Quali sono le prospettive?
“VEDIAMO il movimento rallentare e frammentarsi”, ha osservato un leader del Rinnovamento Carismatico Cattolico negli Stati Uniti in una relazione a quel gruppo. La relazione aggiungeva: “Con tale frammentazione è stata diluita la Parola di Dio”.
La suddetta relazione era citata da Vision, una rivista australiana evangelica sul rinnovamento (maggio-giugno 1980) in un articolo intitolato “Cosa sta succedendo al rinnovamento?” L’autore dell’articolo, egli stesso carismatico, menziona un discorso da lui pronunciato a un raduno carismatico dove ha parlato della “morte del rinnovamento carismatico”.
Il presidente della Conferenza Carismatica Luterana Internazionale ha analizzato la frammentazione avvenuta e ha elencato “sette correnti” che si sono sviluppate solo negli Stati Uniti. Queste includono: gruppi accentrati intorno a leaders preminenti; gruppi protestanti e cattolici che cercano di contenere il rinnovamento entro le rispettive parrocchie; e gruppi che additano la guarigione e il successo finanziario come prova dell’approvazione divina.
Leaders e osservatori sono dunque preoccupati perché la spinta sta diminuendo, e “non durerà”, per usare le parole di un carismatico. (U.S. Catholic, febb. 1980) Le prospettive sono che ci sarà una perdita di entusiasmo o che saranno stabilite nuove sette di pentecostali carismatici attorno a diversi leaders.
Non è senza motivo che si prevedono le suddette conseguenze. Dei pentecostali apparsi sulla scena religiosa in altre generazioni l’Encyclopædia Britannica dice: “Inizialmente non avevano nessuna intenzione di separarsi dalle rispettive chiese per formare un’altra religione. Volevano semplicemente essere strumenti di riforma e di risveglio, aiutando a liberare le chiese dal formalismo nel culto, dal modernismo nelle credenze, dalla mondanità nella pratica e cercando di trasformarle in comunità attive e piene di spirito, simili a quelle descritte nel libro di Atti, nel Nuovo Testamento”. Ma col tempo si formò una confessione pentecostale separata. In seguito ci furono numerose fratture. Oggi vi sono più di 30 tipi di pentecostali.
La recente storia dei ‘nuovi carismatici’ è molto simile. Ma questo non sorprende se si analizza qual è stata la scintilla che ha dato inizio al movimento moderno.
Cos’è realmente accaduto
I numerosi episodi narrati farebbero pensare che il parlare in lingue e il rinnovamento siano qualcosa che ha avuto luogo da sé, tutt’a un tratto, un’opera spontanea dello spirito santo. Ma è interessante che, nell’originale sviluppo fra i protestanti in California, nel 1959 due episcopaliani “ricevettero il battesimo dello Spirito Santo attraverso la testimonianza di amici pentecostali”. Da loro l’“esperienza” fu trasmessa a una dozzina circa di altri membri. Il loro pastore contattò altri ancora, diffondendo l’“esperienza” in molte chiese protestanti.
Analogamente, neppure fra i cattolici il movimento si sviluppò in modo spontaneo. Anche prima dell’ ‘esperienza della Duquesne University’ “alcuni cattolici avevano fatto singolarmente l’esperienza pentecostale, spesso sotto l’influenza di amici pentecostali”, dice The New Charismatics.
Che dire delle persone coinvolte nell’esperienza alla Duquesne University, dato che apparentemente quello fu l’inizio del rapido diffondersi di questa esperienza tra i cattolici? Nell’agosto del 1966 alcuni membri della facoltà all’università avevano ricevuto varie pubblicazioni da amici che diffondevano l’ideologia pentecostale. “Alla fine il gruppo decise di incontrare personalmente alcuni cristiani locali che facevano l’esperienza pentecostale”, dice uno scrittore. Questo incontro portò agli avvenimenti di quel fine settimana alla Duquesne.
In effetti, dunque, precedenti idee ed esperienze pentecostali si introdussero in alcune delle chiese principali. La maggioranza dei fedeli ricettivi o cercavano un tipo di culto più “dinamico”, più eccitante e più gioioso o furono influenzati da coloro che avevano fatto l’esperienza.
