteciparvi, non per piacere ad altri o per fare un rapporto sulla carta. La gioia sincera nel servizio di Dio è cibo per il ministro e lo edificherà, ma prendere parte all’opera di predicazione per piacere a un uomo o solo per fare rapporto finisce proprio lì, su un pezzo di carta. L’apprezzamento per questo privilegio di adorare Geova e condividere la vivificante conoscenza con quelli che ascoltano ci rafforzerà affinché godiamo di queste benedizioni ora e finché vivremo. Sappiamo che altri hanno dedicato considerevole tempo a preparare pubblicazioni, stampare Bibbie e venire a casa nostra per condividere con noi la buona notizia. Ora è tempo di rispondere altruisticamente e aiutare altri. Ora è tempo di predicare. Nel non troppo lontano futuro verrà un tempo in cui non sarà possibile fuggire a Geova per mettersi in salvo. Ora è tempo di uscire “da essa [Babilonia la Grande], o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe”. (Riv. 18:4) Ora è tempo di trovare, nutrire e curare teneramente le “altre pecore” dicendo a tutti i popoli di ‘uscire da essa’. Sono in gioco delle vite, e questo punto non dovremmo cancellarlo dalla nostra mente dandoci all’egoistica ricerca dei piaceri e del materialismo invece di prendere parte nell’insegnare ad altri la verità. Gli studi biblici sono l’opera più importante per prestare attenzione a quelli che ascoltano. (Giov. 21:15-17) Potete descrivere la felicità dei genitori che vedono crescere i loro bambini, imparando a dire e fare cose nuove con tale ansia? Simile è la gioia di quelli che nutrono le “pecore” col cibo spirituale mediante regolari studi biblici.

7. Quale punto spiegava Gesù nell’illustrazione della mietitura, e in effetti che cosa richiede il tempo della mietitura?

7 Fu Gesù a mettere in risalto l’importanza di prestare attenzione a quelli che ascoltano, in Matteo 9:35-38: “Gesù intraprese un giro . . . insegnando . . . e predicando la buona notizia del regno . . . Vedendo le folle egli ne ebbe pietà, perché erano mal ridotte e disperse come pecore senza pastore. Quindi disse ai suoi discepoli: ‘Sì, la messe è grande, ma gli operai sono pochi. Perciò, implorate il Signore della messe onde mandi operai nella sua messe’”. Egli indicò il bisogno di tornare ad aver cura di queste “pecore”, a nutrirle e pascerle per la vita. Il contadino pianta il seme nel suolo che ha già lavorato con diligenza per prepararlo al tempo della semina. Comunque, seminare il seme non è la conclusione della cosa né la fine del lavoro. I campi devono sempre essere protetti da animali affamati, dalle erbacce e dagli insetti. In molte località egli tornerà ad innaffiare i germogli assetati mediante irrigazione. Quindi vedrete le prime fasi della mietitura, il taglio del grano. Ma la mietitura non è completa finché non ha luogo la trebbiatura e il grano non è riposto al sicuro nel granaio. Il periodo della mietitura è un tempo di tensione, il tempo può cambiare, potrebbero venire le piogge a bagnare il grano tagliato che giace al suolo, recando danno, oppure le piogge potrebbero abbreviare i giorni della mietitura e il contadino dovrebbe tirar fuori l’ultimo raccolto di sotto le prime nevi. Non c’è da meravigliarsi se il contadino lavora per lunghe ore nel tempo della mietitura e si aspetta che gli aiutanti facciano la stessa cosa. Non è un luogo per persone pigre o per coloro che cercano solo di spassarsela.

8. In che modo diveniamo collaboratori di Dio, e per che specie di conservi ministri preghiamo quando si cerca aiuto?

8 Gesù associò gli operai alla mietitura, e all’atmosfera di urgenza nell’aver cura di queste “pecore”. È un pensiero serio rendersi conto che queste “pecore” affamate pregano Dio perché qualcuno mostri loro la via della vera religione, e che i vostri fratelli pregano per ricevere aiuto nell’opera della mietitura. Ma ricordate che queste “pecore” e i vostri fratelli pregano per avere degli operai. Se non lavorate, non sarete una risposta alle loro preghiere. Per mietere il raccolto il saggio contadino riconosce Dio come datore della pioggia e della luce del sole che recano la crescita. Ma la pioggia e la luce del sole non daranno il raccolto se il seme non è seminato in un semenzaio ben preparato. E anche nutrendo le “pecore”, riflettete su come ciò viene descritto in 1 Corinti 3:6-9: “Io [Paolo] piantai, Apollo innaffiò, ma Dio faceva crescere; così che né chi pianta né chi innaffia è alcuna cosa, ma Dio che fa crescere. Ora colui che pianta e colui che innaffia sono uno, ma ciascuno riceverà la sua ricompensa secondo la propria fatica. Poiché siamo collaboratori di Dio. Voi siete il coltivato campo di Dio, l’edificio di Dio”.

