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RomaniIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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5:12 ad 516, 953; mn 16; w83 15/12 14; hp 105; g79 22/2 27; g79 8/3 14; w77 197; hs 50; lp 49, 84; yy 91; w76 620; ml 15; w75 186; ts 35; g75 22/4 13; w74 9, 48, 541; g74 22/4 27-28; w73 237; kj 394; dn 11; g73 22/11 6; g73 8/12 28-29; g72 22/5 26; g72 22/11 7; g70 8/5 29; w65 106, 186, 243, 525; im 181; g65 8/3 29; w64 434, 436, 679; w63 166; w61 68, 390; w60 516; w59 683; g58 22/5 5; w55 266; nh 83; gn55 8; w54 365; w53 493; w48 357; jo 20; tf 91
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Romani — Approfondimenti al capitolo 5Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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perché tutti hanno peccato... In questo versetto Paolo spiega una verità fondamentale, cioè il modo in cui il peccato e la morte si sono estesi a tutti gli esseri umani. Questa spiegazione è in armonia con il tema principale del libro di Romani: Dio è imparziale e offre la possibilità della salvezza a tutti gli esseri umani peccatori che hanno fede nel sacrificio di riscatto di Gesù. Paolo spiega che sia gli ebrei sia i non ebrei sono peccatori e, se vogliono essere considerati giusti da Geova Dio, devono esercitare fede in lui e nel sacrificio di suo Figlio (Ro 1:16, 17). La parola mondo qui si riferisce all’umanità. (Vedi approfondimento a Gv 3:16.) I puntini alla fine del versetto (in alcune edizioni critiche del testo greco compare una lineetta) segnalano un’interruzione nel ragionamento di Paolo, che a quanto pare viene ripreso nel v. 18. Sembra quindi che nel v. 12 Paolo introduca un paragone con Adamo (“come per mezzo di un solo uomo” tutti sono diventati peccatori) e che poi concluda il suo ragionamento nel v. 18 (“così grazie a un solo atto di giustificazione uomini di ogni tipo vengono dichiarati giusti per la vita”) e nel v. 19. Grazie all’integrità che Gesù ha dimostrato per tutta la vita e che ha avuto la massima espressione alla sua morte, molti possono essere dichiarati giusti ed essere salvati in virtù della loro fede.
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