I risultati ottenuti finora in seguito a questi sforzi non lasciano intravedere un rinnovamento autentico e spontaneo ad opera dello spirito santo. Ciò che si vede, invece, è l’introduzione di idee e metodi di un gruppo in alcuni altri gruppi, senza che nessuno ne guidi i risultati o li incanali verso obiettivi utili.
“Che dire della nostra esperienza?”
Malgrado le crescenti prove del contrario, alcuni ritengono di non potere in coscienza negare l’esperienza che hanno fatto. Non hanno sentito la potenza dentro di sé? Non hanno visto o sentito la guarigione? Non hanno pronunciato parole in lingue che non conoscevano?
Anche se questo è vero, bisogna ricordare che la Bibbia mette in guardia contro ingannevoli spiriti demonici. (I Giovanni 4:1) Di loro è detto che “fanno prodigi”, sviando persino potenti governanti. (Rivelazione [Apocalisse] 16:14, Nardoni) Possono servirsi di creature umane per compiere opere potenti, ma gli effetti visibili non dimostrano che provengano da Dio. ‘Anche se è stato fatto nel nome del Signore Gesù?’ chiederà qualcuno. Gesù stesso disse: “Molti mi diranno: ‘Signore, Signore! Tu sai che noi abbiamo parlato a tuo nome, e invocando il tuo nome abbiamo scacciato demoni e abbiamo fatto molti miracoli’. Ma allora io dirò: ‘Non vi ho mai conosciuto’”. — Matteo 7:22, 23, Parola del Signore, Il Nuovo Testamento.
Perfino i pentecostali di un tempo si preoccupavano per l’influenza demonica. W. J. Seymour, noto pentecostale degli inizi del XX secolo, esortò una volta il suo insegnante ad andare a Los Angeles per aiutarlo perché alle sue adunanze si erano manifestate “forze ipnotiche e casi di convulsione”. Riteneva di aver bisogno di aiuto per “discernere tra ciò che era vero e ciò che era falso, e per eliminare ciò che non era da Dio”.
Sul fatto che Satana si maschera da angelo di luce per ingannare (II Corinti 11:14), un gesuita che ha il “dono” delle lingue dice: “Le lingue potrebbero essere un accesso di isterismo, o, secondo alcuni, una manifestazione diabolica”. E un rettore episcopale che pure parla in lingue ha detto: “Il diavolo opera su di noi in molti modi. Quando riceviamo il battesimo dello Spirito Santo egli attacca veramente”.
Considerate un altro particolare: Se i doni speciali come lingue, guarigioni e profezia sono così importanti oggi, perché l’apostolo Paolo scrisse: “Se si tratta di profezie, esse svaniranno; se del dono delle lingue, cesserà”? (I Corinti 13:8, Garofalo) I fatti mostrano che con la morte degli apostoli e di quelli su cui essi avevano ‘posto le mani’, i miracolosi doni dello spirito santo cessarono. — Atti 8:17; 14:3.
Oggi c’è qualcosa di molto più importante che i cristiani devono manifestare come indicazione che Dio opera per mezzo di loro. È qualcosa che tutti i servitori di Dio devono avere. La Bibbia dice: “Soltanto queste tre cose perdurano, fede, speranza, e carità [“amore” (PS)], ma la più grande di tutte è la carità”. (I Corinti 13:13, La Sacra Bibbia a cura di B. Mariani) Quindi per avere valide prove dell’operato dello spirito santo nel nostro giorno bisogna cercare qualcosa che vada oltre il parlare in lingue.
Quali sono dunque i modi per identificare i veri cristiani che manifestano sul serio questo amore, la cosa più importante? Si possono vedere in loro i frutti dello spirito di Dio all’opera, come indicazione che sono simili ai cristiani del primo secolo? Esaminiamo le prove in tal senso.
[Testo in evidenza a pagina 8]
I risultati ottenuti finora non lasciano intravedere un rinnovamento autentico e spontaneo ad opera dello spirito santo