9. (a) Avrà successo ora il metodo di studio biblico usato allora da Filippo? (b) Che cosa accresce l’urgenza e l’importanza dell’attività degli studi biblici in questi tempi?

9 Il nutrire le “pecore” che ascoltano con studi biblici non è un’idea nuova. L’angelo di Geova guidò il ministro Filippo a usare questo metodo per incitare il tesoriere etiope a servire Dio. Fu uno studio con domande e risposte che condusse subito quest’uomo al battesimo e alla felicità nel servizio di Geova. (Atti 8:27-38) Vi sono ancora molte altre di queste “pecore” da trovare e da pascere regolarmente con lo stesso cibo spirituale mediante lo stesso metodo. Una cosa importante per prestare attenzione ad altri è l’attitudine che avete quando andate di casa in casa. Farete le visite subito, dopo pochi giorni, per portare altro cibo? Il vostro interesse per la vita di queste persone vince il timore d’essere legati dovendo tenere uno studio biblico regolarmente ogni settimana e nutrire pazientemente e teneramente queste “pecore” finché anch’esse siano ministri? Potete permettervi di privarvi delle gioie che proverete nel ministero degli studi biblici, dove hanno luogo dinanzi ai vostri occhi crescita e apprezzamento per le disposizioni di Dio? Filippo ascoltò un angelo quando gli fu ordinato di studiare con uno che ascoltava ed entrambi ricevettero una benedizione. Questo è anche il tempo per ascoltare il comando di istruzione celeste e partecipare a nutrire gli affamati con le vivificanti acque di verità. Geova Dio si interessa del benessere spirituale delle “pecore”. (Ezech. 34:11-16) Cristo Gesù comandò che le pecore fossero trovate e cibate. (Matt. 28:19, 20; Giov. 21:15-17) Gli angeli che hanno la responsabilità nell’opera di predicazione comandano di prestare attenzione con urgenza alla cosa. (Riv. 14:6-10) È una voce celeste che emana il comando: “Uscite da essa [Babilonia la Grande], o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe”. (Riv. 18:4) Certo, abbiamo dunque la massima autorità e il massimo appoggio quando condividiamo il privilegio di pascere le “pecore” per mezzo di un programma di studi biblici. Riceverete una benedizione se ascolterete e agirete.

10. È necessario sapere tutto prima di tenere uno studio biblico con una persona che ascolta, e perché date questa risposta?

10 Giovani e vecchi possono avere questo privilegio. Leggerete di molti esempi di ciò nell’Annuario dei Testimoni di Geova (inglese) del 1966. È una semplice, facile considerazione delle dottrine e dei princìpi che si trovano nella Parola di Dio. La Bibbia è la concreta autorità che dovete solo consultare per dare risposte corrette. Le concordanze e le pubblicazioni della Società Torre di Guardia provvedono notevole aiuto in tale programma di studio biblico. In considerazione del campo della mietitura, dell’urgenza dei tempi e di ciò che abbiamo ricevuto, c’è bisogno che molti altri nella congregazione comincino e tengano regolarmente studi biblici con quelle “pecore” che ascoltano, che sono disperse e affamate.

GUIDATE TENERAMENTE I NUOVI ALL’ORGANIZZAZIONE DI GEOVA

11. Quali sono le cose che i nuovi vogliono sapere prima di assistere alle adunanze di congregazione?

11 Salvare quelli che ascoltano richiederà un regolare programma di alimentazione e uno che sia preparato ad addestrarli sin dall’inizio circa il bisogno di una vita equilibrata di servizio a Dio. Il modo provato e scritturale è quello di rivolgere immediatamente queste “pecore” all’organizzazione di Geova. Ci sono molte cose che le persone vogliono sapere circa l’organizzazione prima di frequentare le adunanze, come: in che modo sono tenute? e che cosa ci si aspetta da quelli che assistono? Molti sono meravigliati apprendendo che non si passa il piatto della colletta alle adunanze dei testimoni di Geova. Sono felici di udire e vedere che si usa tanto la Bibbia durante il programma. In realtà, dicono, è così istruttivo, e si dà importanza all’acquisto di conoscenza anziché alla cerimonia o al rito.

12. Si aspetta Geova che informiamo questi nuovi circa le esigenze della pura adorazione, e che cosa significa per queste persone la pura adorazione?

12 Per sentirsi veramente a loro agio, queste persone dovranno capire le esigenze scritturali sul mantenere pura l’organizzazione. Così, a poco a poco, le informiamo intorno all’onestà, a moderate abitudini di bere, relazioni fra i sessi, dire la verità, e alla condotta che si conviene a chi dice pubblicamente: “Sono un ministro, e come testimone di Geova faccio visite per recarle la buona notizia del regno di Dio”. Non vi aspetterete che facciano tutto in una volta, ma terrete presenti le sobrie informazioni riportate in 1 Corinti 6:9-11: “Che cosa! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, né ladri, né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio. E questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio”. Non solo lo spiegare la pura organizzazione ma anche la vostra condotta insegnerà loro che ciò è possibile e darà loro un’idea della felicità che si ottiene seguendo il consiglio di Dio sulla condotta pura. Questi nuovi che vengono nell’organizzazione devono, naturalmente, mantenere il genere di condotta che si conviene a un ministro cristiano. Questo sarà necessario se vorranno essere accolti nell’associazione della congregazione ed essere realmente parte della famiglia. (1 Piet. 4:3, 4) La cosa più importante sarà la loro relazione con Geova il Creatore. Potranno rivolgersi a lui in preghiera senza che le loro suppliche siano ostacolate da condizioni impure? (1 Piet. 3:7) “Il sacrificio dei malvagi è un abominio per il Signore e la preghiera degli uomini retti trova il Suo compiacimento”. — Prov. 15:8, Na.

13. Come l’organizzazione della congregazione vi assiste nell’ammaestrare i nuovi?

13 Invitarli nella congregazione significa in realtà invitarli a ricevere i privilegi del ministero, poiché si tratta di un’organizzazione di insegnanti risoluta ad adempiere la sua responsabilità di addestrare i nuovi ad ammaestrare altri. Si noti come questo punto è messo in risalto in 2 Timoteo 2:2: “E le cose che hai udite da me col sostegno di molti testimoni, queste cose affidale a uomini fedeli, che, a loro volta, siano adeguatamente qualificati per insegnare ad altri”. L’organizzazione è il miglior luogo in cui condurre queste “pecore” con le quali studiate, per dar loro preziosa istruzione circa il mantenere l’equilibrio come servitori di Dio.

14. Descrivete come fareste conoscere ai nuovi l’organizzazione, e che cosa è essenziale per progredire?

14 Ora, naturalmente, sorge la domanda: Come dovremmo invitare questi che ascoltano nell’organizzazione? Le circostanze e le persone saranno diverse, ma possiamo elencare alcune delle cose che riterrete bene fare. Ogni settimana parlate loro di una caratteristica dell’organizzazione. Consultate l’indice de La Torre di Guardia e di altre pubblicazioni della Società Torre di Guardia e particolarmente alla voce “Congregazione” per sapere quali punti usare. Descrivete lo scopo di ciascuna adunanza, delle assemblee, dei servitori, e i vari modi in cui svolgiamo l’opera di predicazione. Questi pochi minuti dopo il vostro studio biblico serviranno a informarli subito in merito alla congregazione ed essi si sentiranno proprio a loro agio e sapranno che cosa aspettarsi. Conduceteli con voi nel ministero e ammaestrateli con pazienza, passo per passo, aiutandoli a divenire esperti nel parlare alle persone, nell’uso della Bibbia, e nel presentare le pubblicazioni. Questi sono importanti periodi di addestramento, poiché la vostra fidatezza e regolarità saranno in seguito il modello seguìto quando questi nuovi cominceranno ad ammaestrare quelli coi quali tengono studi biblici. Le pecore crescono bene grazie a un regolare programma di alimentazione, così la fedeltà è una cosa essenziale per essere un ministro per loro. Geova e Gesù sono esempi sul mantenere le promesse; “riteniamo la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza vacillare, poiché colui che ha promesso è fedele”. — Ebr. 10:23.

LA FEDELTÀ HA COME RISULTATO LA VITA

15. (a) Fate esempi di infedeli la cui condotta dovremmo voler evitare. (b) Fate un paragone coi fedeli e le benedizioni che ricevettero.

15 Il ritenere richiederà perseveranza, ed è la perseveranza che produce una condizione approvata; la condizione approvata, a sua volta, speranza. (Rom. 5:4) ‘Poiché col cuore si deve continuare ad esercitare fede per la giustizia e con la bocca si continua a fare pubblica dichiarazione per la salvezza’. (Rom. 10:10; 2 Cor. 13:5; Gal. 6:9) Paolo disse: “Tratto con durezza il mio corpo e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia in qualche modo disapprovato”. (1 Cor. 9:27) Salomone non fece questo, e ponderate solo un momento la sua fine. Egli regna quarant’anni, dedica vent’anni a costruire una casa di Geova e una casa del re. Costruisce città e navi. La sapienza e la pacifica prosperità sono sulla bocca di ognuno in tutto il mondo. Salomone prega per avere sapienza, e Geova esaudisce quella preghiera. Eppure egli cede e muore infedele. (1 Re 11:1-43) Gesù profetizzò che altri avrebbero lasciato la vera adorazione. (Matt. 24:12) Perché essere elencati fra quelli che si ‘raffreddano’? Seguite l’esempio dei molti elencati in Ebrei 11:4-39. Ricordate Abraamo. Egli aveva settantacinque anni quando Geova gli diede un incarico di responsabilità. Egli morì a centosettantacinque anni. Dedicò cent’anni a quel servizio, e il resoconto dice: “Poi Abramo spirò e morì dopo una felice vecchiaia, vecchio e sazio di giorni”. (Gen. 12:1, 4; 25:8, Ga) Dio fu soddisfatto di lui e, in Ebrei 11:8, lo menziona come uomo di ubbidienza e di fede. Mentre avete dinanzi la vita piuttosto che la morte, dovreste avere il desiderio di rimanere soddisfatti nel servizio di Geova e avere l’approvazione di Dio sulla vostra adorazione. Quando alcuni discepoli si offesero per ciò che Gesù disse, si raffreddarono e tornarono alla loro precedente condotta. Quando Gesù chiese agli altri se anch’essi volevano andarsene, Simon Pietro disse: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna”. (Giov. 6:68) Gesù aveva risposto in precedenza a questa domanda, come riporta Matteo 24:13: “Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”.

16. Spiegate la veduta equilibrata nell’assolvere le nostre molte responsabilità, e che cosa usate come base di questa conclusione?

16 È vero che c’è tanto da fare nell’adorazione di Dio e per adempiere tutte le nostre responsabilità. Abbiamo bisogno dello spirito di una mente sana per mantenere l’equilibrio. Una veduta calma, ben equilibrata significa contentezza e felicità. Proverbi 14:30 (Ga) esprime la cosa in questo modo: “Cuore tranquillo è vita del corpo”, e Proverbi 15:13 (Ga): “Il cuore lieto rasserena il volto”. Quindi, naturalmente, quelli che osservano il nostro modo d’agire e ci ascoltano avranno bisogno di assistenza personale per togliersi la loro vecchia personalità e rivestire quella nuova. Dopo aver esortato a fare questo cambiamento rinnovando la mente (Rom. 12:2, 3), Paolo mostra come si deve compiere ciò: “Rivestite il Signore Gesù Cristo e non fate i piani in anticipo per i desideri della carne”. (Rom. 13:14) Non solo avrete Gesù Cristo come esempio in tutte le cose, ma qui sta il punto su cui s’impernia il vostro equilibrio. Mentre Gesù fu perfetto e voi siete imperfetti, potete tuttavia sapere quali sono le zone sicure in cui camminare. Gesù rispecchiò la mente del Creatore Geova, e voi potete dunque conoscere il vostro Padre celeste mediante le parole e le opere di questo Figlio. Dovete coltivare apprezzamento per questi fatti in coloro che vi ascoltano. Se la verità è preziosa per noi, la insegneremo, sì, la raccomanderemo, ancora di più, esorteremo a usarla, e andremo anche oltre, persuaderemo questi che sono idonei come “pecore” ad applicare alla loro vita la Parola di Dio, ‘guardando . . . all’interesse personale degli altri’. Filippesi 2:4 ci esorta ad aiutare queste persone a predisporre la loro vita per piacere a Dio. Sarà necessario, non pensare o agire per loro, ma aiutarle ad applicare i princìpi della Parola di Dio.

17. (a) Perché dobbiamo essere pazienti coi nuovi? (b) Descrivete la causa di profonda soddisfazione e felicità nel servizio di Geova.

17 Ricordate che è la Parola di Dio a recare la nuova personalità, e non diventeremo dunque impazienti e non ci stancheremo perché questo cambiamento non avviene in una notte. Ci vuole tempo per fare cambiamenti e per divenire ministri ben equilibrati. “Con la bontà e con la fedeltà l’iniquità si espia, e col timor dell’Eterno si evita il male”. (Prov. 16:6, VR) Ma che contentezza potete avere sentendovi utili mentre cibate le “pecore”, e le guidate teneramente nel campo dell’adorazione di Geova. Se Geova vede in voi lo strumento per portare la verità a qualcuno, e gli angeli vi assistono, come siete privilegiati! Le parole non possono spiegare la profonda felicità che provate, ma la Bibbia esprime la cosa in questo modo: “Quando l’Eterno gradisce le vie d’un uomo, riconcilia con lui anche i nemici”. (Prov. 16:7, VR) “Ora l’Iddio della pace, che col sangue di un patto eterno trasse dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù, vi prepari con ogni cosa buona per fare la sua volontà, compiendo in noi mediante Gesù Cristo ciò che è grato dinanzi a lui; al quale sia la gloria per i secoli dei secoli. Amen”. — Ebr. 13:20, 21.

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